Discussione: [Legacy -Sfida delle Sfide] Un posto al sole Capitolo 2.9 NEW 31/08

Capitolo 2.7
-Tutti pazzi per... Jonah-

Nel capitolo precedente:Tornati dall'università, Ethan, Rebecca e Jace hanno il loro bel daffare, tra restauro della casa, che evoca troppi ricordi tristi dopo la morte di Sebastian e Edith, e la ricerca di un lavoro, per consentire loro di metter su famiglia. Rebecca, che sin da subito si dimostra una persona molto organizzata, gestisce in maniera ottimale i lavori in casa e il suo impegno viene ripagato: un nuovo e bellissimo nido è pronto ad ospitare la seconda generazione della famiglia Sanders. Jace invece, trova lavoro come pittore presso il municipio e comincia a sfornare meravigliosi quadri, uno dopo l'altro. Ethan, laureato in scienza e medicina, ha la strada spianata: viene subito assunto come analista di fertilizzanti, una posizione di assoluto rispetto per un giovane della sua età. Insomma pare proprio che ci siano le giuste condizione per tener fede alla promessa di matrimonio fatta a Rebecca. Complice l'atmosfera romantica, anche Jace si fa avanti con la sua nuova ragazza, una certa Ann conosciuta al campus universitario. Tra loro sono presto fiori d'arancio. Ma la vera novità è la gravidanza più o meno inaspettata di Rebecca.

Quella notte indimenticabile, Rebecca diede alla luce un bellissimo maschietto



Che decidemmo di chiamare Jonah. Eccolo qui, nella sua cameretta nuova di zecca



Eravamo innamorati pazzi di quella piccola creaturina.

A parte quando ci svegliava nel cuore della notte urlando come un’aquila.



Per fortuna che ad aiutarci c’era lo zio Jace, che sin da subito si dimostrò molto disponibile nei confronti del suo nipotino ma soprattutto di noi genitori, che dopo le prime notti insonni eravamo davvero esausti.

Jace, ipoteticamente poteva essere un padre perfetto: era molto premuroso nei confronti di Jonah e sembrava non pesargli affatto alzarsi alle 2 di notte per dare il biberon al piccolo



Dire che stravedeva per Jonah, è davvero riduttivo

E se lui, che era solo lo zio, stravedeva per il bambino, immaginatevi come mi sentivo io, che ero il padre!!



Spesso e volentieri mi soffermavo a guardarlo, incantato dalla perfezione dei suoi lineamenti, dal colore ancora incerto dei suoi occhi, dal suo sguardo così curioso verso tutto ciò che lo circondava.
Ero estasiato, mi sentivo come in una bolla di felicità, in cui tutto il resto non contava più nulla



Guardavo mio figlio e mi rendevo conto che non c’era davvero nulla al mondo che potesse rendermi più felice.

Mi piaceva molto prendermi cura di lui, anche se in certi momenti avrei volentieri delegato il compito.



Si, perché Jonah sapeva essere tanto carino quanto assordante: detestava il bagnetto per esempio, e anche se io cercavo di farlo sentire a suo agio con giochini gommosi e bolle di sapone, lui proprio non ne voleva sentire. E a quel punto solo il dondolo riusciva a farlo calmare

Ma i giorni da dedicare completamente a Jonah finirono presto e mentre io dovetti tornare al lavoro



Jace riprese a dipingere i suoi quadri



E guardate che meraviglia di colori! I suoi dipinti cominciavano a valere parecchio, ma alcuni mi rifiutai categoricamente di venderli. Erano talmente belli che era un peccato darli via e così cominciammo ad appenderli alle pareti.

Rebecca invece, nonostante avesse ancora qualche giorno di maternità decise di dedicarsi un pò al giardinaggio



Ultimamente avevamo un pò trascurato il nostro orto e tra il freddo pungente della notte e l’intrusione saltuaria degli zombie, non eravamo ancora riusciti ad avere un buon raccolto. Così mi venne l’idea di costruire una specie di serra: avrebbe protetto le piante dal freddo e non ci sarebbe stato più il pericolo degli zombie famelici.
In quei giorni, nonostante sembrava di vivere dei momenti davvero sereni e felici, mi resi conto che tra Jace ed Ann le cose non andavano tanto bene.



Spesso mi capitava di sentirli discutere in cucina: non capivo sempre cosa si dicevano perché cercavano sempre di essere discrete, quello che però riuscii a capire è che Ann cominciava ad essere un pochino insofferente verso quella situazione.

Per carità anche lei adorava Jonah



E ogni volta che poteva si prendeva cura di lui e lo riempiva di attenzioni



Ma forse il problema era proprio questo. Forse anche lei cominciava a desiderare una famiglia tutta sua e magari pure una casa tutta sua.

In ogni caso io non mi volevo intromettere tra le loro questioni e dopo una giornata intera trascorsa al lavoro, non vedevo l’ora di tornare a casa



Per dedicarmi interamente al mio piccolo amore

Ma cercavo di non far mancare neppure qualche coccola extra a Rebecca



Intanto spinto dalla curiosità avevo chiesto a Jace se tra lui e Ann le cose andassero bene e lui mi aveva risposto che tra loro nulla era cambiato, anzi...



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