Indie: "Nora, con chi stai messaggiando?" chiesi a mia figlia dopo averla vista in un angolo col telefono in mano e il sorriso sulle labbra. Darrell era lì presente alla festa, quindi non parlava con lui.
Nora: "Con nessuno, mamma."
Indie: "A me puoi dire la verità, tesoro."
Nora: "Ok, va bene... parlo con Jules."
Indie: "Ma non avevate deciso di non sentirvi più?"
Nora: "Lo so, ma... è complicato, mamma."
Indie: "Va tutto bene tra te e Darrell?"
Nora: "Sì, sì, tranquilla" mi rispose, ma dal tono della sua voce intuii che non era esattamente sincera.
Decisi di lasciar perdere, dopotutto era la sua vita e non volevo forzarla, me ne avrebbe parlato al momento giusto.
Proprio in quel momento Marjorie mi venne incontro.
Marjorie: "Nonna, scusami se non sono venuta prima, ma..."
Indie: "Non preoccuparti, tesoro. Lo so. Lo so" e l'abbracciai, scoppiando in lacrime.
Marjorie, insieme a me e ai miei figli, era sicuramente quella che soffriva di più la morte di Mithun. Era legatissima al nonno. E' stata la sua prima nipote, di conseguenza anche quella che più aveva legato con lui. Sapevo che se non era venuta a trovarmi, era perché era troppo doloroso per lei, e non perché voleva farmi qualche torto.
Fu difficile ammetterlo, ma quella riunione di famiglia aveva giovato anche a me. Vedere i ragazzi divertirsi, giocare, ridere, scattare foto, aveva risollevato un po' il morale anche a me.
Mi riavvicinai anche a Indie, scusandomi per essere stata così assente durante questi mesi. Era la sua prima gravidanza, avrebbe dovuto avere accanto sua madre, e io invece non c'ero stata per lei.
"Mi dispiace, tesoro."
"Non fa niente, mamma."
...