Discussione: [Legacy - Il volere popolare] The Puppet's Game - *05/10* -

Purtroppo però la biblioteca si affollò, e presto non ci fu più pace per studiare.
Anche perché era arrivato un bel gruppetto di studenti di economia con i loro... beh, qualsiasi cosa usassero per studiare.
E di certo non erano silenziosi come me.

Così me ne andai di corsa da lì, e tornai a casa a prepararmi per la festa.

Mentre mi cambiavo sentii un bip. Era un messaggio sul cellulare. Un'altra direttiva. Stavolta era una cosa positiva. Forse la gente da casa cominciava davvero a volermi bene, ad affezionarsi a me.
Mi chiedevano di realizzare i miei desideri. E, beh, il mio primo desiderio, una volta arrivata a Starlight, era stato di comprare una moto. Era rimasto lì da allora, e finalmente potevo avverarlo.

(Sicura ti piaccia davvero avere una moto?

)

Arrivai a casa del professore. Aveva organizzato una festa in costume da bagno, così mi tolsi il trench prima di entrare.

Qui scoprii che il professore era sposato con quella tizia con i capelli lunghi. E che aveva uno stomaco molto peloso.

Alla festa di un professore, però, non si poteva aspettare di trovarci divertimento, bevute, balli.
Io, infatti, ero lo sapevo ed ero tranquilla, ma gli altri ragazzi invitati cominciarono ad annoiarsi e se ne andarono.
Così me ne andai pure io. Non volevo di certo fare il terzo incomodo con lui e sua moglie.

Tornai a casa e cercai Aaron. Purtroppo stava già dormendo. Non eravamo riusciti a incrociarci nemmeno una volta.
Strano, invece, che prima di metterci insieme me lo ritrovavo ovunque.
Andai fino all'ultimo piano del dormitorio, entrai nella mia stanza e mi misi al letto.
Il giorno successivo c'erano da sostenere ben tre esami.

La mattina dopo incrociai Aaron in bagno. Fu una cosa veloce, proprio di due minuti. Entrambi dovevamo correre a fare gli esami finali. Eravamo riusciti però a darci appuntamento per quella sera. Saremmo andati al cinema a vedere un film. Un altro dei miei desideri da realizzare.

Stavolta, al contrario delle altre mattine, arrivai in aula con calma, senza correre.
Proprio oggi che magari una corsetta per arrivare in anticipo potevo farmela? Sì, beh, non ho il tratto ribelle tanto per.

E poi avevo bisogno di concentrare la mente e anche le mie forze per gli esami.

Due esami su tre andarono bene. Stranamente ad uno mi bocciarono. Avevo la media del 10, all'esame mi ero impegnata tantissimo, eppure mi avevano bocciato? Che il professore Richards si fosse offeso perché ero andata via prima dalla sua festa?

Decisi di non pensarci troppo, sperando che quell'esame non rovinasse la mia media perfetta.
Andai a casa a cambiarmi per andare all'appuntamento al cinema con Aaron.
Avevamo deciso di incontrarci lì, perché lui non sarebbe passato dal dormitorio, sarebbe andato direttamente al cinema.

Lo avevo trascinato a vedere una stupidissima commedia romantica, che io trovai bellissima, Aaron un po' meno.

Dopo andammo a mangiare un boccone al ristorante lì accanto.

E, infine, prima di andare a dormire, passammo dal Bowlarama per fare una partita al bowling.
Ormai ci avevo preso gusto. Più o meno.

Nonostante la figuraccia mi ero comunque divertita. Poi, a fine partita, il locale avvisò che stava per chiudere.
Rimanemmo un po' fuori a baciarci e a parlare.

E poi a guardare... il cielo. Perché ormai era quasi l'alba, inoltre era un po' nuvoloso, quindi di stelle se ne vedevano davvero poche.

Voltai lo sguardo verso uno degli edifici universitari, e notai che un bellissimo arcobaleno gli si stagliava proprio dietro.
Sarebbe stata una bellissima foto ricordo. Così mi alzai, offrii la mia mano per aiutarlo ad alzarsi a sua volta, e gli chiesi di fare una foto. Ricordo della mia ultima notte in quel luogo.

Si era ormai fatta mattina, ed entrambi avevamo ricevuto il nostro libretto.
Avevo paura ad aprirlo, mi tremavano un po' le mani. Tutta colpa di quell'esame andato male.
Anche Aaron sembrava piuttosto teso.

Dispiegai il foglio e guardai il voto finale: 10!
Mi aspettavo che quell'esame potesse farmi scendere la media, invece, fortunatamente, no.
D'altronde forse avevano capito che ero sempre stata una studentessa modello, e che meritavo di laurearmi con il massimo dei voti, nonostante quel piccolo errore.
Ad Aaron, purtroppo, le cose non andarono così bene. Lo capii dalla sua reazione, che cozzava del tutto con la mia.

Quando entrambi tornammo a casa, erano già le 8 di mattina.

Ovviamente lo avevo invitato alla cerimonia di laurea, che si sarebbe tenuta proprio quel pomeriggio.
Così misi il mio vestito elegante e chiamai un po' di gente che volevo invitare a vedere la cerimonia.

Dopodiché mi riposai sul divano in attesa che si facesse l'orario.

--->