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Ma l'euforia presto svanì quando la mia cucina cominciò a prendere fuoco.
Presi il cellulare dalla tasca e chiamai i vigili del fuoco.
Ma non avevo intenzione di perdere tutto quello che avevo guadagnato con tanta fatica.
Presi l'estintore che si trovava sul balcone, e provai a spegnere il fuoco da sola.
Quando i pompieri arrivarono, il fuoco era già spento. Però mi diedero comunque 170 simoleon come indennizzo per il danno che avevo subito.
Peccato che per ricomprare le cose che si erano bruciate, mi servivano 400 simoleon che io, ovviamente, non avevo.
La mia cucina era bruciata, il mio pasto era bruciato, e presto sarebbe passata la macchina per andare al lavoro. Mi dovetti accontentare di un misero succo di frutta.
Ma, prima di uscire per andare al lavoro, fuori dalla mia porta trovai una busta con le direttive per quella giornata: dovevo conoscere i miei colleghi di lavoro.
Alla fine del lavoro non li avevo ancora conosciuti tutti, ma provai a invitare fuori una delle ragazze con cui avevo quasi stretto amicizia: Jesse Lu.
Ci incontrammo al solito parco. Sì, lo ammetto, in parte era anche per vedere Shane, ma erano anche altri i vantaggi: c'era molta gente da poter conoscere, c'era un festival e quindi qualcosa fare, e c'erano tanti fiori da raccogliere e vendere al fioraio.
Jesse arrivò con uno strano ombrellino. Non pioveva e il sole non era neanche così forte. Era davvero necessario?
Cominciammo comunque a parlare del più e del meno. Le raccontai di quello che mi era successo quella mattina. Dell'incendio e di come ero riuscita a spegnere le fiamme da sola. Jesse sembrava pendere dalle mie labbra, ascoltava con interesse ogni singola parola che pronunciavo e io, per la prima volta dopo giorni, mi sentivo serena.
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