Discussione: [Legacy - Il volere popolare] The Puppet's Game - *05/10* -

"Ciao, piacere, sono Indie. Sono qui in vacanza" dissi nel modo più civettuolo possibile.
"Ciao, Indie, piacere, io sono Rashid."
Tipico nome arabo, pensai.



Dopo aver chiacchierato un po', mi invitò a entrare a casa sua.
Anche a lui chiesi se era sposato e qual era il suo segno zodiacale.



...

Fortunatamente era single e c'era pure compatibilità! Non che mi interessasse, ma quantomeno potevamo fare amicizia più facilmente e risolvere la cosa nel più breve tempo possibile.



A quanto pare piacevo a Rashid, che cominciò subito a farmi delle avances.
Ovviamente, nonostante ne fossi disgustata, le accettai.
Pensa a Mithun, pensa a Mithun, mi ripetevo.



...

Ma non era facile pensare a Mithun, col senso di colpa che mi opprimeva il petto, e con quel viso che avevo davanti, che era totalmente diverso da quello di mio marito.
Decisi, quindi, di chiudere gli occhi e di buttarmi.



"Andiamo in camera tua?" gli suggerii.
Il ragazzo, ovviamente, non se lo fece dire due volte e, prendendomi la mano, mi fece strada verso la sua camera da letto.



...

Tutto era così diverso da casa mia. Dal mondo che conoscevo. Dalla mia vita con Mithun.
Qui c'era un vago profumo di incenso e di chiuso, viste le piccolissime finestre che circondavano la casa.
Il letto era duro, e la persona che avevo di fronte non era Mithun.
Rashid sembrava un ragazzo gentile, ma l'idea di doverci andare al letto mi disgustava.
Mi sentii una poco di buono quando mi infilai con lui sotto le coperte...



e gli donai tutto il mio corpo. Ma solo quello. Perché nella mia testa c'era solo Mithun, e il dolore che provavo per il male che gli stavo facendo, anche se non era poi del tutto colpa mia.



...

Subito dopo aver finito, presi le mie cose e mi rivestii. Un senso di vergogna mi pervadeva tutto il corpo. Avevo bisogno di lavarmi di dosso l'odore di Rashid. L'odore di quel tradimento.
Poi il telefono squillò e il cuore cominciò a balzarmi fuori dal petto.
"Mithun, ehi" risposi deglutendo a fatica.
"Dove sei finita? Sei stata di nuovo tutta la notte fuori."
"Lo so, mi dispiace."



"Guarda che so cosa sta succedendo."
"Non sta succedendo assolutamente nulla. Sono stata presa tra mille cose, sai, abbiamo pochi giorni e volevo visitare più posti possibili" mentii spudoratamente. Ormai sembravo farci l'abitudine.
"Non prendermi in giro, Indie. Non mi mancare ulteriormente di rispetto."
Ma come poteva sapere cosa stava succedendo? Al mercato lo avevo visto andare via.
"Torno subito al campo e ne parliamo con calma."
"Non c'è niente di cui dover parlare" rispose chiudendomi il telefono in faccia.



...

"Rashid" gli dissi con tono severo, entrando in cucina.
"So che sei impegnata, tranquilla. L'ho capito quando ti ho sentita parlare al telefono" mi confessò.



"Ma non piace essere usato così."
"Ci siamo appena conosciuti, abbiamo fatto sesso dopo aver scambiato quattro parole, ti ho detto che ero una turista, di certo non potevi aspettarti la storia d'amore del secolo, no? Era chiaro qual era il mio intento" gli dissi un po' irritata.



...

"Sapevo qual era il tuo intento, ed era anche il mio, ma non mi piace essere usato come mezzo per fare ingelosire qualcun altro."
"Tranquillo, sei totalmente fuori strada" gli risposi alzando la voce.
"Non voglio finire nei casini per questo, ok? Di' al tuo fidanzato che io non ne sapevo niente."
"Ah, non hai di che preoccuparti."
"Lo spero. Anche se lui dovrebbe preoccuparsi, visto la fidanzata che si ritrova. "
"Ma come ti... non sono affari tuoi."



Andai a prendere la mia roba e mi allontanai da quella casa dove l'aria stava diventando irrespirabile.



...

Quando tornai al campo, Mithun non era lì. Ma, nonostante avessi lo stomaco chiuso, non mangiavo da diverse ore, quindi presi un piatto di insalata dal frigo e lo mandai giù velocemente, anche se a fatica.



Quando andai a lavare il piatto, però, vidi che Mithun era vicino alla nostra tenda e parlava con la guida turistica.



...

"Ehi" gli dissi semplicemente.
"Ehi" mi rispose a sua volta.
"Mi dispiace di essere stata via tutta la notte, ma non..."
"Risparmiati l'ennesima bugia" mi bloccò. "Cosa sono questi continui giochetti? Prima stai con Aaron, poi lo molli per stare con me, quando eri pronta a sposarlo, e ora, dopo avermi sposato te ne vai con un'altra persona? Che problemi hai?"
"Io..."



"Mi dispiace, Mithun, ma, davvero, non è come sembra."
"Non è come sembra? Ti ho vista mentre baciavi quel tipo in libreria. E stamattina, quando sono venuto a cercarti al mercato, ti ho seguita mentre entravi in casa di quell'altro ragazzo."
"Cosa?" lo guardai allibita. Allora sapeva tutto. Allora il mio matrimonio era davvero finito per sempre.
"Sei assurda, Indie. Sei davvero assurda. Perché devi sempre distruggere tutto?"



...

"Ti prego, Mithun, ascoltami. Io ti amo."
"Ma smettila! Mi ami e mi tradisci con un due persone durante la nostra luna di miele? Questo è il tuo modo di amarmi?"
"Ma c'è una spiegazione, credimi..."



"Non c'è niente che possa spiegare e giustificare il tuo comportamento. Tu non sai amare, Indie. E'..."
"Ti prego, non dirlo."
"E' finita."



"No, Mithun, ascoltami" lo presi per un braccio mentre stava per allontanarsi da me.
"Vieni con me un attimo. Ascoltami solo quest'ultima volta, ti prego."

...