A lui sicuramente questa parte piaceva tantissimo. Non che a me non piacesse, ovviamente, eh.
Ma ero sicura che anche l'idea di un altro bambino piagnucolante da allattare gli piacesse.
Mentre io, in parte, ero un po' terrorizzata. Avevo sempre avuto l'istinto materno molto spiccato, e mi ero sempre presa cura dei miei fratelli più piccoli, quindi forse avevo un po' più consapevolezza di lui, che vedeva invece tutto rose e fiori.
Se poi il trattamento avesse dato i risultati sperati, ci saremmo ritrovati in casa con ben due pargoli da accudire.
Ma ciò che mi terrorizzava di più, in realtà, era l'idea di doverlo fare da sola. Sì, da sola, perché a casa evidentemente c'era qualcuno che mi odiava, o forse lo facevano solo per divertirsi un po' ai miei danni.
Quella mattina, dopo la nostra esperienza al letto, mentre lui era in cucina a preparare la colazione, era arrivato l'ennesimo messaggio con l'ennesima direttiva: cacciare Mithun di casa.
Come potevo mandare via l'uomo che amavo e crescere da sola i nostri figli?!
Ma l'idea che qualcosa potesse succedere ai miei genitori, mi fece desistere dal ribellarmi.
Lo raggiunsi in cucina per dirgli tutto. Beh, non tutto tutto. Ma lui, chiaramente, ormai sapeva perché lo facevo.
...