Discussione: [Legacy - Il volere popolare] The Puppet's Game - *05/10* -

E, quando tornarono, non erano affatto soddisfatti di com'era andata la serata. Ashton aveva visto Willow ballare tutto il tempo con quel ragazzo. D'altronde, si disse, come faceva lei a sapere che gli piaceva? Si erano solo visti un paio di volte e parlati per 5 minuti.
Anche Alex era rimasto tutto il tempo a guardare la persona che gli piaceva.
Insomma, entrambi avevano passato una brutta serata, e decisero di consolarsi con delle belle vaschette di gelato. Jo si andò a sedere insieme a loro per cercare di confortarli. Lei era sicuramente la più dolce e la più sensibile tra le gemelle.



E passava un sacco di tempo nella sua casa sull'albero.



...

Ma non le piaceva stare lì da sola, giocare da sola non era il suo forte, si annoiava. Quindi chiamava sempre Aida a giocare con lei.



Le due si divertivano un sacco lì dentro, ci passavano le ore. A volte ci dormivano pure.
Mentre io, invece, passavo il tempo a raccogliere cipolle, patate e mele, oltre che a leggere libri di cucina. Era arrivata tempo fa una direttiva che mi diceva di massimizzare l'abilità di cucina. Io una cuoca? Trovavo ridicola quell'idea, ma ero comunque decisa a portarla a termine. Era piuttosto difficile comprendere quei libri e quelle ricette super complicate, ma a poco a poco ce l'avrei fatta. Ero al livello 7, non mancava molto.



...

Un giorno vidi Jo e Aida complottare qualcosa tra di loro...





Questa volta era stata Jo a cominciare tutto, stranamente. Quantomeno a dare l'idea.
Era la più tranquilla delle due, e non ce lo aspettavamo da lei. Infatti mandò la sorella a fare il primo scherzo.

...

La vittima designata era il povero Mithun.



Che non la prese affatto bene.
Ma d'altronde chi l'avrebbe presa bene vedendosi tutto tinto di fucsia?



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Sapeva che l'artefice di quello scherzo doveva sicuramente essere Aida.



Ma non sapeva che anche Jo ne stava organizzando uno, sempre ai suoi danni, ovviamente.



...

Il tutto proprio durante la festa di compleanno organizzata per Nora.
Festa a cui era invitata pure Willow. Ashton, dopo averla vista arrivare, corse subito da lei. Non avrebbe aspettato oltre. Non voleva che lei si mettesse con quell'altro ragazzo senza prima sapere cosa lui provava per lei.



"Willow, ciao."
"Ciao, Ashton!"
"Sei bellissima oggi."
"Grazie, anche tu stai bene in costume "



...

"Ti ho vista al ballo con Thomas."
"Ah, sì, è stata una bella serata. E' una ragazzo molto divertente."
Ecco, pensò Ashton, è troppo tardi.
"Ah, vi rivedrete, quindi?"
"No, non credo. Lo vedo solo come amico "
E' fatta, è fatta!

"Devo dirti una cosa, Willow. Io... cioè tu... mi piaci "

Lei lo guardò dritto negli occhi per qualche secondo, poi si avvicinò a lui per abbracciarlo.



"Anche tu mi piaci, Ashton "

Dopo quella frase Ashton non riuscì più a trattenersi. Il suo cuore batteva a mille ed era al settimo cielo. Poggiò con forza le labbra su quelle di Willow.



...

Che subito ricambiò il bacio.



"Questo vuol dire che ora sono il tuo fidanzato? "
"Certo! "
"Aspetta un attimo!" le disse allontanandosi per poi ritornare qualche minuto dopo.
"Questi sono per te, li ho raccolti dal cespuglio qui in giardino, ma spero ti possano piacere lo stesso "
"Sono bellissimi, Ashton! Che pensiero romantico!"



"Aaron, che c'è?" gli dissi dopo averlo visto fissare il vuoto con ancora il piatto in mano.

...

Mi andai ad affacciare e vidi quello che Aaron fissava con così tanta insistenza.

Il mio Ashton aveva sua prima cotta, la sua prima storia d'amore. Ricordavo ancora la mia, durata pure diversi anni. Si chiamava Spencer e non era esattamente il tipico belloccio, ma a me piaceva tantissimo.
Mi faceva decisamente uno strano effetto vedere mio figlio con la figlia di Aaron, ma decisi di approvare la loro storia. Erano ragazzi, probabilmente non sarebbe neanche durata, e in più le cose tra me e Sugar andavano meglio.
Aaron, però, sembrava piuttosto sconvolto.

"Aaron? Dai non fare così!

Andiamo a tagliare la torta di compleanno di Nora, su."



...

Mentre Aaron era ancora sconvolto davanti quella finestra, Sugar, invece, aveva sempre l'espressione di chi avrebbe preferito trovarsi da tutt'altra parte.



Dopo lo shock iniziale, Aaron decise di seguire i ragazzi, di stare loro dietro. Non li lasciava mai un attimo da soli.



...