Discussione: [Legacy - Il volere popolare] The Puppet's Game - *05/10* -

Quella mattina decisero di passarla al mare a prendere il sole e fare il bagno e a spettegolare sui ragazzi che vedevano o su quelli che conoscevano.

"Miles ti ha chiesto di uscire, Jo?" le chiese Nora.
"No, non ancora, non capisco cosa aspetti. Forse non gli piaccio "
"Ma certo che gli piaci, Jo, si vede chiaramente" aggiunse Aida. "Forse è solo impegnato col lavoro."



Dopo il bagno Nora vide avvicinarsi a lei Darrell.
"Nora, ciao. Hai un attimo?"
"Sì, ma sto morendo di fame, andiamo a mangiare un boccone prima?"
"Ok."
"Aida, io vado a mangiare con Darrell, tornate pure a casa da sole, non aspettatemi" urlò ad Aida.



...

Proprio mentre erano al ristorante, Nora sentì delle fitte all'addome e capì, grazie ai numerosi libri che aveva letto, che quelle erano le doglie. Darrell la guardò sconvolto prima di capire cosa fare. L'accompagnò in macchina all'ospedale e lì lei diede alla luce...



Un bel maschietto che chiamò Monroe

Dopo qualche giorno tornarono a casa sia lei che il piccoletto.



...

Si cambiò, si fece un bel bagno e, mentre Mithun spupazzava il nuovo nipotino, lei andò a parlare fuori con Darrell.



"Dobbiamo parlare del bambino."
"Che c'è?"
"Nora, io... tu lo sai che non ho mai conosciuto mio padre. Che è morto quando io ero appena nato, e la figura di un padre mi è sempre mancata. Non voglio che mio figlio provi le stesse cose. Io voglio esserci, voglio fargli da padre, ma sai anche io sono solo. Mia madre è morta, mio padre è morto, non ho nessuno a parte voi due. Non ho una famiglia grande come la tua pronta a sostenermi. Io..."
"Cosa vuoi dirmi?"



...

"Sono stato accettato all'università, qualche giorno fa, e voglio andarci. Voglio costruirmi un futuro. Voglio trovare un buon lavoro, ben pagato. Solo allora potremmo vivere insieme, potrò mantenere sia te che lui."
"Quindi, tu puoi avere il tuo futuro, io devo rinunciare al mio? "
"Tu hai una famiglia alle spalle. Ti sosterranno e ti aiuteranno in ogni modo, lo so. Ma io..."
"Vattene, Darrell. Costruisciti il tuo futuro, vai. Divertiti. Non so se ci troverai al tuo ritorno."



"Non puoi impedirmi di vedere mio figlio" le disse mentre si allontanava.

Mentre mia figlia vedeva andare in pezzi tutte le sue speranze per il futuro, io mi trovavo a casa di Ashton a coccolare e insegnare a parlare alla piccola Marjorie.



...

Su una cosa Darrell aveva ragione: Nora aveva noi. Ci saremmo sempre presi cura di lei e del bambino.
Le avremmo permesso di fare la carriera che voleva. Mithun aveva già deciso che presto sarebbe andato in pensione e avrebbe passato tutto il suo tempo libero con Monroe. E anche Alex si occupava molto volentieri del piccolo.



Talmente volentieri che una sera...
"E se avessimo un bambino?" chiese a Lucas mentre si trovavano al letto a guardare la TV.
"Cosa?"
"Voglio un figlio. Vedo Marjorie e le gioie che dà ad Ashton. Oggi mentre tenevo in braccio Monroe ho quasi invidiato Nora e ho capito che voglio anch'io un figlio."
"Anche io vorrò un figlio, Alex, ma ora? Non so se è il momento giusto."
"Lucas, il momento giusto e perfetto non arriverà mai. Se vogliamo farlo, dobbiamo farlo adesso."
"Adesso?" rispose ridacchiando.



"Ok, Alex, facciamo un figlio.... ma lo sai che noi non lo facciamo così, vero?" gli rise in faccia mentre Alex cominciava a baciarlo.
"Davvero? Possiamo pur sempre provare... " gli disse scherzando.

...

Così, dopo qualche mese di colloqui e scartoffie, un assistente sociale venne per portare un bel fagotto.



In realtà due: Gretchen e Brett.



...

Avevo provato a convincere Alex che crescere un figlio non era una passeggiata, figurarsi due. Che stavano sbagliando ad adottarne due in un colpo solo, ma non volle darmi retta. Continuava a ripetermi che vedeva sempre come le gemelle fossero unite, come lui e suo fratello Ashton, nonostante ci fossero un paio di anni a dividerli, fossero così complici, adesso, e voleva che anche i suoi figli avessero lo stesso rapporto e crescessero insieme.
Nonostante le mie perplessità, ero felice di poter stringere tra le braccia altri due nipotini. E in quel momento pensai anch'io alla pensione per aiutare i miei figli con tutti questi bambini.



La casa era troppo affollata, Alex avrebbe voluto tanto che i suoi figli crescessero insieme a Monroe, ma non c'era spazio lì, così, dopo qualche mese di ricerca, trovarono una casa adatta alle loro esigenze e si trasferirono insieme al cagnolone di Lucas.



...

Ma a interrompere questo periodo felice per tutti, arrivò, come un fulmine a ciel sereno, la morte di Aaron, proprio davanti Ashton, Willow e la piccola Marjorie



Aaron era stato parte della mia vita per così tanto tempo. Era stato l'uomo che avevo quasi sposato, con cui stavo per condividere la mia vita.
Perderlo fu un duro colpo per me. Tutto quello che faceva parte del mio passato ormai non c'era più.
Con lui se n'era andata una parte di me e della mia giovinezza.



FINE.

EXTRA

Dopo l'aggiornamento ho ristrutturato la casa di Indie, quindi ve la faccio vedere, visto che già dal prossimo capitolo sarà leggermente differente
La struttura è la stessa, ho cambiato solo gli esterni, il colore delle pareti e del tetto, e i mobili all'interno di alcune stanze

Fuori:



Salotto



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Sala da pranzo



La cucina è la stessa, ho solo cambiato il colore delle pareti.



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