Discussione: [Legacy - Il volere popolare] The Puppet's Game - *05/10* -

Proprio mentre si trovava in sala da pranzo a gustare una fetta di torta appena sfornata, avvertii le doglie del parto.
Io e Mithun eravamo di sotto lui a lavorare alle macchine e io a creare sculture in legno, e con la musica ad alto volume e i vari trapani non sentimmo nulla. Per fortuna Darrell era in casa e la portò subito in ospedale.

Tornarono a casa dopo qualche giorno con un bel fagottino d'amore Una bambina che decisero di chiamare: Sydney.

Monroe sembrava un po' geloso della sorellina, ma allo stesso tempo si sentiva anche fiero di poter finalmente essere un fratello maggiore.
Monroe: "Adesso sono grande, non sono più un bambino "



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Lo stesso giorno in cui tornarono a casa, Biancaneve mise al mondo il suo cuccioletto Il piccolo Philip.

Con la sua faccina super patatissima

Ed ecco la piccola famigliola al completo.



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Dopo qualche giorno Nora, Darrell, Monroe e Sydney si trasferirono nella nuova casa, che distava solo pochi passi dalla nostra e da quella di Ashton e Alex, per mia gioia e per quella di Mithun, così potevamo andare a trovare facilmente tutti i nostri figli.

La vita era tornata alla normalità. Senza bambini in giro, senza la famiglia di Nora in casa era tutto più tranquillo. Rimanevano solo le gemelle in preda ai preparativi del loro matrimonio.
Loro, a differenza di Nora, volevano organizzare tutto da sole e insieme. Scelsero gli abiti da sposa insieme, e li mostrarono e a me e al padre solo una volta comprati.



Passavano poi interi pomeriggi a vagliare varie location. Avevo proposto loro di farlo in casa, ma era impossibile visto il poco spazio a disposizione nel giardino. Cominciarono quindi a girare varie chiese e anche delle location all'aperto.
Aida: "Finalmente sei arrivata! Quanto ti ci vuole per vestirti? E' tardi, dobbiamo tornare a girare! "
Jo: "Ehi, eccomi" le rispose sorridendole ignorando il suo tono alterato.
Stranamente la maniaca del controllo in questo caso era Aida, cosa che mi sarei invece aspettata da Jo. Quest'ultima era invece molto più calma e tranquilla.



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Preferivano celebrare matrimonio e ricevimento tutto in un'unica location, così da non doversi spostare. La prima location di quella giornata era molto carina, molto romantica, c'era anche una bella vista sul mare, ma non aveva una zona dedicata al ricevimento.

Non andava bene, ma decisero di entrare a guardarla lo stesso.

Dentro era molto carina, a Jo piaceva molto ma Aida non era convinta.

Aida: "No, questa non va bene, non mi piace "



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Jo: "Ma guarda! Hanno anche le sculture di vetro e la fontana di cioccolato! "
Aida: ""



Jo: "Guarda che bella vista sul mare!"

Però questo doveva concederglielo, la vista era magnifica, nonostante il brutto tempo e la neve, figurarsi quanto sarebbe stata bella d'estate col sole. Sarebbe stato magnifico poter dipingere da lassù.

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Guardarono tante altre location, era ormai quasi ora di cena e Jo propose di tornare a casa e continuare il giorno seguente, ma Aida non voleva arrendersi. Avevano ancora una location da guardare per quel giorno e l'avrebbero fatto

Una volta arrivate lì rimasero entrambe a bocca aperta. Avevano uno spazio esterno con tavoli per mangiare seduti, tavoli da buffet, bar e uno spazio dedicato alla musica. Era anche dotato di bagni privati con tanto di docce, anche se a loro non sarebbero servite. E l'interno era bellissimo. Molto più intimo dell'altra location.

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"Mi piace!" dissero all'unisono guardandosi negli occhi.
Avevano finalmente trovato una location che piacesse ad entrambe, e aveva tutto quello che desideravano.
Decisero di godersi questa vittoria andando a trascorrere la serata al festival invernale.
Aida moriva di fame, così mangiò un piccolo tortino, mentre Jo si limitò a una bella cioccolata calda

Andarono anche a pattinare insieme sulla pista ghiacciata...

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Avevano scelto la location senza girare troppo e soprattutto senza litigare. Essere subito d'accordo su qualcosa era un evento storico, tanto importante che decisero anche di immortalarlo con una foto prima di tornare a casa.

Mithun, invece, negli ultimi giorni non aveva fatto altro che lavorare alla macchina d'epoca, così lo spinsi a uscire un po'. Era da molto che non usciva da solo. Eravamo entrambi sempre così presi dalla famiglia, dai figli e dai nipoti, che tendevamo a trascurare la nostra vita privata.
Lo invitai a riallacciare i rapporti con un vecchio compagno di squadra, mentre io mi rilassai in casa facendo un bel bagno caldo e godendomi per la prima volta da mesi il silenzio.

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L'amico lo invitò a una festicciola per inaugurare la nuova casa. Lì trovò anche Willow e Nora.
Non era proprio il tipo di serata che avrei voluto per lui. Avrei voluto che staccasse un po' dal trantran familiare, invece di ritrovarseli anche fuori

Ma nonostante tutto passò una bella serata e tornò a casa contento. Aveva riallacciato i rapporti con un vecchio amico e questo era l'importante.

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Qualche giorno dopo arrivò la vigilia di Natale, che avevamo deciso di trascorrere in casa nostra, nonostante fosse la più piccola.

Era la casa dove i miei figli erano nati e cresciuti. Era tradizione. La vigilia l'avevamo sempre passata a casa nostra e così sarebbe stato anche in futuro.

Alex portò anche il suo cane, che Grimilde sembrava non apprezzare.

Dopo il tacchino preparato da me, con l'aiuto di Mithun che era diventato a poco a poco un valido aiuto in cucina, e il tofu preparato per Jo, che era vegetariana, cominciammo ad aprire i regali.

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