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Si ritrovò nel suo bel campo, comprato con i soldi rimasti dal biglietto aereo. Sorrideva davanti al panorama che si stendeva dinanzi a lui, senza neanche vederlo davvero. Forse sorrideva perché la sua immaginazione fin troppo fervida stava agendo ancora una volta.
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Avrebbe ricominciato. O forse avrebbe
cominciato a vivere davvero, lontano da tutto. Dalla sua famiglia che non approvava la sua scelta di andare via… lontano anche da lei. A quel pensiero il sorriso svanì. Aveva dovuto lasciare anche la sua amata ragazza, la sua migliore amica. Erano cresciuti insieme ma lei non era disposta a seguirlo, aveva troppa paura, o semplicemente aveva troppe sicurezze lì dove viveva. Si erano lasciati in malo modo, soffrendo entrambi, lei non sapeva neanche in che città si fosse trasferito. Forse era meglio così, forse no. Stava di fatto che le mancava, le mancava troppo.
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Ma non poteva pensare a lei. Non qui. Decise di girare un po’ per la città. Gli sembrava tutto così diverso ed inspiegabilmente simile al suo paesino natale. La differenza erano i giovani in giro, i locali, la vita insomma. Si fece spiegare dal tassista i luoghi migliori da poter visitare nella città. La libreria dove avrebbe potuto usare i computer per trovare lavoro e dove poter passare del tempo leggendo i suoi tanto amati libri. La stazione dei pompieri, dove però in effetti i pompieri non c’erano… era però utile per coloro che arrivavano e non avevano nulla. Perfetto, pensò Tyler. E poi la spiaggia, le varie fiere stagionali. Allora si fece portare alla libreria.
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Maestosa, imponente e moderna. Gli unici tre aggettivi che gli venivano in mente fuori da quell’edificio, e pensare che era pieno di libri lo rallegrava infinitamente! Trovo un computer libero e subito cominciò a navigare cercando informazioni, inviando il suo curriculum all’ospedale. Ricevette una risposta immediata e fu assunto in un batter d’occhio. Ok, questo era un po’ strano, ma meglio non farsi troppe domande. A caval donato non si guarda in bocca! Cominciò ad esercitarsi con gli scacchi, anche se sul computer, gli erano infinitamente utili per la logica. Per il suo lavoro lo studio non finiva mai.
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Una volta fatta sera raggiunse a piedi la stazione dei pompieri. Aveva stampato una mappa della città con il computer, ambientarsi sarebbe certamente diventato più semplice. Quando la raggiunse non rimase decisamente deluso. Una cucina, il bagno, tre letti e addirittura un computer ed un telescopio! Sembrava fatta a posta per lui. Prese un succo dal frigo e si posizionò davanti al computer leggendo dei documenti medici, per studiare ancora un po’.
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