Non ho mai creduto in Dio e, dopo aver passato le domeniche della mia infanzia tutta infiocchettata per andare a messa e recitare la parte di bambina modello, ho rifiutato ogni forma di religione... E ora mi ritrovo a chiedere ad un prete spiegazioni circa l’esistenza di mostri biblici?
Sto ammattendo…
Come posso anche solo aver pensato che tutto ciò abbia un senso? L’uomo ha ideato divinità e demoni per dominare sugli altri uomini nutrendoli di speranze e paure…
Io non sono una sciocca, so che sono tutte invenzioni… Eppure l’ho appena domandato al prete come se pensassi che cose simili esistano veramente…
Certo che, dopo tutte le cose appena viste, non so più a cosa credere…
<<Quei versi…>> Swift inizia a rispondermi ignaro che in realtà le mie non erano vere domande, ma solo pensieri detti a voce alta, dubbi assurdi sfuggitimi in un momento di paura.
<<…si riferiscono all’Apocalisse ed alla Bestia… è tempo di non lasciarsi abbandonare al fascino ed al potere di colui che si mischia agli uomini>>
“
Ma che sta dicendo? Bestia? Apocalisse? Potere di colui che si mischia agli uomini? Che significa?”
Mi sfiora la mano con gentilezza come se percepisse il mio stato confusionale.
<<Noi possiamo scegliere>>
Molla la presa dalla mano.
“
Scegliere? E cosa? Non vorrà mica darmi le lezioni sul libero arbitrio ora!”
<<Quei versi… sono quelli che trovo più rappresentativi per questi tempi, probabilmente il dottor Renfield l’ha trovato particolarmente… diventente, è facile indovinare da quale delle parti egli si fosse schierato>>
Mi lascia con questa enigmatica frase ed inizia a parlare col dottore di esperimenti sui gemelli. Fortunatamente sono figlia unica, ma se qualcuno oserà avvicinarsi a me con una siringa sarà accolto dalla mia bella pistola.
<<[...]Analizzava le mie reazioni ai sieri che mi iniettavano, ma… era gentile [...]>> “
Cosà? Quindi gli hanno iniettato parecchi sieri, non solo il narcotizzante… Dovrò tenerlo sempre d’occhio con la pistola a portata di mano… Disarmata non avrei alcuna possibilità contro di lui!”
Mi perdo gran parte dei loro discorsi persa nei miei pensieri, ma riesco a cogliere questa affermazione:
<<[...]ero intontito quando mi hanno portato qui sotto e non ricordo come uscirne[...]>>
“E ti pareva...”
Neppure lui conosce una via d’uscita quindi dovremmo avventurarci per questi corridoi infestati di mostri senza avere una minima idea di dove andare.
<<Divertente!>> Se questo fosse un film e io fossi sul divano coi popcorn in mano scoppierei a ridere
<<Nessuno ha la minima idea di dove andare? Indietro certamente no… Usciamo da questa stanza e prendiamo la via con meno sangue?>> Ironizzo.
Sono esperta a trovare vie di fuga, ma solo dopo aver studiato accuratamente la mappa dell’edificio!
Mi avvio alla porta ma un brivido mi percorre lungo la schiena.
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“Una brezza gelida? Ma siamo al chiuso…”
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Mi volto di scatto nella direzione in cui ho percepito il “vento”.
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Impallidisco e d’istinto afferro il braccio di Swift e il camice di Manuel.
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Il fantasma della bambina mi fa dei cenni con la mano.
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<<Di nuovo tu?>> Indico perplessa mollando la presa dai due.
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<<Io?>> Chiedo sentendomi i suoi occhi addosso.
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Mi sento Melinda Gordon in Ghost Whisperer...
“Se l’aiutassi a trovare la luce mi farà uscire di qua? Non devo aver paura... E’ solo una bambina in fondo… Dovrebbe essere innocua… Certo che con lei le armi non funzionerebbero…”
Continua a farmi cenni con la mano come se volesse che la raggiungessi.
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<<Chi sei?>>
Come se fossi in trance accolgo il suo richiamo e mi avvicino a lei.