Viktoria Masters
2° piano
prima parte
“Io…io ti…” Non riesco a terminare la frase, Occhi di ghiaccio mi ha appena piazzato la sua mano sulla bocca, “Ma che caXXo stai facendo?” Impreco mentalmente.
Mi blocco, non perché abbia più forza di me, quelle braccine non possono di certo competere con la mia forza, mi sembra ovvio, ma devo ammettere che è stato piuttosto veloce e mi ha spiazzata, anche perché non si è spostato per schivarmi, non ha provato a colpirmi a sua volta, allora perché questo gesto?
Mi guarda fisso negli occhi, ha una espressione strana, c’è qualcosa che non riesco ancora a capire e sinceramente iniziano anche a girarmi un po’ le paXXe. Ad un certo punto sposta lo sguardo verso l’alto, come se volesse invitarmi a fare lo stesso...
...sarà un nuovo modo per distrarmi e svignarsela sicuramente, ma decido comunque di alzare lo sguardo al soffitto, mentre le mie braccia restano rigide e cariche, nel caso debba reagire a qualche genialata del tizio.
Non mi sembra di veder nulla, almeno… credo che quella cosa strana attacca al soffitto sia il lampadario, non ci vedo decisamente bene in questa posizione, dovrei voltarmi e verificare meglio, ma sento che la stretta dell’uomo aumenta, mi sta stringendo, non è un buon segno…
E’ questione di un attimo, lo vedo compiere un movimento con la gamba, poi mi sento trascinare da lui, “Ma che diav…” si appoggia alla porta del Giapponese, sembra nervoso, armeggia nella giacca e tira fuori un mazzo di chiavi… “Chiavi?” E’ così che è entrato allora, avrei potuto chiudere quella serratura con tutte le mandate che volevo, sarebbe entrato lo stesso. Sta di fatto che ora un mio braccio è libero dalla morsa e cerco di divincolarmi
“Clack” gli ingranaggi della serratura producono un rumore, nulla di strano in un primo momento, ma… sento un suono stridulo, come fosse un urlo acuto, che mi perfora i timpani, proviene dal punto in cui mi è sembrato di vedere la cosa.
Qualcosa non va… sento-qualcosa-di-strano, una terribile sensazione che mi percorre la schiena, un brivido freddo che mi pervade ed il tutto si amplifica, quando finalmente intravedo nella semi oscurità, cosa cercava di indicarmi il mio “nuovo amico” con gli occhi.
E’ agghiacciante,quella sorta di urlo è terminato, ma avverto qualcosa di strano. Non so se queste sensazioni sono dovute alla paura di trovarmi avanti quella… cosa indefinita, oppure per altro, non capisco… mi sento sempre peggio.
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