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Risultati da 211 a 220 di 425
  1. #211
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household



    all’improvviso la voce della poliziotta mi riporta al mondo reale –per quanto reale possa essere questo inferno-




    «Penso tu abbia ricevuto il suo stesso ordine prima, quando stavamo raggiungendo il tuo appartamento. Dobbiamo assolutamente raggiungere il sotterraneo, là ci saranno rinforzi per questo... attacco indefinito... potevi comunicarmi subito i tuoi ordini, avrei potuto scortare subito i civili dabbasso senza farmi minacciare da una tizia con le sue cose.» Ordini? Quali ordini? Perché sono sempre l’ultima a sapere le cose? Li guardo con uno sguardo preoccupato e misto a nervosismo.



    “Però… mica male lo spilungone!”




    il pensiero mi attraversa la mente con un lampo, scuoto la testa “Calma Andrea… cosa diavolo vai a pensare?” «Noi andiamo nei sotterranei, aiutami a scortare questi civili, due miei colleghi sembrano scomparsi e non so se da sola potrò farcela... quei... mostri erano attaccati al soffitto, un altro mi ha aggredito e sembrava uno zombie... ho dovuto sparargli... e a quanto pare dietro quella porta c'è un'altra cosa... la bestiaccia di prima è ancora in giro?» ma che diavolo sta succedendo qui? E perché la poliziotta ci sta spudoratamente provando con lui? “Basta fare la gelosa!”.
    Poi ritorno al resto della frase e inizio a riflettere “quindi in questo palazzo ci sono altri… mostri?” devo tentare di scoprirne di più. Ad un tratto anche la dottoressa nota la ferita sul braccio della ragazza «sono un medico mi faccia vedere la ferita» dice raggiungendola.



    Devo darmi da fare in qualche modo o qui rischiamo tutti la vita, mi avvicino anche io allo spilungone moderando il tono di voce in modo da farlo sembrare più basso del normale, non voglio che quegli esseri ci seguano anche qui «scusi… mi chiamo Andrea, ho visto quelle… cose la sopra e se le due donne che dice mi hanno dato ascolto, allora vuol dire che stanno ancora bene e che presto ci raggiungeranno…»



    poi mi rivolgo al resto del gruppo «quelle cose ci hanno attaccato perché lo sparo le ha infastidite, da quanto ho capito sono cieche ma hanno un udito sviluppato…» mi accerto che tutti mi sentano senza fare troppo baccano



    «dobbiamo stare silenziosamente lontani da quegli esseri, come vedete io sono senza scarpe perché i tacchi sono una causa del rumore… se facciamo silenzio quelle cose non ci attaccheranno. Io purtroppo non conosco bene la palazzina, chi di voi abita qui da tanto tempo?» spero che adesso tutti mi diano ascolto, è tempo di buttare via la facciata della ragazza timida…




    *Ho messo tutti pg nella foto solo per questioni di spazio, il corridoio condominiale è troppo piccolo per una foto completa
    *se ho sbagliato qualcosa provvederò a rimuovere o modificare v_v






    *11 foto*


    Ultima modifica di SimsKingdom; 25th January 2014 alle 17:22

  2. #212
    sim esperto L'avatar di Laurel*
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Moreen Evans
    Sotterranei di Household

    Mi ritrovo attaccata alla parete come da piano. Purtroppo il mio colpo non è andato a segno come previsto, così come quello di Adam. Quell’essere è dannatamente agile e veloce nonostante abbia una gamba praticamente spezzata! Se non altro siamo riusciti a colpire la gamba sana e il collo. Spero che le ferite appena riportate riescano a rallentarlo un po’.



    Ma purtroppo abbiamo commesso un errore, un piccolo dettaglio in grado di compromettere tutto: abbiamo lasciato la torcia accesa rendendoci così facilmente individuabili. La creatura in men che non si dica ci raggiunge e poi tutto accade in pochi istanti: la lama dell’essere si conficca nel fianco di Lèonie per poi essere estratta pochi istanti dopo insieme a fiotti di sangue. Il nostro capitano emette un debole e soffocato gemito di dolore per poi accasciarsi al suolo dopo essersi portata la mano sul fianco ormai macchiato di rosso.



    Sto per gridare, ma mi porto le mani sulle bocca per trattenere qualsiasi urlo possa provenire dalle mie corde vocali. Non devo farmi prendere dalla paura. Lèonie si è trattenuta il più possibile per evitare di allarmarci e di attirare l’attenzione anche dell’altra creatura. Perché oltre a questa ce n’è un’altra che si aggira poco più in là al buio e che è stata momentaneamente illuminata dalla torcia quando prima stavamo sparando. E nel peggiore dei casi potrebbero essercene più di due.
    La creatura sta per sferrare un altro colpo, ma Zack interviene prontamente puntandole la pistola alla fronte. Come per me il colpo non raggiunge la destinazione desiderata, andandosi a conficcare nel collo vicino al punto dove l’ho colpita io. Nonostante non sia il risultato sperato, il colpo basta a farla vacillare indietro di qualche passo. L’essere si guarda poi attorno, sembra disorientato.
    Sento Lèonie mormorare qualcosa e mi ricordo che è ferita. Mi accovaccio accanto a lei per accertarmi delle sue condizioni lasciando il resto nelle mani di Sawyer, ma improvvisamente la luce della torcia si spegne e i sotterranei ripiombano nel buio. Dev’essere opera del nostro capitano, per evitare di farci nuovamente individuare. Qualche secondo dopo sento il rumore di qualcosa di plastica e metallo, probabilmente la torcia, che cade. Un diversivo per distrarre le creature.
    «Ottima mossa capitano» - le dico sottovoce - «Ora la prego di stare tranquilla e di non di sforzarsi. Troveremo il modo di uscire di qui e di trovare qualcuno in grado di curarla». Ma prima di trovare quel qualcuno, dobbiamo cercare un modo per fermare, o almeno bloccare il più possibile, la fuoriuscita di sangue dalla ferita. Mi rivolgo allora ad Adam: «Adam, potresti trovare qualcosa per tamponare la ferita di Lèonie?».
    Mentre attendo una sua risposta, inizio a pensare a un modo per poter uscire da qui. In queste condizioni, combattendo potremmo avere la peggio contro le creature. Scappare, quindi, mi sembra l’alternativa migliore. Il buio e il non conoscere bene la struttura del palazzo, però, non aiutano di certo a trovare una via di fuga. Per ora l’unica uscita che conosciamo è la porta da cui siamo entrati, ma immagino che con il tonfo di prima si sia chiusa definitivamente. A questo punto ci dovrebbe essere un’altra porta in grado di condurre alle cantine o un qualsiasi altro posto. Il problema è: come raggiungere una porta di cui non si conosce la posizione, al buio e con dei mostri pronti a ucciderti?
    Improvvisamente mi ritorna alla mente uno dei tanti racconti che mio nonno mi narrava quando ero piccola, uno di quelli legati alla sua vita militare. All’epoca mio nonno non era ancora colonello, lui insieme ad alcuni suoi compagni erano stati catturati durante una missione e rinchiusi in una sorta di stabilimento completamente al buio. In quel caso non vi erano strane creature, ma rischiavano comunque di essere uccisi se non fossero scappati al più presto.
    Riuscirono a fuggire e a salvarsi con un semplice espediente usato per uscire dai labirinti. Da piccola rimasi piuttosto affascinata da questo racconto ed ora il metodo usato in passato potrebbe essere applicato anche da noi per uscire da qui. È vero che abbiamo comunque gli esseri che potrebbero attaccarci da un momento all’altro, ma non vedo altre alternative.


    Provo quindi a esporre il piano mantenendo sempre un tono di voce basso: «Adam, Sawyer, in questo momento non penso che siamo nelle condizioni ottimali per poter affrontare quelle creature. Lèonie ha bisogno di essere medicata al più presto. Direi quindi di cercare una via d’uscita alternativa seguendo un metodo utilizzato per uscire dai labirinti: appoggiare una mano ad una parete e camminare seguendo l’unico percorso che permette di non staccare mai la mano dalla parete, fino a raggiungere un uscita o a ritornare al punto di partenza. In questo caso direi di usare la parete sinistra vicino a noi. Sarò io a stare davanti e a guidarvi. Uno di voi due si occuperà di trasportare Lèonie, mentre l’altro si occuperà di coprirci le spalle. Cercate di fare poco rumore e di rimanere quanto più possibile attaccati alla parete. So che è rischioso, ma non possiamo stare qui in eterno. Se avete altro da aggiungere fatelo adesso, altrimenti inizierò ad andare avanti.»
    Rimango in attesa di una loro risposta.



    Foto: 4
    Piano concordato con il resto del gruppo
    Ultima modifica di Laurel*; 19th March 2014 alle 21:32

  3. #213
    sim onniscente L'avatar di Dreamer
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    Quinta parte (Intermezzo) - Adam Miller

    Adam Miller
    Sotterranei Household

    Dopo aver sparato, mi fiondo verso la parete. Grazie alla luce della torcia, riesco a vedere la traiettoria del proiettile. Al posto di colpire il ginocchio malandato, va a conficcarsi nella coscia.
    “Merda.”
    Anche il colpo di Moreen non va a segno, centrando il collo al posto della fronte.
    Proprio mentre siamo quasi giunti alla parete, la luce della torcia illumina per un istante quella che sembra essere un’altra creatura. Ecco spiegato il moltiplicarsi del volume del sibilo. Siamo circondati. Le cose si mettono male, molto male. Sentiamo un gemito: è quello di Lèonie, che, colpita dalla creatura con la lama che avevo intravisto prima, cerca di soffocare un urlo. Si accascia a terra premendosi la mano contro il fianco; noto del sangue.
    Un altro sparo: Zack colpisce ulteriormente il collo di quella… cosa, proprio mentre quest’ultima stava per attaccare una seconda volta Lèonie. Mentre la creatura indietreggia di qualche passo, i sotterranei ritornano improvvisamente bui. La torica viene spenta e scagliata via dalla capitana.
    “Ora come facciamo senza torcia?!” penso esterrefatto. È vero che il tentativo di accecare la “donna” è stato vano, ma sarebbe potuta pur sempre tornarci utile, in qualche modo.
    Sento Moreen accovacciarsi per controllare le condizioni di Lèonie.
    «Ottima mossa capitano! Ora la prego di stare tranquilla e di non di sforzarsi. Troveremo il modo di uscire di qui e di trovare qualcuno in grado di curarla.» le sento dire sottovoce. All’inizio non riesco a capire il motivo del basso volume del suo tono di voce, poi me ne rendo conto: non vuole che veniamo individuati, ora che siamo al buio e le creature non conoscono la nostra posizione.
    Si rivolge a me: «Adam, potresti trovare qualcosa per tamponare la ferita di Lèonie?»
    Oh cavolo Adam, pensa. Cosa potresti usare?
    Penso a tutto ciò che si trova nelle mie tasche: la Colt, due caricatori, il coltello… Ma certo, il coltello! Lo tiro fuori dalla tasca destra del pantalone e taglio il bendaggio alla mano sinistra. Una volta tolto del tutto, lo passo nelle mani di Lèonie, sempre tenendo il coltello in mano.
    «Ecco Lèonie, tieni le bende ben premute contro la ferita.» dico sottovoce, porgendogliele.
    La mia attenzione viene nuovamente catturata da Moreen: «Adam, Sawyer, in questo momento non penso che siamo nelle condizioni ottimali per poter affrontare quelle creature. Lèonie ha bisogno di essere medicata al più presto. Direi quindi di cercare una via d’uscita alternativa seguendo un metodo utilizzato per uscire dai labirinti: appoggiare una mano ad una parete e camminare seguendo l’unico percorso che permette di non staccare mai la mano dalla parete, fino a raggiungere un uscita o a ritornare al punto di partenza. In questo caso direi di usare la parete sinistra vicino a noi. Sarò io a stare davanti e a guidarvi. Uno di voi due si occuperà di trasportare Lèonie, mentre l’altro si occuperà di coprirci le spalle. Cercate di fare poco rumore e di rimanere quanto più possibile attaccati alla parete. So che è rischioso, ma non possiamo stare qui in eterno. Se avete altro da aggiungere fatelo adesso, altrimenti inizierò ad andare avanti.»
    «Ricevuto.» rispondo. «Sawyer, sembri essere più forte di me. Carichi tu Lèonie sulle spalle? Io starò dietro e vi proteggerò nel caso in cui una di quelle creature si avvicini. Le stordirò ferendole con il coltello.»
    Attendo una sua risposta.


  4. #214
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: Afterlife Household



    Zack Sawyer - Sotterranei di Household


    Trattengo ancora il respiro quando il colpo di Adam parte..
    “Mancata..” .. il proiettile raggiunge la coscia.
    Stringo la mia Colt 1911 con più intensità, digrigno i denti e trattengo il respiro.
    Stavolta è il turno di Moreen, ma ecco l’ennesimo movimento: rapido e repentino.
    Il colpo si ferma al suo collo.
    Sgrano gli occhi incredulo, come diavolo è possibile ciò?
    Sto ancora imbambolato a fissarla quando vedo gli altri spostarsi verso il muro e la torcia illumina qualcos’altro.
    <<”Oh merda..”>> .. un’altra.
    Quante diavolo ce ne sono qua sotto?!
    Neanche il tempo di inquadrare la sua posizione che l’essere precedentemente colpito si accanisce su Lèonie.. la luce gli ha regalato un facile bersaglio.
    Osservo la scena quasi come ipnotizzato.
    Quella lama, tanto innocua in apparenza, viene conficcata con forza e precisione maniacale dentro l’addome della capitana.. il suo viso assume un’espressione dolore, cerca di resistere quanto più possibile.
    La lama scatta indietro veloce ed un fiottolo di sangue fuoriesce lentamente dal suo corpo mentre si accascia a terra.. e lei urla.
    Come può una semplice distrazione incidere tanto sul destino di una persona?


    *Flashback*

    Il resto dello squadrone è ormai al sicuro assieme agli scienziati.



    Fisso la parete davanti a me, ignorando le continue richieste del mio interlocutore: per ogni silenzio una scossa, per ogni insulto o sputo una ferita con coltello.
    Nel frattempo le urla del capitano, provenienti dalla stanza accanto, sono cessate da qualche minuto.
    “Spero per lei sia solo svenuta.. non ho voglia di portarmi un peso morto fino a casa!”
    Non sento più la parte destra del viso.. ma almeno così sono riuscito a camuffare il dolore per il dito rotto.



    Lentamente sfilo una mano dalle manette.
    <<“Te lo ripeto un’ultima volta..”>> .. avvicina la lama alla mia gola.



    <<”Dove sono i tuoi compagni??”>>
    Il suo viso è finalmente davanti a me..
    Cambio espressione e scandendo bene le parole gli dico:



    <<“Sei morto.”>>
    Con uno scatto esercito una pressione alla gola.. lo fisso divertito mentre invano cerca di urlare e liberarsi.



    Non passa più di un minuto che si accascia a terra, senza il minimo rumore.. l’omicidio perfetto.
    Il coltello è a terra pieno di sangue..



    << “Bastardo..” >>



    .. il mio.
    Do un calcio al cadavere, facendolo rivoltare, mi cambio indossando i suoi abiti e prendo le chiavi.
    Esco, chiudendo la porta alle mie spalle, andando diretto alla stanza accanto.
    Trovo Lèonie legata alla sedia, i rimasugli della sua uniforme sono sparsi ai suoi piedi.. è priva di sensi.
    Entro, assicurandomi di essere soli, chiudo la porta e mi avvicino..



    <<Andiamo bella addormentata sveglia..”>> le do delle pacche leggere sulle guance per farla rinvenire.. <<“ Forza! ”>> .. mi fermo.

    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th January 2014 alle 23:03



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  5. #215
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: Afterlife Household

    Respira a malapena.. la slego velocemente per poi sollevarla di peso.



    La poggio a terra.
    Quasi mi viene un colpo quando noto la sua schiena..



    Dio santo.



    << “.. Cosa ti hanno fatto?”>>

    Cerco quanto più delicatamente possibile di farla stendere a terra ed inizio una respirazione bocca a bocca.



    <<“1,2..”>> Un lieve respiro..



    <<“3,4..”>> Alza il braccio.
    Continuo finché finalmente non si riprende.



    Disorientata si alza da terra.. le lascio lo spazio per poter respirare.
    Mi osserva.



    << “Dobbiamo andarcene, alla svelta.”>>
    Sto per afferrarla per un braccio quando lei mi tira un gancio destro ben assestato..



    Ora non so più quale delle due guance sia messa peggio.

    *Fine Flashback*


    “Hai il vizio di metterti nei guai vedo..”
    L’essere sta per attaccare ancora, mi riprendo per poi sparare e nuovamente sembra schivare il colpo.
    Stavolta però c’è qualcosa: la cosa sembra stordita.
    Sorrido istericamente, soddisfatto di aver sortito quantomeno un effetto.. quando nuovamente rimaniamo al buio.
    Inspiro.. “Oggi non è giornata..” ed è mentre mi alzo in piedi che avverto un rumore metallico in lontananza.
    Allarmato mi avvicino cauto al resto del gruppo e nel mentre ripongo la pistola (nda, è senza sicura per evitare “scatti” prevedibili dai mostri).
    Sento Moreen mormorare qualcosa.. «"Ottima mossa capitano!.."» .. ma porca.
    Perché devo puntualmente perdermi qualcosa?!
    Mentre la tipa continua a blaterare parole, senza un senso apparente, osservo bene la capitana e colgo un dettaglio mancante.. la torcia.
    La fulmino con lo sguardo.
    “Potevi perlomeno lanciarla da accesa così da attirare le bestioline verso quel punto..”
    Ed è qui, come se non lo fosse già, che la faccenda si fa tragica: gli altri due cominciano a conversare a bassa voce come se niente fosse!
    Roteo gli occhi, quasi incredulo, mentre osservo Adam improvvisarsi un’infermiere per rattoppare alla “buona” la ferita di Lèonie.
    Si rivolge poi a me..
    «"Sawyer, sembri essere più forte di me. Carichi tu Lèonie sulle spalle? Io starò dietro e vi proteggerò nel caso in cui una di quelle creature si avvicini. Le stordirò ferendole con il coltello."»
    Intervengo a bassa voce..
    <<”Tu..”>> .. indico la moretta.. <<”portaci dove caspita ti pare e piace ma MUOVIAMO il culo da qui.”>>.. pondero le parole sospirando.. <<”.. e te.”>> .. mi avvicino faccia a faccia al biondino.. <<”mi hai preso per un mulo per caso?”>> .. lo squadro da capo a piedi per poi ignorarlo.
    Non mi piace seguire indicazioni o ordini.. le cose le faccio di testa mia e basta.
    Mi abbasso verso Lèonie e le mormoro ad un orecchio.. <<”A buon rendere capitana..”>> .. perché dovrà fruttarmi per forza qualcosa quest'azione da buon samaritano!
    Le sistemo quanto più possibile le garze mentre di peso cerco di portarmela sulla schiena.
    Se riuscirò, seguirò Moreen con la capitana posizionandomi in fila indiana dietro di lei..
    Se non riuscirò, mi farò aiutare da Adam a trasportarla.
    Di certo la mia promozione, che mi sto lavorando da cinque stramaledetti anni, se la possono anche scordare di averla come “cena” quelle cose.


    ** Credits **

    *Flash concordato con Deltag.
    **Piano concordato tra noi militari.
    *** In caso di errori, sviste o quant'altro, contattatemi.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th January 2014 alle 23:11



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  6. #216
    sim onniscente L'avatar di Dina Caliente
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    Re: Afterlife Household

    Fiona Bertinelli


    Erano le due del pomeriggio. Dopo sei ore ininterrotte in ospedale, stavo morendo di fame. Ero andata al Brookheaven per aiutare la squadra a trovare un vaccino e, francamente, adoravo quel lavoro. Un po' perché mi sentivo davvero utile mentre stavo lì a cercare una soluzione per aiutare milioni di persone, e un po' perché lavoravo nella stessa struttura di mia sorella. Questo, per noi, significava passare più tempo assieme. Tempo, ad esempio, come la pausa pranzo. Chiesi all'infermiera Roberts dove si trovasse Helena e mi avviai verso la stanza indicatami. Al mio arrivo mi scontrai con lei. "Oh, perfetto. Si mangia!"
    «Andiamo a pranzo?» Le chiesi, tutta allegra.
    «No, ho un'emergenza!»


    «E dai... Tanto muore lo stesso!» Ho un tono lagnoso, ma lei fa finta di non sentirmi e si allontana in tutta fretta. "Fantastico, oggi morirò di fame."
    Pochi istanti dopo, dalla stanza da cui era uscita Helena, sbucò una testa bruna. Era un tizio in pigiama da paziente, senza maglietta. "Carino!" Pensai subito, abbassando lo sguardo.


    Lui però mi aggredì.
    «Questa sarebbe l'emergenza, vero? Cos'ha, un appuntamento?» Mi squadrò da capo a piedi. «E soprattutto: ma cos'è, Flash? Un mago?» "Ma di cosa sta parlando?" Assunse un tono formale. «Desidero vedere come sta il mio collega. E questa volta non accetto un "No" come risposta!»
    Lo guardai un po' stralunata. «No» Gli risposi d'istinto, controllando il corridoio. Dov'ero finita, nel reparto psichiatrico?


    Quello fu il mio primo incontro con Brad. Non posso farci a meno di pensarci, ora che questo malessere non sembra voler cessare. Quelle creature mostruose sono ancora sul soffitto. Cosa fare?
    Brad, dove sei? Perché non mi stai aiutando?
    La nausea mi sta uccidendo, le vertigini non mi permettono neppure di vedere chiaramente attorno a me. Concentro tutte le mie energie e cerco di guardarmi attorno. Noto alcune persone scendere le scale. E io...? Non mi aiuta nessuno, a me?
    Tossisco, presa dai conati di vomito.
    Forza, Fiona. Devi farti forza. Se non ti salvi tu, non ti salverà nessuno...
    A quattro zampe cerco disperatamente di raggiungere le scale, quando un lamento umano giunge alle mie orecchie. Mi guardo attorno, cercando di focalizzare, e finalmente la vedo. E' Kava. E' riversa a terra, accucciata su se stessa.
    Guardo le scale. Non sono poi così lontane... Potrei imboccarle e scendere, come hanno fatto tutti gli altri.
    Faccio un passo verso la salvezza, ma la mia coscienza mi impedisce di proseguire.
    «Accidenti!» Sussurro tra me, con un fil di voce...

  7. #217
    sim onniscente L'avatar di Dina Caliente
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    Re: Afterlife Household

    NDA: Non vi offendete, vero, se facciamo un piccolissimo salto temporale di 10 minuti? Le foto sono completamente assenti causa PC. Abbiate pazienza.




    Ore 19:10

    Scale 1° piano Household

    Garret e Viktoria, decidete di scendere. Garret, giustamente, decidi di farti spuntare gli occhi anche sulla nuca, mentre scendi quelle scale. Ma per tua fortuna non serve: non c'è nulla né sopra né accanto a voi. C'è, invece, qualcosa sotto di voi. O meglio qualcuno. Sono quattro, sembrano militari dall'abbigliamento e uno di loro sembra ferito... come vi comportate?

    4° piano di Household

    Notate che dalle scale vi raggiungono anche Fiona e Kava, con gran piacere di Brad.
    Corinne, esamini la ferita della ragazza. E' a forma di mezzaluna e capisci chiaramente che è stata morsa. Ha delle venature violacee tutt'attorno, parrebbe infetta... Andrea, la ragazza ferita sente la tua domanda ma non sembra volerti rispondere.
    «Diane!» Sentite una voce dietro di voi e vedete salire due ragazze. Una è appena un'adolescente, l'altra è una donna dai capelli neri (nda: Allison Greene). Mariko la riconosce all'istante: è la giornalista incontrata nell'appartamento di Wonder.

    Sotterranei di Household

    Adam, offri a Lèonie le tue bende per tamponare la ferita. Sembra funzionare, infatti l'emorragia si placa (Lèonie +5 punti forza)
    Militari, decidete di seguire la tecnica del labirinto per tirarvi fuori d'impaccio. Poggiate la mano sulla parete e continuate a seguirla, cercando di fare il meno rumore possibile. Il muro è ruvido a contatto con la vostra pelle e a volte vi fa quasi male. Riuscite, però, nel vostro intento. Moreen, infatti, incappa contro qualcosa di metallico. Vai a tentoni, cercando una maniglia. E la trovi quasi subito. Spalancate la porta e uscite dai sotterranei. Vi trovate ora al pianterreno della Household. Tutto a torno sembrerebbe quieto.

    Tutti i gruppi di cui sopra

    Non avete neppure il tempo di pensare, che qualcosa vi stuzzica le narici. Cos'è quest'odore? Ricorda vagamente il miele. Sì, a metà tra il gas domestico e il miele. Sbadigliate in contemporanea e subito cominciate a sentirvi più deboli (tutti -15 punti forza). Vi viene alla mente che potrebbe essere gas soporifero. E ora? Se crollate lì, in mezzo a quelle scale, come fate? Sareste facile preda per ogni strana creatura presente. Dovete trovare un posto sicuro. E alla svelta.

    Tetto di Household

    Anthony, a metà della frase la tua interlocutrice non ti ascoltava più. Che abbia riattaccato? Controlli il telefono: non c'è più campo. Strano, non trovi? Sei su un tetto, in fondo! Per la mente ti passano quegli apparecchi che si usano per bloccare i telefoni. Che ne sia stato attivato uno nelle vicinanze? E ora che fai? Sarà forse il caso di raggiungere i tuoi colleghi sotto?







    Turnazione
    Scale 1° piano di Household 4° piano di Household Sotterranei di Household Tetto di Household
    Turnazione libera fino al 6 febbraio 2014 Turnazione libera fino al 6 febbraio 2014 Turnazione libera fino al 6 febbraio 2014 Anthony Rocca

  8. #218
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: Afterlife Household

    Lèonie Picard Lecrerc
    Palazzina Household
    - Piano Terra

    Ogni piccolo movimento mi procura una fitta lancinante, non posso farcela da sola, non con questa ferita. Non mi sembra che organi vitali siano stati lesi, ma non è di certo una bella ferita di guerra…per quanto bello possa essere un taglio che si sviluppa in orizzontale nel mio fianco.

    Trattengo nuovamente l’impulso di urlare.
    Accanto a me noto che c’è qualcuno accovacciato, una chioma corvina che si confonde nelle tenebre è Evans…
    <<Ottima mossa capitano..ora la prego di stare tranquilla e di non di sforzarsi. Troveremo il modo di uscire di qui e di trovare qualcuno in grado di curarla>> La voce di Moreen mi giunge sottovoce all ’orecchio, anche lei ha capito che luce e rumore sono probabilmente le cose da evitare in queste quattro mura. Annuisco cercando di voltarmi ed incrociare il suo sguardo e nel mentre mi volto, vedo dalla direzione in cui dovrebbero esserci le scale , un’ombra tremula muoversi, uno spostamento d’aria e avverto un profumo…è Sawyer .
    Noto da vicino il suo sguardo; mi fulmina, qualcosa mi dice che non ha apprezzato qualcosa che ho fatto o che è successo.
    <<Adam, potresti trovare qualcosa per tamponare la ferita di Lèonie?>>.
    Nuovamente la voce di Evans mi raggiunge e poco dopo sento un leggero strap, come se qualcuno stesse strappando o tagliando qualcosa, spero solo il brusio delle voci non attiri nuovamente le creature, per ora sembra che il piano di lanciare la torcia lontano creando rumore per distrarre le creature abbia funzionato. Speriamo.
    «Ecco Lèonie, tieni le bende ben premute contro la ferita.»
    Alzo gli occhi sul suo viso gentile e gli sorrido con gratitudine premendo con forza quella stoffa sulla ferita… cosa che mi da un po’ di sollievo.
    Perché siamo finiti in questo posto ?! Domanda retorica, so il perché ; è la missione, ma si parlava di portare in salvo gli inquilini della palazzina per metterli al sicuro da un rischio batteriologico, si parlava di bonifica e della messa in sicura della zona… si parlava di un virus rubato dai laboratori della Landgraab industries con sede all’ospedale Brookheaven…e se fossero questi gli effetti del virus? E se queste immonde creature fossero il risultato di qualche strano esperimento e se…se fossero invece quel che resta degli inquilini della Household contagiati da quel fantomatico virus???
    Tante, troppe domande a cui non so dare ancora risposta affollano la mia mente distraendola come palliativo al dolore, dolore che dal fianco si propaga dandomi un senso di impotenza rispetto a ciò che mi circonda…dannazione!
    Penso.
    Chissà se davvero il Colonnello Mustang non sapeva ciò che qui potevamo trovare, ciò a cui andavamo incontro … o più semplicemente il ruolo dell’attore gli è uscito piuttosto bene. Ho sempre pensato di potermi fidare di lui eppure ora come ora non ne sono più tanto certa…c’è un qualcosa in lui, un qualcosa che mi porta a credere dall’ atteggiamento che ha tenuto con noi durante tutta la riunione che potrebbe esserci qualcuno, qualcuno di molto in alto che da dietro le righe stia tirando i fili di quel che qui succede, non so perché ma è una percezione.
    Evans riprende sottovoce a parlare rivolgendosi alla squadra, chissà perché mi aspettavo una presa di posizione da parte di Miller visto che è l’ufficiale di grado superiore più elevato dopo di me… però devo osservare che Evans non è male, sa come farsi ascoltare….ottimo. Noto che enuncia alla perfezione, la teoria della destra/sinistra a cui avevo pensato, felice che se ne sia ricordata anche lei. Potrebbe essere l’unico modo per uscire da qui.
    Prontamente Miller le risponde tirando in causa anche un incredulo Sawyer.
    «...sembri essere più forte di me. Carichi tu Lèonie sulle spalle? Io starò dietro e vi proteggerò nel caso in cui una di quelle creature si avvicini. Le stordirò ferendole con il coltello.»
    “ Cosa!? Che!? Un momento, nessuno chiede il mio parere? “ mormoro venendo bellamente ignorata dal resto della squadra.
    Cioè…io dovrei essere caricata come se fossi un sacco di farina su questa pertica muscolosa di Sawyer??? Ma stiamo scherzando? Non che la cosa mi spiaccia visto che non posso muovermi molto, ma è proprio necessario? Tanto ovviamente poi sarò io a dovergli rimborsare il favore… a nessuno importa di questo????
    I miei pensieri vengono interrotti da Zack:
    ”Tu...portaci dove caspita ti pare e piace ma MUOVIAMO il culo da qui.” Lo sento rivolgersi dapprima ad Evans e poi di seguito a Miller ”.. e te…mi hai preso per un mulo per caso?” …il suo tono sembra contrariato, Sawyer = Mulo ottimo teorema del momento, a quanto pare non è propriamente d’accordo con la cosa, ma cosa mi aspettavo? Poi contrariamente a quanto mi aspettassi, lo vedo chinarsi verso di me e mormorare al mio orecchio:
    ”A buon rendere capitana..”
    Che!!!???Lo sapevo!
    Sapevo che questa cosa mi sarebbe costata!
    Ma non è il momento di pensarci , a tempo debito se ne avrò occasione ci penserò…ora dobbiamo uscire da qui e al più presto e, l’unico modo per me è quello di essere trasportata “ in groppa” a Sawyer. Improvvisamente sento forti braccia sollevarmi da terra, una sensazione strana, come se già conoscessi queste braccia, come se avessi già vissuto una situazione simile, situazione di cui però non conservo ricordo , in men che non si dica quando riprendo il filo dei miei pensieri stiamo camminando dietro a Evans, mentre in coda c'è Miller con il coltello puntato.
    La ferita mi fa meno male l’emorragia sembra fermarsi, il bendaggio improvvisato di Miller funziona.
    Cerco di sistemarmi meglio sulla schiena di Sawyer, poi scosto la testa di lato avvicinando le labbra al suo orecchio.




    “ Grazie… Mulo….” mormoro , poi continuo La missione più breve che mi sia mai capitata di svolgere…” ironizzo sulla mia condizione sforzandomi di sorridere, nonostante il mio tono non sia propriamente felice, “ Aggiungi al conto Sawyer, so che me la farai pagare…ricordati uno sconto, l’idea non è stata mia…” gli dico sempre tenendo il tono di voce basso , è già abbastanza imbarazzante starsene appollaiate qua sopra senza poter fare nulla, ci mancava anche il rimborso ! Meglio sia io allora per prima ad insinuare in lui l’idea di una mediazione.
    Chiudo gli occhi, cerco di rilassarmi eppure non riesco, il mio corpo premuto contro le sue larghe spalle, sento il suo calore, respiro il suo profumo … in questo momento vorrei essere in un altro luogo, in un’altra situazione…forse… ma no, cosa vado a pensare, non posso pensare a lui in questi termini… non soprattutto in queste condizioni e in una situazione di completo sbando! Uff, da quando in qua considero la sua vicinanza una possibile minaccia al mio self control !?
    Riapro gli occhi riprendendo il filo dei pensieri, pensieri che devono convergere in un unico punto: la missione .



    Proseguiamo secondo il piano fino a quando Moreen a quanto pare trova qualcosa, dalla posizione in cui sono non vedo bene cosa sia, però sento un clack e nel mentre una fioca lama di luce filtra dalla parete. Il muro grezzo dei sotterranei ha lasciato spazio a un qualcosa di lucido e liscio...una porta ecco cosa ha trovato!
    La vedo spalancare la porta arma alla mano.
    “ Miller dopo che sei entrato chiudi lo stesso quella porta!” dico con un tono piuttosto basso ma udibile. “ Quelle creature la sotto potrebbero comunque raggiungerci non ci impiegherebbero molto ”
    Varchiamo la soglia e ci ritroviamo in quel che sembra un corridoio dalla poca luce non si riesce a vedere troppo oltre. A quanto pare siamo all’interno della palazzina incriminata. Nessun rumore a parte il nostro respiro …e sembrerebbe tutto tranquillo, la cosa però non tranquillizza me. Mi sembra tutto così strano, troppo strano! Il problema è capirne il perché , anche prima ho avuto questa sensazione e infatti non mi sono sbagliata. Qui c’è qualcosa, qualcosa di completamente assurdo ma concreto che deve essere portato alla luce. E saremo noi a farlo.
    “ Posami pure a terra…” dico rivolgendomi a Sawyer con tono gentile misto a gratitudine, mi ha già fatto da taxi anche troppo per i miei canoni.



    Lo vedo abbassarsi poggiandomi con quanta più delicatezza possibile sul freddo pavimento chiaro.

    “ L’emorragia sembra essersi fermata… “ aggiungo sistemandomi meglio il rattoppo improvvisato di Adam dopo aver controllato la ferita, nel mentre sento però le mani di Sawyer su di me, sulla mia pelle…senza dire altro lo lascio fare mentre lo osservo incuriosita e piuttosto imbarazzata.Ma tutte oggi mi devono capitare???
    Ad un tratto mentre sono seduta sul pavimento, un qualcosa di strano stuzzica le mie narici, uno strano odore che ricorda vagamente…fiori? Cera? No…miele. Si Miele ma c’è dell’altro un odore simile a gas metano…una strana vertigine mi coglie.
    “ Lo avvertite anche voi?” chiedo preoccupata osservando i presenti cercando conferma al mio senso di vertigine mentre una sentore di pericolo prende a lampeggiare nella mia testa, non credo la vertigine sia dovuta alla mia ferita.
    “ Ho una brutta sensazione , dobbiamo spostarci subito da qui ma non credo di voler tornare la sotto voi che dite? … Se poi questo odore fosse dovuto ad una fuga di gas stiamo attenti con le armi, basterebbe una scintilla a farci saltare per aria… ” continuo cercando Sawyer con lo sguardo , so quanto sia attirato dagli esplosivi ma credo di non volerne avere dimostrazione al momento…
    Ad un tratto al senso di vertigine si sostituisce un senso di spossatezza e uno sbadiglio mi coglie…
    “…potrebbe persino essere gas soporifero…ragazzi cerchiamo di respirare attraverso la stoffa della divisa, qualunque tipo di gas sia, la stoffa magari farà da filtro e guadagneremo un minimo di tempo mentre cerchiamo di allontanarci da qui”
    Concludo piuttosto allarmata alzando il braccio a coprirmi naso e bocca.
    Devo alzarmi da terra ...e devo farlo con le mie gambe, anzi se è davvero gas dovrebbe andare verso l'alto, quindi forse è meglio stare a livello pavimento e strisciare in cerca di qualche posto sicuro,magari un appartamento...


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    Re: Afterlife Household

    Allison Greene
    4° piano Household

    <<Aspetta!>>, urlo ancora mentre corro su per gli scalini. La ragazzina non mi ascolta e ci ritroviamo entrambe al quarto piano. È praticamente identico al terzo, con la sola differenza che qua potrebbe esserci una bestia ringhiante che pascola in giro.


    A quanto pare non siamo sole: un piccolo gruppo ci aspetta poco più avanti. Ripongo subito il taser nella tasca, tranquillizzata. Riconosco qualche faccia: il militare carino, la poliziotta, e...basta. Noto che una ragazza, vestita in modo alquanto provocante, è a piedi nudi e strabuzzo gli occhi, divertita.


    Potrebbero essere condomini, spaventati dal rumore dello sparo...o da Jacob, non so cosa sia peggio.
    Riconosco immediatamente Diane: la sua somiglianza con la sorella è impressionante. Sembra ferita...intravedo una specie di morso sul braccio. In un primo momento penso a Wonder, ma la logica mi fa cambiare immediatamente idea. Se fosse stata azzannata dal padre, credo che al momento si ritroverebbe senza braccio. Devo presupporre che ci sia qualcos'altro nella palazzina che va in giro a mordere le persone?

    Che questa storia sia più grande di quello che pensassi?

    Le presentazioni possono decisamente aspettare. <<Ho sentito uno sparo, che sta succedendo?>>, esordisco senza riflettere troppo. Sto parlando a tutti, ma i miei occhi fissano quelli di Kincaid, l'unica faccia “amica”. Non faccio in tempo a chiudere la bocca che la riapro per sbadigliare, mentre uno strano torpore mi assale. Sbatto ripetutamente le palpebre, che improvvisamente sento pesantissime, e annuso l'aria che mi circonda.


    Avverto...uno strano odore...sono confusa, non riesco a pensare con lucidità, però sono abbastanza sicura...di conoscerlo...sì...sì, ora ricordo...

    ____________________

    12 Settembre 2013
    Quartiere “a luci rosse” di Bellavista

    Ho indagato per tre settimane riguardo alla prostituzione minorile nei locali di Bellavista. Spesso ragazzine sole al mondo scelgono quella tremenda strada, lastricata di violenze e soprusi, perché non hanno altra alternativa. Quell'idiota del direttore dell'Eco del Sim mi aveva proposto l'articolo e io lo avevo accettato senza indugi, nonostante mi avesse avvertito che il caso sarebbe stato tutt'altro che una passeggiata.


    Quella sera mi trovavo all'Ostrica Ubriaca, una soffiata mi aveva detto che due o tre fille de rue non oltre i 18 anni avrebbero offerto i propri servigi a un gruppo di importanti uomini d'affari proprio nel retro di quel locale. Ne sarebbe uscito fuori un articolo per il sociale e scandalistico al tempo stesso, cosa avrei potuto desiderare di più dalla vita?

    Non ricordo molto bene cosa successe, so solo che un minuto prima mi trovavo al bancone ad aspettare il mio drink, e un minuto dopo ero legata ad una sedia in un'angusta stanza con la testa dolorante. La soffiata era una trappola, qualcuno non aveva apprezzato il mio ficcare il naso nei suoi affari.


    <<Scegli: o mi dici per chi lavori e dopo ti taglio la gola, o non mi dici per chi lavori, ti torturo e poi ti taglio la gola>>
    Potevo sentire la musica altissima in una stanza vicina. Se avessi urlato, non mi avrebbe sentito nessuno.
    <<Io no parlare tua lingua>>, risposi serissima. La mia sfacciataggine mi rimediò un bello schiaffo.
    <<Simpatica>>, disse il mio aguzzino digrignando i denti. Poi estrasse un panno umido dalla tasca e me lo appoggiò violentemente sul naso. <<Non abbiamo ancora finito. Ci vediamo dopo>>, mi sussurrò all'orecchio mentre le forze iniziavano ad abbandonarmi. E poi lasciò la stanza.

    Il panno aveva un odore pungente, che ricordava il miele. Probabilmente era impregnato di una qualche sostanza narcotica, perché mi addormentai.




    Al mio risveglio ero ancora sola, e le corde con cui ero legata erano sciolte. Qualcuno, slegandomi, mi aveva salvato la vita. Ricordo solo una chioma rossa, e il rumore dei tacchi.
    Mi alzai di scatto dalla sedia e riuscii ad abbandonare il locale senza essere notata.


    ____________________

    Gas. Gas narcotico. Devo fare qualcosa. Devo agire. Maledicendomi per non aver indossato più stoffa questa mattina afferro con le mani la mia canottiera e la alzo fino al naso, in modo da filtrare l'aria che sto respirando. Non è una soluzione, ma dovrebbe concedermi più tempo. La mia vista inizia a diventare poco chiara...merda. Merda, merda!

    <<Gas soporifero, dobb...bbiamo rifugiarci in...uno dei vostri appartamenti...>>, dico a voce alta e sbadigliando ancora una volta. Il gas potrebbe essere presente anche nelle case, certo, ma preferisco svenire al sicuro in un appartamento che lasciare il mio corpo a disposizione di Jacob e chissà che altro.

    Se nessuno mi ascolterà, cercherò di aprire o sfondare porte del piano a caso, fino a quando non riuscirò a entrare in casa di qualcuno.
    Denunciata sì, sbranata no.

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  10. #220
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    Re: Afterlife Household


    Zack Sawyer - Household


    Poggio una mano al muro con l’altra sollevo delicatamente Lèonie, inspirò cercando di stabilizzare il peso.
    Accenno ad un “tutto bene” annuendo con la testa per poi seguire la moretta senza troppe storie..
    Lentamente passo dopo passo ci inoltriamo nei sotterranei, stando attenti alla minima vibrazione, fatico persino io a tenere la calma.. è proprio vero: l’istinto di sopravvivenza è una gran brutta bestia.
    Cerco ancora di controllare il respiro quando sento bisbigliarmi all’orecchio.
    <<”Grazie mulo..”>> .. scuoto la testa ignorando il resto.
    Improvvisamente la moretta si blocca, ha trovato qualcosa.. un rumore di maniglia e finalmente “luce” fu.
    Rapido mi scosto dal gruppo per dirigermi verso una delle pareti mentre Lèonie da l’ordine preciso al biondino di chiudere la porta per poi rivolgersi a me.
    <<“ Posami pure a terra..”>> .. mormora quasi imbarazzata mentre la guardo torvo in viso.
    <<”Con piacere.. avere uno zainetto di 60 kg attaccato alla mia schiena è l’ultimo dei miei desideri.”>>



    La poggio a terra delicatamente e la osservo mentre si scopre la ferita: non esce più sangue.
    “Certo che un bendaggio peggiore di questo non poteva farlo quel Miller” ..ringrazio silenziosamente la mia professione che mi da un minimo di base medica.
    Blocco la sua mano scacciandogliela via per poi alzarmi e togliermi il giubbotto.
    Inizio ad armeggiare con le mie fasce: le riduco ai soli polsi.



    <<”Dovrebbero bastare..”>> .. mi chino nuovamente su di lei alzandole con mano ferma la maglia.. <<”Mantieni.”>> .. il suo sguardo lascia intravedere imbarazzo ma non ci bado.
    Con un po’ di pazienza e stando particolarmente attento al non muovere il “pacco” di bende e sangue già presente, le applico una fasciatura attorno al busto.



    "Ottimo.. la mia dose di buone azioni quotidiane si possono dire concluse."
    La osservo freddo.. <<”Non so fare altro.”>>.. mi alzo, ma è proprio in quel momento che mi coglie uno strano senso di vuoto.
    Mi strofino gli occhi per poi riaprirli, allarmato guardo gli altri che hanno la mia stessa identica reazione.
    Attendo che Lèonie finisca il suo discorsetto, per poi, con gestualità quasi teatrale, “invitarli” a prendere la porta dei sotterranei..
    <<” Prego voi andate pure.. personalmente però preferisco morire asfissiato piuttosto che tornare la sotto.”>> .. li osservo poi più serio.. <<” ..concordo invece sulla questione armi da fuoco.”>> .. afferro la pistola per rimetterci la sicura e poi riporla.
    Riprendo il giubbotto a terra per poi rimettermelo mentre sento Lèonie blaterare altro.. ma alle mie orecchie viene solo un brusio continuo.
    “Forse dovevo consigliarle di tacere a fine medicazione..”
    Mi porto il colletto del giubbotto a bocca e naso per poi muovermi verso le porte degli appartamenti, scrutandole una ad una: sei stanze.



    <<”…quale caspiterina apro ora?”>> ..rivolgo lo sguardo agli altri.. <<" faccio la conta o scegliete voi quale aprire?">>



    *Post concordato con Deltag
    ** Nda, Zack ha un visibilissimo colletto rialzato nell'ultima foto! (Chiedo venia ma non mi va di gimparla )


    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st February 2014 alle 00:51



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

 

 
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