Quinta parte (Intermezzo) - Adam Miller
Adam Miller
Corridoio condominiale di Household
Io davvero, non capisco più nulla. Un attimo prima Sawyer sta per aiutarmi a sfondare la porta, un attimo dopo mi ritrovo con la capitana ad armeggiare con il coltello vicino alla serratura. Poi un «Hem.» proveniente da una ragazza che si identifica come un’inquilina del palazzo (Viktoria Masters), accompagnata dal suo (a dir poco inquietante) fidanzato (Garret Burglair). Come se non bastasse, ecco Zack che ammonisce Moreen, dicendole di aiutare Lèonie ad aprire la porta. Ciliegina sulla torta? La tipa che prende un grimaldello e si mette ad armeggiare vicino a una porta ben distante da noi. No dico, ma c’è qualcosa di più assurdo in tutta questa faccenda? Prima creature sovraumane, poi gas soporifero e ora due sconosciuti di cui non ci possiamo fidare.
Noto Sawyer guardare Lèonie. So cosa vuole fare. E penso che farò lo stesso anche io.
Mi fionderò verso la prima porta che verrà aperta. E, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, aiuterò Lèonie a spostarsi nell’altro appartamento.
Non voglio morire qui. E non permetterò che succeda anche ai miei compagni di squadra.
Re: Quinta parte (Intermezzo) - Adam Miller
Moreen Evans
Piano terra - Corridoio condominiale Household
Ottengo quasi subito una risposta dalla donna dai capelli raccolti, che si presenta con il nome di Viktoria. Dice che lei e il suo "fidanzato", strano assortimento i due, sono entrambi dei condomini e che sentendo odore di gas stavano cercando di fuggire.
Per ora mi accontento di queste risposte. Anche perché mi rendo conto di non aver scelto uno dei momenti migliori per fare domande con un gas soporifero nell'aria e la vista che inizia ad appannarsi. Vengo anche ammonita da un Sawyer innervosito che mi impartisce l'ordine di aiutare a Lèonie, che continua a maneggiare con la maniglia senza ottenere risultati. Se non riusciamo ad aprire quella maledetta porta siamo fritti.
Sto per abbassarmi a dare una mano al capitano quando vedo Viktoria avvicinarsi ad una porta ed estrarre... un grimaldello? Una civile con un grimaldello? Avevo ragione ad avere qualche sospetto sul suo conto.
Ormai mi sembra chiaro che la nuova arrivata ha più possibilità di noi di aprire una porta. E penso anche di non essere l'unica a desiderare di salvarsi. Benché l'idea di rifugiarmi insieme ad una sconosciuta non mi alletti molto, non vedo altra soluzione per mettersi in salvo.
Il mio sguardo cade sul nostro capitano che continua ad armeggiare con la porta. Forse non si è accorta che c'è qualcun'altro in grado di aprire una porta. Mi rivolgo allora sottovoce a lei: <<Moreen Evans
Pianerottolo Household
26 Maggio 2014
Ore: 19.11
Riesco a raggiungere a stento la porta dell’appartamento aperto dalla tatuata insieme al resto del mio gruppo. Sto quasi per tirare un sospiro di sollievo, mentre la porta si richiude, al pensiero che siamo riusciti a metterci in salvo tutti quando mi rendo conto che all’appello manca il “fidanzato” di Viktoria. Ma ormai è troppo tardi per ritornare là fuori e le forze mi vengono meno. Ho giusto il tempo di mettere a terra Lèonie prima di scivolare in sonno profondo.
28 Maggio 2014
Ore: 07:00
Mi risveglio lentamente su qualcosa di morbido. Inizialmente sono quasi convinta di essere nel letto di casa mia, ma una gomitata mi riporta alla realtà ricordandomi delle missione e di ciò che è accaduto prima che perdessi i sensi. Apro immediatamente gli occhi e scopro di trovarmi in uno scenario completamente diverso da quello in cui mi sono addormentata: sono sdraiata su di un letto e per terra vicino a me c’è una ragazza mai vista prima d’ora che piange. Gli effetti del gas sembrano essere del tutto svaniti.
Mi tiro su e voltandomi dall’altro lato scopro chi mi ha colpito pochi secondi fa: una ragazza dai capelli rossi e gli abiti piuttosto succinti. Sembra confusa almeno quanto me. Continuando a studiare la stanza scopro la presenza di altri sconosciuti: una coppia con la testa appoggiata sul letto, un uomo con una bambina in braccio, probabilmente sua figlia, e una ragazza dai capelli corvini. Quest’ultima è intenta ad osservare qualcosa fuori della finestra da cui proviene un debole bagliore di luce. Quando abbiamo iniziato la missione era da poco diventato buio, possibile che ora sia già mattina e che noi abbiamo dormito per tutto questo tempo? Tiro invece un sospiro di sollievo quando riconosco la testa bionda di Adam seduto per terra. Nessuna traccia però di Lèonie, Sawyer e Viktoria. Chissà dove sono finiti. Sono preoccupata per Lèonie; ha bisogno di essere vista al più presto da un medico. Dovrei provare al più presto a contattarli con l’auricolare.
Sento poi la ragazza accanto a me sul letto rivolgersi verso l’uomo sulla poltrona e chiedergli se sa l’ora e se ha visto chi ci ha portati qui. Effettivamente è una bella domanda a cui vorrei trovare una risposta. Dovrei anch’io fare qualche domanda a qualcuno, ma mi preme prima tranquillizzare la ragazza che piange ai piedi del letto. Mi alzo e poi mi abbasso in modo da essere alla sua altezza.
<< Ehi… stai bene?>> - Cerco di usare un tono tranquillo e spero rassicurante - <<So che la situazione che stiamo vivendo non è facile, ma ti prometto che farò tutto il possibile per far uscire te e gli altri da qui sani e salvi.>> - Sperando che i miei sforzi valgano a qualcosa - <<Io sono Moreen comunque>> Concludo accennando un sorriso. Spero di essere riuscita a rassicurarla almeno un po’.
<< S-si sono sve-svegliati >> Improvvisamente dalla porta entra un uomo dalla divisa nera; indossa un casco e una benda che impediscono di vederlo in faccia. In mano stringe un fucile a pressione. È uno degli SWAT.
Mi alzo in piedi e mi volto verso di lui: <<È stato lei a portarci qui? Dove sono gli altri?>>. Lo sento parlare, ma non sembra rivolgersi a me bensì a qualcuno dietro il suo auricolare. Continuo a fissarlo in attesa di una risposta, quando noto che sembra affaticato, sembra quasi che abbia difficolta a reggersi in piedi.
«Si-si sente bene?» Domanda allarmata la ragazza dai capelli rossi. Per tutta risposta l’uomo si porta una mano alla gola e biascica qualche parola: «M-mi manca l’aria». Immediatamente la ragazza si rivolge ad Adam chiedendogli di aiutarla a soccorre l’uomo in divisa. Neppure io però posso ignorare una persona che necessita di aiuto. Precedo quindi Adam e la rossa e mi avvicino all’uomo. Intendo per prima cosa togliergli quella benda e poi quel casco. Se ciò non bastasse provvederò insieme ad Adam a trasportarlo vicino alla finestra o a compiere qualsiasi altra cosa per farlo riprendere.
«Lèonie ti conviene fermarti, ormai mi sembra inutile continuare. Abbiamo più possibilità di salvarci se ci rifugiamo insieme ai due nuovi arrivati...». Parlo al plurale perché immagino che anche il "fidanzato" della tatuata, nonostante sia ancora immobile vicino alle scale, ci seguirà.
Senza attende una risposta da parte di Lèonie, l'aiuto a rialzarsi. Il tempo ormai stringe e non intendo lasciarla qui sola a morire. La sorreggerò e l'aiuterò a camminare fino a quella porta. Se sarà necessario, sono anche disposta a trascinarla.
Foto: 2
Re: Quinta parte (Intermezzo) - Adam Miller
Pianterreno Household
Viktoria, grazie alla tua esperienza e all'attrezzatura riesci senza problemi ad aprire la porta. E' l'appartamento 6. Non vedi molto attorno a te, sei impegnata a chiuderti l'uscio alle spalle. Raggiungono l'appartamento anche i quattro soldati. Troppo tardi per Garret, invece. Non si muove e sei costretta a chiudere la porta per evitare rogne. Il tuo vecchio compagno di sventure resta fuori. L'appartamento sembra completamente silenzioso e sicuro, ma avete poco da gioire perché l'odore del gas soporifero è ancora persistente. Passano pochi istanti e la vista vi si offusca. Poi il nulla. Buonanotte, ragazzi.
4° piano Household
La porta si apre al tocco magico delle chiavi di Axel. Entrate tutti, con l'eccezione di Corinne, che resta sul pianerottolo. Vi chiudete la porta alle spalle, senza badarci troppo. Ma il gas non si è fermato al pianerottolo, pare. Passano pochi secondi e le forze vi abbandonano. Crollate su voi stessi. Sogni d'oro.
Tetto di Household
Anthony. Ti sporgi dal parapetto. Sei sul lato del cimitero. Ma... cosa sono quelli? Drogati? Morti viventi? Zombie? Dal modo di barcollare somigliano al mostro che avete appena ucciso. Noti che molti di loro stanno entrando nell'ospedale adiacente...
E' un movimento alla tua sinistra che ti fa spostare lo sguardo. Sembrerebbe un uomo in divisa nera. Che cos'è? La SWAT? L'hai già vista quella divisa, parrebbe di alcuni mercenari... Non fai in tempo a porti troppe domande.
«Oh, porca...» E' Christine. Ti afferra per un braccio. «Dobbiamo avvertire qualcuno. Il telefono hai detto che non funziona... Potremmo provare ad usare internet. C'è un computer nell'appartamento del mio cliente e io ne ho le chiavi.»
Decidi di seguirla. Arrivate al quinto piano. Non noti nulla di strano mentre segui la tua protetta verso uno degli appartamenti. Entrate nell'appartamento 28. Non appena dentro, però, ti accorgi che qualcosa ti sta stuzzicando le narici. E' miele misto a gas, come odore. Semplice gas soporifero. Passano pochi secondi, l'ambiente è angusto e il gas ha rimpiazzato quasi completamente l'ossigeno. Cadete entrambi a terra. Buon riposo, agente.
Turnazione
Sospesa fino a nuovo ordine.
Siamo in pausa!
nda: I PG che sono rimasti fuori dagli appartamenti sono da considerarsi deceduti.