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  1. #301
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Turnazione sospesa fino a lunedì 21 alle ore 23:59

  2. #302
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Lèonie Picard Lecrerc
    Palazzina Household
    Appartamento n° 7 - Secondo piano


    «Moreen, ci pensi tu? E, ascolta, potresti controllare se nel bagno c’è una qualche pomata per le ustioni? La mano sta cominciando a far davvero male.» E’ la voce di Miller, il mio comandante in seconda visto il grado che porta a dare un’ ulteriore ordine.
    «Per me va bene, allora vengo io con lei capitano.»
    Avverto dei passi seguirmi a poco distanza non prima che Evans si sia presa il disturbo di pensare anche alle nostre razioni di cibo, ottima idea direi.
    Mi fa un certo effetto oltrepassare lo stipite della porta della stanza lasciandola aperta , che fino a pochi minuti fa era la mia prigione. Ora che sono qui nel silenzio di questa stanza contemplando i corpi delle due donne che non conoscevo , del ragazzo biondo e di Kava mi coglie una certa malinconia, non so perché ma è forse pietà che provo per loro? Forse. So solo che il ragazzo biondo avrebbe potuto salvarsi così come Kava se non avesse voluto intromettersi con i piani SWAT.
    Sono nella stanza assieme ad Evans quando sento la voce di Sawyer :
    << Lèonie, vado io a controllare in bagno almeno approfitto per levarmi questo dannato sangue di dosso>> Dannato Sangue? Già….il mio.
    << Kincaid, Miller o Evans pensi uno di voi a controllare la distribuzione.. >> certo come no, scarica la patata bollente ad altri…ed è Miller a quanto pare e non Kincaid a prendere in mano la situazione visto che Evans é con me.
    Mi volto piuttosto furibonda stando attenta a non muovermi troppo di scatto visti i punti di sutura nel fianco per richiamare Sawyer :Ma cosa cavolo non era chiaro del fatto NON FARE CAXXATE del NON MI FIDO e CONTROLLALA? “ dico a voce alta scandendo bene le parole, che a quanto pare non sono state recepite dal diretto interessato. Prima sono stata discreta ma ora ha superato il limite, sto seriamente perdendo la pazienza, ma nel voltarmi vedo Zack con la coda dell’occhio trascinare via con se la poliziotta….no non è possibile …per controllala non intendevo questo … mi ha bellamente presa per il fondoschiena … non so perché sono così sospettosa nei confronti di quei due, ma conoscendo il mio pollo e, valutando ciò che Lei ha cercato di fare con lo SWAT prima, posso solo immaginare cosa cavolo stiano pensando di fare …una nuova pugnalata mi coglie ma questa volta non è un arma da taglio a ferirmi, ma un gesto e; tutta la rabbia che ho addosso svanisce lasciando spazio ad un incontenibile amarezza. Vorrei andare la in quel bagno e tirare fuori entrambe per i capelli, mostrare a tutti i presenti cosa un militare e una poliziotta che dovrebbero provvedere alla salvezza degli inquilini stanno invece facendo…. ho solo paura però di vedere realizzato il mio pensiero:
    “ Gli ho detto che di lui mi sarei fidata ma a quanto pare anche questa volta ha tradito la mia fiducia…cosa pensavo…” mormoro girandomi nuovamente di spalle in tono greve , fermo, senza emozioni , abbassando la testa osservando vaga i cadaveri dei presenti in quella stanza…credo però che Evans mi abbia sentito…. non posso più trattenere il magone che mi coglie e il mio tumulto interiore, speravo di essere forte, di riuscire a governare questa parte di me che odio…invece no…ma NON POSSO farmi vedere debole :
    ” Scusami Moreen..” è la prima volto che mi rivolgo a lei per nome in tono tanto confidenziale “ ..Non era mia intenzione.. dimentica ciò che ho detto.” Le dico rigirandomi verso di lei cercando di sorriderle , mentre i miei occhi lucidi lasciano trasparire più di quello che dovrebbero mentre flash di un tempo passato mi passano davanti facendomi restare li per un attimo in bilico tra il presente e il passato. Possibile che quando si tratta di quel militare … di quel ragazzo …Zack…cerco sempre di coprirlo e nascondermi dietro ad una maschera per non lasciar trasparire nulla? Possibile si, da tanto tempo lo faccio e chiudo gli occhi anche quando non dovrei… quella volta ho persino rinunciato alla promozione ….ma li la colpa non fu propriamente sua…o meglio…non direttamente…

    Un anno prima

    Un’altra giornata lavorativa volge finalmente al termine, mentre il cielo si sta imporporando con gli ultimi colori di un crepuscolo inoltrato.
    Entro negli spogliatoi dopo una pesante giornata di decisioni e riunioni con una mole di lavoro da sbrigare durante la prossima settimana...



    Accendo l’acqua della doccia e lascio che il suo calore mi scivoli sulla pelle mentre mi spoglio…finalmente riesco a rilassarmi come si deve…-… di male in peggio …- mi ritrovo a pensare ricordando ciò di cui si è discusso per due buone ore nella sala riunioni della base, ma ora non ho voglia di pensare ho solo voglia di uscire da qui.
    Cerco di riacquistare un po’ di tranquillità, quella tranquillità che mi manca da troppo tempo.
    Non è così facile essere un capitano donna, soprattutto quando hai delle idee ma ti vengono bocciate solo perché credono che tu stia dicendo solo delle emerite fesserie…stop.
    Annullo i pensieri.
    Mi cambio, mi do un sistemata , chiudo l’armadietto ed esco.
    Apro la porta e nel mentre questa si chiude alle mie spalle , vedo un’ombra scivolarmi di lato, ha i capelli scuri e gli occhi grigi, so di chi si tratta.



    Si posiziona di fianco a me puntando una mano al muro vicino.
    “ Ah però! Capitano Lecrerc…” mi dice mellifluo “ Non me l’aspettavo, anche se in fondo sapevo che l’avrei trovata qui!”
    “ A si? Notevole…” dico fingendomi sorpresa, sicuramente prima di venire qui avrà guardato il tabellone dei turni per sapere esattamente l’ora del mio fine turno per aspettarmi…
    “ L’ho sorpresa? Ho semplicemente guardato il tabellone turni…” mi sorride fiero pensando di aver fatto bella figura interessandosi ai miei orari.
    Come volevasi dimostrare è un uomo prevedibile.
    Reggo il gioco.



    “ Tenente Roland...posso sapere perché mi stava aspettando?” gli chiedo sorridendo mentre lo vedo assumere una postura più rigida squadrandomi da capo a piedi soffermandosi poi sul mio viso.
    “ Mi permetta capitano…dovrebbe farsi vedere più spesso da me vestita così in giro per la base…gradirei molto” Aggiunge avvicinandosi di più a me.



    “ Anche io gradirei dopo quasi dieci ore di lavoro no stop uscire da qui Tenente Roland !”gli rispondo indispettita.
    “ Comprendo. Ha impegni stasera? Perché in tal caso … se mi da dieci minuti giusto il tempo di prepararmi a dovere … volevo invitarla fuori per bere qualcosa e per fare quatto chiacchiere … ho una comunicazione da darle da parte dell’Ammiraglio. Sicuramente le farei passare una serata all’insegna del divertimento” Conclude sogghignando credendo di aver fatto centro sfoderando il più limpido dei sorrisi Durbans.
    Gli lancio un’occhiata di disappunto, anche se è un ufficiale di grado superiore al mio non dovrebbe permettersi certe confidenze , senza considerare che sono estremamente fuori luogo visto che non c’è tra noi una confidenza tale da poterci considerare amici.



    “ Lusingata della proposta Tenente, ma stasera…”
    Alzo lo sguardo dinanzi a me oltre il viso del Tenente attirata dall'odore di qualcosa , fumo di sigaretta.
    Mi blocco.
    Ma chi è quel disgraziato che fuma all'interno della base pur sapendo che non si può?
    Penso; e poi vedo quasi sul fondo del corridoio una sagoma bionda che sta fumando solitaria vicino ad una finestra…sorrido tra me e me.
    Il Solito ignoto, chi altri poteva essere?
    “ … stasera ho già un impegno. Se vuole dirmi subito ciò che le ha detto l’Ammiraglio sono ben disposta comunque ad ascoltarla.” Rispondo cercando di essere il più delicata possibile per non mandarlo subito a quel paese visto che la cosa mi costerebbe una notifica di oltraggio a pubblico ufficiale, e lui è comunque un mio superiore.



    Il sorriso del Tenente si fa meno smagliante mentre incrocia le braccia al petto.
    “ Capitano..come devo fare per strapparle un appuntamento?” mi chiede insistente.
    “ Sperare di invitarmi in un giorno in cui non ho impegni e …in cui sono particolarmente di buon umore…non oggi comunque…ritenti e forse sarà fortunato …” mi affretto a rispondergli imitandolo.
    Sorride.
    “ Senta appuntamento a parte.. ero venuto a cercarla per dirle che L’Ammiraglio l’ha nominata per una promozione grazie all’ottimo lavoro svolto durante l’operazione Eagle che ha egregiamente coordinato dalla base, mi ha detto di riferire che l’aspetta nel suo ufficio Lunedì di primo mattino così potete discuterne con calma.”
    Ascolto sorpresa.




    Rifletto è una buona opportunità non c’è che dire, però….però dopo non lo avrei al mio fianco …alzo lo sguardo come un riflesso incondizionato, incrocio la figura di Zack sempre immobile e impassibile intento a fissare un' qualcosa oltre la finestra , sembra pensieroso…
    Non posso accettare.
    Torno con lo sguardo sul viso del Tenente.
    “ Quindi se ho capito bene..l’Ammiraglio vorrebbe rilegarmi a stratega d’ufficio togliendomi così la possibilità di dare ordini a un qualcuno nell’unico modo in cui mi è possibile farlo? “
    “ Più o meno…” mi guarda piuttosto stranito non comprendendo bene probabilmente la mia parola – un qualcuno - alla quale mi sono riferita.
    “Ringrazi l’Ammiraglio ma gli riferisca che io Lunedì non andrò nel suo ufficio, la promozione al momento non mi interessa, mi spiace, se ne riparlerà” Gli rispondo seria sperando di non ritrovarmi ne lui ne l’Ammiraglio nel mio ufficio Lunedì. Sarebbe un inizio di settimana pessimo.
    “ Chiunque sarebbe felice di un’occasione del genere, ma non lei… perché? Certo che è una donna che sa il fatto suo….mi piacciono le donne come lei sa?”aggiunge sorpreso da ciò che gli ho appena detto.



    “ So cosa vorrei certo… ma è quasi impossibile raggiungerlo. Arrivederci Tenente, buon turno!”detto ciò mi allontano con un sorriso amaro, ben conscia che ciò che ho appena pronunciato è una triste verità. Se solo non occupassi questo ruolo…forse…
    Il tenente mi saluta a sua volta e poi entra nello spogliatoio maschile sogghignando incredulo.
    Proseguo per il corridoio passando accanto a Zack che nel vedermi si volta.




    “ Due di picche anche stavolta o asso di cuori?” mi chiede con il suo solito sarcasmo.
    “ Zack, non commentare ti prego.” rispondo sbuffando.
    “ Eppure mi è sembrato determinato …”continua



    “ Non è male sai? Se non fosse che è troppo prevedibile … amo le sfide e con lui sarebbe troppo facileaggiungo calcando il tono sul troppo facile sfoderando un sorriso appoggiandomi al muro.
    “ Sicura? ” mi chiede fissandomi improvvisamente serio.
    Io annuisco per poi ricordarmi di una cosa.
    “ Senti…conosci le regole giusto?”Gli dico cercando un consenso.
    Lui annuisce, faccio per avvicinarmi ancor di più a lui e prendergli la sigaretta ricordandogli che in un luogo pubblico non si può fumare all’interno dei locali quando, un pensiero di una cosa simile già successa mi torna in mente. Ritraggo subito la mano ricordandomi le sue parole di allora.
    Probabilmente se ne accorge e uno strano guizzo appare nei suoi occhi.
    “ Non – ci - provare …” mi dice scandendo bene le parole.
    “ Allora perché stai fumando qui?!” Lo ammonisco.



    Poi lo supero , lo prendo per una mano con suo disappunto e lo trascino fuori senza nemmeno chiederglielo.


    Palazzina Household App. 7


    …da allora mi ero resa conto di una cosa….ma ora questa consapevolezza dove mi ha portato? A nulla. Avrei fatto bene ad accettare la proposta dell’Ammiraglio e probabilmente ora non mi troverei nemmeno qui…in questa palazzina di matti, virus e ormoni impazziti. Dannazione!
    - Basta giocare con il fuoco Lèonie …ti sei già scottata troppe volte, inizia ad essere tu ….il Fuoco – mi dico rivolgendomi alla mia coscienza . Non è detto che sia successo proprio quello che credo anche se da diverso tempo sembrano essere rinchiusi in quel fantomatico bagno.… sento diverse voci che si sovrappongono ma poi è la voce che mi sembra quella di Viktoria giungermi un po’ ovattata ma più alta delle altre che sembra confermare il mio dubbio….
    “Dacci dentroooo yahooo”
    No. Non ancora. Caxxo Sawyer!!!!
    Questa volta non la passeranno liscia, ne Lui ne Lei….appena escono da quel maledetto posto mi sentiranno e una lavata di capo ad entrambe dovessi umiliarli pubblicamente davanti a tutti non gli e la toglie nessuno, anzi inizio già a segnarmi anche il nome dell’ agente…Fullbuster.
    Al momento però non devo pensare a queste cose, la priorità e salvare la pelle in primis, uscire da qui e se possibile, portare i civili su questo cavolo di tetto come si era detto ad inizio missione.
    “ Evans, controlliamo in giro cosa possiamo recuperare …senza però toccare sangue o affini…il virus per cui noi che eravamo qui in salotto siamo stati messi in quarantena ….si trasmette proprio tramite il sangue … cerchiamo accendini , alcolici, strumenti appuntiti , medicine … armi da fuoco non credo ce ne siano …” mi avvicino ad uno dei mobiletti sulla quale è postato un fiore reciso “… dobbiamo recuperare il necessario per eventualmente fabbricare ordigni caserecci…. quando ci hanno rinchiuso qui le nostre armi ci sono state confiscate… quindi non penso ne troveremo addosso ne a Kava ne al ragazzo biondo sotto il cadavere dello zombie…” osservo Evans negli occhi sperando che la visione del cadavere di Kava non le dia troppo fastidio “ ..quello che mi interessa però è questa ragazzina dai capelli rossi, aveva uno strano morso sul braccio e magari sapeva qualcosa …” dico passando accanto alla ragazzina in questione cercando di non starle troppo vicino e usando l’attizzatoio per controllare in qualche eventuale tasca senza entrare direttamente in contatto con il suo cadavere, il virus che magari l’aveva infettata potrebbe essere ancora attivo “….potrei pensare che possa avere addosso qualcosa di utile che possa aiutarci a capire cosa sta succedendo qui visto che i nostri amici SWAT non si svegliano fuori a dirci niente….”
    Aggiungo lanciando occhiate alla porta d’ingresso della sala, non voglio farmi vedere gironzolare troppo attorno qua dallo SWAT . Vorrei controllare anche la Donna Zombie per capire dove e come si è infettata o è solo entrata in contatto con il virus e se si in che modo, con gli altri mi pare di aver visto un uomo e una bambina magari erano la sua famiglia e non sembravano infetti…ma non mi sembra il caso di avvicinarmi, non voglio finire come il biondino ossigenato o rischiare di entrare in contatto con il sangue….in qualche cassetto però potrebbero esserci carte , o corrispondenza o, indizi che possano aiutarmi a capire, finito qui mi recherò verso il bagno e attenderò che i due imboscati ne escano, voglio proprio vedere le loro belle facce per mostrare loro tutto il mio disappunto per la situazione venutasi a creare.
    In fondo sono io il capo qui in teoria, e se qualcuno deve mantenere un certo ordine in tutto ciò vista l’inadempienza della poliziotta, quella sono proprio io….no…questa volta proprio non lascio passare.


    - Foto 11 -

    - Flash accordato con Damnedgirl
    - Si ringrazia Damnedgirl per la gentile concessione della base del pg Tenente Roland
    .
    Ultima modifica di DELTAG; 22nd April 2014 alle 18:05

  3. #303
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household



    Zack Sawyer




    Bella, intelligente e furba.
    Eccovi una breve descrizione della donna che ho di fronte.
    Si allontana ed inizia uno splendido spettacolino di strip tease davanti ai miei occhi rivelando nel mentre una discreta quantità di generi alimentari camuffati addosso: ecco perché il bagno..
    Lo sguardo slitta da un punto all’altro del suo corpo, certo che con tutto questo ben di dio c’è solo l’imbarazzo sul cosa guardare!
    <<Sei un tipo che passa subito al dolce, vedo>> .
    Afferma mettendosi in mostra con la sola biancheria intima.
    Si avvicina a me e, con fare sensuale, mi porge una birra.
    La afferro, <<Come vedi, abbiamo tutti gli ingredienti per fare un bel festino, io e te>>, sussurra lei maliziosa.
    Rimango fermo, sorpreso, quando assaggia la panna direttamente dal lobo del mio orecchio ed un brivido di piacere percorre la mia schiena.
    <<Mmm, sembra buona, ma direi di lasciarcela per dopo... abbiamo bisogno di proteine>> .
    Insinua allontanando da me le sue deliziose labbra.
    Serro la mascella trattenendomi a stento dall’afferrarla ed opto invece per seguirla con lo sguardo incuriosito da ciò che ha in mente..
    <<Certo potremmo unire l'utile al dilettevole>>.
    Dice poggiando la panna sul lavandino.
    <<E qualcosa mi dice che sai già esattamente il come..>>
    Le dico liberandomi della lattina.
    Scarta una confezione di wurstel ed, ammiccando, ne afferra uno arrotolandovi su una fetta di mortadella. Con un gesto alquanto equivoco si passa quell’insolito boccone sulle labbra per poi morderlo in un modo dannatamente sexy.
    L’unico neurone che possiedo entra ufficialmente in tilt, osservo come ipnotizzato l’intera scena dischiudendo leggermente le mie labbra per accettare il cibo offerto dalla donna.
    Nel mentre sento una sua mano scorrermi sul torace, mi avvicino a lei afferrandola dal fondoschiena e sfiorandole il collo con le labbra prendo a baciarla in più punti.
    Le mie mani scivolano avide sul suo corpo.
    La desidero.
    Mi blocco, quando lei mi intima di levare la canotta che senza indugi sfilo via gettando a terra.
    Torno ad osservarla lanciando la più frustrata delle mie espressioni, odio essere dominato.. riprendiamo con questo malsano giochino, lasciandomi imboccare come un bambino, finché non terminiamo il tutto.
    La voglio.
    Come se non bastasse Mariko continua a stuzzicare il mio.. appetito usando un vasetto di yoghurt.
    Prende a gustarselo intingendovi dentro un dito e leccandolo via con fare appagato << Dio.. ma sei proprio una bella maiala! >> sussurro mentre un piccolo problema richiede le dovute attenzioni.
    (S)Fortuna vuole che va a caderle dello yoghurt sul decolté.
    Afferra una mia mano ed accompagnandola raccoglie la goccia con un dito che lecca.
    Da buon “stallone” non posso che apprezzare esprimendo il mio piacere e chinandomi su di lei do a mia volta un assaggio slacciandole il reggiseno.
    La voglia è alle stelle.
    Lascia lo yoghurt ed afferra la panna spray facendomi poggiare contro la porta.
    Rido di gusto, lasciandola fare, quando disegna un cuore sul mio petto e trattenendomi dalle spalle prende a mangiarlo su di me.
    La osservo fin troppo eccitato mentre mi slaccia pantaloni.
    Stufo di “giocare” le levo di dosso gli ultimi indumenti per poi denudarmi a mia volta.
    La sollevo poi di peso, afferrandola dai fianchi e sostenendola contro la porta inizio a darci dentro. Plachiamo in tal modo le nostre voglie, lasciandoci andare in una danza di puro e semplice piacere..
    Mi sento appagato ma soprattutto rilassato.
    Con un bel sorriso stampato in faccia apro la lattina di birra e la sorseggio.
    <<Forse dovremmo rivestirci e andare di là, ci staranno cercando, anche se bho, questo bagno mi pare il luogo più sicuro al mondo, al momento>>.
    Mi blocco allarmato dal suo tono e la osservo.
    E’ incredibile come in un attimo la figura di sexy panterona svanisce prendendo il posto di una donna dolce, inerme ed indifesa.
    Aggrotto le sopracciglia, sospirando e poggio la lattina sul lavandino.
    Maledizione..
    Per un attimo c’è stata davvero l’illusione che tutto andasse bene ma qui non va che a pu**ane. Siamo finiti nel bel mezzo di in una guerra con i vivi contro i morti.
    Neanche nei peggiori dei miei incubi avrei immaginato una cosa del genere.
    Sentirsi sicura con me poi.. con l’essere più inaffidabile, opportunista e stronzo del pianeta non fa che confermare la già allarmante situazione.
    Abbasso lo sguardo.. non riesco a vederla così.
    Afferro una bottiglia d’acqua e, senza osservarla, mi bagno la mano inumidendo di un poco le bende. Mi avvicino a lei, infischiandomene della porta - con tutti quei gemiti dubito che non abbiano intuito l’ovvio - e, con la mano asciutta, le scosto la frangia.
    E, bingo, eccolo qua.
    Ricordo che con lo SWAT ha indicato la fronte lamentandosi di qualcosa in testa.
    Con estrema delicatezza le bagno il “livido” sperando in tal modo di arrecarle un pò di sollievo.
    Fatto ciò, senza scordarmi di rubarle l'ennesimo bacio, la abbraccio e cerco di poggiarle la testa sul mio petto.
    <<Ce la faremo>> le sussurro, con fare protettivo e sicuro.
    Se sono convinto di ciò che ho appena detto? No.. ma trovo inutile il lasciarsi prendere dallo sconforto proprio ora.
    Qui mi serve un alleato e lei ha tutte le carte in regola per esserlo: ho bisogno di Mariko lucida.
    <<E comunque hai ragione. Penso anch'io che sia meglio rivestirsi, oltre che far sparire la refurtiva, cercare medicinali e tornare di la..>> dico passandole la bottiglia d'acqua <<.. bevi pure tranquilla, darò io un'occhiata alla porta>> concludo, con un sorriso, prima di darle le spalle.
    Mi strofino via le ultime tracce di sangue con la mia giacca, dal lato pulito ovviamente, che getto via indossando solo il resto dei miei vestiti..

    *Le foto verranno aggiunte quanto prima.

    Ultima modifica di Damnedgirl; 22nd April 2014 alle 17:15



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  4. #304
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Scott Walker
    appartamento numero 7 di Hosehold


    Sto aspettando risposta dalla ragazza dai capelli neri, la quale ha appena detto al militare biondo, chiamarsi Allison, quando sento una mano palparmi il di dietro. Non ho il tempo di voltarmi che sento la voce della Masters:
    “Era pieno di polvere, chissà quanto tempo sei stato seduto accanto al camino” mi dice mentre azzanna con ferocia un salame. Arrossisco un attimo: sono andato in giro per la stanza con il sedere tutto sporco di polvere, anche se dubito che qualcuno vi abbia dato importanza, vista la situazione. -"Ehm, in tal caso grazie."-le rispondo con tono poco convinto. Mi sembra strana questa ragazza, ora che la guardo con attenzione, sembra diversa dal solito, ma forse è solo una mia impressione. -"Tu come ti senti? Ce la siamo vista brutta poco fa, eh?"- le dico cercando di smorzare la tensione.





  5. #305
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Allison Greene
    2° piano Household
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    Accetto volentieri il fazzoletto di Scott con un sorriso. Il suo atteggiamento pacato mi ricorda quello di mio padre, anche se credo che lui sia molto più giovane. Forse sulla quarantina? Mi domando se abbia figli, una famiglia...spero stiano bene. Spero che la mia, di famiglia, stia bene.
    <<Grazie. No, veramente non la conoscevo nemmeno, ma sai com'è...fa schifo comunque>>, dico asciugandomi il viso dalle lacrime. Ok, riprenditi Allison, ti stai rendendo ridicola. Piangere davanti a uno sconosciuto non è davvero da te. Anzi, è da sfigati. E tu non sei una sfigata. Coraggio.
    <<Fiu, ok, mi sono ripresa. Grazie ancora. Se potessi tenermi da parte anche solo un una fetta di pane te ne sarei davvero grata>>, dico a Scott con la mia riacquistata grinta. <<Vado a dare a Stephenie la brutta notizia, ti faccio sapere>>, concludo e mi allontano, dato che il mio nuovo amichetto sta già disquisendo allegramente con un'altra persona, una donna alquanto eccentrica che addenta salamoni.

    Cerco e quindi mi avvicino a Stephenie. Sto facendo la cosa giusta? Sì. Meglio che lo scopra da me piuttosto che da qualcun altro.
    Vero?
    Faccio un bel respiro.
    <<Ehy, come va? Possiamo parlare un attimo?>>
    Our wills and fates do so contrary run

  6. #306
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    MARIKO FULLBUSTER

    Un attimo di malinconia, di tristezza. Penso sia normale che capiti, soprattutto in situazioni così. Non è da me eppure mi sento giù. Mi sento di merda a pensare che uscita da questo bagno non c'è la mia casa, il mio gatto, ma una situazione da film horror. Voglio tornare a casa. Voglio risvegliarmi da questo brutto incubo e riaprire gli occhi sul mio soffitto, affacciarmi alla mia finestra, bere il mio caffè. Pulire Clarabella come tutte le mattine prima del lavoro. Persino quel'idiota di Anthony inizia a mancarmi. Vorrei piangere, ma non lo farò davanti a Zack. No, non si piange mai davanti ad un uomo quando non si ha un fine ben preciso. Incredibilmente, lui sembra sulla mia stessa lunghezza d'onda pure su questo. Mi si avvicina, mi scosta il ciuffo di capelli dalla fronte e mi bagna il livido del bernoccolo. Mi bacia e mi abbraccia, rassicurandomi che tutto andrà bene. Mente, lo so. Non può sapere che tutto andrà bene. Eppure, mi piace credergli, mi piace quello strano calore che sento dentro. La vista mi si appanna ma spalanco gli occhi, così da evitare di piangere.

    <<E comunque hai ragione. Penso anch'io che sia meglio rivestirsi, oltre che far sparire la refurtiva, cercare medicinali e tornare di la... bevi pure tranquilla, darò io un'occhiata alla porta>>

    Mi passa la bottiglietta dell'acqua e bevo un sorso. Sì, ce la faremo, a costo di scalzare tutto e tutti, ce la farò. Torno lucida e determinata più che mai, come se quell'acqua fosse un'essenza di adrenalina che mi ha dato nuova forza. Ma so che il merito non è dell'acqua. Guardo Zack e sorrido, stavolta con riconoscenza. Eh sì, anche tra gentaglia può esserci qualcosa di buono. Mi rimbocco le maniche... ah già, sono ancora nuda. Mi rivesto in fretta e prendo le prove del mio furto, gettando tutto, tranne la bomboletta della panna spray, dalla finestra. Può tornare utile, essendo una bomboletta comunque sotto pressione e infiammabile. Avrei gettato qualcosa nel wc, ma un gabinetto intasato è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Mi guardo allo specchio e sono in ordine e, da un'occhiata veloce, lo è anche Zack.

    "Certo che ce la faremo, a costo di sterminare tutti quanti e sopravvivere solo noi due.. ora usciamo da qui e vediamo cosa vogliono dirci gli swat... comunque, grazie Zack" gli dico con un sorriso complice. Zack è l'alleato perfetto per me e non è facile che io ringrazi in modo sincero come ho appena fatto ma, ovviamente, non dimenticherò che qui l'unica persona davvero importante sono io. Me stessa. Niente ha la priorità su me. Apro la porta del bagno e torno in cucina, non so se Zack si tratterrà ancora nel bagno per cercare le medicine. Con l'aria indifferente, mi avvicino alla bambina e le do una carezza sulla testa, così tanto per evitare domande scomode. La tenerezza verso i pargoli riesce a sciogliere ogni tipo di sospetto. Mi avvicino al piatto di razione destinato a me e penso che potrebbe essere un'ottima carta per guadagnarmi l'appoggio di qualcuno. La tipa tatuata sta addentando il salame come un camionista, non mi ci avvicinerei, potrebbe addentare pure un mio braccio così. Uno dei militari? Magari Kincaid? Non mi è sembrato il tipo da farsi manovrare facilmente o sparare con disinvoltura. Mi serve qualcuno cui prendere l'arma... i militari sembrano tutti impegnati a cercare medicine... la darkettona? A che mi servirebbe quell'idiota? Forse... mi conviene un'altra campagna simpatia, soprattutto se hanno sentito mugolii nel bagno... e cavolo se abbiamo fatto casino là dentro! Un momento però: non mi interessa se pensano che abbiamo copulato, non gliene frega niente a nessuno ma se sospettano che ho rubato mi fanno la pelle. Mi conviene mangiare sto schifo e basta. E' anche vero che veniamo dall'aver sconfitto uno zombie, se mi si chiude lo stomaco non avranno niente da obiettare.

    "Avete tutti preso la vostra razione di cibo? Perdonate l'assenza, ma lo scontro precedente è stato piuttosto... impressionante per noi... avevamo bisogno di sciacquarci un pò la faccia... comunque, offro la mia razione alla bambina, io ho ancora quelle immagini terribili nella mente e non penso di farcela a mangiare" dico portando il mio cibo all'uomo che tiene la bambina. Spero se la siano bevuta e non mi facciano domande... se qualcuno obietta, avrò di che rispondergli comunque. Le tipe come me hanno sempre un asso nella manica.

  7. #307
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Lèonie Picard Lecrerc
    Palazzina Household
    Appartamento n° 7 - Secondo piano



    Finisco di curiosare qua e la per vedere cosa posso recuperare ma la cosa strana è che qui non sembra esserci molto, nemmeno alcolici, ammazza caffè , accendini o quant’altro…nemmeno analgesici per il mal di testa , ma forse non li tengono nei cassetti del salotto a differenza mia. Curioso ancora un po’ in giro con l’aiuto di Evans prima di ritornare di là, in attesa di firmare la mia stessa condanna … condanna che sarà per mano mia , lo so.

    Ho sempre cercato di affrontare i problemi con polso e carattere, senza l’appoggio di nessuno per non pesare sugli altri, purtroppo tante volte per questo mio essere ho sbattuto contro un muro e lì, ci sono rimasta. Ogni volta una parte di me se ne andava come spazzata da un impetuoso vento.
    Tutt’oggi mi domando il perché, tutte le volte che quando ero piccola e qualcuno mi chiedeva ingenuamente – Come stai - dopo aver saputo che sono stata ritrovata in un fiume priva di coscienza , priva di documenti d’origine e, senza memoria, io rispondessi sempre – Va tutto bene– il fatto è che non andava mai bene …niente. Ed oggi qui tra queste quattro sconosciute mura, tra gente sconosciuta o appena vista, tra ogni sorta di pericolo quel pensiero ritorna. Dovessero chiedermi ora se va tutto bene nonostante la ferita infertami dal coltello della creature , nonostante abbia visto la morte prendersi gioco di me, prima con il colpo della creatura nei sotterranei, poi con la possibilità di essere infettata da chissà quale sorta di virus e poi con quel proiettile volutamente deviato dalla mia traiettoria e infine, nonostante ciò che ho appena realizzato be, probabilmente risponderei ancora una volta - Va tutto bene - ma in fondo non è e non sarà mai così , e la cosa più brutta è che nessuno si accorgerà di ciò che realmente provo in questo momento e delle lacrime che vorrei versare e che non verserò per reggere l’apparenza, per non esporre troppo la mia vera me , per non essere presa in giro… e come ogni volta mi ritroverò sola, a curare le mie ferite nella sperduta valle silenziosa che io mi sono creata per sfuggire all’amarezza, alla delusione , al fatto di essermi innamorata della persona sbagliata…e lo sapevo. Sapevo che questa mia debolezza sarebbe arrivata anche se non volevo ammetterlo nemmeno a me stessa.
    Raggiungo il divano e con una mano mi appoggio allo schienale stando attenta a non toccare aree dello stesso sporche di sangue , vorrei ragionare sulla scena presente in questa sala insanguinata ma non riesco, al momento ho troppo confusione addosso.

    Come posso fare ora a reggere tutto ciò? Soprattutto come posso fare a reggere in una situazione simile? Dovevo arrivare proprio qui, in questa maledetta palazzina infestata da che genere di creatura demoniaca , con la mia vita che è stata per diverse ore in bilico tra la salvezza e la morte , con la bruciante gelosia di quello che posso supporre sia accaduto tra Lui e Lei per poter finalmente capire e realizzare ciò? Si…che stupida sono. Sono sempre sfuggita ai sentimenti per non caderne vittima, e ora questi sentimenti si stanno riprendendo la loro rivincita in questo apocalittico contesto.
    Ho già toccato il fondo oppure non ancora? Se si o se no, non sarò io a decretarlo, so solo che quando usciranno da li dovrò solamente indossare i panni della perfetta attrice per poter recitare al meglio la parte del capitano che mi confece e, se mi provocheranno be, risponderò a tono non curandomi del fatto che probabilmente dentro di me starò soffrendo, mi starò annullando…ancora una volta…ancora una volta per lui…lui che non sa nemmeno se esisto, che mi vede forse come una delle tante, che non sa quello che provo. In fondo dicono che l’amore in se è anche imparare a rinunciare all'altro, saper dire addio senza lasciare che i sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che diciamo di amare …dire addio? Che ironia…non ci è mai stata nemmeno una relazione, non è quindi questo il caso, ma che pretesa potrei avere quindi ? Nessuna.
    Ebbene … allora perché anche un solo sguardo poi potrebbe far soffrire? Sarà anche come dicono …ma prevedo che farà dannatamente male… più della ferita al fianco, e non ci saranno pomate o anestetici a lenire il dolore questa volta.

    Probabilmente non sarò gentile ne con Lui ne con Lei appena li rivedrò, e questa cosa potrebbe ritorcersi contro di me , o forse no; ma ne sono consapevole … perché è così difficile essere un capitano donna con dei sentimenti verso un suo sottoposto? Ma non posso permettere che un militare e una poliziotta si comportino così, non tanto per me … più che altro in una Missione in cui in gioco ci sono anche le loro stesse vite oltre che la mia e quella di altre persone che condividono con noi uno stesso destino e per affrontare al meglio il tutto devono essere lucidi, devo essere lucida , imparziale , anche se non lo vorrei. In fondo non posso avere nessuna pretesa da Lui, da loro… magari in altre circostanze mi sarei comportata anche io così … cosa già capitata , ma non di certo durante una missione il cui scopo primario è la salvezza propria e quella di altri. Spero comprendano il peso delle mie parole e che non me ne vogliano, ma se dobbiamo uscire da qui vivi…dobbiamo collaborare, cooperare e con il loro comportamento potrebbero dare il via a conflitti interni poi difficili da sedare, non posso fare eccezioni, nemmeno per Lui, non più.
    Sopprimo il pianto è ora di uscire da qui e iniziare a giocare la mia partita . Non so se a fine giornata sarò ancora qui con loro, non posso sapere cosa accadrà, dove andrò o cosa farò, ma non possono piangermi addosso. Se avrò occasione forse gli confesserò i miei sentimenti prima che sia troppo tardi…sorrido al pensiero, ma ora devo ritrovare la concentrazione .

    Osservo Evans chiedendomi se lei capisca dai miei atteggiamenti cosa sto provando in questo momento…
    Devo fare il capitano ed è quello che probabilmente Kincaid, Evans stessa e Miller come altri qui presenti, si aspettano da me, sono solo quello. Un Capitano , un burattino al servizio del Simtagono, o almeno è quello che loro pensano io sia, non sapendo che c’è un motivo per cui mi sono arruolata e non è di sicuro per seguire alla lettera gli ordini del Tenente Colonnello Mustang.
    Lancio un’ultima occhiata in giro e oltre ai restanti attrezzi da camino e la lampada sul caminetto, non sembra esserci nulla di interessante non c’era nulla nemmeno addosso alla ragazzina dai capelli rossi…niente mi dirigerò altrove. Faccio un cenno ad Evans, non so se mi seguirà o continuerà a cercare qualcosa in salotto. Intanto vedo l’Agente Fullbuster uscire dal bagno nel mentre ritorno nella stanza in cui mi trovavo prima, con aria indifferente la vedo carezzare la bambina … non mi aspettavo un atteggiamento così da lei, ma forse un pizzico di comprensione per quella povera creatura ha smosso il suo animo , poco dopo mentre sono appoggiata a braccia conserte sullo stipite della porta a fissarla con sguardo freddo la sento parlare:
    "Avete tutti preso la vostra razione di cibo? Perdonate l'assenza, ma lo scontro precedente è stato piuttosto... impressionante per noi... avevamo bisogno di sciacquarci un pò la faccia... comunque, offro la mia razione alla bambina, io ho ancora quelle immagini terribili nella mente e non penso di farcela a mangiare" la vedo poi porgere la sua razione di cibo all'uomo con la bambina.
    “ Agente Fullbuster ben tornata. E che bel gesto il suo…“ mi rivolgo a lei con tono piuttosto duro e al contempo ironico reprimendo il magone che mi opprime cercando poi le parole adatta per dire ciò che voglio stando attenta a ben ponderarle visto la presenza di una minore “Visto che lo scontro precedente, per citare le sue parole , è stato troppo impressionante per una donna delicata e indifesa come lei… mi chiedevo se la vista di Sawyer in abbigliamento piuttosto equivoco …visto ciò che a quanto pare è successo, non le abbia provocato un ulteriore impressione. “ Le dico più per gelosia che per altro mentre il mio stesso io si ribella alle mie parole, stando attenta a non lasciar trasparire troppo “ Non so perché ma le sue parole non mi convincono molto lo sa? Fatico a credere che Sawyer si sia impressionato per quella creatura nel salotto …visto che in altre missioni ha dimostrato ben altra reazione, quanto fatico a credere ….che ci sia voluto tutto questo tempo per sciacquarsi il viso…o per…ripulire una giacca.” Dico cercando tra i presenti il viso di Sawyer ma non lo trovo “ Lei non è una sprovveduta agente Fullbuster questo l’ho capito …ma non ho ancora capito a che gioco sta giocando e comunque apprezzo la sua intelligente furbizia e il fatto che lei segua il suo istinto più che la ragione, tante volte è proprio l’istinto a salvare la vita lo sa? E quell'indisciplinato di Sawyer dov’è? Avete Finito di fare festa in una situazione in cui non c’è niente da festeggiare? Ma vi rendete conto del dove e in che condizioni ci troviamo? Posso capire l’adrenalina del momento e l’influsso della primavera, posso capire il colpo di fulmine ma… non voglio giudicarla “ ma vorrei giudicare Lui“ … faccio presente agente che qui siamo in una situazione d’emergenza , non in una serata in discoteca! “ Continuo per poi abbassare il mio sguardo non voglio che si vedano le lacrime inumidirmi le iridi “ Non voglio fare l’avvocato del diavolo …” abbasso il tono di voce ritrovando un certo contegno “ …ma voglio solo mettervi al corrente di quello che potrebbe succedere se qui non collaboriamo per raggiungere uno scopo comune. In questa palazzina è presente un qualcosa, un Virus che potrebbe contagiare tutti noi, la città...e se non troviamo una soluzione potrebbe espandersi anche oltre, non pensate alle vostre famiglie a coloro che voi amate…” sottolineo la parola Voi per far capire la fortuna che io non posseggo ” Voi… che almeno avete qualcuno ad aspettarvi fuori da qui? Qui c’è in gioco la vita delle persone …e se non ve ne frega niente della loro vita… pensate almeno alla vostra!” rialzo lo sguardo mentre un barlume di fuoco lo attraversa, incrociando gli occhi di Lei “ Siate in grado di difendervi….anche da voi stessi. Avrete pur dei principi , indossate anche una divisa ebbene…rispettatela. Questa bravata vi costerà cara lo sapete?” Concludo alzando il tono.
    Io per prima non sono stata in grado di difendere me stessa dalla creatura dei sotterranei ne dai miei sentimenti come posso predicare agli altri ciò che io stessa non sono stata in grado di fare? Ma adesso non sono io il problema, sono loro due..ed è giusto far loro pesare la situazione sperando che anche gli altri abbiano recepito il messaggio. Poi scostandomi dallo stipite del salotto, attraverso la stanza passando accanto ai presenti trattenendomi il fianco dolente per raggiungere il bagno e continuare la perlustrazione . So benissimo che potrei incrociare Sawyer, ebbene cercherò di non guardarlo di fuggire al suo sguardo, sperando di riuscirci; sono colpevole quanto lui della situazione creatasi visto che prima non ho fatto niente per impedirlo se non dar corso agli eventi pensando di aver riposto la mia fiducia nella persona giusta…sbagliando. Ma devo andare avanti per la mia strada cercando di non cadere nuovamente in errore e, non aver paura di ciò che ora gli altri potrebbero pensare di me, delle loro parole che di sicuro sapranno come ferirmi.
    Ma non cadrò, non ancora.
    Non questa volta.
    Ultima modifica di DELTAG; 23rd April 2014 alle 18:17

  8. #308
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Jacky Masters

    Scottino sembra imbarazzato... che carino! Continuo ad osservarlo con insistenza, dall'alto verso il basso, dal basso verso l'alto, praticamente gli sto facendo una radiografia. Mi rivolge la parola, o meglio sento farfugliare qualcosa, non sto prestando molta attenzione a ciò che dice, sono solo un tantino distratta, devo comunque rispondergli, meglio rimanere sul vago.
    "Si, si infatti!" Sorrido e ricomincio con la scannerizzazione del suo bel corpicino.
    Ad un certo punto la tizia che ballava nel bagno con il tipo mezzo biondo, esce dal suo nido d'amore adornato da catenella del cesso e fa il suo ingresso come nulla fosse.


    "Avete tutti preso la vostra razione di cibo? Perdonate l'assenza, ma lo scontro precedente è stato piuttosto... impressionante per noi... avevamo bisogno di sciacquarci un pò la faccia... comunque, offro la mia razione alla bambina, io ho ancora quelle immagini terribili nella mente e non penso di farcela a mangiare"

    "Buhahahahahaha" Forse al biondino non funziona bene l'ugello, mi sembra scossa in effetti "Semba un pò... agitata..." nel frattempo sventolo il salame nella sua direzione

    “ Agente Fullbuster ... bla bla bla...“
    Qualcuno farfuglia nelle mie vicinanze

    “Visto che lo scontro bla...bla...bla “
    Mi volto e noto la soldatessa con la faccia strana un pò nervosetta

    “ Non so perché ma le bla..bla..bla...”
    Questa non sfoga secondo me

    “Lei bla... Fullbuster questo bla... e il fatto che lei bla... lo sa?
    La poliziotta ha più tette...

    "E quell'indisciplinato di Sawyer dov’è? "
    Eh mo t'ho dico io...

    "Non voglio giudicarla “

    Noooo, per carità!

    “ … faccio presente agente che qui siamo in una situazione d’emergenza , non in una serata in discoteca!
    Peccato...

    “ Non voglio fare l’avvocato del diavolo …
    ma ...bla bla... "
    Ma quanto fiato ha? Sarebbe divertente spezzarle il collo come ho fatto con la rossa prima...

    “ Siate Bla... bla.. BLAAAAAAAAAAAAAA Questa bravata vi costerà cara lo sapete?”
    Ehhhh... spero di si, perchè non ho voglia di risentire tutta la pappardella! Scommetto che se le strappo le corde vocali, queste continuano ad emettere suoni alla cavolo... ma che diamine c'ha in gola questa?

    Mi avvicino a lei e le piazzo una mano sulla spalla, come si fa quando si deve consolare un amico
    "Capisco la tua frustrazione, il biondino non te l'ha mai dato vero?" Mi volto verso di lui ammonendolo, puntandogli il salume contro "Cattivo, cattivo!" ritorno a guardare la soldatessa, la sua faccia ha qualcosa che non mi convince. Decido di essere altruista e le piazzo il salame in una mano "Toh... consolati"
    fanne l'uso che preferisci, aggiungerei



  9. #309
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    MARIKO FULLBUSTER


    Ho il tempo di sorridere alla bambina quando vengo letteralmente aggredita dal capitano dei militari. La donna zoppica ancora, è poggiata allo stipite della porta e la sento rivolgersi a me. Alzo lo sguardo verso di lei, la guardo un pò perplessa. In effetti, non ho avuto... tempo... di chiedere a Zack che tipo di donna fosse e, soprattutto, che tipo di capo fosse. Ho sempre amato il gioco degli scacchi, c'è ordine e pulizia quando aspetti che la mossa dell'avversario sia conclusa per poter ribattere a dovere. E' quello che farò anche questa volta, il capitano Lecrerc ha un tono sarcastico che non mi convince per niente.

    “Agente Fullbuster ben tornata. E che bel gesto il suo... Visto che lo scontro precedente, per citare le sue parole , è stato troppo impressionante per una donna delicata e indifesa come lei… mi chiedevo se la vista di Sawyer in abbigliamento piuttosto equivoco …visto ciò che a quanto pare è successo, non le abbia provocato un ulteriore impressione. Non so perché ma le sue parole non mi convincono molto lo sa? Fatico a credere che Sawyer si sia impressionato per quella creatura nel salotto …visto che in altre missioni ha dimostrato ben altra reazione, quanto fatico a credere ….che ci sia voluto tutto questo tempo per sciacquarsi il viso…o per…ripulire una giacca. Lei non è una sprovveduta agente Fullbuster questo l’ho capito …ma non ho ancora capito a che gioco sta giocando e comunque apprezzo la sua intelligente furbizia e il fatto che lei segua il suo istinto più che la ragione, tante volte è proprio l’istinto a salvare la vita lo sa? E quell'indisciplinato di Sawyer dov’è? Avete Finito di fare festa in una situazione in cui non c’è niente da festeggiare? Ma vi rendete conto del dove e in che condizioni ci troviamo? Posso capire l’adrenalina del momento e l’influsso della primavera, posso capire il colpo di fulmine ma… non voglio giudicarla… faccio presente agente che qui siamo in una situazione d’emergenza , non in una serata in discoteca!"

    A questo punto abbassa la voce, cerca di riprendere il suo autocontrollo con una fatica che mi pare esagerata.

    "Non voglio fare l’avvocato del diavolo …ma voglio solo mettervi al corrente di quello che potrebbe succedere se qui non collaboriamo per raggiungere uno scopo comune. In questa palazzina è presente un qualcosa, un Virus che potrebbe contagiare tutti noi, la città...e se non troviamo una soluzione potrebbe espandersi anche oltre, non pensate alle vostre famiglie a coloro che voi amate... Voi… che almeno avete qualcuno ad aspettarvi fuori da qui? Qui c’è in gioco la vita delle persone …e se non ve ne frega niente della loro vita… pensate almeno alla vostra. Siate in grado di difendervi….anche da voi stessi. Avrete pur dei principi , indossate anche una divisa ebbene…rispettatela. Questa bravata vi costerà cara lo sapete?”

    Si allontana così in direzione del bagno, senza attendere una mia risposta. Pensa di cavarsela così? Povera idiota, ho diritto di replica, io, sempre e comunque.

    "Ma come, abbandona così una discussione, oh mio coraggioso capitano Lecrerc? Ah già... mio non direi, sono un poliziotto, non un militare e prendo ordini dal MIO comandante, non certo da lei. Anzi, le farei notare un'evidenza che forse sotto quel berretto orrendo non l'ha sfiorata minimamente: ora prendiamo TUTTI ordini dagli swat, senza nessuna eccezione. Nemmeno lei. Ora lei non è più capitano, è una subordinata come tutti noi agli ordini degli agenti swat. Ma prima, vorrei che il signore con la bimba si allontani, è già abbastanza turbata dalle sue urla isteriche. Non si vergogna ad urlare vicino una bambina che ne ha già passate di tutti i colori?" dico con un tono calmo, freddo, guardandola di sbieco. Volgo gli occhi alla bambina e le sorrido, invito suo padre ad allontanarla e andare verso l'altro agente militare biondo che è con noi in cucina. "Penso di averle ora chiarito la sua insulsa situazione: quella di una donna debole e ferita che ha avuto bisogno di me e Sawyer per salvare la pellaccia, prima. Sì, davvero una donna da prendere ad esempio, complimenti" sorrido malignamente, senza scompormi più del dovuto. "Ora mi dica, oh capitano mio capitano, in COSA è stata utile ai suoi uomini, a me e ai civili da quando è arrivata? Io so solo ciò che ho visto, ovvero che ho dovuto scortare con la mia sola pistola i civili, difendendoli sulle scale da altre creature in attesa di militari, la sua squadra, che non arrivava mai; ho ucciso uno zombie da sola e quando mi sono ritrovata nella stanza con voi, mi sono subito adoperata per difendere, per rendere onore al distintivo che porto con orgoglio. Difendere e servire: ho difeso e servito, disponendo per il razionamento del cibo. Cosa che lei non ha minimamente considerato." continuo con sfrontatezza. Eh sì, ho una faccia di bronzo che a Riace mi metterebbero in un museo! "Per quanto riguarda ciò che è successo in bagno, penso che con le sue parole lei abbia dimostrato per l'ennesima occasione di essere un pessimo capo, che non sa valutare i suoi uomini e pretende che loro le salvino la vita che lei stessa non sa tenersi, pretende che loro rimedino ai suoi errori e non ne ha nemmeno comprensione di come poi possano sentirsi. Lei pensa che siamo macchine? Che Sawyer sia una specie di burattino meccanico abituato a infilzare donne indifese con l'attizzatoio? Si vergogni, lei è una vergogna per tutto il corpo dei militari per le sciocchezze che ha appena urlato davanti ad una povera bimba indifesa. Inoltre non si agiti, le cola il rossetto svelando quelle labbra sottili che vuole nascondere a tutti i costi... la creatura nei sotterranei deve averle pure dato un pugno sulla bocca... non ho mai visto labbra così piatte... ah ma capisco ora... è gelosa delle mie..." finisco la ramanzina avvicinandomi a lei, sussurrando nell'orecchio "... a Zack hanno fatto letteralmente impazzire, le mie labbra". Con un sorriso soddisfatto, mi volto verso la bambina. Mia piccola peste, mi sei molto d'aiuto in queste operazioni simpatia, più di quanto pensassi. Mi avvicino e inizio a battere le mani per giocarla un pò. Quanti bambini avrà baciato Nixon per farsi eleggere presidente? Bhe, io ne bacerò di più, se sarà necessario.

    Mi tremano le mani per la furia, e il cuore batte all'impazzata. Non doveva permettersi di accusarmi in quel modo. Me la pagherà cara, e non di certo facendole rapporto. Ad un certo punto sento ridacchiare, nel silenzio che si è creato per la discussione, la tipa tatuata. La vedo avvicinarsi a Lecrerc e parlarle: "Capisco la tua frustrazione, il biondino non te l'ha mai dato vero", poi punta il salame che ha in mano verso Zack dentro il bagno: "Cattivo, cattivo!". Rivolge il salume all'isterica e aggiunge: " Toh... consolati".

    La rabbia che sentivo fino a qualche istante fa rallenta la sua presa e le mani smettono di tremare. Mi rigiro verso di loro e ad alta voce e chiamo Zack: "Ehi Zack, il tuo prode capitano ha bisogno di nuovo di te! E' stata appena attaccata da un salame mostruoso!" esclamo ridendo.

  10. #310
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

    Stephenie Wonder

    Ho paura… non capisco cosa sia accaduto, è così l’inferno? Fino a pochi minuti fa c’era un… mostro in fiamme che si agitava avanti a me, i militari hanno sparato e sono sicura che il mio cuore si sia fermato… quando ho avvertito quei rimbombi. Poi è arrivava lei, si è messa avanti a me e mi ha protetta e solo in quell’istante ho pensato“ok… forse ce la posso fare”
    Adesso che mi ritrovo in questa cucina, non riesco a fare altro che fissare il pavimento, è pieno di sangue, ho quasi voglia di vomitare…
    Qualcuno mi porge del cibo, non alzo neanche gli occhi per vedere chi sia e non ho idea di cosa è questa roba che mi ha messo tra le mani, riesco solo a bere un sorso d’acqua e nulla più.
    Sento che sto per piangere, dov'è mia sorella? dov'è mio padre?

    <<Ehy, come va? Possiamo parlare un attimo?>>
    Alzo lo sguardo e vedo ancora lei, ha l'espressione preoccupata, non so se per tutto ciò che è appena accaduto o per altro...
    Le parole non vengono fuori e come se non avessi fiato abbastanza per risponderle, riesco solo a farle cenno di si con con il capo, mentre avverto una lacrima rigarmi il viso.
    Ultima modifica di Eclisse84; 23rd April 2014 alle 23:08

 

 
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