Discussione: [Quest GdR] Sims Afterlife - Household

Josephine Marshall

Mi isso sulla tettoia sperando di trovare un modo per fuggire, ma, sporgendomi, vedo solo una fiumana di mostri per le strade e numerosi elicotteri sorvolare sugli edifici troppo distanti per scroccare un passaggio.
Questione di pochi attimi e mi accorgo che il bestione sta puntando verso di me, forse attratto dai miei movimenti.
"Che stupida... Cosa credevo di fare da sola? Per me è la fine..." Mi raggomitolo coprendo gli occhi con le mani per non vedere l'assalto del mostro. "Amore... tra qualche istante sarò da te..."
Sento altri spari e stranamente il colpo che aspetto tarda ad arrivare. Apro gli occhi e vedo Ryan afferrato dal mostro e stritolato davanti ai nostri occhi. Senza indugiare, approfittando della distrazione, mi calo dalla tettoia cercando di non fare movimenti vistosi. <<Forza gente, togliamoci da qui, da un momento all'altro gli elicotteri spareranno a raffica e dovremo essere al riparo se non vogliamo beccarci qualche proiettile vagante>> detto ciò il dottore spara dei colpi e poi si affretta ad entrare in un terrazzino. <<Aspettami...>> Gli dico singhiozzando mentre mi asciugo le lacrime. Poi lo seguo pronta a sparare al mostro in caso di un nuovo attacco.

Scott Walker
Tetto condominiale di Household

La piccola Stephenie mi corre incontro, seguendo il mio consiglio, e si ripara nel terrazzino. Noto che anche un altro uomo, che non conosco, ha sentito le mie parole e ora sta cercando di raccogliere più persone possibili. Gli altri forse non mi hanno sentito, il che è comprensibile, visto che siamo in un campo di battaglia. Nel frattempo parte del nostro gruppo sta attuando il piano: Zack sta sollevando la bombola, mentre la poliziotta (Mariko), la militare (Leonie) e Allison si occupano dell'estintore, il tutto mentre il resto del gruppo scarica proiettili sul mostro, il quale però non sembra soffrirne particolarmente. Noto poi un componente del gruppo avvicinarsi al parapetto: è una donna dai capelli neri e i jeans corti (Jo). Il mostro la nota, sta per attaccarla, ne sono certo, è la fine, ma fortunatamente interviene un militare, il quale riesce a distrarre temporaneamente la creatura. Grazie a Dio! penso tra me e me. Neanche il tempo di ringraziare il cielo che la creatura si scaglia con una forza terrificante sul povero soldato, riservandogli una fine non molto diversa da quella del biondo di poco fa. Devo muovermi. -"Tu resta al riparo qui, non muoverti!"- dico a Stephenie mentre mi avvicino al signor Eric Russel, il quale tiene in braccio ancora la figlioletta. Lo afferro per un braccio: -"Dobbiamo spostarci da qui, è pericoloso!"- gli dico. -"Vieni!"- continuo mentre lo esorto a seguirmi nel terrazzino.

Allison Greene
Terrazzo di Household

Intorno a me la gente inizia a muoversi: i civili cercano riparo, le persone armate attaccano, iniziamo a subire le prime perdite.
Scott si occupa di Stephenie. Grazie, Scott. Davvero. Poi va a recuperare l'uomo con la bambina piccola. Fossero tutti come lui, saremmo già fuori da qui.
Lèonie si aggiunge allo strano duo formato da me e Mariko, offrendoci una mano. Un militare [Zack] sembra essersi assunto l'incarico di far rotolare la bombola. Perfetto.
<<Decidete dove lanciare l'estintore, e poi lo lanceremo insieme, ok? Sei braccia sono meglio di due>>. Che Mariko e Lèonie si occupino della balistica, io contribuirò con la mia forza.

Isaac Norwood
Tetto di Household

Theresa segue il mio consiglio e, con fare furtivo, prende la pistola dalla fondina di Andrew. Non faccio niente per impedirglielo, grazie al fratello è molto abile con le pistole e col grilletto ci sa fare. Intorno a me la gente inizia a muoversi impaurita, cercando la salvezza dentro i terrazzini del tetto. Poi, chi come me è armato, attacca con spari decisi la creatura, che a quanto pare riesce ad espellere tutte le nostre pallottole, rimarginando le ferite. Il dottor Russell, il missionario e un altro uomo (Scott) esortano il resto dei civili ad entrare nei terrazzini, aiutando a fargli strada. Intanto Mariko, i due soldati e la ragazza si mettono al lavoro per attuare il loro piano -folle ma geniale-. Ad un tratto, la bestia sembra inferocirsi verso Josephine e sento il pavimento vibrare. Sto per sparare al mostro, quando interviene eroicamente il soldato così da distrarlo. Poco dopo, la bestia si scaglia contro di lui con furia inaudita, gettandolo di sotto dal palazzo. Sparo altri 3 colpi al mostro così da distrarlo e con velocità mi dirigo verso il resto del gruppo nei terrazzini: "Andiamo, presto!" esorto Andrew a seguirmi. Mi metterò davanti all'entrata del terrazzino, se necessario continuerò a distrarre il mostro e -al momento giusto e con tutti al riparo- cercherò di sparare alla bombola. Quando tutti saranno entrati dentro il terrazzino, li seguirò anche io.

*Post editato con il consenso della master.

ANTHONY ROCCA

Alcune persone reagiscono al panico tirando fuori un coraggio che nemmeno sanno di avere, altri, la maggior parte, restano in stato di shock, impossibilitati a muovere qualsivoglia muscolo e rischiano di essere le vittime più probabili. Le persone su questo tetto non sono da meno: molti hanno subito avuto la prontezza di reagire, altri sono ancora impalati lì in piedi, rischiando di mandare all'aria il piano. Ogni secondo che passa potrebbe essere sempre più difficile tenere occupato il mostro e permettere alle tre ragazze di riuscire nella loro impresa. Tre ragazze! E poi dicono che le donne sono il sesso debole: nessuno degli altri uomini, armati di tutto punto e di sicuro più forti e addestrati, ha avuto il coraggio di lanciarsi nella mischia e rischiare la pelle per salvare quella di altre persone innocenti. Credo che stavolta Mariko se la sia proprio guadagnata quella promozione ...
Ma adesso basta inutili pensieri, la bambina è in salvo col padre in un terrazzino, anche la ragazza che ha urlato poco fa è al sicuro. Alcuni uomini si danno da fare per mettere al sicuro anche gli altri. Con la coda degli occhi scorgo un movimento alla mia destra, una giovane donna si sta arrampicando sul tetto: ma che vuole fare? E' impazzita? Faccio per muovere un passo verso di lei, ma uno degli swat, quello che mi accolto al mio ingresso nella palazzina, mi precede: ha intravisto la creatura mostruosa tentare di raggiungerla e spara per distrarla. Quella cosa sembra più forte di prima e le ferite provocate dagli spari si stanno rimarginando a vista d'occhio. Ommioddio! Non ... non è ... il mostro ha sbriciolato quell'uomo come se fosse un biscotto ai cereali e poi l'ha buttato via.
Queste persone sono in pericolo, quelle ragazze sono in pericolo e io non mi muoverò da qui finchè non saranno tutti al sicuro! Terrò sotto controllo l'azione delle nostre tre eroine e se ci sarà bisogno sarò pronto a distrarre ancora la creatura mostruosa con una scarica di proiettili.

Il piano deve riuscire e tutte queste persone devono uscire da qui sane e salve, non importa se mi costerà caro!

Yuriko Kiyomizu

Le mie gambe si muovono da sole, seguendo il resto del gruppo quando i mostri vengono abbattuti uno dopo l'altro dai proiettili. Senza quasi rendermene conto mi ritrovo sul tetto della palazzina Household, in mezzo a tante altre persone che come noi stanno cercando di salvarsi da questo incubo. La salvezza sembra a portata di mano e di nuovo accade qualcosa che ribalta tutta la situazione. Non vedo chiaramente, ho tante persone davanti a me e solo quando è tutto finito capisco cos'è successo: la dottoressa Bertinelli è morta, uccisa dalla sua stessa sorella. Il padre delle donne, spuntato fuori quasi dal nulla, è fuori di sé dalla rabbia e grida contro un altro dottore. Sembrano due pazzi, gridano parole come "siero" e "migliorare la razza umana". Rabbrividisco al solo suono delle loro voci, tutto ciò non è normale e nessuno avrebbe dovuto permettere che accadesse questa follia.
Ora un enorme essere si erge tra noi e la nostra salvezza. E' davvero il papà delle dottoresse quello? Ogni pensiero logico e razionale vola fuori dalla finestra e l'unica cosa che vorrei fare è gridare con tutto il fiato che ho in gola. Ma non succede nulla. I miei polmoni sembrano totalmente vuoti, la gola secca. Sono inchiodata al pavimento e non so cosa fare.
Al contrario di me, tutti i presenti su questa terrazza sembrano sapere come comportarsi e molti militari iniziano a sparare verso il mostro. Vedo un poliziotto che si infila una pistola nella cintura, sulla schiena, vorrei prenderla ma Theresa è molto più veloce di me. Ora tutti i miei pensieri sono rivolti a salvarmi la pelle.
Sento una poliziotta gridare degli ordini:<<Ora voi che siete armati sparerete al mostro uno alla volta con raffiche da 3 colpi, così da prendere tempo e consentire a me e ai civili di prendere l'estintore e la bombola che sono sull'ultima rampa di scale. Lancerò l'estintore davanti a noi, al lato del mostro... dovrebbe fare un rumore del diavolo e dovrebbe riuscire a distrarlo! Se l'estintore esplode, il mostro sarà attirato da quella parte e noi potremo pensare a fargli rotolare addosso la bombola per poi spararle alla valvola! Al mio tre iniziamo la manovra, dopo aver sparato mettevi tutti al riparo, la bomba sarà tremenda!>>.
Forse l'idea potrà funzionare e non sono l'unica a pensarla così. Diverse persone si offrono di aiutarla, mentre altri uomini gridano a tutti i civili disarmati di rifugiarsi oltre le porte, nei terrazzini. Come se questo mi avesse dato una scossa, muovo i piedi uno davanti all'altro e seguo il consiglio degli uomini. Seguo il civile (Scott), che ora ha aperto una porta e ci si sta infilando dentro, seguito da altre persone. Mi aggrego a loro, lontana -spero- dagli artigli del mostro, dalla "bomba" che sta per esplodere e dalla gragnola di proiettili che a breve verrà scaricata contro il mostro stesso.

Scheda PG: Neutrale Buona; P. Exp: 2725; Liv.: 5; Costituzione: 44; Forza: 30; Destrezza: 40; Intelligenza: 127; Sagegza: 43; Carisma: 35; Inventario: torcia, fazzoletti, deodorante, 400§; Ama prendersi cura degli altri, Fortunata, Topo di biblioteca, Perfezionista, Inguaribile romantica.

MARIKO FULLBUSTER

Sono giunta per prima all'interno del vano scala e afferro immediatamente l'estintore. Zack mi pone una domanda intelligente: chi sparerà alla bombola? Si è reso volontario per farla rotolare verso il mostro ma qualcuno deve poi azionare l'esplosione. Chiunque sparerà, rischierà molto. Potrebbe non fare in tempo a mettersi al riparo dall'onda d'urto. Per il rotolamento, Zack dovrebbe farcela tranquillamente, con quei muscoli pulsanti che si ritrova... ma quale pollo incastrare per un'azione praticamente suicida? Subito ci raggiungono il capitano Lecrerc e la darkettona. Aveva parlato di un'agenda da recuperare... non me ne fregherebbe niente, ma potrebbe esserci scritto qualcosa di importante. Se riusciamo ad uscire vivi di qui, non è detto che non possiamo incontrare altre belve là fuori. Se ci fosse scritta una cura... bene, dobbiamo coordinarci. Ho sentito delle voci che intimavano ai civili di mettersi al riparo durante gli spari, non me ne importa niente se ci sono riusciti, ma abbiamo bisogno di spazio per agire, quindi se si sono levati dai piedi tanto meglio. Osservo i tre estintori e le tre bombole di gas... iniziamo, non c'è altro tempo da perdere!

"Allora, se seguiamo una sequenza di azioni, abbiamo delle possibilità" dico con il tono più serio che mi riesce "quindi io lancerò per prima questo estintore, la giornalista si fionda a prendere l'agenda, Lecrerc getterà l'estintore così da permettere alla'altra di tornare al riparo e tu Zack, in tutto questo frattempo, farai rotolare quella dannata bombola ai piedi del mostro... per quanto riguarda chi deve sparare, bhe ci serve un eroe con una buona mira e tanto spirito di sacrificio... il mio collega Anthony potrebbe fare al caso nostro". Ho detto tutto velocemente, senza fare pause. Ma il babbeo in questione ci serve, è il cuore di tutto. E' lì davanti, però, come comunico con lui? Una volta gettato l'estintore, non potremo urlare, o riattireremo il mostro verso di noi... dannazione!

"Noi dovremo agire in silenzio, non possiamo attirare il mostro verso di noi o sarebbe tutto inutile... tu..." mi rivolgo alla darkettona "quando avrai afferrato l'agenda e poco prima che Lecrerc getterà il secondo estintore, dovrai dire all'agente di Rocca di sparare alla bombola di gas appena la vedrà sotto il mostro".

Forse questa mia proposta è l'azione più bastarda che io abbia mai compiuto nella mia vita. Sto letteralmente sacrificando la vita del mio collega per la pellaccia mia e di tutti... ok, solo per la mia, gli altri mi servono solo per il piano di salvezza. Mi consola, comunque, sapere che non gli dispiacerà sacrificarsi per il bene comune, mammalucco com'è. Inoltre, quella promozione non sarebbe più tanto difficile da ottenere senza lui di torno. Spero che tutti i presenti mi diano ascolto, non vedo altre strade, e non si attacchino al buonismo dei miei stivali. Mors tua vita mea.

"Iniziamo" dico dirigendomi alla porta e lanciando l'estintore, tentando di farlo atterrare il più vicino possibile al mostro. Se l'estintore non esploderà, gli sparerò. Deve funzionare. Deve.

Andrew Davis

I colpi andarono a segno, cosi come quello degli altri. In un primo momento sembrava che avessimo anche causato qualche ferita vagamente considerevole a quella creatura ma purtroppo era troppo bello per essere vero. Dopo pochissimo dai fori in cui erano entrati i proiettili iniziarono a cadere quest'ultimi mentre le ferite si rimarginavano come se nulla fosse.
«ehi! Cosi non vale!» fu l'unica cosa che riusci a dire con un sguardo un po' imbronciato.
In quel momento la creatura sembro catturata da qualcos'altro, anzi qualcun altro, stava guardando Josephine che sembrava voler trovare una via di fuga che non le sarebbe servito a nulla visto che la creatura l'aveva puntata ma, per sua fortuna, il soldato Ryan distraesse quel mostro sparando tre colpi al suo addome, cosa che gli costo la vita subito dopo.
Nel mentre sembra che il piano della bomba stia per arrivare al suo momento clou.
«Andiamo, presto!» mi dice Isaac e non me lo faccio ripetere due volte.
Sparo velocemente altri tre colpi e seguo Isaac con l'intensione di mettermi al riparo.

Lèonie Picard Lecrerc
Terrazza della Palazzina Household


Sto per raggiungere l’uscita dalla terrazza per andare a recuperare subito nel vano scala l’estintore e la bombola che mi servono, ma la ferita mi rallenta e accanto a me vedo sfrecciarmi accanto una divisa blu e una chioma corvina; è lei la poliziotta a conquistare per prima l’estintore e a mettere in atto il suo piano decantato poco prima.. mi guardo attorno e vedo due altri estintori presenti.
Perfetto recupererò il più vicino.
A quanto pare io e la poliziotta abbiamo avuto la stessa intuizione e il suo piano potrebbe funzionare.
Dietro di lei in velocità giunge poi Sawyer che si offre per prendere la bombola e farla rotolare verso l’ormai ex dottor Frank. Lo vedo sollevare senza troppa fatica l’oggetto e posarlo poi delicatamente a terra per poi posizionarlo vicino ai piedi pronto per farlo rotolare ma prima di allontanarsi da noi, aggiunge un’osservazione alla poliziotta più che logica che suona come una premonizione negativa e purtroppo inevitabile.
<< Posso dire una cosa? Nel tuo piano c’è una falla… Chi sarebbe il suicida che sparerà alla valvola? Con quell’esplosione dubito che… beh… resti vivo! >>
Esatto. Questa è l’incognita. Chi oserebbe avvicinarsi tanto al pericolo con le possibilità di salvezza ridotte al minimo sapendo che con il suo gesto eroico potrebbe anche lasciarci le penne?
Potrei farlo io visto che tra i presenti sono quella con minor possibilità di salvezza….quella che di fatto ha evitato di stringere rapporti con le persone che hanno cercato di starle vicino, colei che ha volutamente tenuto lontano gli affetti per non soffrire, colei non conosce nemmeno chi sia in realtà e che probabilmente non mancherebbe a nessuno ne da viva ne da morta visto che a quanto pare nemmeno esiste … ma poi penso a ciò che mi sono prefissata, a quello che voglio fare semmai uscirò viva da questo inferno sulla terra , penso a quante volte mi sono trovata faccia a faccia con la morte e capisco che non è il caso, non sono pronta per morire non così, non con un gesto eroico, non sono un eroe sono solo una donna che gioca a fare il soldatino e chiunque sano di mente penserebbe a tenersi stretta la vita e non gettarla così tra le fiamme … no, non sarò io a farlo.
Recupero velocemente per quanto mi sia possibile il secondo estintore e mi rivolgo alla poliziotta avvicinandomi:
“ Distruggiamo quel mostro e salviamo i didietri dei presenti, compresi i nostri”
Nonostante abbia già ribadito che non la sopporto, non riesco a trattenere un sorriso, un sorriso tirato per il dolore al fianco nel sollevare l’estintore …ma sincero. Nel frattempo sento Allison ribadire il concetto di squadra con poche semplici parole:
<<Decidete dove lanciare l'estintore, e poi lo lanceremo insieme, ok? Sei braccia sono meglio di due>>
“ Credo che due braccia possano farcela a lanciare un estintore …tu pensa a recuperare quell’agenda ci potrebbe essere una cura visto che fuori da qui non sappiamo quale sia la gravità della situazione.” Mi rivolgo a lei perentoria, senza rendermi conto che lei non è un soldato ma lei in questo momento deve pensare a scattare rapida verso l’agenda, solo questo e …a mettersi in salvo visto che sarebbe l’unica salvezza per tutti coloro che sono o saranno infestati dal virus o quel cavolo di agente patogeno che quello squilibrato biondo e il mostro che stiamo per affrontare hanno creato.
Sento quindi Mariko coordinare il piano:
"Allora, se seguiamo una sequenza di azioni, abbiamo delle possibilità…quindi io lancerò per prima questo estintore, la giornalista si fionda a prendere l'agenda, Lecrerc getterà l'estintore così da permettere alla'altra di tornare al riparo e tu Zack, in tutto questo frattempo, farai rotolare quella dannata bombola ai piedi del mostro... per quanto riguarda chi deve sparare, bhe ci serve un eroe con una buona mira e tanto spirito di sacrificio... il mio collega Anthony potrebbe fare al caso nostro. Noi dovremo agire in silenzio, non possiamo attirare il mostro verso di noi o sarebbe tutto inutile... tu..." si rivolge a Allison "quando avrai afferrato l'agenda e poco prima che Lecrerc getterà il secondo estintore, dovrai dire all'agente di Rocca di sparare alla bombola di gas appena la vedrà sotto il mostro".
Annuisco.
Ho compreso il piano e non posso fare a meno di pensare che questo Anthony a cui si riferisce mi diventerà una vittima sacrificale anche se spero vivamente riesca in qualche modo a salvarsi.
Faccio per dirle qualcosa ma poi mi trattengo, non c’è tempo.
"Iniziamo"
Mariko esce per prima per lanciare l’estintore sperando esploda per creare diversivo senza ferire nessuno…mentre io stringo tra le mani il mio. Sono pronta.
Appena Allison recupera l’agenda avrà pochi secondi di tempo per comunicare durante la fuga con l’agente chiamato in causa prima che io lanci il secondo estintore, in caso l’estintore non esploda sparerò allo stesso prima di ripararmi con l’intento di innescare l’esplosione …spero Allison riesca e che tutti i presenti fuori su questa terrazza siano già al riparo…e se sarà necessaria guadagnare secondi per permetterle di mettersi in salvo e permettermi di indietreggiare in cerca di riparo prima che il malcapitato spari alla bombola , lancerò nella direzione opposta l’attizzatoio da caminetto per distrarlo dal suo obbiettivo e tenerlo il più lontano possibile da noi ….spero in tutto questo che la mia ferita regga allo sforzo dandomi il tempo di salvarmi…

Allison Greene
Terrazzo di Household

Mariko e Lèonie rifiutano il mio aiuto e mi intimano di recuperare l'agenda. Questo è...meglio di quanto avessi sperato. Ovviamente, c'è la fregatura: devo chiedere all'agente Rocca di sparare alla bombola, una volta che essa sarà in posizione. Non sono idiota (non completamente), so cosa significa: non ne uscirà vivo. Io...non impazzisco all'idea, ma comprendo che è la cosa giusta da fare. No, non è vero, ormai non c'è più nulla di giusto o sbagliato in tutta questa faccenda. Ora si tratta di cose necessarie. E che qualcuno spari alla bombola è necessario. Sì, è necessario. Non posso farlo io, non so nemmeno se ne sarei stata in grado, quindi deve farlo qualcun'altro.
Annuisco alle mie compagne e poi mi rivolgo a Lèonie, la cui parte nel piano è cruciale alla mia sopravvivenza: <<Non farmi sbranare, voglio diventare famosa quando esco da qui>>. Le faccio un occhiolino e, appena mi rendo conto che Mariko ha avviato il piano, corro con tutte le mie forze verso l'agenda e la afferro. Non mi curo del mostro, sperando con tutta me stessa che l'estintore lo abbia distratto veramente. Poi mi fiondo verso Anthony, lo guardo dritto negli occhi e gli dico: <<Devi sparare alla bombola che il militare biondo farà rotolare appena si troverà vicino al mostro! Tieniti pronto!>>
Appena Lèonie lancerà il suo estintore correrò al sicuro, dove vi sono gli altri civili.