Serata fortunata
Salve a tutti, salve anche a te Lauren. Ma... un attimo, dove sei?
L: Scordatelo.
Cosa?
L: Scordati anche solo di pensare lontanamente al fatto che io possa farmi vedere in questo modo.
Non capisco.
L: Non ti è bastata quella foto bruttissima? Vuoi inabissare la mia dignità ancor di più?
Come se dipendesse solo da me... continuo a non capirti, comunque.
L: La divisa, Burattinaia.
... Lauren, Burattino che non sei altro, muoviti, non farci perdere tempo.
L: e va bene, ma sappi che è l'ultima volta. Ho passato più tempo in biblioteca e sono riouscita ad avere una promozione. Dimenticati di questa divisa!
Ehm, Lau ...
L: ... che c'è?
Credo che al secondo grado la divisa rimanga la stessa.
L: N-non ci credo, ora vedi, vuoi rendermi la vita insopportabile, lo so. Ora vedrai!
Ehm, okay, come vuoi.
L: Credo di odiarti.
Sappi che la cosa tra qualche tempo sarà ricambiata. Comunque, che progetti hai per stasera?
L: USCIRE.
Dovresti impegnarti sul lavoro se vuoi levarti quella divisa...
L: Dovrei uscire di casa se vuoi un dannatissimo erede, no?
Tecnicamente tu una casa nemmeno la possiedi.
L: Tecnicamente ti ho già detto che ti odio? E' inutile ricordarmelo. Stasera si esce, punto.
Come vuoi. Cambiati almeno, quella divisa effettivamente è proprio brutta tesoro.
L: ... no comment.
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L: Eccomiiii.
Sei passata dalla palestra?
L: Ehm, si. Da cosa l'hai capito.
Non puzzi.
L: ...
E' vero!
L: Andiamo in qualche dannatissimo posto, và.
Cammina e cercati qualche posto che ti piace. Non dimenticare, hai promesso che avresti trovato un possibile compagno.
L: Si si, tra un divertimento e l'altro...
LAUREN!
L: Parlavo del tiro a freccett.... ODDIO. LUI. LUI, E' LUI. SONO DISPOSTA A DARTI UN'EREDE ANCHE ORA. MA CON LUI.
Chi? Lauren? Lauren?!
L: Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao.
?: ... Ciao.
L: Io mi chiamo Lauren, sono nuova di qui, sai consigliarmi come divertirmi?
?: Sei nuova? Sarò lieto di aiutarti allora
Lauren, mi sa di pervertito, cambia!
L: Assolutamente no!
Lauren, comando io!
L: Ma se è perfetto! E' un bellissimo ragazzo.
... E' buio.
L: Dai, è palestrato.
... Appunto, indossa una TUTA per uscire LA SERA. Fatti due domande.
L: Senti, ci devo fare io l'erede, non tu.
?: Ehm, con chi stai parlando? Comunque io sono Mithun, Mithun Khan.
L: ....
Vuoi un'erede con quel nome, Lauren?
L: ... Che vuoi che sia, voglio un erede con la sua faccia.
L: Bene, allora, Mithun, dove mi porti?
M: Entra qui in questo locale con me, di solito cantano al Karaoke.
L: Bene, andiamo
L: Ma che bel posto, ci vieni spesso?
M: Si, di solito. Soprattutto con i miei compagni di squadra.
L: Hai visto? E' anche un calciatore, soooooldi. Teeeeetto, caaaasa, mooobili. Muuuuro.
Quanto sei venale.
L: Anche tu lo saresti stata nelle mie condizioni. Ed è anche un bel ragazzo!
... Ha una chiazza di sudore sul colletto.
M: Ma con chi stai parlando? Sembri ... strana.
L: Non parlo con nessuno.
M: Mh, okay. Sei qui da molto?
L: No, sono qui da qualche giorno. Sono una giornalista, sai? O meglio... sono su quella strada.
M: Ah, bhè, bisognerebbe sempre iniziare da qualcosa, no?
L: Si, però pochi soldi, molti problemi. Pochi amici, poi.
M: Ma è normale, dai. Se vuoi posso rimediare al terzo problema.
L: Problema amici?
M: Esatto, ho organizzato una festa. Sarà divertente, questo è il mio indirizzo.
L: Oh, davvero? Posso venirci?
M: Ovvio, però vieni con me fuori, questi stonano.
L: Certo
L: Finalmente silenzio!
M: Ahah, sono d'accordo, siediti qui con me. Vedi che bel cielo che c'è.
L: Oh, effettivamente.
M: Domani comunque sarà una festa formale. C'è gente pesante. Ma almeno ci sarai tu a rallegrarmi l'atmosfera!
L: Oh, che tenero.
M: E' tardissimo e domani ho un allenamento, devo andare. Conto sulla tua presenza!
L: Ci sarò. A domani!
... Non puoi andare ad una festa!
L: E perchèè?
Ti lamenti, però non fai niente per risolvere i tuoi problemi!
L: E' ricco, li sto risolvendo i problemi!
Dovresti creare una famiglia basata sull'amore!
L: Il fatto che io non te lo dimostri non significa che non mi piaccia.
... Preferisco non commentare, però se ci vai tenta almeno di non rovinare tutto.
L: Io? Rovinare tutto? Ma per chi mi hai presa?
Ora scusami ma non seguirmi domani, preferirei scegliere da sola come vestirmi e prepararmi.
Come vuoi
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Lauren spero tu non abbia fatto danni in mia assenza.
L: Zitta, taci di nuovo, la casa dovrebbe essere questa!
Lasciati vedere almeno.
L: Zitta ho detto!
Sembri una prostituta d'alto borgo.
L: non comprendi niente, va a quel paese e fammi godere questa dannatissima festa. E il mio Mithun, ti prego.
Okay...
L:Oddio, ma chi sono questi? Che è questa festa? Ma che noia! Dov'è il mio Mithun, eh?
Io te l'avevo detto, non dovevi fidarti, non doveeevi!
L: Zitta. Gli sarà successo qualcosa, devo chiamarlo, devo sapere dov'è!
Ma ti stai preoccupando?
L: Nooo, guarda. Me la sto spassando.
Oddio, Lau, mi stupisci, hai paura che sia successo qualcosa di brutto?
L: Si...
Allora ti piace davvero!
L: Mi preoccupo di quello e di tante altre cose, il mio tetto, il mio angolo cottura, il mio angolo ricreativo!
... Il tuo angolo che?
L: Ah, si, sai, avevo pensato. Una bella serra, bellissima serra! Sul retro della casa, dove poter leggere e ...
LAUREN!
L: Okay, okay, lo chiamo dai!
L: Ehi, Mithun, sono Lauren. Dove sei? Sono qui, ma..
M: In bagno, secondo piano. Raggiungimi. Mi sto annoiando.
L: oh, ehm... okay!
Che ci fa nel bagno?
L: Ma che vuoi che ne sappia! Scusami eh, ma l'Onnipotente non dovresti essere tu? Non dovresti sapere tuttoooo?
Io non lo muovo, cretina.
L: Sei inutile. Zitta ora!
M: Lauren! Finalmente, oddio. Che noia. Mia madre vuole appiopparmi quella cretina della mia procugina!
L: Eeeeh?
M: Si, Arielle Chan. Ci stavamo frequentando, ma io l'ho rifiutata stamattina.
L: oh... e come mai?
M: Perchè... non mi andava più. Non conoscevo ancora cosa volevo.
L: Cosa vuoi?
M: Conoscere qualcuno che mi faccia battere il cuore già dalla prima sera che la incontro.
L: ... Ah.