Discussione: [Legacy -Sfida delle Sfide] Un posto al sole Capitolo 2.9 NEW 31/08

Capitolo 1.2
-Passato e presente-

Nel capitolo precedente: Sebastian è arrivato a Monte Vista e si è arruolato come pulitore di latrine. Senza casa e senza soldi è costretto a dormire alla caserma dei vigili del fuoco. Esercizio fisico e determinazione gli hanno fruttato la sua prima promozione sul lavoro.





Quasi stentavo a crederci! Avevo ricevuto la mia prima promozione!! E senza manco essermi sacrificato più di tanto!! Oh quanto avevo voglia di prendere subito il telefono per chiamare mio padre e sbattergli in faccia questa clamorosa notizia!! Io che avevo ricevuto la mia prima promozione sul lavoro!!! Ero così fiero di me, per la prima volta nella mia vita qualcuno aveva apprezzato quello che ero!! Era davvero una bellissima sensazione e nonostante le ore sfiancanti trascorse al lavoro mi sentivo di ottimo umore!! Nel tragitto verso casa mi convinsi che nulla avrebbe rovinato quella che era diventata una bellissima giornata per me. Ma poi quando l’auto si fermò davanti al mio lotto vuoto, decisamente mi resi conto che quello sprazzo di “bellissima giornata” era tornato ad essere una pessima giornata per me.



Con la prima promozione ero riuscito finalmente a mettere da parte qualche quattrino e avevo veramente sperato di spenderlo magari organizzando una bella festa o affittando la sala vip di una qualche discoteca esclusiva ma poi mi ricordai dov’ero: a Monte Vista non c’era nessuna discoteca esclusiva e soprattutto io non avevo una casa dove poter organizzare alcuna festa.

E così i primi soldi guadagnati dovetti spenderli per comprarmi un posto dove dormire!!



Ero amareggiato, quei pochi soldi che ero riuscito a guadagnare mi servirono a mala pena per comprarmi queste quattro porcherie. Il letto mi sembrava quello di una prigione, il frigo puzzava già pur essendo nuovissimo ma soprattutto vuoto, il legno del tavolo era grezzo e ruvido, e di certo non aveva mai visto un antitarlo, la sedia era sbilenca e ogni volta che mi sedevo scricchiolava in modo sinistro… insomma non c’era una cosa che andasse bene. L’unico oggetto nuovissimo che ero riuscito a permettermi era la sbarra: ero determinato ad aumentare il più velocemente possibile la mia abilità atletica, visto che il minimo sacrificio fatto il giorno precedente mi aveva dato un grande risultato e cioè la promozione!! Quindi nonostante la stanchezza, non persi tempo:



non pensavo di essere così fuori allenamento, eppure quella maledetta sbarra era un attentato alle mie povere braccia! Ma se c’era una cosa che mio padre non sapeva neanche che possedessi, era la determinazione: se mi mettevo in mente una cosa, quella doveva essere. E io volevo altri soldi e l’unico modo era ottenere una promozione. E per ottenere la promozione dovevo allenarmi, non c’era scampo.

Quella notte però, non era una notte qualsiasi, lo capii subito vedendo la luna splendere in alto nel cielo:



sembrava vicinissima ma soprattutto sembrava brillasse di luce propria! Era davvero incredibile, ero quasi sicuro che a Maree Splendenti non mi fossi mai soffermato tanto ad osservare la luna. Ma d’altronde la notte avevo ben altre cose da fare!! Dopo un allenamento estenuante e dopo essermi rifocillato per bene (avevo talmente fame che riuscii quasi a non notare l’orrenda puzza che il frigo aveva dato ad ogni cosa commestibile) mi misi a dormire



la notte c’era un’escursione termica veramente pazzesca, e io con quella coperta consunta soffrivo pure il freddo! Ma vi rendete conto??? Costretto pure a patire il freddo in uno sperduto paesino di campagna. E con questi pensieri di certo non vedevo l’ora di addormentarmi, per tornare nel mio adorato “posto al sole”…

Ma come avevo intuito quella notte non era una notte come tutte le altre:



improvvisamente apparve questo essere mostruoso a pochi passi dal mio letto, e subito dopo ne spuntò un altro



ero pietrificato. Non avevo nulla per proteggermi, che so una mazza da baseball, un coltello, una padella insomma qualunque cosa che potesse aiutarmi in caso di attacco di uno zombie. Poi pensai che la mia miglior difesa forse era proprio quella di fingermi morto. Di certo agli zombie li avrei fregati di brutto, visto che son conosciuti per non essere proprio creature dall’intelletto sviluppato, ma intanto io come avrei trascorso l’intera notte??? Di chiudere occhio “per davvero” non se ne parlava, non con quei due mostri accanto al mio letto e soprattutto col pericolo incombente di un attacco. Così allora feci come quando ero piccolo e dentro di me ripetei: “tranquillo Seb, finché sei sotto le coperte, niente ti potrà accadere”! E incredibile ma vero, quel trucco funzionava ancora alla perfezione e dopo pochi minuti ronfavo come un angioletto!!

L’indomani mattina, nonostante fossi riuscito a dormire discretamente, malgrado il sonno disturbato da incubi ripetuti, la giornata subito prese una brutta piega. Mi preparai un panino con marmellata e quando ebbi finito mi ricordai di doverlo mettere quanto meno sotto l’acqua. Io da sempre sono stato molto ordinato, se c’era una cosa che mio padre apprezzava in me era proprio il fatto che odiassi il disordine almeno quanto lui.



Però poi mi ricordai che i soldi non m’erano bastati a comprarmi pure un lavandino, quindi il piatto sporco sarebbe rimasto lì e insieme a lui sarebbero arrivate le mosche, e insieme alle mosche le malattie e insieme alle malattie… va bé lasciamo stare, meglio che non ci pensi!! Quella giornata dunque era cominciata storta, ma non avevo nessuna intenzione di rimanere di malumore per tutta la giornata così decisi di sfiancarmi per bene alla sbarra, se non altro quando anche l’ultimo neurone sarebbe morto di fatica non avrei più potuto pensare a che tipo di sciagura m’era capitata!!



Quando uno comincia a pensare che le cose non potrebbero andare peggio poi, ci si auto convince che la situazione, per forza di cose possa solo migliorare.

Ma è in questi casi che comincia a piovere!



Bè se non altro ai temporali ero già stato abituato quando vivevo a Maree splendenti, perciò non sarebbero state certo due gocce a demoralizzarmi ancor più di quanto non lo fossi!! In caserma avevo sentito che quel giorno era arrivata la fiera per cui decisi di farmi un giro lì giusto per vedere come si divertivano i miei nuovi concittadini

Arrivato lì mi accorsi che proprio vicino all’entrata c’era un campo di zucche e peggio d’un morto di fame, mi ritrovai a raccoglierle avidamente prima che a qualcun altro venisse quella brillante idea.



La cosa buffa è che io ho sempre detestato la zucca, odio quel suo sapore dolciastro, e infatti di certo non le raccolsi per cimentarmi in qualche strana ricetta ma piuttosto per farmi qualche spicciolo rivendendole U_U Ok, più in basso di così non potevo davvero scendere. Il mio stomaco cominciò a brontolare così mi diressi alla bancarella nella speranza che, in periodo di festa, offrissero almeno un dolcetto o uno spuntino.



Ma la gentile signorina mi disse che lì di certo non avrei scroccato cibo gratis. Io scroccone??? Ma ci rendiamo conto??? Con gli spiccioli che mi portavo in tasca quando ancora ero ricco sfondato, mi sarei comprato l’intera Monte Vista U_U E quella mi dava dello scroccone, roba da non credere, proprio della seria “tu non sai chi sono io”!!! Ma la verità era che in quel paesino dimenticato da Dio e dagli uomini era davvero un signor nessuno. Senza casa e senza soldi di certo non potevo biasimare la ragazza che m’aveva scambiato per un senzatetto! Lo ero davvero!!!

Comunque, forse per dimostrare a me stesso che nulla poteva sconfiggermi ma soprattutto per ammazzare il tempo, entrai in una specie di casa degli spettri l’unica vera attrattiva della fiera che m’incuriosiva almeno un po’.



Pensai fosse la solita cosa da bambini e invece una mummia me le suonò di santa ragione! Stanco, zuppo, frustrato e umiliato da un rotolo di carta igienica, chiamai un taxi per andarmene il più in fretta possibile da quell’orribile posto.



Nel tragitto verso casa, mi ricordai che con quella pioggia insistente non sarei sopravissuto alla notte senza un tetto sopra la testa, una polmonite mi avrebbe fulminato in tempo da record se non fossi corso ai ripari. Non mi rimaneva che la caserma dei pompieri.

Visto che non avevo toccato cibo, la prima cosa che feci una volta ritrovatomi all’asciutto, fu prepararmi qualcosa da mettere sotto i denti.



Peccato che pure il cibo faceva schifo!! Insomma non vedevo l’ora che quella giornata finisse, avevo la strana sensazione che male era cominciata e peggio sarebbe finita. Infatti quando andai in bagno per prepararmi ad affrontare un’altra notte gelida, mi si ruppe il water U_U

E per la successiva ora mi toccò lavorare di brutto per sgorgare quell’aggeggio infernale.



A Maree splendenti i water non devono essere sgorgati U_U almeno non dai proprietari U_U e il bello era che quel water manco era mio!!! Com’era possibile che fossi caduto così in basso??? Decisi di dormirci su, perché se mi fossi messo ad analizzare la mia situazione penso che mi sarei gettato dalla finestra seduta stante.



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