Discussione: [Legacy -Sfida delle Sfide] Un posto al sole Capitolo 2.9 NEW 31/08

Capitolo 1.9
-Un arrivo tanto atteso-

Nel capitolo precedente: Ethan festeggia finalmente il compleanno diventando un bel bambino allegro e vivace. Continua ad essere molto legato a Lukas, la sua bambola immaginaria diventata animata e passano molto tempo insieme giocando in casa o all'aria aperta. Ma crescendo Ethan può anche interagire di più con Boogie e i due diventano presto inseparabili. E anche per il cagnolino di casa è arrivato il momento del compleanno e dal tenero e piccolo batuffolo quale era, diventa un enorme cagnolone peloso! Intanto Edith riesce finalmente a scoprire la pozione metamorfio...


La situazione era questa: Edith era riuscita a preparare la pozione per rendere reale Lukas e mi aspettavo che da un momento all’altro la regalasse a Ethan. Ma se pensate che mi ero arreso sulla questione di allargare la famiglia vi sbagliate di grosso! Infatti quella mattina, prima che Edith scappasse al lavoro, decisi di affrontare di nuovo l’argomento



Le dissi apertamente che non riuscivo a capire questo suo totale rifiuto di avere un altro figlio… ok capivo il fatto che voleva fare carriera, l’avevo accettato ormai da tempo, ma ero ancora profondamento convinto che le due cose non necessariamente dovessero essere in collisione. Avrebbe potuto comunque sfruttare il periodo di maternità per approfondire le sue conoscenze in campo logico o atletico quindi non sarebbero stati giorni del tutto sprecati!



Ma ogni mia argomentazione fu smontata: oltre alla questione lavorativa, lei ormai si sentiva troppo grande per pensare di rimanere di nuovo incinta, era felice di aver avuto Ethan e continuava ad adorare i bambini ma non se la sentiva proprio di ricominciare con pannolini e biberon.

Questa volta però le dissi che non necessariamente avremmo dovuto ricominciare con pannolini e biberon. Ci avevo pensato a fondo, notte dopo notte, ed ero giunto alla conclusione che forse entrambi potevamo avere quel che desideravamo. Lei non voleva ricominciare con pannolini e biberon né tantomeno stare a casa in maternità. Io ero disposto ad accettare questa cosa ma anche lei avrebbe dovuto scendere a patti con me. Io desideravo davvero un altro figlio, non riuscivo proprio ad accettare l’idea di lasciar crescere Ethan come figlio unico perciò le feci una proposta che non avrebbe potuto rifiutare. Mi ero informato per bene ed ero arrivato alla conclusione che la soluzione migliore per avere entrambi ciò che volevamo era adottare un bambino. Avevo pensato ad un bambino un po’ più grandicello, che potesse far compagnia ad Ethan e crescere con lui. Avrebbero comunque avuto qualche anno di differenza ma ero sicuro che questo non avrebbe impedito ad entrambi di godere della compagnia dell’altro. Avevo pensato anche che sarebbe stato meglio per Ethan un fratellino, piuttosto che una sorellina. Insomma avevo davvero pensato a tutto e non aspettavo altro che l’ok di Edith!



E lei, forse un po’ per convinzione, forse un po’ per esasperazione, mi disse che l’idea di adottare un bambino non era poi tanto male… in fondo c’erano tanti bambini bisognosi di una famiglia che li amasse e si prendesse cura di loro! Ero felicissimo! Finalmente avevo trovato il modo di convincere Edith!

Feci subito la telefonata ma solo nel pomeriggio arrivò…. Jace!



Arrivo di corsa sotto la pioggia battente… era fradicio da capo a piedi che subito gli diedi degli abiti asciutti e puliti con cui cambiarsi. All’inizio era piuttosto spaesato, si vergognava e dopo essersi cambiato andò a sedersi sul divano, non sapendo bene cosa potesse o non potesse fare



Nonostante la sua timidezza, si vedeva che era un bambino molto dolce già dall’espressione del suo viso e dai suoi lineamenti delicati. Rimasi ad osservarlo per un bel po’ non sapendo bene come comportarmi con lui. Insomma non sapevo che passato avesse, cosa pensava di questa sua nuova situazione, se si sentiva felice di aver trovato una famiglia oppure se si sentiva triste di aver lasciato i suoi amichetti della casa famiglia dove viveva… Poi d’improvviso mi resi conto che era diventato mio figlio, che con lui avrei dovuto avere lo stesso comportamento che avevo con Ethan e non avrei dovuto fare nessuna distinzione tra i due. Sapevo che non era facile, ma dovevo essere io a conquistarmi la fiducia di Jace e non viceversa.

Così gli dissi di avvicinarsi




E cominciai a dirgli che con me poteva parlare di qualsiasi cosa, che ora era diventato a tutti gli effetti mio figlio e io suo padre e ora il legame che si era creato tra di noi era indissolubile. Insomma cercai di aprirmi con lui e di essere sincero nella speranza che capisse che lui poteva fare altrettanto con me!

Lui rimase in silenzio, alla fine annuì semplicemente quasi in imbarazzo. Così decisi di chiedergli che cosa gli piaceva fare e lui senza indugio mi disse che adorava dipingere! Il che era una fortuna per lui perché giusto qualche tempo fa avevo comprato il cavalletto da pittore




Che subito volle provare!

Nel frattempo il membro a quattro zampe della nostra famiglia, accortosi della strana presenza in casa, venne da me, quasi a chiedermi spiegazioni

Lo rassicurai dicendogli che Jace sarebbe stato un altro ottimo amico per lui, nonché compagno di giochi e scorribande! E Boogie quasi avesse capito davvero il mio discorso e quasi a volermi ringraziare mi saltò sulle spalle



e mi strinse in un abbraccio tutto pelo e bava

Jace probabilmente incuriosito dai guaiti subito volle conoscere questo meraviglioso cagnolone e giusto per farselo amico gli offrì per prima cosa un croccantino dall’aspetto veramente invitante



Boogie, goloso com’era subito prese in simpatia il bambino. E quando Boogie prendeva in simpatia qualcuno ovviamente non poteva mancare la corda!!

E ovviamente le coccole!



Io intanto avevo ripreso ad armeggiare qualsiasi cosa mi capitasse a tira. Mi mancava poco per diventare un maestro del fai da te e in caserma ero ormai richiestissimo quando si trattava di riparare qualche aggeggio rotto!

E proprio in quel momento mi si avvicinò Jace



Quello che mi chiese mi fa rabbrividire ancora oggi… visto che c’ero solo io in casa, si era domandato se per caso gli altri membri della famiglia non fossero così contenti del suo arrivo… E io prontamente gli spiegai che erano solo impegnati: Edith, la sua mamma, era al lavoro, mentre Ethan, suo fratello, era al doposcuola! Lui parve tranquillizzarsi ma non troppo, sino a quando Edith non fece ritorno a casa



Come potete vedere, avevo ragione quando vi dissi che aveva fatto un bel po’ di carriera!

Appena Edith vide Jace subito gli si avvicinò con un sorriso smagliante




Anche lei ci tenne a dare il benvenuto al piccolo e a metterlo subito a suo agio in casa nostra. Capivamo perfettamente che per lui non doveva essere facile ma speravamo vivamente che con noi si trovasse bene.

Poco dopo fece ritorno a casa pure Ethan. Con lui avevo accennato un po’ sbrigativamente della cosa e mi era sembrato subito molto contento ed eccitato di diventare fratello maggiore! Appena arrivò a casa corse immediatamente da Jace e lo salutò così



Se ci penso ancora rido

Comunque i due bimbi cominciarono a conoscersi chiacchierando del più e del meno mentre io ed Edith eravamo in cucina intenti a preparare la cena.



Senza farci sentire dai bimbi le chiesi che ne pensava di Jace e lei senza esitazione mi disse che era contenta di averlo adottato. Addirittura mi disse che era contenta che avessi insistito così tanto, perché probabilmente lei alla fine non avrebbe trovato il coraggio. In fondo anche lei era contenta che Ethan avesse un fratello, anche se non di sangue. L’importante era che tra loro nascesse quel legame speciale tipico dei fratelli, e da come conoscevamo Ethan, non avevamo dubbi che avrebbe fatto di tutto per far integrare Jace nella nostra famiglia. E infatti pochi minuti dopo ce li ritrovammo in cucina a ridere come matti mentre si tiravano cuscinate



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