M-ma...
Tu NON PUOI lasciarmi così! Io DEVO assolutamente sapere qual è il segreto del padre di Holly! Ti prego, aggiorna prestissimissimo(?)!
PS. Complimenti per il capitolo, foto e scrittura migliorano a vista d'occhio!
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M-ma...
Tu NON PUOI lasciarmi così! Io DEVO assolutamente sapere qual è il segreto del padre di Holly! Ti prego, aggiorna prestissimissimo(?)!
PS. Complimenti per il capitolo, foto e scrittura migliorano a vista d'occhio!
La mia legacy:
Aggiornamento del 09/01 - 2.5 Il ciclo della vita (parte seconda)
Capitolo nove: Una bambina di nome Jessy.
Non lo so. Non so proprio che fare, la curiosità mi sale giorno per giorno, voglio sapere che succede, cosa ha da dirmi mio papà ma ho anche paura, paura che possa cambiare qualcosa, e non sono pronta ad altri cambiamenti, la mia vita si sta stabilizzando solo ora, mia madre ha ricominciato a sorridere, ho degli amici veri, un ragazzo che mi vuole bene, e anche se mi manca papà, non so se me la sento di affrontare qualunque cosa sia. Forse dovrei far passare un po' di tempo e vedere come vanno le cose, se tutto rimane così tranquillo posso anche fare un viaggio a Twinbrook a vedere che succede.
Passano i giorni ma è inutile, la lettera rimane il mio pensiero fisso, la rileggo di continuo, ma come ha scritto papà non ho detto nulla a mamma, non voglio che si preoccupi, lasciamola serena per un po', almeno fino a quando non so di cosa si tratta. Mattia ogni tanto mi chiede se ho deciso cosa fare, se voglio che mi accompagni, o se ho bisogno di qualcosa; è molto dolce, ma non voglio coinvolgerlo più di tanto. A Betty non ho detto nulla, e Debby non l'ho più sentita e non ho intenzione di farlo; mi toccherà affrontare tutto da sola.
Dal giorno che ho ricevuto la lettera ho pensato molto a mio padre, mi sono chiesta com'è diventato, se è cambiato o se è sempre lo stesso, se ha trovato un'altra donna o se è da solo. Magari non sa come chiederci di tornare e ora è in quella grande casa tutto da solo, mi dispiacerebbe vederlo triste. Chissà come va il suo lavoro, o se ha portato avanti la sua passione per i cavalli. Lo sento ogni tanto ma facciamo solo due parole; molte volte sono io a non voler parlare troppo, alle volte è lui che non ha tempo, quindi dopo esserci chiesto come stiamo, se ci sono novità, ci diciamo che ci vogliamo bene, che ci manchiamo e che non vediamo l'ora di vederci, ma nessuno dei due fa il primo passo per incontrarci o migliorare le cose. Non mi ha più chiamato, l'ultimo contatto è stata la lettera, dopo di che non l'ho più sentito.
Sono passate altre due settimane; il professore passa sempre più tempo a casa nostra, la mamma è felice e ha anche ottenuto un paio di promozioni. Bet e Tim sono inseparabili, a volte mi chiedo se sono uno l'ossigeno dell'altra; ma è bello vedere una coppia di adolescenti che si amano e si rispettano come adulti. con Mattia va tutto bene, ci vediamo regolarmente, passiamo bellissimi momenti, e io credo che sto cominciano ad innamorarmi di lui. Ma la cosa più importante è che sono appena andata a comprare un biglietto del treno per Twinbrook. Si, ho deciso di andare a scoprire questo grande segreto.
Sono partita da qualche ora, il viaggio non è molto lungo ma sembra infinito, per via dell'ansia e della paura.
Arrivata alla stazione di twinbrook, ho visto papà. E' venuto a prendermi, l'ho chiamato prima mentre ero sul treno per dirgli l'ora in cui sarei arrivata. Ci siamo abbracciati. Era così felice di vedermi, e ovviamente anche io lo ero.
Non è cambiato per niente, è il bellissimo uomo che ci ha abbandonate qualche tempo fa. Seduta nella sua macchina, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, ma nessuno dei due toccava argomento “lettera”.
Siamo arrivati. Oddio, che effetto vedere la mia vecchia casa, la stanza, soprattutto paragonata a quella dove vivo ora.
Ehi, un momento! Chi è quella stangona che viene verso di me con la faccia da ebete?
<<Holly, finalmente. Non vedevo l’ora di conoscerti. Tuo padre parla di te in continuazione, e io gli dico sempre “quando me la fai conoscere?” e oggi, beh eccoti qui. Non sai che piacere; fatti abbracciare cara. Sei ancora più bella di come ti descrive Josh>> disse la donna schizzata, e fece per abbracciarmi, ma mi sono spostata.
<<Oh scusa, hai ragione, non mi sono presentata; sono Samantha Coops, la fidanzata di tuo padre>> e mi diede la mano. <<Holly, ma vedo che questo già lo sai>>. Mi sta antipatica, è ufficiale.
Ultima modifica di MartaM.; 16th March 2012 alle 18:49
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Siamo entrati in casa, è ora di pranzo e il tavolo è imbandito di roba, nemmeno fosse il cenone di capodanno, ma devo ammettere che chiunque abbia cucinato è un ottimo cuoco. <<Allora tesoro, come va a Sunset Valley? La scuola va bene? Ti sei fatta nuovi amici?>> chiese papà mentre mangiavamo. <<Ora va tutto bene, la scuola mi piace e mi sono fatta degli amici molto simpatici, a cui voglio già un gran bene; tu papà stai bene?>> <<Sono contento piccola mia. Io si sto molto bene, anche se mi manchi ogni giorno>> disse. <<E il fidanzato Holly?>> intervenne Samantha. <<Ehm..>> <<Dai amore, la metti in imbarazzo così. Sono sicura che non dice niente perché ci sono io. Vero piccola?>> disse papà. <<Esatto. Voi due da quanto state insieme?>>
<<Un paio di mesi>> rispose papà. <<Ma no caro che dici, sarà più di un anno!>> <<Sam!>> la richiamò papà. <<Oh, scusa>> disse lei alzandosi per raggiungere la cucina.
<<Un anno eh? Complimenti Josh! Ora basta convenevoli, cos’è quella lettera?>> sono infuriata nera. Mio padre ha tradito mia mamma per tutti questi mesi, per di più con un oca. Ecco perché l’ha lasciata. Str***o.
<<Holly, vieni mettiamoci a sedere sul divano così ti posso raccontare tutto>> così dicendo ci siamo spostati in salotto. <<Ricordi il viaggio che feci in Francia?>> domandò. Annuii. <<Ecco, durante i tre giorni di permanenza a Parigi, ho conosciuto Samantha, faceva la guida turistica e nel tempo libero, tra una riunione e l’altra, lei si era offerta di farmi visitare i posti più belli>> disse con lo sguardo perso nel vuoto.
<<A Parigi, si trova la fabbrica di nettare, che Sam mi ha mostrato, e tra una degustazione e l’altra abbiamo alzato un po’ il gomito, perciò a fine serata, ebbi tradito tua madre, senza ricordarmelo il giorno dopo>> continuò.
<<Qualche tempo dopo ho ricevuto una visita in ufficio; Samantha con una bambina in braccio>> continua a fissare il vuoto, vedo il rimorso nei suoi occhi. <<E ora arrivo alla lettera; ho continuato a vedere Sam e Jessy, alle vostre spalle, ma un giorno Samantha venne da me, dicendomi che era stata licenziata, non aveva più un soldo e se non facevo qualcosa gli assistenti sociali avrebbero portato via la bambina>>.
<<Ho dovuto farlo capisci? Non potevo permettere che portassero via tua sorella. E l’unico modo era farle venire a vivere qui, in modo che potessimo dimostrare di poterci permettere economicamente di crescere Jessy>> disse quasi in lacrime.
<<Mamma sa che sei qui?>> chiese infine. Scossi la testa. <<Bene. Non so diglielo anche a lei>> <<No, per ora lasciamola tranquilla. La parlerò io. Ora me ne vado a dormire, e domani mattina mi accompagni in stazione>>; lui fece un cenno d’approvazione. <<Notte>>.
Scusate se dal prossimo capitolo vedrete delle modifiche, tipo gli occhi dei sims, skin ecc, ma avendole cambiate ora si vedrà la differenza.
Ultima modifica di MartaM.; 16th March 2012 alle 18:54
Questo paparino è molto monello Non può che chiamarsi Josh XD Abbiamo beccato gli stessi nomi e se Holly vuole, la mia Sophie può darle consigli dato che si è trovata nella stessa situazione XD Bravissima per il treno, la foto spezzettata dalle finestre è perfetta
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Marta quei quadri di sunset mi hanno colpita molto, sei una genia...
e il paparino è un vero monello...
aspetto il prossimo capitolo...
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
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