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  1. #1

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    [Sospeso]Amore proibito Primo capitolo

    Amore proibito

    Avviso importante:
    Questo diario non è adatto al publico dei più piccoli, non mi prendo nessuna colpa o responsabilità se qualcuno si sente offeso e scandalizzato dalle foto (censurate dove si può) o dal racconto (anch'esso censurato dove si può).
    Quindi vi prego di riflettere bene, prima di aprire questo diario.
    Grazie



    Trama
    Leonard è il figlio di Adele e Ferdinando genitori di Serafina e Martino.
    Dopo la morte dei ragazzi Adele finì serva in una locanda non specificata, mentre Ferdinando continuò, il suo lavoro ed accudì il figlio più piccolo Leonard con l’aiuto della sorella Lidia, di cui ha una figlia di nome Flora.
    Le due famiglie vivono insieme fino al compimento die dieci anni di Leonard, poi il padre lo porta in giro per il mondo, costringendo i due ragazzi a vedersi solo durante le vacanze estive o invernali.

    Introduzione
    Primo capitolo; Sofferenza

  2. #2

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    Re: Amore proibito

    Introduzione
    Londra estate… inizio 900

    Lei vestiva di un lungo abito rosso, stava seduta nell'erba fresca del primo mattino.

    Era da troppo tempo ormai che la osservavo da lontano. Questo mi preoccupava. Amavo il suo profumo fresco di menta, le guance color pesca e quegli adorabili occhi castani, trasmetteva purezza quella ragazza.
    La osservavo da lontano, dietro i cespugli,

    Avevo visto tanti uomini chiedere la sua mano, ma suo padre aveva rifiutato, non accettava di perdere ancora la sua adorata bambina. In effetti ogni volta che vedevo arrivare qualche uomo, con il mazzetto di rose e le buone intenzioni di amore eterno. Avevo paura.
    Paura che la portasserò via, paura che la sua innocenza venisse rubata.
    Ogni estate ci incontravamo, ogni estate le stavo vicino, la spiavo, cercavo di prendermi ogni singolo minuto, prima che l'inverno arrivasse ed io sarei stato strappato da lei ingiustamente.

    La vidi togliersi i vestiti e legare i suoi lunghi capelli in uno schignon sapevo che amava fare il bagno in quel lago, pensava fosse sola, non sapeva che la stessi spiando.
    Era una sofferenza non poter ammirare da vicino la sua pelle morbida ed anche il mio fisico ne risentiva, nei mesi invernali cambiavo ogni notte letto.
    Trovavo nelle donne qualcosa che somigliasse a lei e mi concedevo quell'amore proibito, il dramma arrivava il mattino quando accanto a me c'era qualcunaltra e non lei a curare i miei dolori e le mie ferite.

    Fui geloso dell'acqua che accarezzava lentamente il suo corpo.
    La mia erezione dolorosa inizio a farsi avanti, sarebbe stata un'estate ancora più dolorosa, adesso che il suo corpo era quello di una donna e le sue forme ben fatte, avevo tanto desiderato negli anni che lei fosse nata in un'altra famiglia in modo da poter chiedere un giorno la sua mano.
    Ma il destino aveva maledetto entrambi facendoci nascere con una parentela stretta, allora avevo cercato nella genealogia della nostra famiglia qualche parentela zingara.
    Gli zingari e i rom si sposavano tra cugini, mentre noi....
    Mio padre aveva capito le mie intenzioni, lui sapeva se n'era accorto tempo prima, molto prima di mio zio e prima che la storia arrivasse all'orecchio di mia zia Lidia cosi che tutto il mondo potesse sapere.

    Come potevo amare quella ragazza? Quale sporca perversione mi aveva preso? Forse era per il fatto di non avere una madre, mia madre.
    Fino hai miei dieci anni ero stato cresciuto in questo castello, mia zia Lidia mi aveva accudito come un figlio e Flora... la mia bellissima Flora mi aveva trattato sempre come un fratello.
    Ma avevo sempre voluto di più, le avevo sempre promesso un castello, tanto oro e gioielli e tanti bambini.
    Ma poi crescemmò e tutto fu diverso, mio padre mi portò via ci scrivevamo lettere, ci raccontavamo i nostri giorni e quelle poche righe mi davano una speranza di un amore impossibile, mi illudevano che lei un giorno potesse esser mia.

  3. #3
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Amore proibito

    un altro diariooooo...
    mi piace molto, sono curiosa di sapere come si svolgerà la storia...
    interessante

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  4. #4

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    Re: Amore proibito

    Citazione Originariamente Scritto da Sonia Visualizza Messaggio
    un altro diariooooo...
    mi piace molto, sono curiosa di sapere come si svolgerà la storia...
    interessante



  5. #5
    sim esperto L'avatar di MartaM.
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    Re: Amore proibito

    Wow, l'introduzione mi è piaciuta molto, sono parecchio curiosa di vedere cosa succederà.

    La mia legacy:


    Aggiornamento del 09/01 - 2.5 Il ciclo della vita (parte seconda)


  6. #6

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    Re: Amore proibito

    Chiedo scusa se ci sto mettendo tanto tempo, ma e un periodo che la scuola mi sta uccidendo e con il lavoro non riesco ad avvicinarmi al pc.

  7. #7

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    Re: Amore proibito

    1 primo capitolo
    sofferenza

    “Padre come avete conosciuto mia madre?“ chiesi.

    Nella vita avevo viaggiato molto insieme a mio padre, in un certo senso non ero mai stato a casa a parte nei giorni festivi dove mia nonna pretendeva la presenza di tutti i figli e tutti i nipoti.
    Quest'anno come negli ultimi cinque, mia zia Olivia era in attesa per la quinta volta e mia nonna aveva invitato costretta dalla parentela la figlia Lidia in cui non era in buoni rapporti!!
    “Non ricordo, forse ad una festa o al mercato“ rispose.

    “Odio quella donna con tutto il mio cuore, ma fortunatamente quell'essere spregevole mi ha donato te“ disse mia nonna con la voce rauca.

    Gli piaceva ascoltare quando suonavo il piano, ecco perchè nella residenza estiva ed anche in quella invernale aveva creato una stanza solo e soltanto per la musica.
    Spesso io e Flora l'avevamo dilettata a suon di duetti e sfide con piano e basso.
    E non finirò mai di ringraziare zia Olivia non solo per tutti i cugini con cui un giorno dovrò dividere un eredita infinità ma anche perche mi regala lunghe estati in compagnia di Flora, senza cugini da guardar correre di qua e la.
    Ma di una cosa ero sicuro, se mia madre era un essere spregevole da nobil donna finita a cameriera chissà dove, mia nonna era una serpe che aveva giocato bene le sue carte.
    “Parlatemi di mia sorella“ dissi, sapevo che quel argomento avrebbe fatto infuriare mia nonna,
    diceva che Serafina non era mia sorella, che un orfana adottata non poteva esser accettata in questa nobiltà, eppure mio fratello aveva amato quella donna e perso la vita per lei.

    “Era una persona dolcissima“ disse mio padre con una punta di rammarico nella voce, da quello che so ero appena nato quando lei si uccise.

    “Era una poco di buono, sia lei che la madre... e i miei due bambini ci cadderò dentro“ quasi non perse la sua compostezza per urlare quella frase e farsi venire il fiatone.

    “Non dovreste arrabbiarvi, sapete che non vi fa bene“ smisi di suonare per ascoltare la sua voce, voltai il capo verso l'angelo che era appena entrato. Con le prime luci del pomeriggio era ancora più bella.

    Se ne stava con la sua gattina tra le braccia, ad osservarmi anch'essa.
    Ero cosi geloso di quel tenero animale, se ne stava tutto il tempo accucciolato tra le sue braccia togliendomi ogni attenzione.
    “Avete ragione“ disse mia nonna.

    “Sono convinto che la madre era una poco di buono, ma non posso dire lo stesso di Serafina“ continuò mio padre.

    “basta, questo argomento mi innervosisce, non voglio più sentir parlare delle signore Burton“ cosi disse è cosi sarebbe stato.
    Agli occhi della gente, la signora Valois un anziava vecchietta ereditiera dal marito scomparso quasi sette anni fa, era una donna dolce e gentile, dedita alla beneficenza, non era altro che un diavolo nelle vesti di un angelo, aveva dato ad ogni figlio un educazione rigida quasi da militare e di conseguenza ogni suo figlio si era rivoltato contro di lei.
    La donna invece di cambiar idea per più di cinque o sei anni si era vestita a lutto dicendo che i suoi figli non erano mai esistiti finchè suo marito in punto di morte non volle vederli solo allora lei riallaccio i rapporti pretendendo che la figlia Lidia le cedesse la sua casa, dove adesso avremmo passato le vacanze estive, ma che vi vivesse dentro anche la nipote in modo che lei non fosse sola.
    Mia zia lidia accettò, senza sapere che avrebbe vissuto un inferno.
    Infatti dopo pochi mesi dalla casa di fronte al mare scomparverò piante e stili luminosi e floreali cambiati con tessuti scuri o rossi il più luminoso poteva esser il bianco.
    Solo le stanze personali della nipote e della figlia erano state lasciate stare, ma per il resto in casa non vi erano altri colori oltre al rosso, grigio e nero.
    Ecco perchè Lidia non accettava la madre e spesso aveva cercato di mandarla da noi, ma la donna ansiana ad ogni nostro invito si era detta dispiaciuta, ma si sarebbe sentita a disagio sola con due uomini anche se questi facevano parte della sua famiglia.
    Per non parlare del fatto che quando era stata Olivia a invitarla per un breve periodo a casa sua lei quasi non venne, non le piaceva l’idea di stare in una casa infestata da bambini,
    cosi mia zia Lidia dovette accettare per forza la mia “cara“ nonna.

    Camminavo girando in torno alla casa,

    era stata una cena tristemente lunga come ogni giorno, Non vi erano argomenti da trattare solo il fastidioso fruscio di una vecchia radio che non prendeva frequenze.
    Mia nonna odiava quelle diavolerie quindi non era molto socievole soprattutto se si trasmetteva musica non classica ma “Moderna“ quindi una volta finità la cena ognuno di noi era scomparso lasciando da sola la povera donna che non si sarebbe mai accontentata di nulla.
    “Sera“ la voce di Flora mi salutò, era sdraiata sull'erba fresca della sera, cosi bella alla luce della luna.

    Era stupenda.
    Mi sedetti accanto a lei osservandola, e subito il mio corpo notò la sua vicinanza di conseguenza reagi.
    “ E' una notte afosa“ dissi notando le piccole gocce di sudore dietro il suo collo.

    L’istinto di toccare quella pelle color avorio morbida e tenera.
    “Già, sarebbe stato più piacevole andare nella residenza invernale“ disse lei, almeno il fresco della montagna avrebbe raffreddato i miei bollenti spiriti.

    Sospirai in preda al panico cosa dovevo fare? Ogni giorno questo amore diventava un ossessione che mi lacerava dall’interno facendomi perdere il senno.
    “siete silenzioso“ sussurrò,

    Guardai quelle labbra rosse naturali, carnose a disegnaee il peccato che mi spingeva a voler un contatto di più.
    “Cosa vi affligge mio dolce cugino?“ chiese in tono mieloso e malizioso, non avrei mai avuto il coraggio di dirle cosa mi creava dolore, avrei perso per sempre l’unica persona che realmente amavo e che parzialmente mi capiva.
    “Niente, Flora e solo un periodo nero“ risposi cercando di convincere anche me.

    “Non so di cosa si tratta, ma passerà… tutto passa sempre“ mi consolò, appoggiando il capo sulla mia spalla.

    La strinsi forte a me, quel contatto mi provoco ancor più dolore, sapevo che era un semplice gesto di affetto e amore fraterno, eravamo cresciuti insieme e neppure la lontananza forzata aveva alleviato i dolori del mio cuore.
    Come potevo mai spiegare questa strana perversione? Cosa avrei detto a mio padre o alla stessa persona che amavo?
    “Voi due cosa ci fate li fuori a quest’ora? Rientrate subito in casa!“
    La voce rauca di mia nonna disturbo quel magico momento, erano solo le undici di sera e non vi era la possibilità di ribbattere quell’ordine.

    “Non penso che sia cosi scandaloso se stanno nella nostra residenza e non in giro“ borbotto zia Lidia mentre varcavamo l’ingresso.
    Se ne stava seduta sul divano a legere un libro di shakespeare,

    “ci sono delle regole da rispettare in questa casa“ disse mia nonna camminando lentamente davanti a noi e chiudendo la porta con tutte le sue tredici mandate.
    Mia zia chiuse il libro guardando in cagnesco la madre, capì subito che da li a poco ci sarebbe stata l’ennesima discussione e stavolta era per colpa mia.
    “Vi ricordo che questa e casa mia anche se voi avete deciso di cambiare ogni particolare, se queste regole non sono vi vostro gradimento avete altri due figli dove potete imporle“.
    Mia nonna la guardo e senza ribattere decise di salire nella sua camera.
    Una volta sicuri che fosse al secondo piano io e Flora finimmo di trattenere il respirò e ci sedemmo sulle poltrone, subito il mio sguardò andò a posarsi sul lago che recintava la dimora lussuosa.

    “Non dovreste esser cosi dura con lei madre in fondo e anziana.“ Disse Flora in difesa della nonna, il suo innocente cuore non vedeva ancora tanta crudeltà nei gesti della vecchia.

    “Ha già dettato troppe leggi assurde per lasciarla continuare, siamo in vacanza non sotto un regime militare“ rispose Lidia astiosa.

    Sorrisi guardando Lidia, anche nonna sfortunatamente sapeva ciò che stava accadendo quel richiamo non era per l’ora tarda ma per la vicinanza, mentre Lidia vedeva solo fratellanza e una punta di amore la nonna vedeva nei gesti della nipote malizia e sensualità che doveva esser abolita.
    Per lei tutte le donne che portavano vestiti scollati e gonne corte, si ritivano oltre le undici di sera e bevevano anche un bicchiere di vino era una cattiva e spregevole donna.
    E sfortunatamente per la nonna Flora rientrava in quella categoria, solo perche nei festeggiamenti di capodanno si era permessa di bere una goccia di shampagne.
    Il giorno dopo i festeggiamenti successe l’inferno tanto che Lidia esausta per le offese e le mortificazione che la nonna aveva dato alla figlia lasciò la residenza invernale prima del tempo lasciando la nonna in lacrime da sola con noi.
    “ragazzi io mi ritiro, sono esausta. Mi raccomando non fate troppo tardi“ Lidia mi fece l’occhiolino e andò via, anche se non accettava ciò che provavo della figlia si fidava di me e si fidava del fatto che Flora rimanesse sveglia fino a tardi con me, sapeva che non avremmo fatto niente, sapeva che l’avrei protetta.

    Non amavo il vitello, soprattutto tonnato.
    Ma oggi mia nonna aveva deciso che il pranzo sarebbe stato leggero,

    Anche la cameriera aveva strizzato gli occhi quando aveva letto il menu del giorno ma si era accontentata lo stesso di cucinarlo.
    Sapevamo che quella donna era sottovalutata in quella piccola cucina 4x4 ma la dolce vecchietta l’aveva voluta appunto perchè cucinava stupendamente anche se spesso le portate erano semplici.
    La radio dava il fastidioso fruscio di quando perdeva la frequenza mentre il giornalista annunciava qualche notizia importante.
    Dalla cucina si sentivano rumore di bichieri e stoviglie, c’era odore di pulito in ogni angolo anche se i colori erano scuri e in alcune parti della casa come nella cucina la corrente elettrica non era ancora arrivata.
    Spiegare alla dolce nonnina che la prima guerra mondiale era finita e che come sistema di cominicazione esisteva il telefono e l’illuminazione era elettrica era stata un impresa che non era andata a buon fine.
    Infatti la vecchia aveva preferitò una lavatrice ed altri utensili vari come aspirapolvere e ferro da stiro , scatenando le ire di Lidia, il bagno principale il più lussuoso con i servizzi in ceramica bianca e manovelle d’oro, con disegni floreali disegnati a mano e due grandi finestre a vista sul mare era stato rimpiazzato a stanza da lavanderia.
    Inutile dire che quando Lidia torno da un viaggio di piacere e vide il suo bagno trasformato svenne e una volta scatenata la sua ira fece installare la corrente elettrica scatenando ancor di più astio e problemi che la mia povera Flora aveva dovuto sopportare.
    “Dovremmo togliere quel vecchio arnese non funziona mai“ disse mia nonna una volta finito il pasto.

    “Se state zitta e ascoltate forse potrebbe esser piacevole“ ribbatte lidia.

    Di questo passo sarebbe di nuovo iniziata l’ennesima discussione, le vacanze quest’anno sarebbero state infernali e non solo per il caldo, ma anche perchè tra le due donne c’era troppo astio e non riuscivo a capire perchè.
    Stessa cosa era per Flora che guardava in silenzio le due donne spaesata.
    “Signore, noi uomini ci concediamo una partita a bigliardo.“ Disse mio zio William con l’intenzione di rifugiarsi in un posto sicuro dalle due donne.

    ,“Leonard vuoi unirti a noi?“ mi chiese mio padre.

    Scossi il capo, non volevo rinchiudermi in una stanza che presto sarebbe diventata invivibile per il fumo e con la puzza di alcol di due uomini stanchi ed esausti chi perchè viveva una situazione invivibile e sia perchè uno aveva un figlio come me.
    “Penso che Leonard sia ancora troppo giovane per dedicarsi a certe attività“ sorrise mio zio William mentre usciva dalla sala da pranzo.
    “Mi ritirero per il mio riposo pomeridiano“ disse mia nonna alzandosi.
    Rimanemmo a tavola in un triste silenzio solo io, Flora e Lidia, era imbarazzante quel silenzio carico di astio e di stanchezzza che ormai si respirava in quella casa.
    Cio che mia zia Lidia donna solare e impacciata aveva trasformato in paradiso per circa cinque anni mia nonna lo aveva reso un inferno in meno di tre mesi, facendoci respirare aria sporca nascosta da una finta faccia di pulito e profumo di fresco.

    “questa situazione e cosi strana“ disse Flora riponendo il suo libro preferito, quando non riusciva a leggere era triste e ciò mi faceva star male.

    “Lo so ma tutto passera“ la consolai avvicinandomi.
    Ci eravamo rifugiati nella biblioteca per tirarci fuori da quella situazione, almeno la falsa tranquillità di quella stanza ci distraeva.
    Flora si voltò e vidi la disperazione nei suoi occhi, era abbituata alla calma e alla felicità, alla solarità della madre mentre adesso la vedeva soffrire senza un perchè.
    “Vogliamo andare fare una passeggiata?“ suggerì, era un modo come un’altro per passare del tempo insieme ma soprattutto per stare lontani da quella situazione.
    Flora annui sorridendo e senza pensarci le presi le mani e le baciai il capo,

    Solo dopo capi quel gesto.
    “Leonard“ la voce risuono dura, non mi ero accorta che la porta si era aperta.
    Mi voltai verso mia nonna che aveva gli occhi sbarrati,

    “Vorrei sentirti suonare“ disse con voce più calma.
    Mia zia Lidia era dietro di lei, spaesata forse arrabbiata.

    “E un pomeriggio cosi afoso che avevamo pensato di passeggiare un pò per i boschi, volete venire con noi?“ usai il tono più dolce che avevo.

    “Ho detto che voglio sentirti suonare“ gridò
    Flora sobbalzo a quel tono.

    “Ma loro vogliono uscire, non potete tenerci rinchiusi in questa casa.“ Controbbattè Lidia venendosi a mettere davanti a noi.
    “Vi gradirei qui per cena“ ci disse lasciandoci passare.
    E mentre noi scappavamo da quell’ambiente invivibile nonna e Lidia si stavano ancora guardando in cagnesco.
    “ma perche sta succedendo tutto questo“ singhiozzo Flora inginocchiandosi di fronte al portico.
    “Mia dolce cugina non dovete fare cosi, dovete esser forte presto passerà“ mi inginocchiai e l’abbracciai cercando di esser forte, ma in sincerà verita anche io soffrivo per quella situazione.
    Desideravo che Lidia sorridesse di nuovo e donasse uno dei suoi splendidi sorrisi a me, carichi di amore e senso materno, avrei avuto bisogno dei suoi abbracci confortanti e pieni di calore.
    “Figlia mia non dovete reagire cosi“ ci voltammo verso Lidia, la voce tremante e gli occhi lucidi ci fecero capire che stava per piangere.
    Venne a inginocchiarsi davanti a noi, “Dovete esser forti e sopportare questa situazione, lo so che siete più che bambini e come madre vi proteggerò da quella donna. Ma vi prego datemi la vostra forza“ singhiozzo cadendo in un pianto disperato.
    Entrambi l’abbracciammo stringendosi a lei come quando eravamo piccoli ed avevamo paura del buio.

  8. #8
    sim dio L'avatar di Acqua&Sapone
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    Re: Amore proibito

    Mi piace molto questa storia, a parte qualche errore grammaticale devo dire che scrivi veramente bene, mi piacciono molto le tue metafore... Spero che la vecchia schiatti presto!!!!

  9. #9

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    Re: Amore proibito

    Citazione Originariamente Scritto da Acqua&Sapone Visualizza Messaggio
    Mi piace molto questa storia, a parte qualche errore grammaticale devo dire che scrivi veramente bene, mi piacciono molto le tue metafore... Spero che la vecchia schiatti presto!!!!
    Grazie per esser passata.
    Metafore??
    Per gli "orrori" mi sto attrezzando.
    Se muore la vecchia finisce la storia

  10. #10
    sim dio L'avatar di Stefizzi
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    Antani
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    Re: Amore proibito

    Arrivo a fare la guastafeste dolcezza, le regole della sezione dicono che per una migliore fluidità vanno messe 10 foto per post, e nel tuo primo capitolo ce ne sono già 800.
    Sicuramente ti è sfuggito, ma ti invito a trasferire con calma il capitolo diviso correttamente sotto il mio post. Dovresti anche sapere come si fa, ma se non lo sai te lo spiego io o i moderatori di sezione.

    Per quanto riguarda la trama, come sempre sei veramente un contenitore inesauribile di idee, però a me la storia dell'incesto non va proprio giù!
    Per "vietato ai piccoli" veramente sono la prima ad accettare di tutto, dalle peggio maialate alle peggio sawate (verbo tratto dal film saw che mado!) Ma davvero l'incesto no, è proprio qualcosa che mi ribrezza nel profondo....

    Ti faccio tanti in bocca al lupo per il diario anche se non ti servono visto che ormai sei una vecchia conoscenza della sezione!
    Deja Vu Jingle Jangle
    She read about people she could never be, and adventures she would never have
    Posizionare sims & oggetti su tutte le superfici - Scattare foto realistiche in TS3

    1fratto antani può essere imbrunato ma non postanato ....

 

 
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