Welcome guest, is this your first visit? Click the "Create Account" button now to join.

Visualizza Risultati Sondaggio: Quanto ti piace questo diario?

Partecipanti
7. Non puoi votare in questo sondaggio
  • 1

    0 0%
  • 2

    0 0%
  • 3

    0 0%
  • 4

    1 14.29%
  • 5

    6 85.71%
Pagina 2 di 13 PrimaPrima 123412 ... UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 126
  1. #11
    sim dio L'avatar di Valentinasims700
    Data Registrazione
    May 2012
    Località
    Il mondo che non esiste
    Età
    24
    Messaggi
    8,260
    Inserzioni Blog
    111
    Potenza Reputazione
    20

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    Ciao Adanay! Ho letto ieri il primo capitolo della tua Lod e ti confesso che mi sono appassionata tantissimo a leggerlo! Oh, come scrivi! Direi che sei fantastica, scrivi benissimo e non è troppo difficile da leggere, mi piace soprattutto come hai caratterizzato Dom, e che bonazzone , le foto sono magnifiche, sono davvero piacevoli da guardare, le adoro mi piace molto questa storia, davvero poi io amo le LoD! Comunque di certo è un tipo particolare Dom, e io adoro le coppiette che si punzecchiano, anche se vorrei vedere cosa combinerà da finto fidanzato xD l'email invece... mi ha letteralmente sconvolta! Ti giuro, che quando l'ho letta ho pensato "Ma non è che lei e suo padre si frequentano? O.o" ahahha non so sinceramente perchè mi è saltato in mente xD
    Comunque non vedo l'ora di vedere la scelta! Voglio partecipare e voglio dare anche io il mio voto, solo voti positivi per un bonazzone come lui
    Pubblica presto il prossimo capitolo
    '-'



  2. #12
    sim dio L'avatar di Adanay
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Località
    pistoia
    Età
    39
    Messaggi
    2,062
    Potenza Reputazione
    15

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    Vale grazieeeee *_______* pubblicherò prestissimo!
    Dom mi piace tantissimo e scrivere di lui mi appassiona così non tarderò senz'altro a scrivere il prossimo capitolo
    Eh sì, potrebbe essere interessante vederlo sotto le vesti di finto fidanzato
    di certo la email di Yuna è stata enigmatica e quella frase è quantomeno sospetta. peccato che Dominik non abbia alcuna intenzione di leggere del padre... ma prima o poi speriamo che ci tolga la curiosità =))
    grazie ancora per i complimenti... molto onorata

  3. #13
    sim dio L'avatar di albakiara
    Data Registrazione
    Mar 2010
    Località
    Alba
    Età
    39
    Messaggi
    5,154
    Inserzioni Blog
    3
    Potenza Reputazione
    20

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    WOW
    Sono contenta che hai deciso di postarla anche qui!
    Ti ho letta sul LJ (anche i capitoli prima ) ma sono più comoda a votare e commentare da qui!
    Inutile dirti che scrivi divinamente e le foto sono stupende, come sempre!

  4. #14
    sim dio L'avatar di Adanay
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Località
    pistoia
    Età
    39
    Messaggi
    2,062
    Potenza Reputazione
    15

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    dalla prossima potrai votare anche qui =) (intanto mi fa piacere scoprire che hai votato sul LJ).
    Le prima puntata non l'ho messa perchè in fondo non era rilevante e la 1.2(del LJ) volevo metterla ma era un casino con le foto che sono 800x600. E ho pensato che la storia potesse aver inizio anche da qui =)
    Son contenta che ti sia piaciuta cmq... e grazie

  5. #15
    L'avatar di mary24781
    Data Registrazione
    Apr 2009
    Località
    Bari
    Messaggi
    29,040
    Inserzioni Blog
    22
    Potenza Reputazione
    10

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    Come promesso ^^ Le foto sono belle e curate e questo l'ho già detto quindi ti voglio fare i complimenti per lo scritto, è scorrevole e non è noioso, sei molto brava! Io adoro le LOD e sul journal non mi trovo molto bene, quindi finalmente potrò votarti da qui Non vedo l'ora di leggere il seguito!!

  6. #16
    sim dio L'avatar di Adanay
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Località
    pistoia
    Età
    39
    Messaggi
    2,062
    Potenza Reputazione
    15

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    grazie mille
    mi fa piacere ti sia piaciuta la storia, compresa la parte scritta
    ahahah dalla prossima allora potrai votare comodamente anche da qui =))

  7. #17
    sim onniscente L'avatar di livefree
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Vivo in tenda
    Età
    27
    Messaggi
    1,956
    Inserzioni Blog
    13
    Potenza Reputazione
    13

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    Approdo anche io su questi mari, baie, spiagge... chiamalo come vuoi. U_U
    Allora, partendo dal fatto che questa LoD ha un protagonista bono, la sua amica è bona, anche la storia sprizza bonezza/bonosità da ogni parola~
    Facendo le persone serie, mi è piaciuto molto questo inizio e anche i personaggi, il rapporto fra i due è veramente carino e c'è tanto feeling fra di loro!
    E questa svolta nella storia mi piace: quando si parla di finzione mi gaso troppo, io U_U

    Le foto sono bellissime e sempre azzeccate, curate nei particolari e insomma sì sono belle u_u
    La scrittura è scorrevole e molto semplice!
    Complimenti, cercherò di seguirti il più possibile ^^
    *le mie promesse non sono mai promesse ç_ç*


    ~ Ritorno in grande stile ~
    My happy little pill
    liveƒree

  8. #18
    sim dio L'avatar di Adanay
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Località
    pistoia
    Età
    39
    Messaggi
    2,062
    Potenza Reputazione
    15

    CAP 1.2 Sconosciute emozioni

    Da oggi anche voi potrete votare... in fondo al capitolo il primo bivio, ditemi voi cosa dovrà fare il nostro Dominik







    L’aleggiare del vento che trasporta l’odore del mare, le acque cristalline che bagnano sornione la spiaggia bianca e fine. Seduto in veranda si godeva di quella solitudine che, nei tre giorni che era stato lì, non era ancora riuscito a trovare.
    Il viaggio era stato stressante con Carlotta che schizzava per aria ad ogni più anonimo rumore, aveva così scoperto una nuova paura dell’amica: la paura di volare.
    Non era stato facile riuscire a calmarla durante il volo e lei pareva una corda di violino tesissima.
    Ma alla fine erano atterrati e da quel momento… addio pace.
    Sua zia Ingrid li aveva accolti a casa sua, casa… una mega villa che pareva esser la reggia della regina di Inghilterra, con calore e affetto soffocante. Una stravagante donnina dagli abiti raffinati e sempre in perfetto ordine, che però cozzava col suo modo di fare molto più chiassoso e invadente.
    Com’era arrivato lo aveva abbracciato dandogli il benvenuto in famiglia per poi prenderlo in ostaggio per chiedergli tutto sulla sua vita. Ovviamente per lo più aveva mentito. In fondo non era veritiero nemmeno il suo ruolo, poteva pure non confidare ad una perfetta estranea la sua vita.



    Le cose erano andate peggiorando quando, aveva capito, che la cugina di Totta, tale Alinda, aveva cominciato a provarci con lui. Il che non gli dispiaceva granché dato il corpicino slanciato con un seno esagerato (ovviamente rifatto) e quel visino affilato. Era sicuramente bella e in un’altra occasione ne avrebbe pure approfittato… ma si era detto che, dato che doveva essere il fidanzato di Totta, non poteva certo farsi proprio la cugina, non sarebbe stato proprio credibile o moralmente accettabile. Ecco un altro punto che gli era andato stretto. Per di più era faticoso fingere una relazione… numero uno perché non avendo mai avuto relazioni stabili, non aveva la più pallida idea di come si comporti un fidanzato. Numero due perché Totta era pur sempre una donna e lui pur sempre un uomo dai sani appetiti sessuali e cavolo se dover stare così a stretto contatto con lei non era faticoso! Resisterle stava diventando sempre più difficile.
    Non c’erano baci, in fondo potevano pure essere una di quelle coppie che odiano le effusioni in pubblico…ma tutto il resto… cavolo!!



    Adesso si che se la stava godendo: seduto in veranda, con un margarita in mano, appena rinfrescato da un tuffo al tramonto nell’enorme piscina della villa. Totta era andata assieme ad Alinda e zia Ingrid a fare shopping e per fortuna lui era stato graziato (un regalo di Totta dato che Ingrid e Alinda in special modo, insistevano perché partecipasse anche lui). Il sole baciava la sua pelle scura donandogli un calore piacevole, da tanto tempo non si sentiva così rilassato, così… in pace.
    Ma era durato poco, come aveva terminato di formulare quel pensiero aveva visto, dall’altra parte della strada, un uomo con un bambino che ridevano e giocavano. Immancabilmente riaffiorò in lui il senso di colpa per quella decisione presa nell’adolescenza. Ora ne aveva la certezza: aveva sbagliato. Il problema era che ad un errore simile, non vi è alcuna possibilità di riparare. Ormai era tardi e Terry si era dimostrata come ogni donna da lui conosciuta: nessun senso materno.
    Chiuse gli occhi cercando di cacciare indietro quei fastidiosi pensieri che lo tormentavano da sempre.



    “Dom! Eccoti finalmente… foto!!” la voce gioiosa di Totta era arrivata all’improvviso facendogli aprire gli occhi. Era raggiante, indossava un abito rosso con scarpe, ballerine ovviamente, abbinate. I capelli intrecciati e il suo profumo lo aveva già invaso mozzandogli il respiro. Ultimamente sentiva qualcosa di strano per lei, ma non aveva ancora capito bene cosa fosse… o forse non voleva capirlo. Evitava di pensarci ma quando lei arrivava così solare e con un bellissimo sorriso stampato su quel volto che lui adorava, non poteva fare a meno di notare quanto affetto nutrisse per quella bizzarra ragazza dai capelli rossicci.
    “Ancora? Ne avrai già scattate un centinaio!” aveva ribattuto lui tornando sulla terra mentre Totta lo tirava in piedi.
    “Eddai… in fondo è la nostra prima vacanza insieme, voglio ricordarmela!” era talmente felice che lui aveva accettato di buon grado, in fondo anche se lo nascondeva, anche lui era contento di essere a Formentera con lei.
    “Cheeseeeee….”



    “Pronto per stasera?” Alinda era come apparsa dal nulla e Carlotta non era riuscita a mascherare una smorfia di fastidio. Un’altra cosa aveva scoperto di lei: non correva buon sangue con la cugina.
    “Ehy, sì, prontissimi” aveva risposto Dominik staccandosi dall’amica e rivolgendo l’attenzione alla nuova arrivata, o per meglio dire alle sue tette enormi sempre perennemente in vista.
    “Bene… mi concederai un ballo, vero?” la sua voce era divenuta quasi smielata, flautata… era il tono di una che ci provava e lui ormai queste cose le conosceva bene da riconoscerle al volo.
    “Oh, sì volen…” la gomitata che Carlotta gli aveva tirato cercando di non farla vedere ad Alinda l’aveva zittito dolorante. Le aveva lanciato un’occhiataccia prima di correggere il tiro “…se ne capiterà l’occasione”.
    “Oh, quella la faremo capitare… ancora mi domando come abbia fatto mia cugina ad accalappiarsi un uomo così!” a quelle parole Carlotta si era schiarita la voce con due colpi di tosse e aveva risposto a quella frecciata che la cugina aveva tirato “Alinda, sono qui! Sai, ti sento…”
    “Oh ma non volevo offenderti! Te la sei presa…?...tenera! Vi lascio soli, vado a prepararmi” e così com’era arrivata se n’era andata… sculettando.
    Di una cosa era sicuro: quella sera ne avrebbe viste delle belle.



    Era già andato di sotto, Totta era chiusa in bagno da un’ora e non ne poteva più di fare avanti e indietro aspettandola in camera, così era sceso ai piani inferiori dove Ingrid, già pronta, sorseggiava un bicchiere di vino rosso.
    “Come siamo belli!” aveva detto con un sorriso materno sulle labbra quando l’aveva visto scendere.
    “La ringrazio signora.”
    “Carlotta è ancora in camera a cambiarsi?”
    “Sì, ne avrà per poco mi auguro”
    “Oh bè, nel frattempo potremmo fare due chiacchiere noi due. Ad esempio… potresti rivelarmi quando hai intenzione di chiederle di sposarti” aveva ammiccato e Dom si era immediatamente pentito di non essere rimasto dov’era.
    “Bè, è un passo importante… vorremmo conoscerci ancora meglio prima di fare una passo simile” aveva blaterato pregando il Signore che non insistesse sull’argomento.
    “Ma sono già quanti? 5 anni? Ormai dovreste conoscervi più che bene!”
    “Sto aspettando di poter donare a Carlotta il più bel matrimonio mai visto prima”
    La donna stava per continuare ma, grazie al cielo, l’arrivo di Carlotta l’aveva interrotta.
    Si era voltato verso l’amica e…wow.
    Ma era lei? Stentava a riconoscerla con i capelli tirati su, il trucco sapiente steso sulle palpebre e quel vestito rosso, attillato e con un profondo spacco che lasciava scoperta la cosca affusolata e tonica, che la fasciava come una seconda pelle. Improvvisamente sentì caldo.




    “Stai…stai benissimo…” aveva balbettato sussurrando al suo orecchio. Lo pensava davvero, anzi forse nel comunicare a lei i suoi pensieri reali si era molto censurato.
    Lei aveva risposto con un timido sorriso mentre le guance si imporporavano di imbarazzo.
    “Grazie Dominik…” era raro che lei lo appellasse con il nome per intero, ma quel suo modo di pronunciare il suo nome gli aveva fatto saltare un battito. Era decisamente troppo caldo! Pensò allargandosi con due dita il colletto della maglia come a cercare di ritrovare aria.
    La festa era ormai iniziata, gli ospiti arrivati. La gente aveva preso a sorseggiare cocktail e flûte di champagne mentre la musica teneva compagnia agli invitati che chiacchieravano e ballavano.
    Dom non era da meno e lui stringeva amicizia con un bicchiere di vodka lemon.
    Con lo sguardo osservava il resto delle persone notando, con un malcelato fastidio, un tipo che non faceva che svolazzare attorno a Carlotta.
    Senza accorgersene aveva stretto il pugno mentre con alzava il lato della bocca in una smorfia di disappunto.



    “Allora ce la prendiamo quest’occasione per ballare?” Alinda doveva avere abilità di teletrasporto, era incredibile come riuscisse a materializzarsi così d’improvviso. Aveva tolto a fatica lo sguardo dall’amica che stava ballando cercando di dare attenzione ad Alinda.
    “Bè, direi che possiamo anche fare quattro salti…” lei aveva saltellato entusiastica mentre lo prendeva a braccetto e lo spingeva al centro della baraonda.
    “Sono una bravissima ballerina, ti avverto!” aveva squittito… di certo non era modesta.



    In mezzo lei si era subito stretta a lui, forse anche più del necessario. Sentiva perfettamente i suoi seni appiccicati contro al suo petto, lo sguardo civettuolo e le movenze svenevoli.
    In altre occasioni ne avrebbe approfittato…ma quella notte, in quella situazione, la trovava più che altro irritante. E poi non sapeva come mai…ma gli occhi andavano sempre a cercare Carlotta che aveva finito di ballare e si era messa a parlare con quel tizio. O meglio…lui parlava e lei guardava con un ghigno verso di lui.
    “Dovresti concentrarti su di me! Carlotta può averti quando vuole, questi cinque minuti dedicali a me” l’aveva ripreso Alinda. Lì per lì non aveva detto niente cercando di porgerle un sorriso cortese, ma quando lei si era strusciata oltre il lecito aveva visto Carlotta partire in quinta nella direzione opposta a quella di lui. Istintivamente si era staccato brusco dalla partner di ballo e aveva preso Carlotta per un polso fermandola.



    “Ehy, ehy! Dove scappi?!?” aveva domandato alzando la voce per sovrastare la musica latina.
    “Sei uno stronzo!” era sbottata lei all’improvviso e Dominik era rimasto spiazzato, preso in contropiede da quello sfogo aggressivo di Totta.
    “Che diavolo ti prende?! Perché sarei uno stronzo??”
    “Dovevi metterti a maialeggiare con quella poco di buono di mia cugina! Non potevi proprio farne a meno!” aveva detto adirata con gli occhi lucidi. Lui davvero non capiva il motivo di quella scenata.
    “Stavamo ballando… cosa che per altro stavi facendo anche tu con quel babbeo!”
    “Oh, capirai cosa ti importa! E ad ogni modo io non ero spalmata su di lui come mia cugina lo era su di te!”
    “Cos’è?! Sei gelosa??” aveva eruttato lui di colpo, improvvisamente arrabbiato ma una rabbia strana, che forse non aveva mai provato.
    Aveva stretto il suo polso e l’aveva tirato in mezzo alla gente “balliamo!” aveva detto deciso, quasi un ordine.
    “NO!”
    “E invece ora balli con me!” senza che lei replicasse se l’era stretta addosso e aveva iniziato a muovere passi di flamenco che Pedro gli aveva insegnato.



    Il suo profumo lo inebriava… il suo corpo perfetto era incollato al suo, che era teso e scattante. Come fosse stato sull’attenti. Non sapeva spiegarlo, ma la vicinanza sempre più pericolosa di Carlotta lo stava facendo andare fuori di testa.
    Si muovevano arrabbiati, decisi… passionali. Era come se lottassero, non dicevano niente… si guardavano negli occhi con aria di sfida, nessuno dei due demordeva. Eppure quel bello era diventato incandescente…
    “Sei gelosa…ammettilo” aveva bisbigliato lui al suo orecchio, lei lo aveva guardato torva senza rispondere.
    “Lo prendo per un sì?” non sapeva nemmeno lui perché stava insistendo a provocarla… se fosse stata veramente gelosa le cose tra loro sarebbero potute cambiare ma in parte, doveva ammettere, ci sperava.



    “Pensa a mia cugina… se vuoi diciamo la verità così puoi scopartela!” la vena incattivita non era sparita dal suo tono e Dominik allora l’aveva afferrata per la vita saldamente avvicinandola a sé con brutalità e tenendola immobilizzata in quella stretta “Sei gelosa…?” aveva ripetuto ancora guardandola con un sorriso sghembo.
    “Al diavolo!” aveva detto lei liberandosi e andando a passo spedito verso la piscina, una zona che non era invasa dagli invitati. Lui, senza nemmeno pensarci due volte, l’aveva seguita.
    “Si può sapere che diavolo hai?”
    “Possibile che tu sia davvero tanto cieco?!?” aveva gridato, nessuno poteva udirli da lì. Lui era rimasto immobile a guardarla spaesato… no, davvero non capiva.
    “Cosa c’è che io non vedrei?” aveva domandato con più calma ma con una velata esasperazione.
    “Che sono cotta di te!! Sei l’unico che non se n’è accorto!!” l’aveva detto d’un fiato e come aveva terminato la confessione si era accasciata per terra, come se dire quelle parole le avesse tolto ogni forza.
    Dominik era sbigottito…ma quelle parole, che normalmente lo avrebbero spaventato a morte, gli avevano fatto nascere un sorriso e il cuore aveva corso più forte.
    A passo lento si era avvicinato a lei che stava ancora rannicchiata a terra, senza il coraggio di guardarlo.
    “Ehy… e perché non me lo hai mai detto?”
    “Perché so come sei fatto… mi avresti solo usata per una notte di sesso e io non voglio questo, non da te almeno. Preferisco esserti amica ma sapere che almeno mi vuoi bene… solo che… vederti con Alinda…”
    Non le aveva fatto finire il discorso che le aveva preso il volto tra le mani e l’aveva baciata.



    Lei era rimasta a occhi spalancati e lui era pronto a prendersi uno schiaffo… ma non gli importava. Sentiva il suo sapore dolce, la morbidezza di quelle labbra carnose, la pelle vellutata sotto le sue dita.
    Lei non gli aveva tirato uno schiaffo ma, piuttosto, aveva iniziato a rispondere con ardore al suo bacio. In fondo, lei, quel bacio lo aveva aspettato per tanto, troppo tempo.
    Quelle emozioni sconosciute a Dominik lo stavano travolgendo… non riusciva a smettere di baciarla, di accarezzarla. Avrebbe voluto restare lì se non per tutta la vita, almeno per tutta la notte e anche di più.
    “Non voglio essere una delle tante…” aveva sussurrato Carlotta staccandosi appena. Lui aveva sorriso dolce, un sorriso che nemmeno lui aveva mai visto nascere su di se. L’aveva accarezzata dolcemente sulla guancia e l’aveva guardata negli occhi “non voglio che tu sia una delle tante…”.
    A quelle parole Carlotta si era completamente sciolta e, in uno slancio di gioia mista a passione, si era rigettata tra le sue braccia alla ricerca di un altro, interminabile, bacio.





    CONTINUA -->
    Ultima modifica di Adanay; 12th March 2013 alle 22:22

  9. #19
    sim dio L'avatar di Adanay
    Data Registrazione
    Jun 2011
    Località
    pistoia
    Età
    39
    Messaggi
    2,062
    Potenza Reputazione
    15

    Re: CAP 1 - un'altra vita



    <--Leggi la prima parte


    “Non posso crederci…” aveva detto lei mentre lui non accennava a voler smettere di accarezzarla.
    “Nemmeno io, forse sono io il più sorpreso dei due”
    “Ora lo ammetto: sono gelosa, anzi…gelosissima!” a quelle parole lui era scoppiato a ridere e l’aveva baciata sulla punta del naso.
    “Se ti consola non sei l’unica ad essere gelosa, lo sono anche io” aveva ammesso, più a se stesso che a lei.
    “Almeno ora sembreremo una coppia più credibile” come aveva finito di pronunciare quella frase si era tappata la bocca con la mano e con sguardo spaventato “non volevo dire coppia in quel senso… insomma…”
    “Totta… non sei una delle tante…sei l’unica
    Un altro bacio, un altro e un altro ancora… la serata era quasi totalmente finita e loro erano ancora lì.
    “Forza mia finta fidanzata… torniamo alla festa”
    “Va bene…” si era alzata e si era incamminata per poi voltarsi verso di lui e posarli le mani al petto “ah, stanotte puoi dormire nel letto… dici addio al divano”
    “Evvai!” aveva esultato Dominik rubandole un ultimo bacio.


    Negli ultimi giorni che restavano a Formentera Dominik aveva assaporato per la prima volta nella sua vita una gioia genuina. La solarità di Carlotta aveva scaldato anche lui, stare con lei probabilmente gli avrebbe fatto solo bene. I giorni, le notti… in compagnia sua volavano. Già prima passavano veloci, ma ora che erano una coppia(?) passavano sin troppo leste.
    Si erano goduti passeggiate romantiche per il centro, scherzavano sempre… le risate non mancavano mai…

    Lei lo aveva persino convinto ad andare a cavallo… gli insegnava con pazienza ed era stata in quell’occasione che lei gli aveva confidato il suo sogno di una vita in campagna, tra le colline verdi con un paio di cavalli e i suoi colori per dipingere. Avevano parlato molto, lui si era aperto con lei ancor più di prima. Gli aveva raccontato di come sua madre se n’era andata…ma con lei al fianco anche i ricordi più brutti diventavano sopportabili e, al tramonto in quella baia romantica e deserta, lui si sentiva un uomo fortunato. Lei stretta a lui cavalcando spensierati e raccontandosi i propri sogni.


    E poi ovviamente le giornate al mare, spesso anche con Alinda e zia Ingrid. Adesso aveva legato un po’ di più con quell’anziana donna… e quasi gli dispiaceva averle mentito. Ma non spettava a lui vuotare il sacco e in parte lo consolava il fatto che almeno adesso era una mezza verità.
    Alinda ci aveva continuato a provare velatamente, ma lui era stato chiaro il giorno dopo la festa e la ragazza pareva essersi arresa. Così non le era restato altro da fare che osservare a distanza l’idillio in cui Carlotta e Dominik si trovavano…

    Insomma, la vacanza era stata fantastica. Ed era giunta al termine.
    Dominik aveva finalmente messo piede in casa, aveva accompagnato Carlotta al suo appartamento e ci aveva messo un’ora buona a salutarla, a forza di ‘un ultimo bacio’. Era stanco… ma incredibilmente soddisfatto.
    Non aveva neanche disfatto la valigia che si era buttato nel letto e aveva dormito per le 12 ore a seguire.
    Quando si era svegliato aveva un fastidioso cerchio alla testa, aveva guardato l’ora… erano quasi 7 del mattino e il sonno ormai era andato.
    Era sceso in cucina sbadigliando vistosamente e si era preparato una tazza di cereali per poi accendersi una sigaretta e fare zapping alla tv. Avrebbe dovuto chiamare Anton ma certo a quest’ora l’amico se la dormiva della grossa.

    Ripensava a quella settimana a Formentera, a come le cose erano cambiate… Carlotta e lui… chi l’avrebbe detto? Con la coda dell’occhio vide il suo portatile e gli tornò in mente l’email di Yuna, forse avrebbe dovuto leggerla ma non ne aveva l’intenzione.
    In fondo, chi se ne frega di sapere cosa faceva o voleva suo padre?! Alla fine anche con lui si era comportato esattamente come quando sua madre Savannah se n’era andata. Si era limitato a qualche sporadica, e poco convincente, telefonata e poi era rimasto con le mani in mano. Non si era preoccupato di cercarlo con più convinzione o fermezza, esattamente come non lo aveva fatto con sua madre… il motivo che aveva scatenato la sua rabbia nei confronti di suo padre.
    Il campanello aveva suonato disturbandolo, Dom aveva roteato gli occhi al cielo chiedendosi chi diavolo fosse alle 8 di mattina.
    Si era alzato di malavoglia ed era rimasto scioccato quando, dall’altra parte, aveva visto una donna asiatica… dai lineamenti familiari.
    “Yuna…?” aveva bisbigliato quasi. Lei aveva sorriso appena e aveva annuito col capo “Dominik…”

    Che ci faceva lì?? Soprattutto come aveva fatto a trovarlo a Madrid??
    “Come sapevi il mio indirizzo?” aveva domandato ancora scombussolato.
    “Mi sono informata… Hai tenuto corrispondenza con alcuni dei tuoi amici e ho chiesto a loro dove vivessi”
    “Ora so che non dovrò più dare i miei dati personali in giro”
    “Anche io sono felice di vederti” aveva detto sarcastica “Mi fai entrare o devo restare sulla porta tutto il giorno?”
    Senza dire niente si era fatto da parte facendola entrare.
    La guardava, era cambiata tanto. Della ragazzina punkettona, con i capelli corti e la cresta con ciuffi rossi, non c’era più traccia. Ora davanti a lui c’era una donna dai lunghi capelli monocromatici e ondulati. Vestita di tutto punto, elegante e impeccabile che si muoveva spedita su quel tacco a spillo.

    “Immagino che tu non abbia letto la mia email, altrimenti la prima cosa che mi avresti detto sarebbe stato altro” aveva detto sistemandosi a sedere.
    “Cosa avrei dovuto dire?”
    “Intanto mi piacerebbe sapere come stai, è parecchio tempo che io non ho più tue notizie. Non sapevo nemmeno che abitassi a Madrid…”
    “Già, ho viaggiato parecchio!” aveva detto accedendosi la seconda sigaretta. Ne aveva decisamente bisogno. “sono stato parecchio tempo a Firenze, ad Amsterdam e ho visto molti altri posti. Faccio il flair bartender e sono contento così. Tu come stai?”
    “Cavolo, hai fatto proprio un sunto della tua vita negli ultimi anni” aveva detto afferrando la spremuta d’arancia che lui le aveva offerto.
    “Sai che odio i convenievoli” aveva tagliato corto. Ora tutto ciò che voleva sapere era cosa intendesse dire con quella frase che se avesse letto l’emai l’avrebbe chiesto altro.
    “Certo… comunque per rispondere a come sto io, sto bene. Se avessi letto l’email avresti saputo anche i perché…”
    “Non mi interessa aver notizie di mio padre… è malato? Sta per morire? Ha problemi di salute?”
    “No, niente di tutto questo!” aveva detto lei sventolando le mani per dar maggior vigore alla sua affermazione.
    “Allora non mi riguarda” era andato verso il frigo a prendere una birra, cominciava a sentire il bisogno di affogare i pensieri.
    Ma era rimasto con la porta del frigo aperta, scioccato più di prima.
    “Io e tuo padre stiamo per sposarci” Yuna era rimasta seduta, impassibile. Il tono asettico… la bottiglia gli era caduta per terra facendo si che i vetri e la bevanda si sparpagliassero ovunque.
    “Che cosa??” anche lui era rimasto fermo nella sua posizione con ancora il frigo aperto.


    “Mi dispiace dovertelo dire così Dominik, ma non c’è modo di parlare con te appena si nomina Mike…” non sapeva perché, ma quella nota di complicità nella sua voce come avevano fatto il nome di suo padre lo aveva fatto infuriare. “BASTA!” aveva gridato richiudendo il frigo con un tonfo e si era avvicinato a lei a passo deciso “Tu ti sposi con mio padre?! Mi stai prendendo per il culo??”
    “Ti prego Dominik, cerca di calmarti… lui era molto giù da quando te ne sei andato e io mi son ritrovata a stargli vicino. Ovviamente solo in maniera innocente, ma l’anno scorso è nato un sentimento e non posso ignorarlo.”
    “Ma ti rendi conto che stai parlando di mio padre?? Un uomo che ha quasi trent’anni più di te?!”
    “Chi sei tu per giudicare?!? Sai quanto ho sofferto quando te ne sei andato?? Quando semplicemente mi hai abbandonata?? Io ero innamorata di te e tu te ne sei sbattuto di me! Hai tagliato i ponti con tutti…me compresa! Non hai idea dell’inferno che ho passato e tuo padre è l’unica cosa che mi ha fatto tornare il sorriso!” i toni si erano fatti accesi… era inevitabile se l’argomento era suo padre.
    “Mi dispiace averti fatto star male, Yuna… non avrei voluto”
    “Ormai è andata… ad ogni modo tuo padre ci terrebbe molto che ci fossi anche tu al matrimonio. Ci sposeremo tra un mese, a fine giugno.”
    “Stai scherzando?!”
    “Non pretendo una risposta ora… anzi, non voglio che tu me la dia adesso. Prenditi qualche giorno, calmati. E pensa se vale la pena buttare via il rapporto con tuo padre… quando morirà ti potresti pentire del tempo che hai sprecato restando arrabbiato con lui. Io resterò a Madrid ancora tre giorni, se vuoi parlare ancora con me mi troverai all’hotel Rosa.” Dicendo questo aveva lasciato sul tavolino il suo biglietto da visita con il suo numero di telefono e se n’era andata.

    Quella sera Carlotta era stata provvidenziale. Per tutto il giorno Dom non aveva fatto che ripensare a quell’incontro con Yuna, già digerire il rivederla, già digerire il sentire di nuovo il nome di suo padre e in più digerire che si sarebbero sposati era troppo da fare tutto insieme.
    Si era martoriato tutto il giorno tra birra e partite di basket, baseball…ma niente lo distraeva.
    Ma Carlotta lo conosceva bene e quando lo aveva sentito al telefono aveva subito capito che qualcosa non andava così era corsa da lui.
    Era arrivata con in mano 4 borse della spesa e lui l’aveva subito aiutata a posarle sul bancone.
    “Cos’è? Vuoi sfamare l’intero esercito?” aveva riso lui, per la prima volta in quel giorno.
    “Maddai è l’occorrente per farti una cena spagnola che meriti questo nome” aveva ribattuto iniziando a tirar fuori gli ingredienti e prendendo l’occorrente per cucinare. Vederla così, intenta a preparare una cena per lui, gli aveva stretto il cuore. Poi aveva guardato meglio il suo abbigliamento “Ehy!” aveva esclamato Dom con una finta aria indignata “La camicia che hai addosso è la mia!”
    “Sì…l’avevi messa nella mia valigia e mi sta benissimo…” aveva riso ammiccando contagiando anche lui che non poteva far altro che condividere. Si era avvicinato a lei e scostandole una ciocca di capelli dal volto l’aveva guardata negli occhi azzurri.
    “Sei bellissima…” le aveva detto prima di baciarla.

    Avevano riso come bambini, non aveva ancora toccato l’argomento che lo tormentava… preferiva affrontarlo dopo e intanto godersi quei momenti con lei in cui si erano divertiti a cucinare insieme facendosi i peggio dispetti, in special modo tirandosi la farina. La cena era stata altrettanto piacevole, avevano parlato molto e scherzato… il tutto intervallato da altri baci.
    “Ah c’è una cosa che devo dirti” aveva detto ad un certo punto lei “mio fratello Esteban… forse dovremmo…”
    Lui l’aveva interrotta già spaventato all’idea “No! Aspettiamo a dirlo a Esteban… lui mi conosce! Mi ammazzerà appena saprà che io e te…insomma…”
    “Insomma cosa?... io e te…?” il sorrisino beffardo che aveva Carlotta faceva ben intendere che voleva portare Dominik a dire una certa cosa. Ancora non avevano fatto l’amore (cosa che a lui pesava ma che faceva per farle capire che con lei non sarebbe stato solo sesso). “Io e te stiamo insieme…?” aveva detto abbozzando un sorriso e lei era saltellata felice correndogli in braccio e riempiendolo di baci.
    L’aveva detto davvero… l’aveva fatto… era impegnato con Carlotta.
    Dopo che aveva risistemato si erano spostati sul divano con una ciotola di pop-corn e un dvd… ma com’era finito aveva iniziato a parlare e lui le aveva raccontato dell’incontro con Yuna.
    “Dom, forse dovresti riparlare a tuo padre… io non ho mai toccato l’argomento perché scatti come lo nomino…ma Yuna ha ragione, rischi che questa lontananza con lui diventi un rimpianto più avanti” aveva detto mentre lui continuava a tenerla abbracciata a se. Era la sua ancora.

    “Non lo so… mi ha destabilizzato questa storia di mio padre che sposa Yuna…”
    “Sei forse geloso?” aveva chiesto lei con aria interrogativa e preoccupata.
    A quella domanda bislacca si era messo a ridere “No! No, davvero! Mi sconvolge perché mio padre ha 52 anni!”
    “Al di là del matrimonio, a cui io ti consiglio di andare, cerca di trovare la forza di parlare con tuo padre. Dovresti affrontarlo una volta per tutte, con calma questa volta. Senza urlare, insultare e sbracciare come fai te quando ti arrabbi.”
    “Se, e dico se, decidessi di andare tu verresti con me?” aveva bisogno di lei… non riusciva nemmeno a pensare alla possibilità da solo. Lei era il suo sole e riusciva a farlo ridere anche quando non ne aveva voglia… come quella sera ad esempio.
    “Io sarò sempre al tuo fianco”
    “Lo sai che ti adoro..?”
    “Sì…ma mi piace sentirtelo dire”
    Senza aggiungere altro l’aveva baciata…e per il resto del tempo non avevano fatto altro.



    ************************************************** *************************************
    SCENARIO A: VA AL MATRIMONIO DI SUO PADRE E YUNA
    Forse Carlotta e Yuna hanno ragione: se non chiarisce con suo padre potrebbe pentirsene… anche se certo ora non ne sente la mancanza o la necessità. Ha paura che andare al matrimonio significhi più che altro liti e travasi di bile. Ma deve forzarsi e vedere se è possibile risolvere la sua precaria situazione familiare.

    SCENARIO B: NON VA AL MATRIMONIO
    No, non se ne parla. Se se ne pente lo valuterà quando accadrà, per il momento si pentirebbe solo di esserci andato. E’ abominio che suo padre sposi Yuna. Non è gelosia, per lei non prova niente ormai…ma certo Yuna era un suo ricordo e suo padre aveva rovinato anche quello. Al di là di tutto non approvava i trent’anni di differenza tra i due. Non avrebbe partecipato a quella farsa e sicuramente il suo fegato avrebbe ringraziato. Al diavolo Yuna e al diavolo suo padre.
    Ultima modifica di Adanay; 24th March 2013 alle 21:47

  10. #20
    L'avatar di Daniela Alberghini
    Data Registrazione
    Aug 2011
    Località
    Disney Store
    Messaggi
    1,423
    Inserzioni Blog
    35
    Potenza Reputazione
    24

    Re: CAP 1 - un'altra vita

    Caspita!
    Quante cose sono successe!! XD
    Sono molto contenta per Dominik e Carlotta... Spero che lui abbia messo veramente la testa apposto!
    Eh oddio... le scelte, le scelte... Questa Yuna non mi piace... Cioè, col padre?!?! Vorrei vederci chiaro in questa faccenda...
    Comunque io di solito sono un mito a beccare la risposta sbagliata!
    Carlotta sarebbe contenta se lui andasse a questo matrimonio, e visto che lei è la sua "ancora"... Dico A!

 

 
Pagina 2 di 13 PrimaPrima 123412 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •