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Risultati da 131 a 140 di 265
  1. #131
    sim dio L'avatar di Adanay
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    Citazione Originariamente Scritto da Fallen Angel Visualizza Messaggio
    L'importante è che ora non lo sia più e che abbia lasciato l'oca giuliva xD (chissà perché sospettavo che non avesse alcun lato buono in qualche antro nascosto..)
    Beh, è semplicemente la verità ^^
    Ottimo, ora che sono sicura che Anna sarebbe in buone mani non posso che votare B. L'oca giuliva si dà troppe arie per i miei gusti e di certo non ha il monopolio su Edoardo!
    Contenta di averti tolto il dubbio su Anna Segno la B
    ahahah immaginavi bene allora sul fatto che non ci sia nessuna sfaccettatura buona in Adèl :P
    grazie per il voto
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  2. #132
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    Dalle prime righe sono rimasto cosìo.O
    Edo che fa il cavaliere?Unbacio...sulla guancia? O__________O
    E pure la cena o.O
    No aspetta, aspetta....
    HA SCARICATO AdéL??????
    o_________________________________________________ _______________o
    Ecco, ora anche le minacce ... mascoppia, stupida oca!!!
    Comunque, voto B , magari lei confessatutto a Edo??? Eh? Eh?

  3. #133
    sim dio L'avatar di Adanay
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    ahahah eeeeh l'apparenza inganna!
    Edoardo l'avevo presentato molto superficialmente quindi solo la facciata arrogante e presuntuosa...ma non era solo questo.
    Sono contenta che abbia avuto il modo di presentarvelo in maniera più completa.
    Già...ciao ciao Adèl, peccato che la tipetta non l'abbia presa esattamente bene e sia arrivata a minacciare.
    Ma chissà che succederà. Intanto segno la B.
    Grazie infinite per il voto
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  4. #134
    sim §§§ L'avatar di Angy89
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    Isola che non c'è :)
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    Fantastico capitolo! Non mi sbagliavo su Edoardo sono contenta. E adesso questa Adel, che cosa vuole? Pussa via! Brutta oca . Mi preoccupa un pò quello che potrebbe fare la vipera Adel, la vedo molto subdola.
    Però le difficoltà, e le cattiverie fanno parte della vita e bisogna combattere! Quindi io voto B. Miranda va con Edo e speriamo bene.

  5. #135
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    Uffi quando arriva lunedì?

    Voglio il nuovo capitolo!!!!

  6. #136
    sim dio L'avatar di Adanay
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.4 L'apparenza inganna (31/03) VOTAZIONI APERTA

    Citazione Originariamente Scritto da Angy89 Visualizza Messaggio
    Fantastico capitolo! Non mi sbagliavo su Edoardo sono contenta. E adesso questa Adel, che cosa vuole? Pussa via! Brutta oca . Mi preoccupa un pò quello che potrebbe fare la vipera Adel, la vedo molto subdola.
    Però le difficoltà, e le cattiverie fanno parte della vita e bisogna combattere! Quindi io voto B. Miranda va con Edo e speriamo bene.
    Angy ciao!! bentornata
    Scusa se ti rispondo tardi ma sto week end non sono praticamente mai stata al pc.
    No, su Edoardo ci hai preso perfettamente!! Complimenti
    ahahahah Adèl dobbiamo cacciar via Adèl!! quell'oca antipatica vuol venire a rovinare le cose
    Hai ragione, nonostante Adèl possa intimorire i problemi vanno affrontati e non farsi schiacciare da essi... B segnata!!
    Grazie mille per il voto e per il commento!!


    Citazione Originariamente Scritto da Lilla_20 Visualizza Messaggio
    Uffi quando arriva lunedì?

    Voglio il nuovo capitolo!!!!
    tesoroooo!! Arrivato!!


    VOTAZIONI CHIUSE
    VINCE LA B
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  7. #137
    sim dio L'avatar di Adanay
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.5 La sirenetta (07/04) VOTAZIONI APERTA

    Eccomi!! Velocissima, ammetto di aver cominciato a preparare il capitolo metà settimana scorsa (essendo quasi certa ormai che vincesse la B).
    Stasera posso quindi aggiornare.
    COMPLIMENTI! La B era la risposta giusta



    1.5



    La sirenetta


    Le valigie erano pronte per essere disfatte. Poggiate su quel meraviglioso letto dalle linee romantiche.
    La stanza l’aveva lasciata a bocca aperta come vi aveva messo piede.
    Era enorme, con un letto maestoso a capeggiare sulla parete tinta di rosso, tende svolazzavano leggiadre mosse dalla brezza di un venticello estivo, i mobili ricercati e di valore, una magnifica televisione e una vasca idromassaggio al lato opposto del talamo.
    Era una stanza principesca a lei ne aveva viste di così belle solo nei film.
    Aveva fatto bene a non badare alle farneticazioni di Adèl, quella vipera non poteva certo condizionare il suo futuro.
    Edoardo aveva appena fatto il suo ingresso con in mano un opuscolo o qualcosa di simile.
    <<Ti piace?>> aveva domandato indicando con un gesto la stanza.
    <<Moltissimo… è quasi fiabesca!>>
    <<Bene, rilassati se vuoi adesso… ti lascio il programma della master class. Come puoi vedere c’è il primo incontro tra un’ora e durerà fino alle 16, poi cena e potrai fare ciò che vuoi. Domani si parte la mattina alle 9.00 con la spiegazione dei tipici dolci orientali e dopo la pausa del pranzo di riparte per altre 3 ore con le creme e le glasse.>> gli aveva passato il foglio con tutti gli orari e le indicazioni e lei l’aveva posato con cura sul comodino.
    <<Non vedo l’ora di iniziare! Adirittura Tetsuya ci insegnerà a preparare i dolci orientali… è un onore!>>
    <<Mi fa piacere vederti così entusiasta>> Edoardo aveva sorriso con calore mentre lei restava in silenzio a decidere se era o meno il caso di informarlo sullo scontro avuto con Adèl.



    <<C’è una cosa che vorrei dirti…>> si era decisa alla fine. Non poteva rischiare di farsi cogliere di sorpresa, di certo era meglio mettere le mani avanti e informare l’uomo di quanto accaduto. Non conosceva Adèl e non sapeva se quelle minacce fossero un bluff o un pericolo reale. E anche se fossero state reali certo non sapeva come avrebbe potuto agire per andare a suo discapito.
    <<Dimmi, qualcosa non va?>> il volto di Edoardo era diventato serio e preoccupato per il tono usato dalla ragazza.
    <<Niente per cui allarmarsi troppo…credo. Ad ogni modo l’altro giorno mi ha fermata Adèl…>>
    <<Adèl?! E che voleva?>> il suo tono si era subito inasprito come quel nome era arrivato alle sue orecchie.
    <<Mi ha minacciata di stare lontana da te e di non venire a questa master class… - le sue guance si erano infiammate come aveva fatto quella confessione, era innegabile che sentisse su di lei un forte imbarazzo – le ho spiegato che tra me e te non c’è altro che un rapporto professionale ma non mi sembra che mi abbia dato molta udienza>>
    <<E’ proprio una vipera>> era stato il commento di lui mentre serrava la mascella
    <<Già, dovresti scegliere meglio le donne che ti porti a letto…>> come aveva terminato quella frase, Miranda, si era subito morsa la lingua ma ormai era tardi per ritrattare.




    <<Mi sa che hai ragione…>> Edoardo aveva lasciato la frase sospesa nel nulla… come se il finale celasse chissà quale rivelazione. Il suo sguardo si era fatto più intenso, incastrato in quello di Miranda che adesso si sentiva sopraffare dal solito senso di soggezione.
    <<Non temere, non permetterò che Adèl faccia niente contro di te. Ci penserò io come torneremo a Baltimora>> quelle parole l’avevano rassicurata. Lui era parso deciso e determinato a risolvere la questione Adèl e lei era certa adesso di aver fatto la cosa giusta a confessare a Edoardo quanto accaduto.
    <<Ti lascio riposare, ci vediamo di sotto tra un’ora esatta! Non tardare!>> dicendo questo era uscito dalla stanza e Miranda era rimasta immobile a guardare le sue spalle mascoline fare la loro uscita.
    Ma che le prendeva ogni volta che lui era lì con lei?
    Il telefono aveva preso a squillare e lei non aveva tardato a rispondere, era Bree.
    <<Ehy come và lì a New York?>> l’amica dalla voce squillante l’aveva subito fatta sorridere. Era contagiosa l’allegria di quella ragazza.
    <<Bree!! New York è bellissima per il poco che ho visto! Mi piacerebbe visitarla meglio… dev’essere proprio come la immagino, se non addirittura meglio>>
    <<E Edoardo com’è invece?>> quella domanda era una palese allusione e Miranda non aveva faticato a coglierla.
    <<Eddai Bree… è il solito>>
    <<Sì, e te sei cotta di lui>>
    <<Ma che stai dicendo? Farnetichi!>>
    <<Puoi prendere in giro te stessa… ma non me! Io ho come un radar per questo genere di cose. Capto le cotte come un segugio capta le prede! E tu, mia cara, hai una cotta da manuale!>> Miranda non sapeva davvero che rispondere… in fondo non era poi così sbagliata quella deduzione di Bree. Era innegabile…
    La conversazione era poi virata su altri argomenti e su sua figlia Anna che era rimasta con lei.
    Come aveva chiuso il telefono si affacciò alla finestra aperta… l’aria era sferzata da un venticello frizzante anche se non bastava a contrastare quel caldo bestiale. I pensieri cominciarono a vagare per i fatti loro, tutti diretti a Edoardo e alle parole di Bree; era inutile affannarsi a negarlo… era cotta di lui.



    Quel giorno era passato veloce. Era scesa puntuale e con Edoardo era andata alla master class. Era stata interessante e stimolante e il tempo speso ad imparare era volato in un attimo.
    Ancora non le pareva vero che avesse avuto un’opportunità simile, lei a New York per imparare da un grande chef!
    Quando era finita la sessione, il sole era ancora splendente in cielo e rischiarava quella frenetica città dai colori accesi e dalla sua imponenza.
    Aveva deciso di stare un po’ fuori, accendersi una sigaretta e poi sarebbe andata a prepararsi per la cena.
    Gli abiti che aveva indosso odoravano di latte e zucchero ma era una fragranza che le piaceva inspirare.
    Aveva afferrato una sigaretta e se l’era accesa guardando di fronte a sé quella città che si muoveva con fregola per le via affollate di Manhattan.
    <<Il fumo non giova alla tua salute, non te l’hanno detto?>> Edoardo era apparso dal nulla prendendole di mano la sigaretta e facendo un tiro. Lei lo aveva fulminato con lo sguardo.
    <<Ehy! Quella era mia! Potevi chiedermene una e te l’avrei data!>>
    <<Sì, ma su questa hai posato le labbra… ha il tuo sapore>> aveva detto lui con un’aria sorniona e licenziosa al contempo.



    ...


    Ultima modifica di Adanay; 7th April 2014 alle 20:47
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  8. #138
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.5 La sirenetta (07/04) VOTAZIONI APERTA

    <<Dai, te la restituisco… volevo solo chiederti che ti va di fare, siamo a New York in fondo. Sarebbe un peccato non approfittarne>> con la mano gli aveva ripassato la sigaretta che lei aveva ristretto tra le dita lunghe e affusolate. Nella sua testa ancora turbinavano le parole dette prima.
    Ha il tuo sapore
    Aveva posato sulle labbra quella stessa sigaretta cercando di captarne il gusto di Edoardo.
    <<Miranda sei tra noi?>> la mano di Edoardo sventolava davanti al suo viso per richiamare la sua attenzione che si era persa in lascive fantasticherie poco morigerate.
    <<Sì, sì… è una buona idea!>>
    <<Bene, allora andiamo a cena domani sera. Vestiti elegante… voglio provare un ristorante molto rinomato e con 3 stelle michelin. Richiedono abiti eleganti>>
    <<Ma io non ho niente di adatto!>>
    <<Allora vai a cambiarti… andiamo a fare shopping>>
    Cosa?! Fare shopping?! Ma era impazzito?
    <<Vuoi dirmi che tu hai voglia di andare a fare compere con me?>>
    <<Potresti venire anche nuda, la cosa probabilmente la troverei piacevole, ma non credo che la polizia di New York ti lascerebbe girare indisturbata…>>
    <<Cretino… >> aveva risposto lei dandogli una pacca sul braccio muscoloso.
    <<Vado a vestirmi… tieni, ti cedo la sigaretta>>



    10 minuti e Miranda era di nuovo di sotto, Edoardo era già fuori ad aspettarla con indosso un paio di jeans e la una maglietta che lasciava intravedere la muscolatura scattante al di sotto della stoffa.
    <<Wow! – aveva esclamato lui sorpreso – già fatto? Pensavo che avrei dovuto aspettarti per un tempo decisamente più consistente>>
    <<Non sono una delle tue donnette che pensano solo all’apparenza. Sono rapida nel vestirmi io…>> piccata aveva risposto, scoprendo per altro una cosa interessante; ogni volta che pensava a tutte le donne che lui aveva avuto, lei si sentiva terribilmente infastidita.
    <<No, sicuramente non sei come loro…>> quella frase lasciava a intendere molto altro che non era stato palesato, ma Miranda si era comunque sentita mozzare il respiro nel petto.
    <<Andiamo?>> aveva poi detto lui incamminandosi verso la strada.
    <<Pronta!>> allegra e frizzante l’aveva seguito, dopo aver ripreso la macchina di Edoardo dal parcheggio erano andati alla volta dei migliori negozio di Manhattan.



    ...

    Ultima modifica di Adanay; 7th April 2014 alle 20:23
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  9. #139
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.5 La sirenetta (07/04) VOTAZIONI APERTA



    Prada. Versace. Armani. Cavalli. Louis Vuitton.
    Firme e firme sfilavano davanti ai due grandi occhi azzurri di Miranda. Sgranati a osservare quella montagna di vestiti che c’era nel negozio più bello mai visto. Un tempo era abituata a luoghi simili, quando ancora viveva con i suoi genitori, era però passato molto tempo e lei si era avvezzata a marchi di ben più basso lignaggio. La cosa non la disturbava affatto.
    <<Io non posso permettermi un abito del genere!>> Miranda aveva sfiorato quell’abito bellissimo di pizzo, lungo e con un profondo spacco.
    <<Io sì… consideralo un bonus per il tuo lavoro>>
    Lei si era voltata a guardarlo incredula, davvero voleva pagarle un costosissimo abito di firma? Certo, i soldi agli Auditore non mancavano di certo.
    <<Su, che aspetti? Vai a provarlo!>>
    Lei aveva riso ancora incapace di crederci ma si era lasciata trasportare da quell’atmosfera giocosa e complice che si stava creando tra i due. Afferrò l’abito ed entrò in camerino pronta a guardarsi allo specchio con quel capolavoro di sartoria italiana.



    <<Ora mancano solo le scarpe!>> Aveva esclamato lui con un bellissimo sorriso a illuminargli il volto.
    <<Stai scherzando? Non hai nemmeno voluto vedere come mi sta l’abito>>
    <<Non volevo togliermi la sorpresa… andiamo Pretty woman>>
    La giornata era un vortice d’ilarità. Incredibilmente tra loro si era creato un feeling eccezionale e lei si sentiva toccare il cielo con un dito. Aveva riso come non le capitava da anni. Quella risata che nasce direttamente dal cuore, dalla pancia. Quella naturale e spontanea che non puoi trattenere e che è il miglior make-up che una donna possa indossare.
    Negozi, scarpe, abiti, sosta a sturbucks per un dolcetto e una bella bevanda fresca. Si davano fastidio giocosamente come due bambini… o come una coppia.
    <<Andiamo a Central park?>> aveva chiesto poi lei e lui era stato pronto a esaudire quel desiderio.
    Central Park… una distesa di verde immersa nel fragore di una città che non dorme mai.
    Ridere. Giocare. Ecco ciò che Miranda avrebbe conservato di quella giornata. Camminare con lui con in mano borse pieni di accessori, vestiti e scarpe che avevano lasciato poi in macchina.
    <<Uh!! Guarda lo zucchero filato!>> sembrava proprio una fanciulla di 6 anni. Edoardo era rimasto ammaliato da quel carattere così ingenuo e tenero che era uscito fuori quel pomeriggio.
    <<L’ultimo che arriva paga lo zucchero a velo!>> aveva detto poi d’improvviso ed era scattato a correre inseguito subito da Miranda. Si davano noia, lei cercava di arrestarlo afferrandolo per la maglia.
    L’aveva superato ma lui l’aveva presa tra le braccia sollevandola da terra per poi riadagiarla e correre più veloce.
    <<Non vale così>> aveva gridato lei con la pancia che doleva dalle mille risate.



    Alla fine era arrivato prima lui. Quando lei l’aveva raggiunto aveva il fiato corto, le guance arrossate per lo sforzo e un lieve velo di sudore che le imperlava la fronte appiccicandole qualche ciuffo di capelli.
    <<Sei disonesto>>
    <<E tu fuori forma>> l’aveva presa in giro prima di ordinare due stecchi di zucchero a velo che, al contrario dalla scommessa, aveva comunque pagato lui.
    <<Com’è il tuo?>> aveva chiesto Miranda odorando l’odore di zucchero del dolce di lui.
    <<Buono…e il tuo?>>
    <<Alla fragola>> aveva fatto una linguaccia mentre lui le rubava un pezzo di zucchero filato per metterselo in bocca.
    <<mmm… è proprio da ragazza>> aveva detto e così la giornata stava andando via veloce, anche troppo.
    Miranda avrebbe voluto arrestare la corsa del tempo, stava bene come mai era stata prima.
    Avrebbe voluto che la giornata non terminasse mai.
    Alla fine si erano seduti al bordo della fontana centrale e Miranda si era persa a guardare il paesaggio.
    <<E’ stata una giornata magnifica>>
    <<Concordo… incredibilmente mi sono divertito a farti da balia>> l’aveva punzecchiata di nuovo lui ma con un tono dolce.
    <<Ehy! Come osi?? Non sono una bambina…>>
    <<No… sei una ragazzina>> aveva detto facendole il solletico alla vita e lei era finita per ridere come una matta. Aveva da sempre sofferto il solletico.
    <<Ho scoperto il tuo punto debole!>> rideva lui. Non sapeva come lei riuscisse a tirare fuori quel suo lato giocherellone e tenero. Non era così con una donna da… troppo tempo per poterlo ricordare.
    Lei si dimenava sotto quella dolce tortura… ma si era divincolata troppo, al punto che era finita nella fontana tirandosi dietro anche lui.
    Quando si erano rialzati, completamente fradici, avevano riso come matti e lei aveva posato spontaneamente le braccia attorno al suo collo mentre le risate continuavano a dilagare… finché i loro occhi non si erano incontrati facendoli tornare improvvisamente seri.



    Quello sguardo era più intimo di qualsiasi tocco che Miranda avesse mai ricevuto. Le sembrò di fare l’amore con lui solo guardandosi… era bello, era attraente. E ora aveva scoperto che era una persona bellissima anche dentro. Un pensiero le solleticò la mente… “sei innamorata di lui”
    La voglia di baciarlo era insopportabile… stare lontana dalle sue labbra era la peggior tortura mai sperimentata, d’istinto avvicinò un poco la bocca alla sua come ad invitarlo a baciarla.
    Edoardo era tormentato, voleva farla sua… voleva assaporarla e perdersi nell’odore della sua pelle. Sentirla così, stretta a lui, era una sensazione nuova, mai sperimentata come anche quell’ardente bisogno di riempire quella distanza con un bacio.
    Poi Michele gli era tornato in mente. Non poteva.
    <<Forse è il caso di tornare in hotel e metterci degli abiti asciutti>>
    La magia era stata crudelmente e imprevedibilmente spezzata.
    Miranda si sentiva una sciocca ad aver sperato anche lontanamente che lui potesse ricambiare quel desiderio prepotente e che voleva tutto per sé.
    Non disse niente, lasciò cadere le sue braccia lungo il corpo che gocciolava acqua e annuì col capo.



    ...

    Ultima modifica di Adanay; 7th April 2014 alle 21:32
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  10. #140
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    Re: [LoD] Un senso di...te - 1.5 La sirenetta (07/04) VOTAZIONI APERTA

    Il ritorno era stato diverso, silenzioso e teso. Lei guardava fuori dal finestrino e lui era concentrato sulla guida. La musica era l’unico suono che vivesse in quell’abitacolo.
    Quand’erano arrivati erano entrati in hotel cercando di evitare a vicenda lo sguardo altrui.
    <<Ci vediamo per la cena… a dopo>>
    <<Grazie di tutto, ho passato una bella giornata>> aveva risposto lei mentre apriva la porta della sua camera.
    Ma come vi era entrata si era lasciata accasciare sul letto. L’ilarità era cessata e lo stomaco si era chiuso.
    Era rimasta lì su quel morbido materasso a rimuginare per un po’ e, dopo aver sentito Anna, si era andata a fare una doccia. Non aveva voglia di cenare, aveva preso dal minibar patatine, pop-corn e aranciata e si era messa sul letto a fare zapping. Finché non aveva trovato ‘la sirenetta’. Era sempre stato il suo cartone preferito.
    Si era accoccolata meglio tra i cuscini e si era goduta una serata per tornare bambina.



    Era così presa che non si era nemmeno accorta del rintocco alla porta.
    Si era spaventata quando d’improvviso aveva visto la testa di Edoardo fare capolino <<Dovresti chiudere a chiave, sai?>> aveva detto.
    <<Oddio!! Mi hai spaventata!!>> si era portata una mano al petto per rallentare il cuore.
    <<Non sei scesa a cena>>
    <<Non avevo fame…>>
    <<Capisco – d’improvviso la sua attenzione era stata calamitata dalla tv – ma… ma è la sirenetta??>>
    Merda! Non aveva fatto in tempo a spegnere. Ora avrebbe senza dubbio pensato che era una bimbetta patetica che guarda i cartoni animati all’età di 20 anni.
    <<volevo tornare bambina>> aveva ammesso infine.
    L’espressione di Edoardo da perplessa era divenuta sorridente e rilassata. Senza che lei se lo aspettasse lui si era richiuso la porta alle spalle e si era letteralmente lanciato sul letto a fianco a lei.
    <<Che fai?>>
    <<Torno bambino anche io… posso?>>
    Imbarazzata aveva annuito.
    In qualche modo era tornata l’atmosfera che c’era stata il pomeriggio.
    Scherzavano mentre si rubavano pop-corn e patatine.



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