Discussione: [LoD] - Misteri della vita: Capitolo 3: Essere o non essere !VOTAZIONI CHIUSE!!!

Audrey: “Vuoi dirmi cosa c’è? Sono un paio di giorni che sei strana… distante, direi. Sai che con me puoi parlarne…”



Ashley: “Non sono una tua paziente,Dru – asserì con un filo di voce – Non devi preoccuparti di me… sto bene…”



Audrey: “Ma…?” domandò fissandola intensamente negli occhi quasi a voler scrutare nel suo animo.
Ashley: “Ma – scandì poco prima di alzarsi per sparecchiare la tavola – sono preoccupata per te. Per te e per Bianca. Non credo che la decisione che hai preso sia quella giusta per lei... e nemmeno per te.”
Audrey: “E cosa avrei dovuto fare, Ashley? Dimmelo. Prova a spiegarmelo tu, dall’alto della tua infinita saggezza, perché io non so cosa avrei dovuto fare. Sai com’è… non avevo mai vissuto nulla del genere, prima. La prossima volta, visto che ormai sono preparata, saprò sicuramente gestire la situazione al meglio!!!”

Ecco… l’aveva fatto di nuovo. Lei ed i suoi maledetti modi da pazza, isterica e nevrotica.

Audrey: “Io… mi… uff… mi dispiace Ash. Davvero, ok? E’ solo che…”



Ashley: “So che non volevi Dru – proferì pacatamente mentre chiudeva il rubinetto dell’acqua – ma ciò non toglie che questa sia la soluzione peggiore per entrambe. Vedi… tutti commettiamo degli errori e…”



Audrey: “Oh, ti prego Ash, non rifilarmi queste cavolate!” sbraitò furiosa.
Ashley: “Intendi… le stesse cavolate che appioppi ai tuoi pazienti per farli sentire meglio?” sentenziò con un sorriso.

Audrey: “Non è stato un errore! Sapeva fin dall'inizio a cosa saremmo andati incontro, ma ha voluto continuare a recitare la sua scena patetica finché non ha potuto più fingere! E’ stato solo un gioco, lo capisci? Un maledetto gioco, fin dal principio.”
Ashley: “Lo so… so che sei arrabbiata adesso. E delusa, ferita, amareggiata e tutto quello che vuoi, ma la realtà è che Bianca sta risentendo di questa situazione, capisci? Non hai notato che è molto più capricciosa, viziata e piagnucolosa del solito, ultimamente? Ha bisogno di…”



Audrey: “NON PRONUNCIARE QUEL NOME!” gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
Percepiva dei brividi correrle per tutta la schiena. Possibile che discussioni simili avessero ancora questo effetto tremendo su di lei? Possibile che dopo sei mesi, ancora non riuscisse a ragionare con lucidità quando era costretta ad affrontare questo argomento?

Audrey: “Perdonami. Non volevo alzare la voce” sussurrò flebilmente.
Ashley: “Non volevo turbarti Dru, dico davvero. E’che penso al vostro bene e mi dispiace sapere che dovete affrontare tutto questo, io…”
Audrey: “Lo fai per noi. Lo so. E te ne sono grata, credimi. Davvero… apprezzo che ti preoccupi per noi… ma tu non sai cosa ho passato e… cosa ancora sto passando…” disse alzandosi lentamente in piedi e sistemando scrupolosamente la sedia sotto il tavolo.
Ashley: “Non pretendo di capire fino in fondo cosa stai vivendo. Mentirei se dicessi che immagino cosa stai passando, perché no… non lo so, ma una cosa la so per certo: tutto questo non fa bene né a te, né a Bianca e credo che prima o poi dovrai affronta…”
Audrey: “Lo so. Lo farò, giuro. Affronterò ogni cosa, affronterò tutto. Va bene?”

In tutta risposta ricevette solo un sorriso tirato, ma autentico.

Audrey: “Questo pomeriggio tocca a me fare la spesa? Vorrei portare Bianca al parco… giusto per fare quattro passi.”
Ashley: “Oh no, tranquilla, vado io. Devo fare dei giri…”
Audrey: “Grazie”.
Ashley: “Non devi ringraziarmi. La prossima volta ci andrai tu, va bene?”

Un altro sorriso. Questa volta più sereno, disteso, genuino.

Audrey: “Non è per la spesa… lo sai. Per quello che stai facendo per me e Bianca. Tu… hai ragione su di lei. Sta soffrendo moltissimo, me ne rendo conto…”
Ashley: “Sente la sua mancanza, ma vedrai che risolverai tutto, come sempre. Ce la faremo…”

E finalmente era arrivato: come una manna dal cielo, come una sorta di benedizione… quell'abbraccio.



Quel caldo ed avvolgente abbraccio in cui poteva essere se stessa, in cui riusciva a ritrovarsi, in cui riusciva a percepire tutto il bene e l’affetto del mondo. Ciò di cui aveva più bisogno, anche se, un po’ per orgoglio ed po’ per carattere, non l’avrebbe ammesso nemmeno a se stessa.

Qualche ora dopo, quando il sole era già stato inghiottito dalle ombre della sera, si trovava ancora seduta su quella panchina. Nel parco c’era un silenzio surreale: Bianca era finalmente crollata tra le sue braccia mentre Cloud, il cane iperattivo di famiglia, trascorreva il tempo a scavare buche.





Se solo il tempo si fosse fermato. Lì, in quel preciso istante, ora. Pace, quiete, silenzio, serenità erano queste le cose di cui aveva bisogno in quel particolare periodo della sua vita. Era forse chiedere troppo?
All’improvviso la vibrazione del cellulare la riportò alla realtà.

Audrey: “Dimmi Ash…”
Ashley: “Volevo solo avvisarti che sto iniziando a preparare la cena. Vuoi che prepari il biberon per Bianca?”
Audrey: “Cena? Ma che ore sono?”
Ashley: “Le 20:15. Preferisci cenare più tardi?”
Audrey: “Di già?! No, va benissimo… torniamo subito! Non ti preoccupare, ci penso io al biberon di Bianca. Mi spiace se abbiamo fatto tardi, non mi sono resa proprio conto dell’ora!”
Ashley: “Stai tranquilla, anch'io sono rientrata da poco. C’è stato un corso molto interessante presso il laboratorio di scienze e…”
Audrey: “Ne parliamo quando torno Ash o consumerai tutto il credito, come al tuo solito…”
Ashley: “Ops… giusto! Ok, a tra poco!”
Audrey: “Ciao…”

Sistemare la piccola nel passeggino era stata la parte più semplice, il difficile era stato convincere Cloud a seguirla per tornare a casa.

Arrivata davanti al vialetto si sentiva serena, il tragico impatto che aveva avuto con il ritorno obbligato in quella casa sembrava un lontano ricordo e riusciva distintamente a percepire una strana sensazione che iniziava a farsi strada dentro di lei: era speranza?



La speranza che tutto sarebbe andato per il verso giusto, che la sua vita avrebbe ripreso la sua ordinaria normalità.

Audrey: “Siamo a casa…”
Ashley: “Bentornate ragazze! Per la cena ci vorrà ancora un pochino di pazienza. Vuoi fare il bagnetto a Bianca, prima?”
Audrey: “Ottima idea! Facciamo subito, va bene zia?”
Ashley: “La zia vi aspetta qui! Incrociate le dita affinché non bruci niente…”

Per tutta la durata del bagno, tuttavia, la bambina si dimostrò lamentosa ed insofferente. Sicuramente il fatto che il suo sonno fosse stato interrotto durante il rientro a casa doveva averla innervosita parecchio, così Audrey preferì metterla nel suo lettino e farle compagnia finché non fosse certa che la piccola dormisse profondamente.



Scesa al piano di sotto, non avvertendo alcun particolare odorino invaderle le narici, comprese che la cena non era ancora pronta e decise di affacciarsi in cucina per dare una mano.

Audrey: “Stai pregando che la tua dolce sorellona venga in tuo soccorso, vero?” proferì deridendola scherzosamente.



Ashley: “Perdonami Dru, ma per colpa di quel corso ho fatto più tardi del previsto. Ci siamo quasi, comunque. Se vuoi iniziare ad apparecchiare…”
Audrey: “Sicuro, lascia fare a me”.

Mentre frugava tra i cassetti della cucina alla ricerca di una tovaglia pulita, il ringhiare di Cloud attirò la sua attenzione: doveva aver sentito qualcosa o qualcuno per ringhiare in quel modo, quindi si spostò rapidamente verso la finestra per guardare fuori.



Niente. Non c’era nessuno.
Non fece nemmeno in tempo ad elaborare questo pensiero nella sua testa, che qualcuno bussò con forza alla porta di casa.

Audrey: “Aspettavi delle visite, per caso?”
Ashley: “No. Con Michael abbiamo deciso di uscire domani sera…”
Audrey: “Chi sarà?”
Ashley: “Vai tu ad aprire, per favore? Ho tutte le mani sporche!”

Al diavolo la paranoia, si ritrovò a pensare. Ultimamente era troppo sospettosa, dubbiosa ed insicura… qualunque cosa accadesse intorno a lei, dava adito a paranoie e preoccupazioni inutili.

"Magari è una vicina a cui serve del sale. Stai diventando matta Audrey. Se continui così toccherà a te andare in terapia… o meglio… tornarci" pensò frettolosamente nel tentativo di scacciare i pensieri negativi che, da sei mesi a questa parte, avevano iniziato a farsi strada nella sua testa per ogni minima stupidaggine.
Quando aprì la porta… non c’era nessuno.



"Non è possibile! Qualcuno ha bussato, mica stiamo diventando matte in due, spero…" pensò appoggiandosi alla vecchia ringhiera bianca del patio. Una brezza leggera le accarezzò il viso, procurandole un brivido che le corse lungo la schiena. Che sensazione di pace… di quiete…



?: “Dru… sapevo che ti avrei trovata qui…”

(Ho notato solo ora che, non so per quale motivo perché giuro che avevo diviso le foto come sempre in gruppi da due, qui ce ne sono quattro. Se un mod può dividerli, lo/a ringrazio, ma se invece deve restare obbligatoriamente così... chiedo veramente scusa. Ero stra convinta che li avesse divisi... )

Quella voce… quella voce calda e suadente la destò dai suoi pensieri. Non poteva essere… sì, era impossibile.



La sua mente iniziava davvero a giocarle brutti scherzi se era riuscita a sentire la voce di una persona che era lontana chilometri e chilometri. Un colpo di sole! Ovvio! Sicuramente un colpo di sole al parco. Si sa come funzionano queste cose: il caldo, nessun albero sotto il quale ripararsi, il non aver indossato un cappello con cui proteggersi, le temperature afose dell’estate, ma sicuro!



Eppure… Le bastò girarsi. Voltarsi verso il punto da cui aveva sentito provenire quel suono ammaliatore e…

Audrey: “CHE DIAVOLO CI FAI TU QUI?! ”



?: “Andiamo Dru… è questo il modo di salutarmi? ”




FINE PRIMA PARTE


INDICE - Prologo - Capitolo 1: Ritorno ad una vecchia vita 2° parte




Terminato! Sì, so che non è lunghissimo, ma avevo paura che un capitolo intero avrebbe potuto annoiarvi, quindi ho pensato di dividerlo in due parti (e spero saranno effettivamente solo due, visto che devo ancora finire di scriverlo ).
La domanda sorge spontanea? Chi sarà quell'uomo? E perché sta cercando la nostra roscia eroina?
La risposta non è difficile, in effetti, ma dobbiamo creare un po' di suspance o no?
Altra domanda: chi vuole vedere un bel primo piano del nostro fig... ehm... simmino? Siete un po' curiosi, spero!

I veri guerrieri non mollano mai, infatti. E, comunque, figherrima l'immagine della LoD. La creatività vedo che è il tuo forte
Ehehe, prosegui pure e mostra a tutti noi simmini mortali di cosa è capace il Sim Magnifico che rappresenti

Proviamo a non mollare, in effetti! Ti piace davvero? Meno male! Temevo risultasse troppo banale, ma avevo quella in testa e, conoscendomi, non sarei mai riuscita a rimuoverla da li.
La nostra simmola avrà una vita un po' incasinata, in effetti, ma è una tosta (anche se magari non sembra) e son sicura che ce la farà... o almeno lo spero! La decisione spetterà a voi: aiutare la protagonista o darle una mano a cadere?

Detto questo... vi saluto! Sto già lavorando alla seconda parte del capitolo, quindi conto di non farvi aspettare troppo a lungo.
Chiedo scusa da subito per eventuali errore ed imprecisioni con le foto: sto cercando di impegnarmi al massimo per creare uno scenario credibile, ma non è sempre semplice. A questo proposito, avrei solo una piccola domanda da porvi e spero che qualcuno di voi conosca la risposta: con il NRAAS (spero di averlo scritto giusto! ) c'è la possibilità di cambiare l'orario di gioco? Cioè... facciamo conto che mi serva mantenere la sera più a lungo, c'è la possibilità di impostare l'orologio del gioco, che so, dalle 3:00 alle 20:00? Chiedo perché ho avuto qualche difficoltà a realizzare il tutto con il tempo che scorreva inesorabilmente, rischiando che diventasse mattina da un momento all'altro!
Grazie a chiunque mi risponderà ed a chi lascerà un commento o semplicemente leggerà pur rimanendo in silenzio. Alla prossima!

io ancora mi chiedo che cosa sia successo nella vita di Audrey.
Scopriamo che ha una figlia, Bianca, che è capricciosa e viziata...e a quanto pare c'è pure un motivo.
le manca il padre? che cos'ha fatto? morto? criminale? che cosa?? sono curiosissima di sapere che cosa sia successo.
E alla fine arriva pure uno sconosciuto a bussare alla sua porta che fa nascere altre mille domande.
comunque il capitolo mi è piaciuto e sei stata brava sia con lo scritto che con il pose player
complimenti tesoro!!
Spero davvero di leggere la seconda parte al più presto perchè sono davvero molto curiosa di sapere cosa cela Audrey di tanto tormentoso *_*
bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Originariamente Scritto da Adanay

io ancora mi chiedo che cosa sia successo nella vita di Audrey.
Scopriamo che ha una figlia, Bianca, che è capricciosa e viziata...e a quanto pare c'è pure un motivo.
le manca il padre? che cos'ha fatto? morto? criminale? che cosa?? sono curiosissima di sapere che cosa sia successo.
E alla fine arriva pure uno sconosciuto a bussare alla sua porta che fa nascere altre mille domande.
comunque il capitolo mi è piaciuto e sei stata brava sia con lo scritto che con il pose player
complimenti tesoro!!
Spero davvero di leggere la seconda parte al più presto perchè sono davvero molto curiosa di sapere cosa cela Audrey di tanto tormentoso *_*
bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Ad!!! Ciao!!! Grazie per essere passata e per aver lasciato un commento Tranquilla... con la seconda parte del primo capitolo qualche piccola risposta l'avrai
Son contenta, tuttavia, che questa LoD finora ti metta un po' di curiosità e spero che il motivo per cui Audrey è un tantino "a pezzi" non ti deluderà,nel momento in cui verrà svelato.
Eh il nostro uomo misterioso. La sua identità verrà svelata nella seconda parte del primo capitolo, questo posso anticiparlo Grazie, grazie davvero per i complimenti per lo scritto e per il pose player! Li apprezzo veramente tanto perché ho cercato davvero di fare del mio meglio, soprattutto con le foto! ^^ Grazie, grazie, grazie ed ancora infinitamente GRAZIE! *____* Cercherò di aggiornare il prima possibile Sto finendo di scrivere l'aggiornamento! Mi sto dando da fare Alla prossima e grazie ancora di essere passata!