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Ma non si era sentito sollevato… non amava più Bonnie da molti anni ormai ma le voleva bene, con lei c’era un legame che mai si sarebbe spezzato, era la madre di sua figlia e come potrebbe essere altrimenti?!
Da quel giorno il suo spirito si era incupito ancora di più e se prima era un solitario, adesso era quasi un eremita.
Aveva troncato tutto anche con Lisa, non era interessato a portare avanti quella relazione che non gli avrebbe dato niente di più che un mero conforto ai lombi.
Non credeva nell’amore e come poteva crederci? Nella sua vita aveva sempre visto sangue, dolore e corruzione. Come si può credere ad un sentimento tanto puro che non chiede niente in cambio? Nessuno da niente per niente, c’è sempre un prezzo da pagare. Anche nei sentimenti.
E lui aveva dato a Bonnie un conto fin troppo salato.
Si passò una mano tra i capelli bruni e strizzò gli occhi come a voler cacciare i pensieri e la stanchezza.
A che pro continuare a tormentarsi col passato?!
<<Ok, ora basta soldatino. Stai esagerando con questa vodka>> la mano di Melissa si era mossa lesta verso il suo bicchiere riuscendo a rubarglielo dalle mani. Cosa assai semplice dato che i suoi riflessi erano ottenebrati dalla vodka e dal rhum.
<<Mel, te l’hanno mai detto che sei l’impicciona più seccante al mondo?!>>
<<No caro Nick, sono solo un’amica e sappi che non tornerai a casa da solo… non sei in grado di guidare>>
<<Non dire idiozie>> non aveva bisogno di una balia lui. Si era alzato dallo sgabello ma il suo passo era barcollante.
L’infrangersi di un bicchiere gli aveva fatto perdere ogni speranza.
<<Sono ancora idiozie?>> l’aveva punzecchiato Melissa andandogli incontro per aiutarlo a sorreggersi.
<<Uff…che grana che siete voi soldatini, mio cugino è uguale: fate i machi e poi non sapete dosare l’alcol>>
<<Forse era proprio la dose che volevo>>
Melissa lo aveva ignorato, si era voltata verso Earl, il suo capo <<Io me ne vado prima… devo riportare a casa il veterano di guerra ubriaco>>.
<<Non ce n’è alcun bisogno!>>
Lei non aveva risposto limitandosi a fargli il gesto di tacere con un dito sulle labbra.
Fuori pioveva, l’acqua picchiava su di loro con prepotenza e Melissa aveva allungato il passo mentre tentava di ripararsi come poteva con una giacca di pelle logora.
<<Finalmente a casa>> aveva detto fermando la macchina davanti al palazzo.
Nicholas si era issato con fatica dal sedile…sentiva gli occhi pesanti e l’unica cosa che desiderava era mettersi a letto.
Era sceso di macchina senza aspettare Melissa che lo stava rincorrendo come avesse bisogno di sostegno.
<<So camminare!>>
Melissa aveva alzato le braccia in segno di resa limitandosi così a camminargli a fianco.
<<Sai vero di essere un testardo bastardo?>>
<<Queste parole non stanno bene in bocca ad una signorina…>> aveva scherzato mentre lottava con la serratura per farla scattare <<maledette chiavi!>>
<<Dà qua!>> Mel gli aveva strappato di mano la chiave e con un gesto deciso aveva aperto la porta.
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