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  1. #271
    sim dio L'avatar di Foxylla
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Gelosie ed equivoci

    Yeeeeee !! Ho finito di scrivere il capitolo ! Questa volta è stato peggio di un parto, spero che ne sarete soddisfatti ! Adesso devo creare due nuovi sim (ve lo dico subito chi sono....i genitori di Cole e Joe) e sistemare Sunset. Spero di riuscire a pubblicarlo entro domenica mattina !

  2. #272
    sim onniscente L'avatar di Alexandra96
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Gelosie ed equivoci

    Uhh lo aspetto da tanto tempo questo nuovo capitolo!! Aspetterò...


    Le mie case qui--> viewtopic.php?f=16&t=3912

  3. #273
    sim dio
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Gelosie ed equivoci

    anchiooo!è da tantissimo che non aggiorni e anche io sono nella tua stessa situazione xD
    Due volte segnalata...ingustizia oppure no? mi tocca stare buonina
    Skillet & Papa Roach ♥

  4. #274
    simmino
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Gelosie ed equivoci

    ciao foxylla, sono una tua nuova lettrice!!!
    davvero bella la storia
    Complimenti vivissimi
    Aspetto il prossimo capitolo

  5. #275
    sim dio L'avatar di Foxylla
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Gelosie ed equivoci

    CAPITOLO 11 - Il match dell'anno


    L'acqua tiepida che scorreva sul suo corpo era una sensazione estremamente piacevole per Joseph, dopo quel duro allenamento.

    Henry Gale quel pomeriggio aveva convocato nel suo ufficio lui e Colin e aveva annunciato loro che tre settimane più tardi avrebbero avuto la loro occasione per i titoli di coppia in un match nella gabbia d'acciaio. Si erano messi subito al lavoro con i pesi per rafforzare la muscolatura delle braccia e adesso si sentiva tutto indolenzito, forse nell'allenamento ci aveva messo troppa foga. Uscì dalla doccia; Colin già si stava vestendo. Lo sentiva agitato, l'incontro nella gabbia d'acciaio era sempre stata la sua bestia nera.
    Si recarono da Hogan, Joseph sedette un po' in disparte, pensieroso; quando li raggiunse Julie la salutò con un rapido bacetto sulle labbra.
    <<Tutto qui ?>> gli chiese lei. Joseph le sorrise e la baciò di nuovo, con più entusiasmo.
    <<Fra tre settimane io e Colin avremo un match per il titolo di coppia.>>
    <<E me lo dici così ? Sembri quasi triste mentre dovresti fare salti di gioia, che hai ?>>
    <<E' un incontro nella gabbia di acciaio, ecco cos'ho !>>
    Julie aveva incominciato a interessarsi al wrestling solo dopo che si era messa con Joseph, ma ne sapeva già abbastanza per capire la preoccupazione del suo ragazzo.
    Poco più in là anche Colin sedeva con aria mogia e Sara tentava di tirargli su il morale.

    <<Sarà un match spettacolare, tu e Joseph siete bravissimi, di che ti preoccupi ?>>
    <<Diciamo che la gabbia non è proprio la nostra specialità , per me poi è sempre stato il peggiore incubo !>>
    <<Sono sicura che vincerete !>> gli disse Sara guardandolo con sicurezza negli occhi e poggiando una mano sopra la sua.
    Colin la guardò a sua volta negli occhi e in quel momento sentì che sì, avrebbero vinto loro.
    Gli squillò il cellulare; guardò il display: era sua madre.

    <<Ciao mamma.>> disse Colin.
    <<Ciao tesoro, volevo invitarvi a pranzo per la festa del 4 luglio, venite ?>>
    Colin ci pensò su. Per il 4 luglio avevano in progetto una gita, ma era ancora tutto in forse. Si consultò con Joseph e lui diede l'ok.
    <<Ah, e naturalmente sono invitate anche Sara e Julie, così finalmente io e vostro padre le conosceremo !>>
    Colin fece un sospiro. Lui e Joseph non erano molto in buoni rapporti con il padre, gli contestavano il fatto che si comportasse con loro come fossero due soldatini. Salutò la madre e chiuse la comunicazione, ancora più mogio di prima.

    Il giorno del 4 luglio, mentre si stavano avviando verso la porta della casa dei loro genitori, Colin e Joseph ripeterono per l'ennesima volta le raccomandazioni alle ragazze: gli Stati Uniti erano la più grande nazione del mondo e i Repubblicani avevano sempre ragione. Nel caso il Generale avesse cominciato un discorso sulla Guerra del Golfo si sarebero dovute limitare ad annuire, senza esprimere il loro giudizio, onde evitare estenuanti discussioni.
    Ovvio che ormai Sara e Julie erano in preda all'ansia: erano giorni che i gemelli non facevano che descrivere loro padre come un despota fanatico.
    Mentre suonavano il campanello Sara strinse la mano di Colin.
    Dopo pochi secondi aprì una signora di mezza età , con i capelli biondo cenere che le arrivavano alle spalle, alta circa un metro e settanta, dai vivaci occhi color nocciola: Madeleine.

    Abbracciò e baciò i suoi figli e poi strinse la mano a Sara e Julie.
    Da dentro casa videro venire incontro loro una figura maschile e le ragazze credettero di avere le traveggole. Guardare James Johnson era come buttare uno sguardo sul futuro e vedere come sarebbero stati Colin e Joseph alla sua età .

    L'unica differenza era che il Generale aveva i capelli castano chiaro, portati rasati, ed era poco più basso dei figli.
    Strinse a sua volta la mano alle ragazze e salutò con un cenno della testa i gemelli, invitandoli ad entrare in casa.
    Andarono in salotto dove era pronto un aperitivo; Sara e Julie erano molto tese.

    <<E così sei italiana.>> esordì il Generale rivolgendosi a Sara. <<Ti hanno raccontato che abbiamo vissuto nel tuo Paese a lungo ? Di dove sei esattamente ?>>
    Sara si rilassò un poco, vedeva che le sorrideva in modo molto tranquillo. <<Sono di Ancona.>>
    <<Uh Ancona !>> esclamò Madeleine. <<Ci siamo venuti a prendere il traghetto per la Grecia, ricordate ragazzi ?>>
    <<Io mi ricordo solo il bagno del traghetto !>> esclamò Joseph. Durante la traversata c'era stato il mare grosso e lui aveva passato tutto il tempo in bagno a vomitare.
    <<Praticamente abbiamo visto pochissimo, mi ricordo che abbiamo sbagliato strada e siamo finiti in un lungo viale alberato, con in fondo un grande monumento bianco.>> disse James.
    <<Sì, siete finiti in Viale della Vittoria e quello che avete visto è il Monumento ai Caduti. Il porto turistico si trova esattamente nell'altra direzione.>> rispose Sara.
    <<A me invece è piaciuta quella chiesa in cima la collina, che abbiamo visto quando siamo salpati. Dovrei avere anche la foto da qualche parte.>> disse Madeleine.
    Sara sorrise: dolci ricordi d'infanzia le stavano tornando in mente. La chiesa di cui stava parlando Madeleine era il Duomo, e lei da piccola ci andava spesso e si metteva a cavalcioni sui leoni di pietra. Anche il giorno prima di partire per gli Stati Uniti, aveva preso il motorino e si era recata sul Colle Guasco, si era messa cavalcioni su uno dei leoni e aveva abbracciato con lo sguardo la sua amata città natale.
    Colin scorse due lucciconi sugli occhi di Sara, e senza farsi vedere da lei fece segno ai genitori di cambiare discorso.
    Per fortuna capirono al volo e rivolsero quindi la loro attenzione verso Julie.
    <<Allora, Julie,>> le chiese sorridendo Madeleine, <<Joseph mi ha detto che sei una ballerina.>>
    <<Sì, sono venuta qui a Chicago per aprire una scuola di danza con una mia amica.>>
    <<Siamo quasi colleghe allora ! Io insegno canto !>>
    <<Davvero ? Ecco perchè loro due cantano così bene !>> esclamò Julie, poi diede una gomitata a Joseph. <<Dote naturale, eh ?>>
    Lui strinse le spalle facendo un sorriso birbante. <<Cosa non si dice per fare colpo !>> disse, prima di beccarsi un'altra gomitata.
    Dalla cucina suonò il timer del forno; Madeleine si alzò per andare a controllare la cottura del timballo di riso e quando tornò invitò tutti a sedersi a tavola.
    Passarono un pranzo piacevole, e sia Sara che Julie trovarono che la descrizione che avevano dato i gemelli del padre non corrispondesse affatto al vero, anzi, lo trovarono molto simpatico e non menzionò nemmeno una volta la guerra, ne parlò mai di politica. Sara notò anche che tra lui e i figli c'era un po' di tensione, come se tutto fosse forzato.

    Si chiese cosa c'era veramente sotto. A casa avrebbe fatto parlare Colin, in un modo o nell'altro. Poi il discorso cadde sul wrestling, e Colin e Joseph si fecero più tesi; Sara allora intuì che aveva a che fare con questo. Quando Il Generale se ne uscì che gli sarebbe piaciuto vedere l'incontro nella gabbia di acciaio, Joseph si strozzò e Colin rimase a bocca aperta con la forchetta sospesa a mezz'aria, ma da quel momento in poi la tensione sparì quasi del tutto.
    Il pomeriggio andarono tutti a vedere la parata dell'Indipendence Day nel cuore della City, in Michigan Avenue.
    Una volta tornati a casa, Colin e Joseph notarono che Sara e Julie li fissavano insistentemente.
    <<Dai, sputate il rospo !>> fece alla fine Joseph.
    <<Noi ? Mi sembra che siate voi a dover sputare il rospo, invece !>> replicò Sara.
    <<Infatti ! Ci avete fatto venire l'ansia per niente, vostro padre è una persona normalissima ! Magari mio padre fosse così !>> aggiunse Julie.
    Sorprendendo le due ragazze, i gemelli cambiarono discorso.
    Sara continuava a fissare Colin e pensava "Ti faccio parlare io !!".
    Dopocena lo trovò in camera a guardare la televisione. Sara salì sul letto e si sistemò fra le sue braccia; aveva addosso solo il completo intimo preferito di Colin e infatti la sua reazione non tardò ad arrivare: la strinse a sè e cominciò a baciarla, e quando tentò di spogliarla lei lo fermò.
    <<Che ti prende adesso ?>> le chiese un po' piccato.
    <<Cosa è successo tra te e Joe e vostro padre ?>> gli chiese Sara.
    <<Ma ti pare il momento ? Te lo spiego un'altra volta...>> rispose Colin tornando all'attacco.
    <<Eh no ! Ce ne avete parlato malissimo, così male che mi aspettavo di affrontare chissà quale mostro, e invece io e Julie lo abbiamo trovato una persona a posto ! Affascinante, oserei dire...>>
    Colin non rispose, ma fissava le sue curve con avidità .
    <<Senti...te lo dico dopo...>>
    <<No, adesso ! O mi metterò i mutandoni della nonna !>> lo minacciò Sara.
    Colin le rivolse uno sguardo sofferente. <<Non ti credevo capace di simili bassezze ! E va bene... Quando è scoppiata la Seconda guerra del Golfo si era fissato di mandare me e Joe in Afghanistan a combattere in prima linea, secondo lui era il nostro dovere verso la patria. Voleva addirittura farci interrompere il college, la carriera nel wrestling poi era fuori discussione ! Tu non immagini che litigate in casa in quel periodo ! Per questo siamo venuti a vivere qui, in questa casa, non so quanti mesi abbiamo passato senza parlargli, e deve ringraziare mamma se gli rivolgiamo di nuovo la parola !>>

    Sara osservò Colin: era rosso in viso, gli occhi fiammeggianti e gli tremavano anche un po' le mani. Si era pentita di aver toccato quel tasto.
    <<Scusami...>> sussurrò tenendo gli occhi bassi, <<è che oggi mi è proprio sembrata una persona a posto...>>
    Colin si addolcì un poco. <<Non capire male, è una persona a posto...E' che nella nostra famiglia la tradizione militare dura da generazioni e io e Joseph l'abbiamo interrotta e questo non gli va giù...Ma poi si è dato una calmata quando il battaglione con il quale saremmo dovuti partire è saltato in aria, appena una settimana dopo il loro arrivo in Afghanistan. Sono morti quasi tutti, e dei sopravissuti non è che sia rimasto un granchè...>>
    Sara adesso aveva il magone. Meno male che avevano la testa dura e non erano partiti per la guerra...Ormai non riusciva più a immaginare la sua vita senza Colin.
    Gli si avvicinò per baciarlo, ma questa volta fu lui a scansarsi. <<Hai saputo tutto quello che volevi sapere ?>> le chiese.
    <<Sì.>>
    Colin tentò di fare uno sguardo severo, ma Sara lo sgamò che gli veniva da ridere. <<E non farmi più un pezzo del genere !>>
    Sara rise. <<Dai, vieni qui...>>

    Più si avvicinava la data del match, più la tensione si faceva palpabile in casa Johnson. Ad accrescere il nervosismo ci pensò la sfortuna: Colin durante un allenamento si fece uno strappo al deltoide. Il medico della federazione gli impose di andarci piano con gli allenamenti, e gli sconsigliò di affrontare un match così impegnativo, ma lui non volle sapere ragioni. Joseph era combattuto: voleva salvaguardare la salute del fratello, ma d'altro canto voleva anche fare questo match e togliersi subito questo dente. Alla fine trovarono una soluzione a loro parere ragionevole: Joseph avrebbe fatto in modo che Colin uscisse dalla gabbia per primo. Il medico disse loro che era follia pura, Colin così rischiava di aggravare la lesione e dover ricorrere all'intervento chirurgico, ma lui ormai aveva deciso.
    La sera del match l'allenatore Connels cercò di prepararlo per il meglio, curando molto la fase di riscaldamento, poi si fece quasi il momento di entrare.
    Sara era molto preoccupata per il suo ragazzo e pregava che andasse tutto bene. Dopo avergli dato un bacio di buona fortuna si sistemò davanti al monitor per assistere all'incontro dal backstage.

    C'era anche Julie, con i nervi a fior di pelle anche lei, e naturalmente anche i loro amici si sistemarono davanti allo schermo per poter assistere a quell'evento. Colin e Joseph percorsero la rampa verso il ring con un peso sullo stomaco; salutarono i loro genitori che come promesso erano in prima fila e salirono sul ring in attesa dei loro avversari. La gabbia pendeva sulle loro teste come una minaccia. Videro arrivare i campioni di coppia in carica, "Los Matadores", due ragazzi messicani, non molto alti e nemmeno molto grossi, ma proprio per questo temibilissimi perchè grazie alla loro corporatura ridotta erano più agili e veloci di loro, e quindi più adatti a quel genere di match.
    Una volta che i loro avversari furono sul ring la gabbia si abbassò su di loro; per vincere entrambi i membri di un team dovevano uscirne fuori, scavalcandola e calandosi al suo esterno.
    Il gong suonò e si aprirono le ostilità .
    Colin e Joseph si buttarono con foga contro i loro avversari, era importante sfinirli per potere avere il tempo di uscire dalla gabbia con tranquillità .
    Nel backstage si era scatenato un ritmo indiavolato: da una parte i sostenitori dei "The fast and the furious" e dall'altra quelli dei "Los matadores".
    Tra il pubblico il Generale seguiva attentamente ogni fase dell'incontro, mentre Madeleine si copriva gli occhi in preda all'ansia ogni volta che uno dei suoi ragazzi subiva un colpo o veniva mandato a sbattere contro la gabbia o un paletto.
    Dentro la gabbia intanto, Joseph teneva d'occhio Colin ed era evidente che il muscolo strappato gli dava noia. Era impacciato nei movimenti a causa del dolore, ed era lento, troppo. Doveva trovare il modo di farlo uscire.
    Miguel, l'avversario di Colin, cercò di peggiorargli la situazione, praticandogli una full nelson. Ma questo fu un errore, perchè il dolore rese rabbioso Colin, che si liberò e cominciò a malmenarlo furiosamente. Mentre Miguel era a terra dolorante, salì sul paletto e fece una shooting star press, poi cominciò la scalata. Mentre il fratello tentava l'uscita, Joseph chiuse Pablito, l'altro avversario, in una STFU.
    Colin ormai stava scavalcando la sommità della gabbia quando Miguel si riebbe e, sotto lo sguardo attonito del suo compagno di squadra, commise un grave errore strategico: si arrampicò e uscì anche lui dalla gabbia. Se fosse rimasto dentro sarebbe stato facile in due annientare Joseph e aggiudicarsi la vittoria.
    <<Ma che ca fai ??>> gli gridò Pablito arrabbiato, ma ormai quel che era fatto era fatto.
    Joseph rideva; già si vedeva con la cintura intorno alla vita.
    Guardò negli occhi il suo avversario e si fece serio di colpo: non doveva cantare vittoria troppo presto, Pablito era velocissimo, doveva rimanere concentrato se voleva portarsi a casa la vittoria.
    Come aveva previsto, Pablito riuscì a sfuggire ad ogni suo attacco, e ben presto Joseph si ritrovò a subire un colpo dietro l'altro. Da fuori la gabbia Colin un po' imprecava, sia in inglese che in italiano, e un po' incitava il fratello.
    Anche Miguel incitava Pablito.
    Mentre subiva, Joseph pensava disperatamente a come uscire da quella situazione, sentiva dolore ovunque e le energie calavano vertiginosamente. Ebbe la sua occasione quando Pablito lo spinse contro un paletto del ring: ci puntò i piedi contro, spiccò un salto e, tenendo un braccio intorno al collo di Pablito, rovesciò la situazione in suo favore facendo una running bulldog, facendolo finire faccia a terra.
    Dal backstage Sara e Julie guardavano lo schermo come ipnotizzate, abbracciate strette; questi ormai erano gli ultimi momenti cruciali, in cui si sarebbe deciso tutto.
    Colin girava febbrilmente intorno alla gabbia, gridando e incitando il fratello. Il pubblico era su di giri.
    Joseph cominciò a restituire i colpi ricevuti e anche di più. Quando gli sembrò abbastanza fece a Pablito una sitdown powerbomb. Pablito giaceva a terra, disteso sula schiena e apparentemente incapace di muoversi; Joseph rimase qualche secondo a riprendere fiato e infine tentò l'uscita dalla gabbia e prese ad arrampicarsi. Si trovava ormai a cavalcioni della sommità quando si sentì prendere per un piede: Pablito cercava di farlo tornare dentro. Gli diede allora un calcio, ma così facendo si ritrovò in equilibrio precario e rischiava di ricadere nel ring. Mentre lui tentava di mantenere l'equilibrio, Pablito si mise cavalcioni sulla gabbia di fronte a lui e cominciò una battaglia a suon di pugni, ognuno tentava di far perdere l'equilibrio all'altro.
    L'atmosfera nel backstage ormai si era fatta rovente, sembravano tutti impazziti, e anche il pubblico non era da meno. Madeleine teneva il viso premuto contro il petto del marito, temendo che Joseph cadesse a terra fuori del ring e si rompesse qualcosa.
    I due contendenti continuavano a prendersi a pugni e a insultarsi come due indemoniati, quando alla fine Joseph ce la fece: riuscì a ributtare Pablito sul ring. Incredulo saltò giù dall'altra parte, aggiudicandosi la vittoria.
    Non si reggeva più in piedi e allora si stese a terra, e in men che non si dica Colin gli fu addosso, al colmo della gioia. Rimasero a terra abbracciati, ridendo contenti, poi l'arbitro li fece alzare per poterli proclamare vincitori e consegnare loro le cinture.
    Mentre mostravano le cinture al pubblico, dal backstage uscì Sara, corse loro incontro e li abbracciò felice.
    Quando se li trovò davanti mostrandogli le cinture, James Johnson si sentì orgoglioso di loro come mai era stato nella sua vita; era evidente che erano nati per seguire quella strada, e si sentiva felice che quando voleva farli arruolare si fossero ribellati.
    Si diressero verso le quinte, stringendo frastornati le mani ai fans. Quando giunsero nel backstage Julie saltò in braccio a Joseph chiamandolo "Mio eroe !" e coprendogli il viso di baci.

    Attorno a loro si avvicinarono anche tutti i loro colleghi per festeggiarli, compresi i campioni uscenti.
    Facendosi largo tra gli atleti, il medico della federazione raggiunse Colin e lo fece sedere, controllando che la situazione alla spalla non fosse peggiorata.
    <<Ahi !>> protestò Colin.
    <<Non sembri peggiorato...domani mattina alle 11 comunque presentati al Policlinico....ti ho preso appuntamento per una lastra.>> Gli applicò del ghiaccio sulla parte dolorante e, rivolgendosi a Sara, disse: <<Assicurati che lo tenga una decina di minuti.>>
    Sara si sedette sulle ginocchia di Colin e gli tenne premuto il ghiaccio sulla spalla. Joseph e Julie si sedettero vicino a loro e arrivò Henry Gale, con gli occhi che gli brillavano.
    <<Ragazzi non ho parole per esprimere la mia soddisfazione ! Posso dire senza ombra di dubbio che questo è stato il match dell'anno !>>
    Guardò orgoglioso "i suoi ragazzi", come amava definire gli atleti che lavoravano per lui. Era conscio che prima o poi avrebbero lasciato la sua federazione per mirare più in alto, ma era questo che si meritavano. Diventare delle stelle del wrestling a livello mondiale.


    Continua.....

  6. #276
    sim magnifico
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Il match dell'anno

    Complimenti come sempre! Davvero un ottimo capitolo.

  7. #277
    L'avatar di mary24781
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Il match dell'anno

    Uh io mi devo riportare in riga con i capitoli! Domani mi leggo tutto con calma (e mi godo le fotine )

  8. #278
    sim esperto
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Il match dell'anno

    Bellissimo capitolo Foxylla!!!!

  9. #279
    sim dio
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Il match dell'anno

    woooooooooooooooooooooooooww!
    Scusa posso essere odiosa per una piccola parte del commentino? ecco...
    Ma colin ha lanciato la moda del cenare nudi? xD

    La foto più bella è la penultima
    Due volte segnalata...ingustizia oppure no? mi tocca stare buonina
    Skillet & Papa Roach ♥

  10. #280
    sim §
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    Re: Le stelle di Sunset Valley - Il match dell'anno

    Bellissimo capitolo come al solito!!
    Complimenti!

 

 
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