Discussione: [Sospeso]Le stelle di Sunset Valley

Originariamente Scritto da Foxylla

Cari lettori, vi annuncio che sto per finire il capitolo ! Mi sta venendo lunghissimo e potrei decidere di postarlo in due parti, spero che vi piacerà* perchè sono molto soddisfatta di come sta venendo. Entro domenica (salvo imprevisti) potrete leggerlo !

siiiiii....

Scusate se non ho aggiornato oggi come promesso, oggi ho avuto la cresima di mia cugina e sono tornata più tardi del previsto, ma non vi preoccupate, il capitolo arriverà presto ! Lo sto concludendo in questo momento e poi mi metterò sotto con le foto.

Evviva il nuovo capitolo!!! io curiosissima.

Originariamente Scritto da Foxylla

Scusate se non ho aggiornato oggi come promesso, oggi ho avuto la cresima di mia cugina e sono tornata più tardi del previsto, ma non vi preoccupate, il capitolo arriverà presto ! Lo sto concludendo in questo momento e poi mi metterò sotto con le foto.

per questa volta ti perdono perchè la cresima della cugina è una scusa plausibile ( sgherzo!!!!!) ma la prossima volta no!!!!

Dai dai che ieri sono rimasta alzata fino a mezzanotte e mezzo per terminare il capitolo ! Dopo pranzo comincio a fare le foto e forse riuscirò a postare la prima parte entro oggi.

Originariamente Scritto da Foxylla

Dai dai che ieri sono rimasta alzata fino a mezzanotte e mezzo per terminare il capitolo ! Dopo pranzo comincio a fare le foto e forse riuscirò a postare la prima parte entro oggi.

ok allora sei perdonata...

a quanto il lieve evento?(l'aggiornamento)

Il tempo di caricare le foto e arriva la prima parte !

CAPITOLO 14 - Sorpresa !



Julie osservava Joseph mentre chiudeva la valigia; lei e Sara avrebbero accompagnato i gemelli all'aereoporto, dove avrebbero preso il volo per Cleveland, dove si sarebbero esibiti d'ora in avanti.
<<Non fare quella faccia, piccola ! Non parto mica per la guerra !>> disse Joseph accarezzando il viso di Julie.

<<Sì lo so.>>, rispose Julie rivolgendogli un sorriso stiracchiato, <<Ma mi mancherai da morire lo stesso !>>
<<Non fare così, che mi fai piangere !>> tentò di sdrammatizzare Joseph, ma anche lui si sentiva un gran peso sul cuore, non sarebbe tornato a casa prima di due settimane e già* sapeva che sarebbe stato molto duro stare lontano da lei, ma questo era il prezzo da pagare se voleva continuare per questa strada.
Durante il tragitto per l'aereoporto nessuno dei quattro fiatò, presi com'erano dai loro pensieri.
Sara e Julie stettero con loro mentre facevano il check-in e poi li accompagnarono all'imbarco e rimasero fino a che non chiamarono il loro volo.
Sara si buttò fra le braccia di Colin e affondò il viso nell'incavo della sua spalla.

<<Non starai mica piangendo, vero ?>> la rimproverò Colin; le aveva fatto promettere che non avrebbe pianto, e invece....ecco che si sentiva il collo bagnato !
Sara tirò su la testa e ricacciò indietro le lacrime, in collera con se stessa, per essere crollata così.
Colin le asciugò il viso. <<Bene, e adesso mentre mi imbarco voglio vederti sorridere !>> le raccomandò prima di darle un ultimo bacio prima di partire.
Sara fece un sospiro e gli sorrise.
<<E io ti mancherò ?>> le chiese Joseph.
<<Per niente !>> replicò pronta Sara. Ovviamente Joseph sapeva che scherzava.
Appena sull'aereo Colin si infilò le cuffie, sperando che la musica potesse distrarlo. Joseph guardava pensieroso dall'oblò, cominciando già* a contare i giorni che mancavano per poter riabbracciare Julie.
Sara e Julie tornarono a casa, cenarono senza parlare molto, poi andarono a guardare Desperate Housewives sul letto di Julie, l'episodio di quella sera era particolarmente coinvolgente e per un po' ritrovarono il buon umore.

Quandò più tardi andò a letto Sara si fece riprendere dalla malinconia, questa volta non pianse ma cominciò a rigirarsi inquieta tra le lenzuola, senza riuscire a prendere sonno. Ogni tanto guardava la sveglia sul comodino, i minuti passavano con inesorabile lentezza; con uno scatto nervoso scostò le coperte e si alzò. Prese il cellulare e cominciò a guardare le foto, ma smise subito perchè si sentiva peggio. Prese allora una maglietta di Colin e vi affondò il viso, respirando il suo profumo; se la mise sul cuscino e solo così, alle due di notte passate, riuscì ad addormentarsi.
Per Colin e Joseph quelle prime due settimane non furono malaccio, impegnati com'erano con gli allenamenti e i corsi di formazione. La sera, nel loro minuscolo appartamento che avevano preso in affitto in un residence, accendevano il computer e, muniti di webcam, si collegavano con Sara e Julie e si facevano lunghe chiacchierate, raccontandosi le loro giornate.
Venne finalmente il giorno in cui Colin e Joseph tornarono a Chicago. Colin camminava impaziente avanti e indietro davanti al nastro trasportatore, in attesa che comparissero le loro valigie.
<<Cole, mi stai facendo venire il mal di mare !>>, lo rimproverò Joseph.
Colin per tutta risposta brontolò sottovoce qualcosa di incomprensibile, poi riuscì ad addocchiare le loro valigie e si fiondò a prenderle spintonando la gente, mentre Joseph lo osservava scuotendo la testa.
Nonostante la sua proverbiale pazienza però, anche lui cominciava a sentirsi inquieto, man mano che il taxi si avvicinava a casa.
Mentre Colin pagava la corsa al tassista, Joseph si precipitò ad aprire la porta d'ingresso, spalancandola gridando: <<Tesorooooo sono a casa !!!!>>
In men che non si dica Julie gli volò fra le braccia e Joseph potè finalmente stringerla.
<<Colin è rimasto a Cleveland, ha detto che sta meglio lì, anzi ti saluta !>> disse Joseph quando vide Sara.
<<In due settimane sei peggiorato, sei diventato ancora più scemo di quello che eri !>>, gli rispose baciandolo rapidamente sulla guancia e dirigendosi fuori ad abbracciare Colin, che nel frattempo stava imprecando perchè Joseph non si era neanche curato di scaricare le valigie dal taxi.
Non appena vide Sara, a Colin tornò subito il sorriso, spalancò le braccia e la accolse a sè, baciandola con trasporto; subito il desiderio si fece sentire, repentino e prepotente.

Per festeggiare il loro ritorno decisero di andare a cena al Bistrò, da lì fecero un salto al pub, il Mulligan's, per salutare Kevin e gli altri.
Verso le due di notte tornarono a casa, Joseph e Julie corsero a chiudersi in camera da letto.
Sara continuava imperterrita a chiacchierare, le succedeva sempre quando beveva un po' più del solito; Colin se la caricò sulle spalle esclamando: <<Basta chiacchiere, passiamo ai fatti !>>, la trasportò in camera e fece l'amore con lei con particolare ardore.
Due giorni dopo Colin e Joseph dovettero ripartire per Cleveland e rimanerci altre due settimane. Fu così per alcuni mesi, poi ricevettero la notizia che siccome stavano avendo dei risultati più che soddisfacenti avrebbero cominciato ad andare in tour con gli atleti della Sim Wrestling Entertainment, disputando all'inizio dei dark match, cioè degli incontri che non sarebbero andati in onda nelle loro trasmissioni.
Questo significava che d'ora in avanti sarebbero tornati a casa ancora meno frequentemente, ma c'era di bello che ora il loro ingaggio si sarebbe fatto ancora più corposo.
Le ragazze accolsero la notizia con gioia, ormai già* da tempo avevano imparato a non farsi sopraffare dalla nostalgia, e anzi, avevano cominciato ad avere i loro rituali per sole ragazze, ad esempio ogni domenica sera invitavano sempre qualche loro amica a dormire e passavano le notti a spettegolare e sistemarsi i capelli.


Le stagioni si erano succedute lentamente, era passato un freddo inverno che aveva portato molta neve, era passata la primavera con le sue esplosioni di colori, l'estate, particolarmente afosa quell'anno; Julie e Joseph avevano festeggiato un anno insieme a luglio, Sara e Colin ad agosto.
Settembre aveva cominciato a portare un po' d'aria fresca, le foglie cominciavano a tingersi dei caldi colori autunnali e il vento spazzava Chicago.
Sara si alzò e scese al piano inferiore, trovò Julie che già* faceva colazione; aveva l'aria molto stanca da qualche giorno, in più era spesso in preda a paurosi sbalzi d'umore.
Sedeva a tavola, fissando il vuoto e continuando a girare il cucchiaio nella tazza del caffè, anche se lo zucchero si era sciolto da un pezzo.

Sara provò a chiederle se ci fosse qualcosa che non andava, ma lei le rispose brusca che andava tutto a meraviglia. Non era da lei rispondere così e Sara ovviamente capì che non andava affatto bene come diceva, ma decise di lasciarla stare e attendere il momento in cui sarebbe stata pronta a confidarle i suoi problemi.
<<Tra tre giorni tornano i ragazzi.>>, disse Sara, nel tentativo di instaurare un dialogo.

Julie per tutta risposta fece una smorfia.
<<Cos'è quella faccia ? Hai litigato con Joseph ?>> chiese Sara.
<<Non ancora.>>, rispose Julie.
<<E perchè mai dovreste litigare ?>>, domandò Sara cominciando a sorseggiare il caffèlatte.
<<Perchè sono incinta !!>> sbottò Julie scoppiando a piangere.
Questo Sara proprio non se lo aspettava ! Il caffèlatte le si fermò in gola e per poco non si affogò. Quando ebbe finito di tossire e riprendere fiato chiese a Julie: <<Ma sei sicura ? Quanto hai di ritardo ?>>
<<Più di una settimana. Non ho ancora fatto il test, non ne ho il coraggio !>>, disse Julie tirando su col naso.
Sara le andò vicina e le mise un braccio intorno alle spalle.
<<Ma perchè fai così ? Hai paura che Joseph non lo voglia ?>>
<<No...cioè, un po' sì, ma la mia preoccupazione più grande è dirlo ai miei genitori ! Loro...loro...>>, ma non riuscì a terminare la frase e scoppiò di nuovo in lacrime.
Sara di fronte alla disperazione dell'amica si chiese cosa mai avrebbe potuto fare per aiutarla. Certamente non poteva chiedere consiglio a Colin, non sarebbe riuscito a nascondere una cosa così a Joseph, quindi era meglio lasciarlo ignaro di tutto.
Tentò di rincuorarla un po', e la convinse ad andare a comprare il test, giusto per essere sicura e togliersi ogni dubbio.
La accompagnò in farmacia e tornarono subito a casa; il test confermò che Julie era incinta, e lei ebbe una crisi isterica. Sara si mise subito a calmarla, perchè non le faceva bene agitarsi così. Julie sragionava, diceva che voleva disfarsi del bambino senza neanche dire niente a Joseph; Sara passò i tre giorni successivi a farle la guardia, nel timore che potesse farlo sul serio.
Joseph e Colin tornarono a casa particolarmente euforici, visto che quella volta si sarebbero fermati a casa una settimana intera, il prossimo show a cui dovevano prendere parte si sarebbe svolto proprio lì, a Chicago.
Julie si era ripromessa di parlare subito della gravidanza a Joseph, ma ogni volta che ci provava le mancava il coraggio e le parole le morivano in bocca.
<<Devi dirglielo, cosa aspetti, che ti cresca la pancia e lo capisca da solo ?>>, la incalzò Sara in un momento in cui i ragazzi erano fuori casa.
<<Io...non credo che gli piacciano i bambini, ieri ha corso dietro al figlio dei vicini col cric in mano !!!>>
<<Dai ! Ma che è un bambino quello ? L'ha beccato che gli faceva la pipì sulle ruote della macchina, persino la Montessori alzerebbe bandiera bianca con un mostriciattolo del genere !!>>
Julie sospirò; aveva ragione Sara, doveva dirglielo ! Appena sarebbe tornato a casa lo avrebbe fatto subito.
Nel frattempo Colin e Joseph erano al parco, seduti sulla fontana; si stavano riprendendo da una lunga sessione di jogging.
<<Julie è strana ultimamente...>> disse Joseph.
<<Sì ho notato anch'io.>>, convenne Colin, <<Magari è stressata per la scuola di danza.>>

Joseph rimase qualche istante a guardare un po' in giro, poi rivelò il suo timore: <<Io...ho paura che abbia un altro !>>
<<Ma dai ! Cosa te lo fa pensare ?>>, gli chiese Colin.
<<Lei...ehm...mi rifiuta..>>
<<Non vuol dire niente. Te lo ripeto, secondo me è nervosa per la scuola di danza, magari le cose non vanno bene e non vuole dirtelo...che so, per orgoglio, o per non farti preoccupare ! Perchè non le parli ?>>
<<Sì, forse hai ragione tu...>> disse Joseph poco convinto.
Arrivato a casa decise di indagare con Sara, che stava raccogliendo le foglie dall'acqua della piscina.
<<Hai parlato con Julie ultimamente ?>>, le chiese.
<<Ci parlo tutti i giorni...>>, rispose Sara, ancora impegnata nella sua mansione.
<<Ah ah ah, che spiritosa ! Fai la seria, sai perchè è nervosa ultimamente ?>>
<<Crede che abbia un altro !>> intervenne Colin.
Sara fece una risatina. <<Ma che dici ? Assolutamente no ! Perchè invece non parli con lei ? Se glielo chiedi te lo dirà* !>>
<<Quindi sei sicura ? Non ha un altro ?>>, insistette Joseph.
<<Ti do un indizio: in effetti c'è di mezzo una terza persona, ma non in quel senso !>>
Ovviamente nè Colin nè Joseph capirono l'indizio, e fissarono Sara interdetti. Infine Joseph pensò che la cosa migliore da fare fosse parlare con Julie ed entrò in casa per cercarla; Colin rimase fuori con Sara per aiutarla a pulire la piscina.
<<Hai l'aria di chi la sa lunga...a me lo dici ?>>, le chiese Colin.
Beh, tanto valeva dirglielo, ormai. <<Secondo te che vuol dire l'indizio, zietto ?>>
Colin si limitò a fissarla. Ancora non aveva capito ! Sara si spazientì: <<O mamma, ti ho chiamato zietto, metti in movimento i neuroni !!>>
Vide Colin sbiancare lentamente. <<Ca , l'ha messa incinta ??? Non so come la prenderà* !>>

<<Spero non reagisca troppo male, perchè Julie ormai è posseduta dagli ormoni della gravidanza ed è....come dire...piuttosto psicolabile ! Vieni, andiamo dentro, che è meglio !>>
Joseph trovò Julie in camera loro, che metteva a posto i vestiti stirati.
Le arrivò alle spalle, l'abbracciò e lei sussultò.
Ma perchè era così tesa, si chiese Joseph.
<<Julie, tesoro cos'hai ? Quasi non ti riconosco più !>>
Julie fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi; era giunto il momento di dirglielo !
<<Joseph, siediti, devo dirti una cosa molto importante.>>
Joseph si sedette; dal tono di voce e dall'espressione grave di Julie cominciò a temere seriamente che volesse lasciarlo.
Julie gli prese le mani e vuotò il sacco: <<Sono incinta.>>
<<Come incinta ?>>, chiese Joseph balzando in piedi. <<Hai smesso la pillola senza dirmi niente ?>>
<<Sai quando ho avuto l'ascesso e ho preso gli antibiotici ? Annullano l'effetto della pillola e io non lo sapevo !!>> disse Julie disperata, perchè Joseph la stava prendendo male, proprio come aveva temuto.
Joseph infilò la porta di casa, Colin gli corse dietro.
<<No ! Lasciami stare !>> esclamò Joseph salendo in macchina e partendo sgommando.
Colin lo osservò andare via, poi decise di tornare dentro per dare manforte a Sara.
<<Non preoccuparti,>>, disse a Julie per consolarla, <<dagli modo di calmarsi e vedrai che andrà* tutto a posto !>>



Fine prima parte

oddiooooo!!!Joeseph sta diventando un papà*????però l ha presa malissimoooo oddio chissà* ke succederà* adesso...cmq ci sn certe parti molto comiche e sn davvero carine dai foxy ora nn puoi lasciarci aspettare per molto eh...