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  1. #241
    sim onniscente L'avatar di lvxnera1
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    Nella fretta di tornare mi ero dimenticato di fare il pieno all’auto,con il rischio di rimanere a secco il giorno dopo.Appena entrato in casa sentì sulla pelle la stessa sensazione provata nella cripta della cattedrale.Cercai di restare calmo anche se era piuttosto difficile.



    Dopo poco sentì un rumore provenire da sotto e decisi di scendere a controllare.




    Sentivo il suo odore.
    Mi resi invisibile ai suoi occhi e lo osservai avanzare verso di me.Mi superò dirigendosi verso la cucina.Accese la luce e dopo un pò ritornò sui suoi passi fermandosi poco distante da me.



    Trovai dei libri per terra.Mi chinai per raccoglierli e fu allora che il mio sguardo si posà su quella copertina sfregiata dal tempo.





    Vidi il fregio illuminarsi per un brevissimo istante.
    Chiusi gli occhi.
    Dovevo restare calmo,razionale.Nel rialzarmi fui investito da un malessere improvviso,respiravo a fatica.Un odore diverso arrivò alle mie narici.Non sapevo cosa fosse ma portava con se una sfilza di emozioni negative.Davanti ai miei occhi,come in un film,scorrevano immagini sbiadite ed alterate.
    Mi rimisi in piedi lentamente.


    L’umano aveva percepito il mio odore.Lo osservai cercando di scandagliare il flusso dei suoi pensieri...Riuscì a vedere anche io quello che la sua mente elaborava cercando di dare un senso agli eventi.
    E vidi lui...

    Fu allora che il mio corpo rispose autonomamente ad uno stimolo quasi animale..Cos’era vendetta?Rivalsa?Si..Mi avvicinai.



    Fremevo all’idea di stringergli le mani al collo e di finirlo.Mi trattenni a stento...
    Per lei.Cambiai idea improvvisamente.


    Ero in piedi,immobile quasi incapace di muovermi.Mi voltai di scatto e nel farlo rimasi colpito da quel che vidi.Un’improvvisa fonte di luce mi impedì di capire cosa stesse realmente accadendo.






    In quel caos riuscì a distinguere dei lineamenti umani,ma sopratutto ,due occhi di un verde intenso sparire inglobati dalla potenza di quel fascio luminoso che si dileguò velocemente.Ero sconvolto...
    Ultima modifica di lvxnera1; 9th March 2014 alle 20:44

    Quando scende la notte essa avviluppa il mondo in un'impenetrabile oscurità.Un senso di gelo si alza e si diffonde nell'aria. La vita ha un nuovo significato.
    Absentia lucis tenebrae vicunt

  2. #242
    sim onniscente L'avatar di lvxnera1
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    E' stata una giornata molto intensa.
    L’umano,o meglio Roscoe, e' andato via gia da un po'.Le sue medicazioni non sono servite poi a molto.Dopo averlo accompagnato alla porta ho smesso di essere Helga per tornare ad essere me stessa.Mi sono concessa un bel bagno rinvigorente e dopo essermi presa cura di idratare la pelle ed eliminare le ferite con un semplice tocco delle dita,ritornando in camera ho scelto l’abito adatto per ricevere Heinrich.Nello scegliere l’intimo mi è ritornata alla mente tutta la faccenda e ho decisamente cambiato idea.Heinrich sa che deve assolutamente essere qui questa notte.Non mi stancherei mai di lui ed avere la possibilità di stare qui è fondamentale per me,per noi...Spero solo che Raul abbia fatto la cosa giusta evitando di dare sfogo ai suoi istinti.Mi do un ultima guardata allo specchio e dopo aver controllato che tutto fosse in ordine decido di stendermi e di rilassarmi un po.



    Con i sensi all’erta mi lascio cullare dal profumo fresco delle lenzuola e per un istante chiudo gli occhi abbassando la guardia.Lentamente il mio corpo si lascia andare.



    Poi riapro gli occhi e dopo poco mi metto a sedere.





    L’aria attorno a me cambia.La mia pelle reagisce al freddo improvviso.Poi alla fine mi rendo conto di non essere piu sola.Si materializza lentamente e la luce imponente che lo avvolge non mi da la possibilità di capire alcunché.





    Aspetto semplicemente sorridendo quando i suoi tratti vengono evidenziati dal fascio luminoso.La figura si compone lentamente fino ad apparire chiara.

    Ultima modifica di lvxnera1; 9th March 2014 alle 23:22

    Quando scende la notte essa avviluppa il mondo in un'impenetrabile oscurità.Un senso di gelo si alza e si diffonde nell'aria. La vita ha un nuovo significato.
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  3. #243
    sim onniscente L'avatar di lvxnera1
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    Sapeva che sarei tornato.Intuiva la mia curiosità e si è preparata ad accogliermi.Chissà quali importanti novità ha da comunicarmi.Voglio darle fiducia.
    La osservo ostentando indifferenza.Conduco io il gioco.Dalla sua espressione capisco perfettamente che ero atteso.


    Mi alzo lentamente dal letto e mi avvicino a lui.



    -Ti aspettavo Heinrich.-
    -Lo so bambina..-
    -Sai sempre tutto tu.-
    -Si...-
    -Posso offrirti qualcosa?Accomodati pure..-
    -Grazie ma non ho bisogno di nulla.Anzi mi chiedevo se avevi qualcosa da dirmi..-



    Di solito Heinrich non si fa problemi a prendermi senza tanti complimenti questa volta invece,ha voglia di parlare.Mi avvicino a lui che nel frattempo si è seduto sul divano.



    -Beh non so..Prima potremmo rilassarci un po che ne dici?-
    Con passo felpato mi avvicino mettendo in mostra il mio corpo fasciato dalla lingerie di pizzo.


    La vista del suo corpo scolpito e modellato mi esalta sempre.E’ irresistibile come al solito.Le sue spalle squadrate,i muscoli torniti delle gambe e delle braccia,le sue forme perfettamente tonde e floride sono un costante invito per me...
    Ma so,anzi sento che Demetra ha altro in mente ed è in attesa.Sfortunatamente per me,riesce a schermare i suoi pensieri adesso impedendomi di captarli.Sorrido di gusto all’idea di stare con lei quindi mi lascio andare e accetto la sua mano baciandola.Mi alzo avvicinandomi a lei stringendola tra le mie braccia.



    Sento fortissima l’energia di Heinrich pronto ad assaggiarmi,ed è proprio quello che voglio adesso.
    -Magari dopo potrei darti qualche notizia sull’umano..-
    -Si..-
    -Ma prima pensiamo a noi...-



    Sussurrate queste parole mi avvicino a lui dischiudendo le labbra in attesa di essere baciata.Sul piu bello Heinrich si blocca voltando di scatto il volto.
    Poi torna a guardarmi; suoi occhi brillano.
    -Cosa c’è?-
    -Non lo senti?-
    -Cosa?-
    -Certo tu non puoi..-
    Nonostante tutto continua ad abbracciarmi e dopo poco riesco a percepire anche io le sensazioni che lo disturbano.



    Non credevo potesse accadere tutto cosi in fretta,l’idea mi era passata di mente e non avevo avuto modo di ragionare sull’eventualità di avere entrambi insieme la stessa sera e per di piu in camera da letto.Dopo l’ultima volta nella quale avevo dovuto sottostare alle disposizioni di Heinrich,adesso avevo abbastanza paura.Dovevo gestire la situazione e tenere a bada entrambi.Infatti,mentre io ero immersa nei miei pensieri vidi materializzarsi davanti ai miei,o meglio ai nostri occhi la figura che non tardò a rivelarsi.



    Heinrich ebbe un flebile sussulto staccandosi da me.


    A quanto pare Raoul non ha capito quel che gli ho detto la volta scorsa.Devo ribadire il concetto.Sta trasgredendo spesso ultimamente,sopratutto da quando Demetra è qui a Bridgeport.Mi allontano da lei attendendo che la messinscena di Raoul termini.


    Senza degnarmi di un cenno Heinrich mi supera coprendomi alla vista di Raoul che ci osserva a braccia conserte.Evito di incrociare il suo sguardo maledicendo la mia sbadataggine.



    -Allora Raoul hai dimenticato qualcosa?-

    Heinrich mi fissa sorridente ma è palese che freme di rabbia.Gli sorrido di rimando.
    -Ho interrotto qualcosa?-



    -Vedi,forse io e te abbiamo dei problemi di comunicazione,o probabilmente lo fai di proposito;a questo punto non voglio saperlo ma se nei prossimi minuti la tua carcassa sarà ancora qui ci penserò io a farla sparire.-
    Dissi sorridendogli.
    Mi avvicinai a lui pronto a colpirlo e per tutta risposta Raoul sorrise continuando a mettere a dura prova la mia pazienza.



    -Heinrich stai calmo,se sono qui è perche ho da dire qualcosa alla tua donna.-
    Guardai entrambi,l'imbarazzo affiorò sul viso di Demetra.


    -Puoi farlo anche davanti a me vero Demetra?-
    Nel chiederlo mi avvicinai ancora di più a Raoul che non indietreggiò di un passo.


    Ero stata in silenzio abbastanza;dovevo dividerli prima che potesse scatenarsi un altra rissa.Incurante dell’abbigliamento succinto,scelto per passare qualche ora piacevole con Heinrich mi frapposi tra i due allontanandoli l’uno dall’altro attirando con voce calma e suadente la loro attenzione.



    -Bene signori mantenete la calma,vi pregherei di lasciarmi per un attimo,il tempo di cambiarmi..-
    Raoul ed Heinrich dopo essersi guardati ancora una volta lasciarono la stanza.
    Mentre li sentivo allontanarsi sbuffai spazientita e tirai fuori dl cassettone la prima cosa a portata di mano.
    Si preannunciava una lunga notte.

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  4. #244
    sim onniscente L'avatar di lvxnera1
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    Scesi di sotto con calma,li trovai entrambe in sala;Raoul seduto sul tavolino e Heinrich rivolto alla finestra.Presi coraggio e li invitai a sedersi.
    -Bene signori se vogliamo cominciare..-



    Mi avvicinai al tavolino mentre Heinrich puntò verso il divano sedendosi.Nel passare davanti a Raoul venni investita dai suoi pensieri.



    -Non funziona Raoul...Farai meglio a parlare ad alta voce e subito,o vuoi fare un giro panoramico del grattacielo?-
    La sua voce roca per la rabbia echeggiò per la stanza.
    -Andiamo Raoul da bravo,raccontaci cosa hai scoperto.-
    -Si hai fatto bene i compiti?-
    Lo apostrofò Heinrich sorridendo.
    Ero piuttosto infastidita quindi rivolsi il mio sguardo a Raoul adagiandomi sul divano.



    Si aspettavano entrambi che parlassi quindi non persi tempo.
    -Si Heinrich ho fatto tutto quello che Demetra mi ha chiesto.Mi ha chiesto di seguire l’umano..-
    -Di tenerlo sotto controllo vorrai dire dire Raoul.-
    -Si Demetra..-
    -Non dovevi toglierlo di mezzo?-
    -No,non l’ho fatto..-
    -Ah Raoul...-
    Sorrisi.
    -Hai avuto pietà scommetto..Sei un mezzosangue d’altronde.E’ comprensibile.-
    Dissi alzandomi.
    Mi avvicinai a lui.
    -Siete tutti uguali..-
    Tornai a sedere;volevo osservarlo da un angolazione diversa,cercare di captare in anticipo i suoi pensieri per capire cosa Demetra stava facendo.Sentivo i battiti del suo cuore.Erano regolari,quasi assenti...Sapeva mascherare bene quando voleva.



    -Heinrich lascialo parlare,sono sicura che ha delle buone notizie da darci.-
    Dissi guardandoli uno per volta.
    -Bene se posso..-
    -Vai avanti Raoul.-
    Mi incoraggiò Demetra.
    -L’umano ha un aura particolarmente potente rispetto al normale;e questo Demetra tu lo sai gia..-
    -Cosa vuoi dire Raoul?-
    Chiesi rivolgendomi a Raoul.
    -Demetra non ti ha detto niente?-
    Mi rivolsi a Heinrich.
    -No,aspettavamo tutti la tua venuta,vero cara?-
    Heinrich mi si rivolse con un tono di voce abbastanza freddo.
    La situazione si complicava sopratutto se Heinrich continuava a punzecchiare Raoul cosi.Cercai di fare appello a tutta la pazienza di cui disponevo.
    -Ti avrei messo al corrente ma Raoul mi ha preceduto come vedi.-
    -Basta con queste str****te!Raoul cosa stai cercando di dire?-
    Dissi spazientito sistemandomi meglio sulla poltrona.
    -Voglio dire che quell’uomo non appartiene alla razza umana.Ha una potenza fisica notevole,e i miei sensi non sbagliano..-
    Mentre Raoul pronunciava queste parole mi ritornarono i mente tutti i pochi istanti in cui avevo avuto modo di avvicinarlo.Ritornai anche piu indietro;quel giorno nella cattedrale...
    Eppure Alexander fu improduttivo da questo punto di vista;l’umana alla fine gli aveva dato il ben servito privandolo di un erede dal sangue puro...
    Almeno cosi si diceva,sorrisi al ricordo.La sua famiglia sterminata tranne lui purtroppo.

    -Ti sbagli Raoul,è uno schifosissimo essere di razza inferiore..-
    Gli dissi guardandolo negli occhi.
    -No Heinrich,sei tu a sbagliarti e di grosso anche.-
    -Spiegati-
    -L’altra sera ho avuto modo di testare la sua resistenza fisica;non ho mai visto niente del genere nemmeno tra i mezzosangue.-
    -Detto da te Raoul...Permangono i miei dubbi,ma il problema non si pone perche nel frattempo avrai già pensato a farlo sparire vero?-
    -Mi spiace contraddirti Heinrich.-
    Lo dissi guardando Demetra,Heinrich invece continuava a fissare un punto imprecisato della sala sorridendo.
    -Si ecco ho deciso di cambiare strategia Heinrich.-
    Puntualizzai guardandolo.
    Avevo forse sottovalutato Demetra?Ad ogni modo dovevo continuare a giocare mostrandomi sorpreso.
    -Cosa vuoi dire ?-
    -Avanti Raoul continua.-
    Dissi ignorando Heinrich.
    -A parte la sua potenza,c’è anche qualcos’altro che ho scoperto questa sera...-
    -Di cosa si tratta?-
    Mi chiese Demetra;la guardai e lei mi rispose con un sorriso.
    Mi rivolsi ad Heinrich e notai che continuava ad ignorarmi,senza pensarci su continuai.

    -Di una cosa che potrebbe cambiare gli equilibri dell’intero pianeta.-
    -Quanto la fai lunga Raoul...Mi sto annoiando.-
    Dissi evitando di incontrare il suo sguardo.Volevano stupirmi,e come?
    Mi avvicinai a Heinrich piazzandomi davanti a lui a braccia conserte.Nello stesso istante anche Demetra lasciò la morbidezza del divano scegliendo il bracciolo della poltrona.Voleva il trionfo e glielo avrei servito.
    -E tu cosa ne sai degli equilibri del pianeta?Da quando ti interessi delle sorti della nostra razza?Ne fai parte soltanto perche io ho voluto.Sei eccellente nel tuo lavoro Raoul;pensa solo a quello.-
    Dissi guardandolo;vedermelo a pochi passi da me con quell’aria trionfale stava cominciando davvero a stancarmi.Demetra mi sfiorò la nuca giocando con i capelli.
    -Sono stato fin troppo paziente con voi.-
    Entrambe si guardarono.Poco dopo Raul finalmente decise di controbattere alle mie provocazioni.
    -E’ vero Heinrich non mi sono mai interessato..-
    -Nessuno ti ha chiesto di farlo.-
    -Ma quel libro ti serve e lo sai bene..-
    -Cosa diavolo stai dicendo?-
    Mi alzai di scatto, come faceva a saperlo?



    -Sto dicendo che l’umano è in possesso di quel libro che tu cerchi da quasi un secolo.-
    Sorrisi all’idea di averlo punto su una questione per lui molto spinosa.
    -Essere il tuo cosiddetto braccio destro comporta dei vantaggi..-
    Mi allontanai raggiungendo il tavolino,sfilai dal pacchetto una sigaretta e l’accesi cercando di ragionare su quanto Raoul aveva appena detto.
    Heinrich era totalmente sorpreso .Fissai Demetra.
    -Devo ammettere che non ti sfugge niente Raoul.Hai svolto un ottimo lavoro.Sei sempre stato un tipo ribelle ma adesso credo che tu ti sia spinto oltre..-
    -Cosa vuoi dire?-
    Gli chiesi avvicinandomi a lui.Demetra continuava a fissarci attonita.
    -Voglio dire che adesso posso anche fare a meno di te.-
    Lo guardai con durezza incrociando le braccia,in attesa di una sua reazione.Nel silenzio piu totale ispirai le ultime boccate di fumo spegnendo poi la sigaretta.
    -Non puoi,dopo tutto questo tempo!-
    Mi avventai su Heinrich ma fui prontamente fermato da Demetra che si insinuò tra di noi allontanandoci l’uno dall’altro.


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  5. #245
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    -Credo che Raoul abbia ragione Heinrich.Inoltre c’è una questione di cui volevo parlarti e che Raoul ha a cuore..-
    -So di cosa si tratta Demetra e la mia risposta è no.-
    -Cosa??-



    Le proteste di Raoul mi spinsero ad appoggiare la sua richiesta.
    -Andiamo Heinrich,infondo Raoul chiede solo che la sua famiglia sia reintegrata....In cambio continuerà a servirti come ha sempre fatto ormai da tanto tempo..-
    Le dita di Demetra si insinuarono tra i miei capelli facendomi provare dei piacevoli brividi.
    -Posso gestire la questione da solo Demetra.-
    -No Heinrich non puoi...-
    -Perche?-
    Mi chiese Heinrich,a questo punto lasciai parlare Raoul.
    -Perche di mezzo c’è una ragazza..-
    Fissai Raul.
    -E cosa centra?-
    -Anche lei ha qualcosa di strano Heinrich.-
    Disse Raoul.
    Mi voltai verso Heinrich.
    -Andiamo da solo non puoi farcela,lascia che ti aiuti...E che Raoul possa riscattare la sua famiglia.-
    Li fissai entrambi.Mi allontanai da loro rivolgendo il mio sguardo alla finestra.



    -Ci penserò...Ora Raoul lasciaci.-
    -Non abbiamo ancora finito io e te Heinrich non credere di avere tutto sotto controllo io..-
    Demetra mi prese il volto tra le mani,non so perche ma mi arrestai all’istante.Quel tocco mi rilassò e le sue parole mi diedero conforto.
    -Non preoccuparti Raoul ora vai.-
    Mentre la fonte di luce mi avvolgeva la voce di Heinrich mi raggiunse.



    -Sarò io a chiamarti se ne avrò bisogno.-


    Appena Raoul fu andato lasciai Heinrich vicino alla porta finestra che dava sul terrazzo e tornai a sedermi sul divano,fuori nel frattempo albeggiava.
    Avvicinai a me il bicchiere e presa la bottiglia versai un goccio d’assenzio.
    Presa la coppa di cristallo tra le mani la guardai per un attimo vuotandola poi subito dopo.Solo allora Heinrich si avvicinò al tavolino e preso il bicchiere,posato poco prima sulla superficie di legno intarsiato,versò a sua volta nel bicchiere di cristallo il contenuto della bottiglia.
    Tornò a fissarmi;il suo sguardo era inquietante.



    -E’ stato Raoul a chiederti della sua famiglia?-


    Risposi dopo un pò leggermente infastidita.
    -Gliel’ho proposto io per invogliarlo..-
    -Sei subdola..-
    Sorrise.
    -Allora cos’altro mi nascondi Demetra?-
    -Niente Henrich.Voglio solo aiutarti.-
    -Certo...-
    Presi il bicchiere e bevvi metà del liquido contenuto assaporando il suo gusto forte.



    -Cosa ne pensi di tutta questa storia?-
    Demetra rispose dopo un po.
    -Lascialo provare.Ora hai un obbiettivo fa che sia lui a rischiare per te...-
    -O tu?-
    -Io?Cosa vuoi dire?-
    -Niente Demetra...Ora sono stanco ho bisogno di riposo..-
    Cosi mi avvicinai alle scale,salì i gradini senza fermarmi invitandola a seguirmi lanciandogli una breve occhiata.


    Heinrich aveva voglia di passare qualche ora piacevole,cosi senza pensarci su mi incamminai anche io verso le scale.Arrivata al piano superiore entrai lentamente nella stanza e dopo pochi passi trovai Heinrich ad attendermi.Mi avvolse con le sue braccia guardandomi carico di desiderio.La sua voglia era evidente.Mi sospinse verso il letto.Indietreggiando inciampai sul tappeto e un attimo prima di crollare sulla soffice trapunta,lui con un gesto veloce mi sostenne adagiandomi lentamente sul letto.Lo accolsi sorridendo.Il suo sguardo lussurioso mi avvolse.
    -Sono sicura che andrà tutto secondo i nostri piani Heinrich.-
    Gli sussurrai guardandolo negli occhi.
    -Non ho dubbi mia cara..-
    Mi rispose lui.



    Ansimava di desiderio.
    Rimase fermo su di me con la sua virilità prorompente che mi sfiorava.
    Mi ricomposi sedendomi e lui mi imitò.
    Continuò a provocarmi baciandomi il collo;ogni suo bacio rovente oltre ad irrigidirmi mi riempi di desiderio.Gli accarezzai il volto con le mani e perdendomi nell’infinità dei suoi occhi lo accolsi dentro me coinvolgendolo anima e corpo con un bacio,preludio di un incontro passionale...


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    The Night Chronicle - 12.1






    Un altra giornata di lavoro è passata.Una delle tante senza riuscire a tirare il fiato.Il fine settimana è trascorso e con esso la possibilità di vivere a stretto contatto con Roscoe.Si,abitiamo a pochi metri l’uno dall’altro, ma con tutti gli impegni e le responsabilità è molto difficile trovare un pò di tempo per la nostra relazione.La cosa non mi spaventa in quanto Roscoe,dal canto suo, è sempre molto presente ed affettuoso con me.Strano per un uomo cosi introverso.Ho come sempre, una brutta sensazione che mi accompagna quando penso a lui.E’ come se mi sentissi responsabile di qualcosa; e non riesco a capire cosa.Potrebbe essere l’oggetto ,che ho di nascosto prelevato da casa sua quando abbiamo discusso…Possibile?Anche se non mi spiego il perche di questa perenne inquietudine che mi porto dentro, e che sento aleggiare nell’aria quando lui è con me.
    Avevo intenzione di chiamare nonna e affidare a lei le mie paure…Lei è l’unica che può darmi qualche indicazione a riguardo.Nel turbinio di pensieri che affollano la mente mi rendo conto che il tramonto è prossimo; al di là della collina vedo spuntare il tetto della mia piccola casa.Passo davanti a casa di Roscoe e mi rendo conto che la sua macchina non c’è.Non ha ancora chiamato.Parcheggio e rientro in casa.Il sole del pomeriggio si posa ovunque inondando di luce gli angoli bui della casa.Il pulviscolo nell’aria danza frenetico appena la porta alle mie spalle si chiude.Mi sposto nella piccola camera da letto gettando distrattamente sul letto i vestiti.Nonostante il sole l’aria è gelida.Decido di tirare fuori l’artiglieria pesante composto da un maglione di lana confezionato da mia nonna e da un pantalone di flanella,dopodiché mi sposto in cucina.Recupero l’ipad dal tavolo e nell’attesa che si avvii preparo una tazza di te verde.Do uno sguardo alle notizie del giorno;poi una rapida occhiata al social network evitando di incappare in qualche collega pronta a sproloquiare su argomenti lavorativi.



    Mentre la teiera fischia sul fornello do una fugace occhiata alla finestra.Il sole ormai è ormai nascosto dalla massa scura del mare e gli ultimi raggi illuminano al di là delle montagne un muro fitto e scompaginato di nuvole nere.Mi alzo prendendo dalla credenza la tazza per il te e ne verso metà.Nell’attesa che si raffreddi recupero il cellulare e mi rendo conto che Roscoe non ha ancora chiamato.Gli mando un sms al volo e subito dopo digito sul display touch il numero di casa.



    Una scossa mi riscuote dal torpore mentre pigio sul pulsante e parte la chiamata.Dall’altro lato la voce calda e rassicurante di mio padre mi accarezza ed è allora che mi sciolgo come neve ,visualizzando con la mente il suo volto d’uomo di mezza età austero, ma rassicurante e colmo di affetto.Dopo aver parlato con lui e mamma è arrivato il momento della nonna: ed è allora che la bocca dello stomaco mi si chiude rifiutando il liquido ambrato che mi attende nella tazza.
    -Piccola mia.-
    -Nonna ti disturbo?-
    -Che bello sentirti,no non preoccuparti mia cara anzi aspettavo una tua telefonata.Come stai?-
    -Bene nonna e tu?-
    -Ah tormentata dagli acciacchi della vecchiaia ma bene...Fa freddo li vero?Hai il maglione che ti ho confezionato addosso...-
    -Ma...Nonna..-
    -Come faccio?Cara perche tanto stupore?Veniamo a noi;come sta quel giovanotto di cui mi parlasti tempo fa' ?-
    -Beh nonna questo è uno dei motivi per cui sono al telefono con te...-
    -Dimmi pure bambina.-
    -Vedi la questione detta cosi per telefono è lunga da spiegare;sto provando delle emozioni strane da quando lui è tornato dall’europa e ha portato con se degli oggetti...-
    -Capisco...Un rito in questo periodo può aiutarti.Qui c’è gente e tua madre, lo sai, teme questi discorsi quindi non posso parlare molto..-
    -Cosa vuoi dire nonna?-
    -Semplicissimo bambina devi lasciarti andare e fare quello che senti...-
    -Ma io non so cosa fare.-
    -Hai con te un oggetto recuperato da casa sua giusto?-
    -Nonna come..-
    -Nerea,bambina ,a tempo debito saprai tutto.Adesso ascoltami:lascia che l’energia fluisca dentro di te.Se quest’invocazione la farai con la serenità nel cuore non potrà succederti niente di male e il tuo desiderio sarà esaudito.E’ ora che tu ti renda conto di cosa sei capace se vuoi...-
    -Ma non so da dove iniziare.-
    -Devi solamente concentrarti,ti serviranno pochissimi oggetti per il rito.Devi farlo...Assolutamente.-
    -Cosa senti nonna?-
    -Beh è difficile da spiegare bambina...Recentemente mi è capitato di sognare.Il sogno riguardava te e il giovanotto di cui mi hai parlato.Devi aiutarlo anche se non vuole.-
    -Cosa hai visto nonna?-
    -Ora non posso parlare di questo è troppo presto.Posso solo dirti di stare attenta,di guardarti intorno e di avere un occhio di riguardo per quel ragazzo.-
    -Va bene nonna lo farò.-
    -Sono orgogliosa di te piccola mia..Mi manchi tanto.-
    -Anche tu nonna,e...Nonna?-



    La comunicazione d’improvviso si interrompe lasciandomi l’amaro in bocca.Provo a richiamare casa,ma una voce elettronica mi avvisa che è impossibile stabilire il collegamento.Ormai il te si è raffreddato nella tazza di porcellana e questo mi spinge a berlo in rapidi sorsi.So cosa devo fare e per farlo devo completamente rilassarmi.Mi avvicino alla finestra;i vetri appannati dal contrasto tra il calore della casa e il freddo mi impediscono di vedere il paesaggio.



    Passo una mano ritraendola umida.Nevica...Mi ipnotizzo osservando i minuscoli fiocchi che lentamente cadono dal cielo.Nonostante la cappa d’ansia che mi pesa sul cuore, preparo la stanza per celebrare il rituale di invocazione.Dopo aver sistemato le candele e l’athame vicino al tavolino mi allontano dal cerchio.In effetti un vero cerchio non è in quanto per terra sono posizionate solo cinque candele ,di cui una disposta diversamente per simboleggiare lo Spirito.Spengo le luci mentre mi sposto in cucina.Mi siedo guardando fuori dalla finestra,la nevicata si infittisce di minuto in minuto.Prendo il cellulare in mano,ovviamente non c’è nessuna notifica,cosi decido di disattivare la suoneria.Mi alzo spostando la tazza nella lavastoviglie e ,ritornando nel minuscolo salotto, recupero la foto rubata da casa di Roscoe.Apro il libro che la nonna mi ha affidato e posiziono la foto accanto al pugnale per terra.In senso orario accendo le candele cominciando da quella che raffigura l’est.Per ultima accendo quella che rappresenta lo Spirito; lo stoppino ci mette tempo prima di incendiarsi definitivamente.La fiammella blu si innalza leggiadra prima di circondarsi di un alone morbido che si spande intorno, rendendo la stanza ,immersa nel buio,piu grande di quella che sembra essere in realtà.In punta di piedi faccio qualche passo avanti posizionandomi al centro.Mi siedo a gambe incrociate;chiudo gli occhi e cerco di visualizzare con la mente un fascio luminoso che, partendo dall’ultima candela accesa, fa il giro attorno a me collegandosi in piccoli filamenti dorati alle fiamme delle candele.



    Apro gli occhi posando il mio sguardo sulla foto.Faccio passare del tempo prima di alzarmi.Il battito del mio cuore è quasi impercettibile,sento un leggero formicolio nei palmi delle mani .Mi metto in piedi per consacrare il cerchio e invocare gli elementi.Il formicolio persistente che sento è accompagnato da un flebile ronzio che mi giunge alle orecchie.In piedi e con il pugnale in mano comincio con con l’invocazione dei quattro elementi sperando di ricevere da loro tutto il sostegno e l’energia di cui ho bisogno.Con le mani lungo i fianchi ,nella sinistra stringo il pugnale,alzo il viso guardando dritto davanti a me; con voce ferma comincio con la preghiera.
    - Guardiani dell’ignoto, Signori della Terra, dell’Aria,dell’ Acqua e del Fuoco,in questo spazio consacrato io vi invoco!-
    Mi giro verso la candela posizionata ad est puntando il pugnale verso la fiamma.
    -Spiriti dell’ est infondete in me la saggezza.-
    Voltandomi verso la candela che rappresenta il sud continuo,puntando sempre il pugnale davanti a me.
    -Spiriti del Sud colmate la mia essenza della passione necessaria.-
    -Spiriti dell’Ovest vi prego di donarmi il vostro potere.-
    -Spiriti del Nord accorrete in mio aiuto..-
    Infine tornando alla posizione originaria ,sistemo il pugnale accanto alla foto.Sempre in piedi, unisco le mani e alzo lo sguardo al soffitto pronunciando la frase di chiusura della preghiera.
    -Sacro Spirito che all’universo doni l’esistenza,conduci in questo luogo la tua sacra potenza.-
    Detto questo chiudo per un momento gli occhi e nel riaprirli,noto che l’energia invocata dei quattro elementi è visibile davanti a me.Mi inginocchio unendo le mani.
    -Proteggete il mio cerchio,assistete al mio rito,che il male sia bandito!-
    Sempre in ginocchio con le mani chiuse attorno ad un coppa immaginaria ,per prepararmi all’invocazione della divinità,chiudo gli occhi e cerco di visualizzare tutta l’energia raccolta con l’invocazione.La sento avvolgermi; con le mani unite e a testa bassa pronuncio la preghiera.
    -Potente Dea Madre che sempre mi sei vicina,potente Dio Padre che in aiuto mi tendi la mano,a voi è rivolto il mio invito;entrate nel cerchio mentre compio questo sacro rito.-
    Nelle mani percepisco d’improvviso ,un forte calore, e incoraggiata dalle sensazioni che mi vorticano intorno,in risposta ad un istinto primordiale ,mi alzo in piedi.Molto lentamente sento i piedi allontanarsi dal pavimento,una forza invisibile mi sostiene.All’altezza della mia fronte un puntino luminoso si espande.La luce sempre piu forte illumina la stanza.Questa fonte di luce,nata dal nulla,non mi crea fastidio ed io continuo a fissarla;inizialmente con timore,poi con consapevolezza crescente lascio che i miei occhi catturino la fulgida bellezza luminosa.



    Sento il contatto con il pavimento dopo poco e contemporaneamente la stanza piomba nella semioscurità.
    -Che gli sia data Forma,che la sua forza possa mostrarsi,e che la sua anima possa avere l’energia che io voglio donargli…Adesso!-
    Cosi dicendo alzo le mani all’altezza del cuore ,sempre chiuse a coppa le dischiudo con calma.Al suo interno una bolla di energia purissima prende forma espandendosi,traboccante di luce dalle mie mani.Mi inginocchio lasciando libera l’energia che sotto forma di sfera volteggia davanti a me ingrandendosi vistosamente sfilacciandosi in una soffice nebbia dorata.



    -Cosi voglio..Cosi è....Cosi sarà!!-
    Terminata la frase la sfera dorata esplode espandendo il suo chiarore intorno a me senza uscire dal cerchio.Guidata dalla mia mano che si é aperta,quasi a voler indicare la via all’energia,la nube dorata compone per un attimo la forma di un volto e poi sospinta da una brezza impercettibile trapassa velocemente la candela davanti a me spegnendo velocemente la fiamma.



    Ultima modifica di lvxnera1; 22nd July 2014 alle 17:04

    Quando scende la notte essa avviluppa il mondo in un'impenetrabile oscurità.Un senso di gelo si alza e si diffonde nell'aria. La vita ha un nuovo significato.
    Absentia lucis tenebrae vicunt

  7. #247
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    Completamente svuotata e senza un briciolo di forza mi lascio andare accasciandomi sul pavimento.Sento il freddo del legno ma la sensazione non mi disturba.



    Mi giro sulla schiena fissando il soffitto;sperando di aver compiuto il rituale come si deve.Devo ancora chiudere il cerchio e rimettere tutto in ordine,ma per adesso preferisco rimanere stesa un po ripensando alle parole di mia nonna.Con una consapevolezza innata so che qualcosa in me è cambiato...




    Appena rientrato a casa poso le chiavi sul tavolino.E’ stata una giornata stressante.Con tutto il casino mi sono dimenticato di chiamare Nerea;nel rientrare ho notato che le luci di casa sua sono spente.Starà già dormendo immagino..Al buio mi muovo con disinvoltura e la cosa mi stupisce.Ho la sensazione che solo con il favore della notte i miei sensi lavorano a pieno ritmo.Fuori il cielo è un ammasso scuro e pulsante;sento in lontananza i primi rimbombi dei tuoni e un lampo,subito dopo,fa' capolino nel soggiorno illuminando brevemente la stanza.Accendo la luce e mi stropiccio gli occhi infastidito dal chiarore della lampadina.



    Helga ha preso a scrivermi per sms quasi ogni giorno continuando a ringraziarmi per quanto ho fatto per lei.A digiuno e con la stanchezza che mi assale mi sposto vicino alla porta della stanza.



    E’ strano,ma è da un paio di giorni che,nonostante io dorma o mangi a norma ho sempre fame e molto sonno.A volte ,durante i pasti non riesco a gustarmi quello che mangio.Ma nonostante queste sensazioni sgradevoli continuo a mangiare e bere piu per abitudine che per bisogno.Una cosa è sicura;il cibo non mi attrae piu come prima ...E la stanchezza che mi affligge come se fossi sull'orlo di una sindrome influenzale che tarda a manifestarsi.A volte ho la sensazione che qualsiasi cosa sia dentro di me,sia in perenne incubazione,pronta ad esplodere e ad abbattermi relegandomi nel letto.I dolori agli arti,lo sgradevole gusto metallico in bocca che mi fa pulsare i denti dell’arcata superiore mi mandano in bestia.Qualsiasi cosa sia prevedo una lunga licenza di recupero per malattia.Apro la porta e con disinvoltura accendo la luce vicino alla scrivania.Anche adesso provo fastidio.Seguito da un lampo,il rimbombo di un tuono,questa volta molto piu vicino,mi fa voltare e il mio sguardo si perde fuori la finestra.



    Sospinte dal vento i fiocchi bagnati di neve si abbattono sui vetri della finestra.Mi siedo e rimango a fissare il display dell’iphone.



    Tra un sospiro e l’altro decido alla fine di cominciare dagli anfibi.Li slaccio con lentezza,quasi svogliatamente.Il pensiero di poter riposare non mi attira quasi piu.Il vento cresce di intensità piegando i tronchi degli alberi ormai quasi del tutto spogli.Mi alzo dalla sedia e comincio a togliermi l’impermeabile mimetico .Le mie mani si bloccano a metà;di nuovo le voci,ancora sussurri...



    Resto in ascolto immobile.L’inquietudine comincia a mescolarsi alla rabbia generando frustrazione...Mi auguro,anzi,mi convinco che sia sempre e solo il vento e continuo a spogliarmi.Ormai tolta,e gettata sulla sedia,la giacca passo alla maglietta che di solito indosso,e mentre sto per toglierla ecco di nuovo il solito snervante fruscio di voci...Dio no.



    -Ca**o...-
    Impreco a bassa voce.Senza indugio passo al pantalone e una volta in slip recupero l’iphone.L’ennesimo sms di Helga...



    Ultima modifica di lvxnera1; 22nd July 2014 alle 17:27

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  8. #248
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    Nel momento in cui ho smesso di leggerlo ecco che ne arriva un altro.Mi rifiuto di leggere oltre e lascio scivolare l’iphone sulla scrivania.Mi volto ipnotizzato dagli ultimi fiocchi fradici che lentamente si sciolgono sul vetro della finestra;la pioggia farà il resto mentre la tempesta avanza.



    La notifica dell’sms ricevuto mi riporta alla realtà.In piedi,indeciso se buttarmi sul letto o scendere di sotto a mangiare.Alla fine decido di vedere a chi appartiene l’sms appena ricevuto...Con un sbuffo d’aria ripenso a lei e gli rispondo senza pensarci su due volte.Spero mi perdoni.Non voglio trascurare Nerea ma non voglio farmi vedere cosi.Lascio il cellulare sulla scrivania e spengo la luce;alla fine ho deciso di andare a dormire.Mi stendo e chiudo gli occhi lasciandomi trascinare in un riposo senza sogni.





    Demetra è stata particolarmente precisa nel darmi ordini su cosa fare.Ha espressamente chiesto di recuperare quel libro,evitando qualsiasi contatto con l’umano dato il precedente nel parcheggio.E’ strano però che nessuno dei due mi abbia ordinato di ucciderlo.Dopo essermi smaterializzato dal grattacielo ho deciso di concedermi una piccola pausa all’Omega;un drink veloce nel club senza toccare nient’altro che la doppia corona ordinata.Le ragazze che lavorano li, per intrattenere i clienti, non mi sono mai piaciute.So di non avere nessun diritto su Demetra ,ma non riesco a voltare pagina cosi velocemente.All’uscita dal locale mi lascio alle spalle la lunga fila di umani in attesa di entrare,e mentre la musica assordante all’interno, giunge a me sospinta dalla brezza che annuncia tempesta,scelgo un vicolo li vicino e imboccandolo piombo nel buio piu totale.Mi appoggio al muro dell’edificio;concentrandomi mi smaterializzo percorrendo,in un turbinio di molecole sospinte dal vento, la distanza tra il club e l’abitazione dell’umano in periferia.Pochi secondi ed eccomi riprendere forma in casa sua.



    Sono determinato,voglio compiacere Demetra e mostrare a Heinrich il mio valore.Sarà un gioco da ragazzi recuperare quel libro.Materializzandomi in casa mi guardo attorno.




    Ultima modifica di lvxnera1; 22nd July 2014 alle 17:52

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  9. #249
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    L’odore del sangue mi arriva alle narici.Devo fare in fretta,cosi attraverso la prima porta che incontro e decido di cominciare la mia ricerca da li.Trovo l’umano disteso sul fianco.



    Perdo pochi minuti ad osservarlo.Il respiro pesante almeno conferma quanto speravo;dorme profondamente e non può essere una minaccia per me al momento.



    Con lo sguardo mi sposto in cerca del libro.Come speravo,dalla mia ultima visita,non ha spostato niente quindi smaterializzandomi mi sposto nel seminterrato.



    Ed eccolo;sul tavolino.

    Ultima modifica di lvxnera1; 22nd July 2014 alle 17:58

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  10. #250
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    Dal libro si sprigiona un alone rosso che si spande tutt’intorno ad esso.Questa luce sembra pulsare come il battito di un cuore.



    Sento l’energia del mio corpo aumentare.Distendo il braccio e apro il pugno con il palmo della mano in su.



    Chiudo le dita e lentamente il libro lascia la superficie di legno fluttuando nell’aria...






    Dopo tutto questo tempo....Non avevo la forza necessaria.Ora posso contrastare quel vampiro e dare un ulteriore prova della verità che Roscoe continua ad ignorare.Sento l’energia fluire dentro di me,mi plasma ricomponendo il mio aspetto;ero cosi al momento della morte.Mi guardo le mani e non mi stupisco della loro inconsistenza.Non è carne e sangue ma purissima energia ricevuta da quella ragazza.Le sue preghiere sono giunte come un grido risvegliandomi dal torpore.Nel ricevere quest’ondata di purissima energia,strappato ancora una volta dal limbo,ho avuto modo di rivivere l’indicibile dolore provato negli ultimi istanti della mia vita.Ritrovarmi qui,davanti a mio figlio mi fa capire quanto lui ha bisogno di me.So che continua ad ignorare il pericolo;devo fare di tutto per cambiare le cose,per parlare con quella ragazza.Ma l’energia che mi dona è insufficiente per me.Troverò il modo.Mi avvicino a Roscoe,cerco di sfiorargli il braccio ma il contatto con la sua pelle gli procura un semplice fastidio che lo induce a voltarsi sul fianco.



    Ultima modifica di lvxnera1; 22nd July 2014 alle 18:06

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