Capitolo 28: Tuffo Nel passato
La notte dello Zenit era giunta. La luna piena all"™apice del suo magico splendore dominava i cieli . Le quattro ombre agli ordini di Misia erano pronte per la partenza e per la loro missione.
In una stanza interna ricoperta sulle pareti da fredda pietra e sorretta da alte colonne in marmo nero; un braciere si era animato, un fuco aveva preso forma attorniato da un corso d"™acqua sotterraneo che affiorava in superficie attraverso quella che sembrava una piscina artificiale; quattro figure erano disposte intorno alla costruzione e stavano attendendo l"™arrivo della signora.
Oltre gli archi di pietra che davano accesso alla sala, dei passi si stavano avvicinando, Misia con il solito passo fermo ed elegante si presentò ai quattro scostando leggermente le pesanti tende in velluto viola.
" generali delle ombre, siete pronti?"
I quattro annuirono.
"Tornerete nel passato al momento in cui tutto ha avuto fine e inizio. Non vi manderò direttamente nei vostri regni sarebbe troppo pericoloso, ma vi manderò ai margini dei vostri domini nel luogo di origine della nostra storia vi basterà quindi recuperare il libro del Destino custodito da Cronomel e , riuscire a distruggere le fonti del potere degli eredi."
" si Lady Misia, conosciamo il suo piano."
" mi raccomando generale del fuoco..attenti agli Spiriti del tempo"¦"
Lanciò un occhiata ad Alexander e poi detto ciò, si portò dinanzi al fuoco divino,iniziò quindi a recitare una formula arcana e ad invocare il potere delle ombre"¦
" Ombre che ci accompagnate alla luce del giorno"¦ora indicateci la via per le tenebre"¦" l"™aura violacea di Misia si diffuse attorno e andò ad accerchiare i quattro giovani assorti e concentrati sulla loro missione. Bastò un attimo.
Dalla luna partì un fascio di luce quasi un passaggio dimensionale e, da Misia si sprigionò una scia viola che fece levitare i corpi dei quattro generali e li sospinse oltre lo squarcio apertosi nel tempo dallo scontro di due forze contrapposte, la luce della luna e le tenebre di Misia"¦.fu un attimo e il tutto finì"¦
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Passato.
I generali si trovavano ora a vagare tra le trame dello spazio tempo diretti nel loro passato, o meglio, il passato delle loro anime"¦il tempo in cui il tutto era governato dalle leggi degli Spiriti.
Vagarono negli strali dello Spazio per un po"™ per poi intravedere qualcosa alla fine del ponte creatosi tra i binari del tempo.
Erano al capolinea. Il passato. Il mondo antico. Erano giunti a destinazione.
" Così questo sarebbe il mondo del nostro passato"¦.è molto simile al nostro presente" disse un bel ragazzo dai corti capelli ribelli biondi chiarissimi
" si Alexander"¦questa era l"™epoca in cui le nostre anime hanno vissuto" disse Marcus il generale che sapeva governare gli spiriti della terra.
" chissà perché me lo immaginavo diverso"¦ho avuto dei flash, delle visioni, ma non ricordavo fosse così"¦.così"¦strano e..il caos."
" si"¦hai ragione"¦" disse Damian ".. quello che sentiamo in lontananza è lo stridore della battaglia che si sta svolgendo"¦"
" già "¦" disse Maximilian il generale del fuoco""¦Il fragore della devastante battaglia che ci ha visto perdere contro le famiglie reali e le loro pietre"¦maledetti "¦"
Fu Marcus poi a parlare" "¦c"™è da tenere presente che noi eravamo proprio in quella battaglia a combattere"¦il rumore che avvertiamo è il cozzare delle nostre spade contro i nemici"¦uno ad uno perirono"¦ma alla fine una luce rosacea ci distrusse"¦noi che eravamo i migliori"¦i più forti al saldo di Sir Lowers.."
" si"¦ora rammento. Eppure io non riesco ad odiare così profondamente come voi le famiglie reali e la loro progenie"¦non nel nostro presente almeno"¦" fece Alexander con lo sguardo perso nell"™ignoto
" Questa cosa mi sorprende.." disse l"™impulsivo ed arrogante Maximilian rivolgendosi al giovane Alexander " ..tra di noi eri il più spietato e il più battagliero"¦" continuò ironizzando beffardo." Secondo me il presente in cui viviamo ti ha rammollito"¦"
Il biondo generale dei venti non rispose alla provocazione ma lanciò un occhiataccia di sfida al generale del fuoco, non si erano mai sopportati più di tanto forse per la diversità del loro carattere, erano l"™uno l"™opposto dell"™altro"¦l"™atmosfera da una parte si stava surriscaldando, dall"™ altra invece proveniva un gelo polare, le loro aure stavano per espandersi per poi esplodere.
Intervenne Marcus, il più riflessivo dei quattro: " piantatela..tutti e due"¦non è il caso! ricordate che abbiamo una missione e le emissioni della vostra energia potrebbero interferire col passato e svelare la nostra posizione."
" Marcus ha ragione"¦" continuò Damian il più responsabile e saggio " siamo tornati nell"™attimo in cui tutto si è congelato, in cui tutto è in bilico, anche una minima variazione di energia può cambiare molto"¦anche il corso della nostra rinascita! Anche se siamo in corpi diversi, le anime sono le stesse. Il nostro vero io sta combattendo nella guerra! Smettetela di comportarvi da irresponsabili e fate andare quelle gambe. Abbiamo poco tempo"
Detto ciò le acque si acquietarono almeno per il momento, chissà perché il generale dell"™acqua aveva la capacità di far calmare gli animi infiammati da astio e diffidenza, non era il capo dei generali, eppure era il più rispettato.
Proseguirono lungo il sentiero in salita diretti alla dimora di Cronomel e degli Spiriti del tempo. Attorno a loro in quell"™angolo di paradiso in seguito definito il luogo più sacro del mondo degli Spiriti non c"™era segno di battaglia, era come un mondo a parte, un"™ aria di mistica regalità regnava tutt"™attorno. Il silenzio era l"™unico rumore che avvertivano insieme ai loro pesanti passi.
Più si avvicinavano alla loro meta, più l"™incedere del vento, il pulsare della natura, il calore del sole e ,lo scorrere delle acque, sembravano fermarsi. Quasi gli elementi della natura fossero spaventati o intimoriti dall"™arrivo dei quattro.
Camminarono per un po"™ in linea retta seguendo l"™intricato percorso tra le colline e le palme stando bene attenti a non farsi scoprire; la guardia sempre alzata. I loro nervi erano a fior di pelle. Al momento nessuno aveva notato la loro presenza. Almeno non ancora.
" Questo silenzio così innaturale mi inquieta parecchio"¦" disse il generale dalla pelle ambrata che solitamente era quello con l"™istinto di difesa più elevato
" non sei il solo Maximilian"¦in fondo cosa è naturale per noi in questo universo?" disse Damian
" siamo noi gli intrusi in questo tempo"¦" concluse Marcus
L"™attimo di riflessione venne interrotto da Alexander che camminava davanti ai tre: " guardate la, un"™altura e..una costruzione."
Davanti a loro ai margini dell"™altura su di un colle roccioso sopraelevato, un"™ antica costruzione in stile tempio greco composta da un nucleo centrale e da quattro templi più piccoli dominava il promontorio. Non era presente un entrata. Si poteva avere accesso alla zona centrale più interna e quindi più protetta, solo attraverso una delle quattro porte. Non sapevano cosa ci sarebbe stato però ad impedire i loro tentativi di sbaragliare le difese,probabilmente gli Spiriti stessi ma forse anche delle dimensioni distorte, esternamente non si vedeva nulla di strano, ma sapevano che gli Spiriti del tempo non avrebbero ben accolto il loro arrivo. Solo una cosa giocava a loro favore, il tempo stesso ma distorto di quella realtà .
Nel momento in cui tutto si congelò gli spiriti si ribellarono, le catastrofi naturali si susseguirono, il male venne allontanato ma a caro prezzo. L"™equilibrio del mondo si spezzò il tempo smise di trascorrere, gli spiriti del tempo dovettero ridisegnare tutto il mondo antico e rimettere ordine nel caos. Questo era il potere distruttivo della pietra nata dall"™unione delle pietre dei regnanti. La pietra stessa, il diamante rosa, non conosceva il bene e il male, era entrambi. Da una sconfitta nasceva una vittoria, da ogni vittoria però una conseguenza che avrebbe portato nuovamente ad un nuovo scontro. Questo gli Spiriti lo sapevano ancora prima che la storia riavesse inizio, in un altro luogo e in un'altra epoca.
" Che incredibile emissione di energia"¦Siamo arrivati. Ecco la nostra destinazione" Furono le parole di Alexander mentre osservava ignaro ancora una volta quella famigliare costruzione in cui un tempo la sua anima aveva presidiato"¦
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All"™interno della costruzione però un uomo anziano coperto da un cappuccio nero e da una lunga tunica bianca bordata d' oro, aveva avvertito la presenza di un"™ energia famigliare..