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  1. #321

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Citazione Originariamente Scritto da Sonia Visualizza Messaggio
    oh finalmente hanno fatto quello che da mesi desideravano di fare...
    Che alla fine come coppia mi piace parecchio, dai si amano non c'è cosa più bella al mondo di due persone innamorate
    Chrystel non crearere qualche guaio...
    Spero che riescano a riprendersi Peonia visto che adesso hanno capito il perchè Lamu si sia comportata così...
    Non ti preoccupare dovranno soffrire ancora .
    Mi sembrava forzato non far apparire Anastasia, comunque lei è stata quasi la protagonista scoprendo/svelando la vita di Martino quindi in questo finale ci vuole anche lei e mi è sembrato giusto regalare hai due protagonisti un'attimino... di felicità.

  2. #322

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Tempo scaduto

    50



    “Adesso cosa vuoi fare?” chiese Electra, intenta a prendere il “sole” visto la bella giornata primaverile.



    “Non lo so” rispose Lamu,

    “Perché stai facendo tutto questo? Soldi? Vendetta?” chiese ancora, “Pazzia?” accentuando l'ultima frase con cattiveria.



    Lamu la guardò, “Vendetta?” chiese come se fosse un'affermazione, non era davvero sicura,

    “Io lo fatto perché Erin è venuta da me” spiegò convinta,



    “Ma tu volevi davvero farlo? Cosa vuoi da mio figlio? Mi hai vista morire, guardami, sono morta prima di te, cosa vuoi da Martino?” chiese in modo dolce.



    Lamu sospirò guardando la bambina, “Se io accudisco Peonia tu mi perdoni” rispose convinta,



    “Sei stata rinchiusa per tre anni in una clinica per pazzi, ti ho già perdonata. La tua condanna la stai scontando, la pazzia” spiegò seria,

    Lamu la guardò “Quando Mark è morto mi sentivo sola” sussurrò,



    “Ero sola e tu sei venuta a farmi compagnia” continuò,

    “Peonia non mi vede, Erin nemmeno. Parli da sola” disse Electra,



    “Perché sei il mio angelo custode.” vociferò fiera,



    “Sei schizofrenica” le rivelo,



    Lamu scosse il capo, “Non è vero, tu sei il mio angelo custode” affermò con meno convinzione,



    “Non è vero, io sono solo la persona che ti torturerà fino alla morte” affermò anch'essa con convinzione,



    “Ma non sono sola” fini con il dire Lamu asciugandosi una lacrima,



    “Vuoi davvero redimerti?” chiese Electra.





    Martino come suo solito leggeva il giornale,

    Aveva accompagnato di prima mattina Anastasia a scuola e la ragazza gli aveva rivelato che dormiva a casa di Nanà e che la vedeva sempre di sfuggita, ma aveva un buon rapporto con Electra.

    Sospirò e ripose il giornale, non poteva aspettare che Nanà o Javier trovassero una soluzione, avevano chiamato degli investigatori, ma appena sentivano il suo nome erano scappati.

    Sapeva che c'era qualcuno più grande di lui, ma non sapeva chi eppure nella sua vecchia lista di nemici c'era solo Lamu.

    Ma perché lui si chiese, doveva ucciderla quando aveva tempo pensò, aveva aspettato troppo tempo e per quanto ne sapeva Peonia poteva essere già morta e quel pensiero gli fece cadere una lacrima amara, di disperazione.





    La stanza era buia, sentivo un'insopportabile odore di ruggine e varechina. Ero stata prelevata da scuola da due uomini vestiti di nero, mi avevano minacciata con una pistola. Mi hanno spogliata, legata e bendata, poi mi sono ritrovata qui, nuda, in un ambiente gelido, su un materasso sporco di sangue.



    Ho paura, una dannata paura, perché di nuovo? Perché anno preso prima Peonia e poi me? Lo rivedrò? Martino riuscirà a salvarmi di nuovo?



    “Forse è andata via” ipotizzò Javier,



    “Lasciando le sue cose da me?” gridò Nanà stressata,



    “Dovremo sporgere denuncia. Sono passati tre giorni, Asia avrebbe avvisato” sussurrò Martino incredulo, si appoggio al frigo stressato non sapeva a chi appellarsi qualunque aiuto in quel momento sarebbe stato nullo.



    Nana sospirò “Contro chi ti sei messo? Lamu non farebbe una cosa del genere, ha rapito Peonia, ma perché Anastasia? Chi l'ha rapita?” si toccò le tempie per analizzare la situazione,

    “Non è la stessa cosa, Lamu ha formalizzato la cosa, ha mandato un'assistente sociale, mentre qui chi ha rapito Anastasia l'ha fatto e basta, senza avvisi.” spiegò.



    “Qualcuno di più pericoloso quindi?” chiese Javier,



    “Anastasia chi l'ha rapita non voleva colpire me direttamente è vendetta” disse ancora Martino.



    “Non c'è una logica, Anastasia anche se minorenne... è sola” concluse Javier.



    “C'è solo un piccolo particolare” disse martino, “La sua tutela la tengo io”.



    Nina si sedette al pc,



    il suo nuovo marito se cosi si poteva classificare, litigava con l'antenna della tv.

    Sospirò ed entro nella pagina di internet, controllo le nuove iscrizioni al sito delle escort che curava personalmente, ripensava ancora alla sua vita senza Martino, le doleva il cuore sapere che un'adolescente aveva preso il suo posto. Ma era stata clemente e gli aveva augurato felicità, aveva sperato che il giorno del matrimonio Martino si facesse vivo ma aveva gradito la decorazione di fiori che gli aveva mandato. Doveva accontentarsi delle poche attenzioni di lui pensò, il telefono squillò e lei sobbalzo, si avvicinò per rispondere quando vide il fax in funzione, in bianco e nero vi erano delle foto di una ragazza nuda, impaurita dalla posizione fetale in cui era, aspetto che insieme a quelle foto vi fosse anche una del viso e i dati anagrafici.

    Oltre al sito di escort Nina aveva anche la gestione delle lucciole,

    “Amore vieni?” chiese il marito,
    “Arrivo” rispose Nina in modo brusco, la vita matrimoniale non le era di aiuto e l'uomo che aveva accanto era stressante,
    “Chi ha chiamato?” chiese l'uomo,
    “Niente lavoro” rispose seccata dalle domande, gli ultimi due fax furono completi, Nina esamino il viso della ragazza, il foglio era in bianco e nero, ma riusciva a riconoscere il viso impaurito di quella ragazza, l'aveva salvata insieme a Martino ed era incredula a vedere che la sua ragazza sarebbe stata la prossima lucciola, lesse il foglio dei dati anagrafici “Anastasia Asia Taddei. Età; 16. parentela; nessuno”.

    Nina sospirò, sapeva che Martino amava quella ragazza le aveva intestato parecchie proprietà a sua insaputa ma perché adesso la vendeva?

  3. #323
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Povero Martino, gli stanno togliendo tutte le donne della sua vita..
    Spero che Lamu, riporti Peonia da suo padre...

    Anastasia, anche io penso che non sia stata Lamu a rapirla, quindi chi è?
    e perchè la mettono in vendita?
    Nina avvisa subito Martino, assicurati che non l'abbia messa in vendita lui...


    p.s. dolce c'è una foto che è stata messa 2 volte, è quella di Anastasia rapita...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  4. #324

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Grazie non me ne ero accorta... Purtroppo siamo agli scoccioli quindi anche se commento qualcosa va a finire che svelo tutto...
    Grazie per essere passata

  5. #325

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    51

    Ogni nodo al suo pettine.



    Martino guardava il sole tramontare, nonostante fosse lucido non riusciva a trovare una soluzione, il dolore era troppo.
    Sospirò spegnendo la cicca di sigaretta.




    Il telefono squillò, si alzò di mala voglia e rispose, “Pronto” sussurrò con voce roca, “Sono Javier” .


    Martino sospirò “Hai buone notizie?” chiese speranzoso.
    Senti Javier sospirare “No, ma ho scoperto una cosa interessante” rispose esitando.

    Martino aspetto impaziente “continua” disse brusco,

    Javier sospirò di nuovo “Ricordi che una delle nostre proprietà la casa al mare se ricordi, papa ci disse che l'aveva venduta” disse,

    Martino scosse il capo alzò gli occhi al cielo e rispose innervosito

    “non mi sembra il caso di comprare una casa al mare quando mia figlia e sparita” fece per riattaccare quando Javier rispose,

    “Non è stata venduta. Ma intestata ad un'altra persona.”

    Martino sgrano gli occhi “Bhè non mi sorprenderei se abbiamo una sorella che non conosciamo. Non è la mia priorità al momento” esasperato riattaccò il telefono.



    Paura, è questa che si prova quando si e al buio e nuda.


    Non mangiavo da giorni, sentivo il freddo penetrarmi nelle ossa, la puzza di chiuso quasi mi soffocava e l'umidità aveva bagnato la piccola coperta che mi avevano dato con il materasso.

    Nessuno veniva a costatare come stavo, ero stata abbandonata chissà dove, con la speranza che morissi. Era la seconda volta che qualcuno mi rapiva. Ma era la prima volta che mi ero fidata di martino, il nipote di jacopo mi aveva detto di scappare, mi aveva dato indicazioni precise aveva detto che sarebbero venuti a prendermi se non sarei andata via.

    Ero andata dal preside, gli ho raccontato quello che mi aveva detto il ragazzo ed e stato proprio lui a consegnarmi a quei due uomini.

    Stupida ragazzina, Jacopo aveva tentato di uccidermi ed il nipote anche.



    Nina guardava le foto della ragazza sul tavolo, non sapeva cosa fare.

    Era stata informata dai fatti da Martino;

    Peonia era stata rapita ed anche Anastasia, non conosceva Lamu sapeva che Martino aveva ucciso suo marito, ma non sapeva a chi chiedere aiuto, ne aveva idea di chi avesse venduto Anastasia.


    Certo, Martino non le aveva chiesto nessun aiuto, ma l'uomo non sapeva che Anastasia era stata venduta. Chi lo aveva fatto non era furbo sapeva che Nina gestiva ancora quel giro ma nonostante questo l'avevano venduta a lei. Certo Anastasia avrebbe fatto molti soldi in Brasile, era una ragazzina dolce e tenere, carne fresca si disse mordendosi le labbra.

    Scosse il capo e prese il cellulare, non poteva fare questo a Martino, la amava davvero.

    St*** si disse, non sapeva cosa fare, poteva prendere Anastasia e metterla su una strada o restituirla a lui.



    “Nina non ha chiamato ancora, cosa facciamo?” chiese Erin.


    “Aspettiamo” sussurrò Lamu



    “Perchè non posso ucciderla? A che serve tenerla? E lei che voglio” gridò Erin sull'orlo di un esaurimento,

    “Deciderò io quando e se ucciderla, al momento opportuno” rispose.

    Osservava Peonia giocare, “Non ti sembra cosi tenera?” chiese a Erin, che la guardò

    “Già, cosa ne farai di lei?” ricambio la domanda inginocchiandosi vicino a loro.



    “La terrò con me” sussurrò,

    Erin la guardò “E' Anastasia?” chiese,

    Lamu la guardò “Non farmi perdere la pazienza...” rispose dura.
    Erin sospirò osservando la bambina, se Lamu proprio non voleva aiutarla allora si sarebbe occupata della ragazza da sola.


    “Uccellinoooooo” Una voce dura si avvicino alle sbarre graffiandole.

    Anastasia sospirò e cerco di alzare il capo, ma anche quello era troppo stancante.



    “Mi hanno detto che sei qui da una settimana” le parole vennerò scandite in modo lento.
    Anastasia aprì gli occhi, desiderò fosse un incubo, perché quella le sembrava la voce di Jacopo.

    Ma... era morto davanti hai suoi occhi, “Uccellino, perché non rispondi?”.

    Anastasia sospirò e si alzò di scatto appoggiando le spalle sul muro freddo e guardandosi nell'oscurità.



    dietro quelle che dovevano essere sbarre c'era una figura alta, ma non riusciva a distinguerla.

    Stava perdendo il senno, “Credi nei fantasmi?” sussurrò ancora la voce, facendo una risata dura.

    Chiunque fosse era divertito da quella situazione, “Sei stata venduta! E ora che ti riaccompagni a casa” senti la porta scattare e l'uomo avvicinarsi... Anastasia non credeva nei fantasmi ma ciò che si ripropose davanti a se sembrava proprio Jacopo.



    Dopo ci fu il buio.



    Il telefono squillò parecchie volte, intento a non volersi fermare.

    Martino si alzò dal letto controvoglia, pronto a lamentarsi con chiunque fosse a quell'ora per lui assurda.



    “Chi è?” rispose adirato.

    “Ho bisogno di vederti” sussurrò Nina, la voce tranquilla con una vena di felicità.

    “Non ho tempo” ricambiò Martino.

    Sentiva la presenza di Nina attorno a se come un qualcosa di stressante. “Penso che lo troverai, ho qualcosa da darti” Martino alzò gli occhi al cielo adirato.

    “Cosa?” rispose.

    Senti la risata sensuale di Nina la donna aveva in mente qualcosa di perverso ed in quel “qualcosa” Martino vi era dentro.

  6. #326
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Dolce, ho finito il recuperone del tuo diario proprio ieri sera (sorpresa!), volevo commentare stamattina ma ho dovuto studiare!!
    Come sempre fiato sospeso fino alla fine, vorrei giusto tornare un attimino indietro e dirti quanto è stato commovente e al tempo stesso "ingiusto" il momento d'intimità tra Martino e Anastasia...lei è pur sempre minorenne, e beh...bisogna prenderla parecchio con le pinze sta cosa, nonostante io sia molto per l'amore libero, eh :P
    Sono comunque fermamente convinta che ci sono dei limiti, civiltà o non civiltà, che vadano rispettati, in fondo siamo uomini imperfetti su questa terra U_U

    Per il resto, ti trovo migliorata moltissimo con le foto, proprio ieri dicevo a mary come siano diverse anche le inquadrature, finalmente più vicine e chiare, come anche l'attenzione per tanti piccoli particolari...
    Ovviamente, inutile dirlo, odio Lamù, non mi interessa la sua vendetta, che restituisca Peonia e basta!
    E Anastasia adesso? Ma che cavolo, ma non ha un pò di pace?? Insomma, come prevedeva Martino...era meglio se gli stava lontana.........
    E....ehm....Jacopo?? Ma....
    Aggiorna presto, che ora voglio sapere che succede!
    Ultima modifica di Maru1e1a; 8th June 2012 alle 21:16


  7. #327

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Citazione Originariamente Scritto da Maru1e1a Visualizza Messaggio
    Dolce, ho finito il recuperone del tuo diario proprio ieri sera (sorpresa!), volevo commentare stamattina ma ho dovuto studiare!!
    Come sempre fiato sospeso fino alla fine, vorrei giusto tornare un attimino indietro e dirti quanto è stato commovente e al tempo stesso "ingiusto" il momento d'intimità tra Martino e Anastasia...lei è pur sempre minorenne, e beh...bisogna prenderla parecchio con le pinze sta cosa, nonostante io sia molto per l'amore libero, eh :P
    Sono comunque fermamente convinta che ci sono dei limiti, civiltà o non civiltà, che vadano rispettati, in fondo siamo uomini imperfetti su questa terra U_U

    Per il resto, ti trovo migliorata moltissimo con le foto, proprio ieri dicevo a mary come siano diverse anche le inquadrature, finalmente più vicine e chiare, come anche l'attenzione per tanti piccoli particolari...
    Ovviamente, inutile dirlo, odio Lamù, non mi interessa la sua vendetta, che restituisca Peonia e basta!
    E Anastasia adesso? Ma che cavolo, ma non ha un pò di pace?? Insomma, come prevedeva Martino...era meglio se gli stava lontana.........
    E....ehm....Jacopo?? Ma....
    Aggiorna presto, che ora voglio sapere che succede!
    Ma-ma tu ieri stavi in chat cn me!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    che bello mi fa felice che hai commentato.
    Allora per l'intimità tra i due ero molto indecisa(chiedi a mary :P ) però farla rapire senza aver avuto un'attimo di pace era un pò forzato(non che il contesto era tranquillo, l'atto e comunque venuto in una situazione drammatica quindi mi sembrava assurdo un qualcosa di comico o banale... avevo già in mente l'intimità ed Anastasia sarebbe stata maggiorenne....) quindi per non appesantire troppo la trama ho messo "l'ultimo saluto" comunque da qui si va verso la fine quindi Martino e Anastasia quando si vedranno di nuovo? Da qui in poi Martino si sveglierà quindi finalmente vedremo il suo vero carattere...

  8. #328

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Una matassa che si sbroglia

    52



    Il parcheggio era vuoto, l'aria in torno gelida.
    Nina camminava a passo felpato sul selciato umido, dietro di lei quattro uomini armati,


    aspettava l'arrivo della sua ragazza. Impaziente guardò l'orologio.
    “Quando arriveranno?” chiese ad uno degli uomini, che scosse la testa.
    La stava aspettando, l'aveva pagata.
    Aveva già in mente il suo piano.
    Era una donna astuta tutti lo sapevano, ma doveva guardare negli occhi chi aveva osato sfidarla, doveva scoprire un po' di cose su Anastasia prima di restituirla a Martino(sempre se lo avrebbe fatto).
    Sospirò ed una macchina nera arrivò.

    Un uomo usci dalla macchina e si diresse per aprire le porte anteriori, gli uomini di Nina erano armati, lei era armata.
    La portiera si aprì ed Anastasia usci. Jacopo la segui tenendola stretta,



    “La valigetta” gridò nel vento.

    Nina fece cenno ad uno dei suoi uomini che glie la diede.

    Guardo il viso della ragazza, era distrutta ancora drogata, si chiese per quanto ancora avrebbe retto, non era nei suoi giorni migliori, conosceva le prigionie, lei stessa era stata fatta prigioniera da Martino, quindi poteva benissimamente dire di aver provato uno dei molti sistemi del suo uomo sulla pelle.



    “Anastasia” sussurrò la donna porgendole la mano.

    Jacopo spinse Anastasia e prese la valigetta, Nina afferrò la mano di Anastasia e la spinse contro il suo petto,



    “Chi c'è dietro questa storia?” chiese tenendo stretta Anastasia a se.



    Jacopo sorrise “Erin per quanto ho capito ha fatto una specie di patto con Lamu.” rivelò.

    Nina si spinse indietro con Anastasia, non gli importava. Non valeva la pena escogitare un'altro piano, aveva già il suo per quella ragazza che adesso aveva tra le braccia. “Scappa” gridò Nina puntandoli la pistola contro. Jacopo fece un cenno con la testa e rientrò in macchina.

    Nina sospirò “Va tutto bene” sussurrò ad Anastasia baciandole teneramente il capo. La tenne stretta a se mentre camminavano per tutto il tragitto fino alla macchina.

    La ragazza aveva osservato il piccolo sorriso maligno della donna, prima di addormentarsi.



    “Forza accendi i termosifoni quella ragazza congelerà. Idiota” gridò una voce.

    Anastasia aprì leggermente gli occhi, in effetti si gelava.

    Il materasso era comodo, c'era un odore di pulito misto vaniglia e alcuni raggi di luce filtravano dalla finestra.



    Era vestita con una camicia da notte di lino rosa. Si mise a sedere sul letto guardandosi le mani, alzò il capo guardandosi in torno, i suoi capelli erano diventati una matassa di ricci incontrollabili con le punte all'insù..



    si piego su se stessa per i crampi della fame, non mangiava da giorni, gli avevano solo dato un bicchier d'acqua al giorno.
    Non aveva idea di dove si trovasse, quella stanza aveva un arredamento antico ed aveva uno strano senso di angoscia. Jacopo gli aveva detto che era stata venduta, quindi quello poteva essere un qualunque appartamento, ma aveva sentito la voce di una donna.

    Sospirò.

    Non aveva il coraggio di alzarsi, ne di urlare, ne di chiedere dove si trovasse. Ingoio un grumo di saliva amara, guardò la porta sperando che da li prima o poi entrasse Martino. Non sapeva nemmeno se era a Sunset.

    La porta si spalancò. Anastasia sobbalzò. “Buon giorno” la salutò Nina.

    Anastasia la guardò ricordava meglio quello che era successo in nottata era stata venduta a Nina ed era stata Erin a venderla, ricordava poco ma i ricordi anche se distorti iniziavano ad affiorare nella sua mente.

    Nina mise le mani sui fianchi e la osservo per qualche minuto,



    “Ti senti spaesata, non sai dove ti trovi. Ma credimi se ti dico che qui sei al sicuro. Nessuno potrà più toccarti.” la rassicurò. Anastasia annui, era sicura che doveva dire qualunque cosa ma era ancora assonnata e il suo stomaco la stava dilaniando per la fame.

    “La signorina intente fare colazione?” chiese una voce maschile alle spalle di Nina.

    “Certo idiota” rispose la donna in modo brusco.

    Anastasia sorrise ed abbasso il capo, “Sono sicura che sei affamata, ti aspetterò di sotto, prendi tutto il tempo che vuoi, non c'è fretta” disse Nina chiudendo la porta alle sue spalle.

    Anastasia si guardò di nuovo in torno, certo che non c'era fretta era appena stata venduta.



    “Cosa stiamo facendo?” chiese Lamu.

    “silenzio” sussurrò Electra mentre guardava Peonia giocare.



    “Cosa devo fare con la ragazza?” chiese Lamu.

    “Anastasia?” sussurrò Electra, la donna annui.

    “Non saprei” rispose.

    “Dovrei ucciderla? Erin ha detto che sa tutta la storia” spiegò.

    “Fa quello che vuoi” sorrise Electra mentre passava un giocattolo a Peonia.

    “Con chi parli?” chiese Erin uscendo sul terrazzo, si avvicinò accanto a Peonia e Lamu.



    “Quella ragazza” sussurrò Lamu accarezzando Peonia,

    “Uccidila” finì guardando Erin, che scosse il capo “cosa?” balbetto.

    “Mi hai stressato cosi tanto, dev'essere pericolosa. Quindi uccidila” ripeté stavolta più convinta. Erin annui, sorrise e si alzò, usci fuori dalla stanza, aveva le mani sudate e il cuore a mille.

    Le cose per lei si stavano mettendo male, doveva avvertire Jacopo la ragazza non doveva essere venduta, appena fuori dal corridoio il suo telefono squillo.

    “Pronto” rispose,

    “Fatto” le comunico Jacopo.

    “Cosa?” chiese Erin.

    “La ragazza lo portata a casa” chiarì.

    Erin scosse il capo frustrata “C'è un cambio di programma. Riprendila” chiuse la telefonata guardandosi in torno.

    Non solo aveva disubbidito ad un'ordine di Lamu ma adesso si stava mettendo anche contro Nina.



    “Ma perché non scende?” chiese Nina impaziente.

    “Signora dovete darli il tempo di abituarsi alla nuova sistemazione” rispose Carlo il maggiordomo.



    Nina sospirò, “Quello stupido quando tornerà?” chiese guardando le scale.

    “Vostro marito sarà di ritorno tra qualche giorno” rispose mentre preparava la colazione.

    “Cos'avete in mente di fare alla ragazza” sussurrò porgendo il secondo piatto nel posto ancora vuoto.



    “L'idea di tenermela come figlia non mi dispiace, infondo non ho mai avuto dei figli. Posso permettermelo” sorrise soddisfatta per l'idea che la stava sfiorando.

    “E' se la ragazza non è d'accordo?” chiese ancora.
    “Basterà qualche attenzione materna e molti regali e quella bambina si farà adottare da chiunque. Certo Martino ne soffrirà ma ne incontrerà di donne... mi va proprio di fare la mamma, i bambini troppo piccoli non mi piacciono” spiegò in tono malizioso.

    “Sono arrivate le analisi del sangue della ragazza” avvertì l'uomo.

    Nina annui, ogni ragazza che veniva venduta le veniva fatto le analisi per capire se aveva malattie era di routine.

    “Buon giorno” li interruppe Anastasia guardando l'immensa cucina.



    Si sentiva a disagio in quella casa, anche se nella sua stanza aveva trovato dei vestiti e delle scarpe, sapeva che non era pronta per staccarsi dal suo maglione nero di lana e dal suo jeans rattoppato con stracci della cucina, aveva solo quelle cose, il suo ombretto ormai consumato e la sua piccola matita nera, aveva bisogno di quelle cose. Erano la sua normalità, ma aveva perso tutto quando l'avevano rapita, aveva ritrovato il suo maglione sporco e puzzolente di sigaretta la mattina che jacopo l'aveva prelevata e quando si era svegliata i suoi vestiti non c'erano più.

    Le era sembrato scortese chiedere di riavere le sue cose quindi aveva indossato quello che aveva trovato nell'immensa cabbina armadio. C'era anche del trucco, phon e piastra, ma aveva solo spazzolato l'ammasso di paglia che erano diventati i suoi capelli e li aveva legati in delle trecce larghe.

    “La colazione signorina” il maggiordomo le fece cenno con la mano.

    Anastasia sorrise e si avvicinò, sedendosi.



    “Sperò che ti piaccia, Carlo e molto bravo a cucinare” sorrise Nina.

    La ragazza assaggio un pezzo di frittata ed in quel momento avrebbe mangiato qualunque cosa.


    Martino leggeva il giornale pensieroso.


    Sospirò e prese un sorso di caffè, Javier era appena andato via gli aveva pagato la bolletta del gas, non che usasse il riscaldamento ma era sempre meglio tenerlo e non farselo staccare.

    Pensava ancora alla telefonata di Nina, non gli aveva dato nemmeno un appuntamento, “Al momento opportuno ti dirò dove” gli aveva detto. Senza specificare di cosa si trattava e perché voleva vederlo.

    Forse realmente doveva spiegarle la situazione e chiederle aiuto, ma non ne aveva il coraggio, aveva ventinove anni ed ancora non riusciva a cavarsela da solo. Chiuse il giornale nervoso si alzo ed andò a vestirsi.



    Forse ho sbagliato dal principio, dovevo rimanere nel clan di Nina e lasciare Jodi.

    Mi sono spalato me*** in torno in tutti questi anni e ancora penso che queste non siano le conseguenze di tante morti ingiuste.

    Il campanello suonò.

    Martino si alzò avvicinandosi alla porta non che stesse in condizioni di accogliere qualcuno. Sbirciò attraverso le vetrate e vide il profilo di una donna,



    Aprì e vi trovò Maria, “Salve” lo saluto la donna.

    Martino sorrise e gli fece cenno col capo di entrare.

    “Come mai qui?” chiese Martino tornando a sedersi.

    Maria lo segui sedendosi anche lei.

    “Volevo vedere come andavano le cose” rispose con voce calda.

    Martino la guardò negli occhi, sapeva che la donna aveva avuto una cotta per lui e si aveva bisogno di sfogarsi ma non gli sembrava quello il momento adatto e ne poteva prenderla in giro.

    Voleva solo Anastasia, ma prima doveva scoprire dov'era Peonia. Aveva cosi tante cose da fare e invece se ne stava li a fissare la donna, il seno prorompente e la maglia scollata.

    No quella donna non doveva essere li in quel momento, non quando l'uomo psicologicamente era distrutto, non aveva niente da offrirle nemmeno del buon sesso.
    “Va tutto bene” rispose con una finta calma, la voleva fuori da quella casa all'istante.
    “Pensavo di poterle fare compagnia” sussurrò con tono sensuale, scandendo le parole come se fosse un invito a letto ed in effetti lo era.
    Ma Martino sorrise e scosse il capo, “Per il momento preferisco stare solo, ho molte cose a cui pensare” declino gentilmente l'invito combattendo contro il suo cervello che l'avrebbe distesa sul tavolo e fatta sua.

    Ma c'era Anastasia, la ragazza che per l'ennesima volta si era fatta rapire perché non gli aveva creduto.
    Martino abbasso lo sguardo, il nipote di Jacopo gli aveva detto che stavano andando a prenderla che Martino l'aveva venduta gli aveva detto di scappare dalla finestra del bagno cosi che non l'avrebbero vista e lei l'aveva fatto. Ma invece di trovare la via libera aveva trovato solo due uomini grandi grossi che l'avevano portata chissà dove.
    “Ne è davvero sicuro?” chiese Maria sfiorando con la punta delle dita il braccio di Martino che lo ritrasse all'istante. Non sapeva cosa fare, per la prima volta stava lottando con il suo corpo per non rispondere a vista a quella donna, cosi bella e sensuale. Aveva resistito per tutto quel tempo anche quando Anastasia non c'era ma adesso che sapeva la verità, sapeva che Anastasia non gli aveva creduto nonostante lui avesse abbandonato Peonia per lei, quella verità lo logorava dentro.

    “Grazie per essere passata, la sua visita mi ha fatto piacere” sorrise e si alzò per accompagnare fuori Maria, che si alzò e gli accarezzo la guancia.

    “Ci corriamo dietro da mesi ormai” disse avvicinandosi,
    Martino sorrise e scosse il capo “la prego di andare fuori”.
    Poteva resistere... ma non per molto.
    Maria sospirò e si sbottono la camicia lasciando intravedere il reggiseno,
    “allora dimmi che non hai mai desiderato tutto questo?” sussurrò avvicinandosi, la voce era affannata e le mani le tremavano mentre prendeva quelle di Martino e le poggiava sui suoi fianchi.

    In un'istante Martino si ritrovo a tastare il corpo della donna senza rendersene conto,
    la prese tra le braccia e la appoggio sul tavolo mentre le baciava il collo cercando di togliere da dosso alla donna l'inutile stoffa che portava.
    Ma si fermo, la guardò negli occhi


    Non era realmente quello che voleva. Stava cercando solo un modo per sfogarsi, sospirò e lasciò il corpo della donna “Devo chiederti di andare via” le sussurrò mentre le riabbottonava la camicia.

    Maria rimase immobile con lo sguardo severo, “Te ne pentirai” gli gridò risistemandosi ed andando via.

  9. #329
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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Bravo Martino, così si fa.. prima il dovere di salvare tua figlia e Anastasia e poi il piacere passionale...
    finalmente ti vai mettendo la testa a posto!!!
    Lamu invece di starsene li a parlare da sola (visto che Electra la vede solo lei) dovrebbe pulirsi la coscienza e riportare la bambina a Martino...
    Erin e Jacopo va andate a fancu...ore

    Sono curiosa di vedere come si comporta Nina, se si tiene Anastasia come figlia o la riporta a Martino...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  10. #330

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    Re: Sentieri di vita 2 Cp: 48 Non lasciarmi andare via

    Citazione Originariamente Scritto da Sonia Visualizza Messaggio
    Bravo Martino, così si fa.. prima il dovere di salvare tua figlia e Anastasia e poi il piacere passionale...
    finalmente ti vai mettendo la testa a posto!!!
    Lamu invece di starsene li a parlare da sola (visto che Electra la vede solo lei) dovrebbe pulirsi la coscienza e riportare la bambina a Martino...
    Erin e Jacopo va andate a fancu...ore

    Sono curiosa di vedere come si comporta Nina, se si tiene Anastasia come figlia o la riporta a Martino...
    Forse Electra sta facendo un'analisi di coscienza a Lamu visto k e li...
    Grazie per essere passata..

 

 
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