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Risultati da 161 a 170 di 545
  1. #161
    L'avatar di IMZADI+FEDE
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia -ANTICIPAZIONI CA

    Attendo con piacere l'aggiornamento

  2. #162
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia -ANTICIPAZIONI CA

    Grazie ragazzi. Il nuovo capitolo è un pò lungo e complicato, spero di renderlo al meglio.
    Ci saranno un bel pò di personaggi e location e, in realtà*, sono un pò in alto mare con la costruzione. Ma ce la farò
    Vediamo un pò: torneranno Kerubin, Arya, Lord Ernes e un nuovo personaggio, cattivo e spaventoso...
    Scopriremo nuove storie e verremo a conoscenza del fatto che uno dei personaggi nasconde un segreto. Quale segreto?

    Voi non avete idea di quanto vorrei scrivere tutto subito, ma poi mi dò una bacchettata sulla dita e mi dico:fermati, Polly (eh, si. Uso il nick anche nella vita privata.!) .


  3. #163
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    AVVERTENZA:
    In questo capitolo, nella prima parte come nella seconda, ho usato dei termini un pò forti, dovuti alle circostanze in cui si trovavano ad agire i personaggi. Se qualcuno dovesse essene disturbato, innanzitutto mi scuso, e poi provvederò a modificare immediatamente ciò che ho scritto.
    POLLICIOTTA



    DOVE ERAVAMO RIMASTI
    A Legorhold, dove si trova la residenza dei Legoir, la vita sembra scorrere tranquilla e, come sempre, Kabir finisce nei guai. Ma stavolta, quella che sembra un'innocente marachella, potrebbe rivelarsi il tramite di una scoperta in grado di cambiare del tutto lo scenario della guerra.


    CAPITOLO 10. IL TRADITORE (PARTE PRIMA)


    Quella scocciatura non ci voleva proprio. La bravata di Kalos stava per costargli caro: tutto quello che aveva costruito in quegli anni, tutto il tempo speso affinché re Veimar si fidasse di lui, era stato distrutto da suo cugino in pochi minuti.


    Suo cugino! Altro che parente, quello lì era solo un bastardo illegittimo, non faceva completamente parte della sua famiglia. Aveva provato a dirlo al capitano, ma era stato inutile.
    "Kalos. Sei solo un bastardo e tua madre era una lurida e schifosa serva!"- questo gli avrebbe urlato in faccia non appena lo avessero preso. Questa cosa lui l'aveva saputa per caso, ascoltando di nascosto una conversazione tra sua madre e alcune dame invitate a colazione, che discutevano del fatto che Lord Valentin aveva castigato un suo scudiero per una colpa che anche lui aveva commesso qualche tempo fa e il cui frutto ora portava il suo stesso cognome. Lo aveva subito raccontato a suo fratello maggiore, ma Emmon non era mai stato incline ai pettegolezzi e tutta la storia venne ben presto dimenticata.


    Se solo fosse riuscito a dirlo al re, magari avrebbe evitato tutto questo. No, non sarebbe servito a nulla; quell'uomo aveva continuato a frequentare la sua casa, a desinare alla sua tavola e persino a ... Ernes scosse la testa.
    Sperava che avesse confidato a qualcuno il suo piano, che avesse lasciato qualche indizio nascosto nella camera dove dormiva e sperava che i soldati trovassero in fretta quello che cercavano, così avrebbe potuto tornare libero alle sue occupazioni.



    *** *** ***


    Quella mattina si era alzata presto, uno strano presentimento si era impossessata di lei e non le aveva fatto chiudere occhio.
    Era seduta davanti allo specchio a spazzolare i suoi lunghi capelli color miele, quando sentì il trambusto. Una delle sue serve l'avvisò che il Lord suo marito era tornato, con l'esercito.
    "L'esercito? Ma cosa stai dicendo?" - non finì nemmeno la frase che sentì bussare pesantemente alla porta.


    Senza aspettare risposta due uomini armati entrarono e uno di loro, con un tono a metà tra un venditore di frutta al mercato e un bimbo che declama una poesia appena imparata, le disse:
    "Signora. Il Capitano Gowen vi attende per parlarvi, al cospetto e col permesso del Lord vostro marito, Ernes Legoir."
    "Come se non sapessi il nome di mio marito!" - Arya provò a chiedere spiegazioni, protestò, scalpitò, ma i due sembravano statue di sale, sordi e irremovibili. Alla fine non potè fare altro che seguirli.


    Quando entrò nello studio, trovò il Capitano, una spaventosa cicatrice sul volto, comodamente seduto alla scrivania e Lord Ernes di spalle, intento ad osservare chissà cosa dalla finestra.


    Non appena il Capitano le rivolse la parola, suo marito si voltò e cominciò a fissarla negli occhi.
    "Carissima Lady Arya. E' un piacere conoscervi di persona. A Nasrad parlano in tanti della vostra avvenenza, ma, devo dire che le parole, per quanto ricche e d efficaci, non descrivono appieno ciò che i miei occhi hanno l'onore di guardare." - nel dire questo rivolse un cenno d'intesa al Lord, immobile come una statua.


    "La ringrazio, Capitano. Vorrei poter dire lo stesso di voi. Sarebbe stato più cortese da parte vostra, nonché molto apprezzato, se vi foste presentato di persona, anziché mandare nelle mie stanze due soldati qualunque. Sono pur sempre la padrona di casa!"
    " La padrona di casa, certo, ma pur sempre in arresto e accusata di tradimento. Sapete, è un reato piuttosto grave."
    "Tradimento? Ma di cosa state parlando, Capitano?" - guardò suo marito, impassibile.


    "Sto parlando del cugino di vostro marito, tale Kalos Valentin di Valle di Aquos. E' attualmente ricercato in tutto il Regno. Il Re ha dato ordine di arrestarlo e portarlo a Mitham, dove verrà giustiziato all'istante per impiccagione: la giusta morte dei traditori."
    "E lo state cercando qui, Capitano? Non crederete che sia così sciocco da nascondersi in casa nostra?"
    "Oh, no. Non è affatto sciocco. Piuttosto ha commesso una leggerezza davvero imperdonabile. Lady Arya, il traditore si fermava spesso in questo castello: aveva degli amici qui? Aveva un confidente, o meglio, una confidente? - il tono del Capitano non lasciava spazio a dubbi, era chiaro che si stesse riferendo a lei.
    "Ser Kalos era ... è una persona amabile. Tutti qui amavano trattenersi in sua compagnia" - con la coda dell'occhio vide suo marito scuotere le spalle nervosamente, come scosso da un brivido.
    "Quindi non vi ha mai parlato di un viaggio che aveva intenzione di compiere? Una passeggiata fino al Tempio dei Cinque saggi?"
    "Il suo tono non mi piace, Capitano. Le sue domande sono insolenti ed inopportune."
    "Sto cercando di smascherare e catturare un traditore, Signora. Le mie domande sono più che lecite."

    Ultima modifica di polliciotta; 23rd May 2013 alle 21:24


  4. #164
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Wow, c'è l'ho fatta. E' stata davvero dura stavolta: le foto non mi venivano come volevo, i simmi facevano di testa loro e altri sbattimenti vari.
    Bando alle ciance,il capitolo sarà* diviso in due parti, la seconda è molto più lunga della prima e pure più complicata. Comunque è già* pronta, mancano le foto.
    Vi piace il cattivo della situazione? Il Capitano Gowen?


    PS:Volevo ringraziare chi legge il mio diarietto, anche se non commenta, perchè ho toccato quota 2000 visite.


  5. #165
    sim dio L'avatar di Winged85
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Citazione Originariamente Scritto da polliciotta
    PS:Volevo ringraziare chi legge il mio diarietto, anche se non commenta, perchè ho toccato quota 2000 visite.
    Ecco, ultimamente ho fatto parte di questa categoria Però mi sono tenuta aggiornata con il diario e finalmente ora riesco a commentare!
    Ti dico subito che sono molto curiosa di sapere che fine ha fatto Feryn, non so perché ma quel personaggio m'ha incuriosita tanto. Il fatto che sia stata rapita è stato come un faro di luce sul personaggio, che l'ha messo in rilievo anche se finora ne hai parlato bene poco. Certo, anche lo zio non è un personaggio da sottostimare, mi mette inquietudine: mi sembra il classico mago "so' er mejo", incompreso e sbeffeggiato, ma che causerà* tanti guai. Ancora non si sa se da solo o insieme a qualche "amico", ma staremo a vedere...
    Il capitolo riguardo all'ennesima marachella di Kabir, lì per lì non mi sembrava un fatto così eclatante, ma ci hai messo del tuo dicendo che potrà* essere l'inizio di una svolta nella guerra, e ho pensato: "Ellamiseria, addirittura?!" Che non facessi le cose a caso già* si sapeva, ma ora non vedo l'ora di saperne di più! Chissà* che c'è scritto in quel foglietto... Io per ora rimango della mia idea, che Kabir sarà* il Dominatore del Fuoco (o come si chiamava, ora non mi sovviene ), quindi credo che in un qualche modo quel foglio sia proprio legato a lui, altrimenti ora come ora non mi spiego in che modo questo fatto potrebbe essere determinante per la guerra... mmm.... *me pensa*
    Ah, certo che la mamma di Kabir è inquietante mentre lo sgrida! Ma è un'espressione "made in EA"? E' venuta proprio bene per quella scena, sembra pensare "Mo' per te so' c...avoli amari "
    E che dire dell'ultimo capitolo?? Odio profondo per il Capitano, a parimerito con Ernes Il capitolo si intitola "Il traditore", e mi sembra che l'appellativo sia riferito a Sir Kalos, ma l'unico traditore della propria gente è proprio Ernes! E il Capitano è di un viscido, quando saluta Lady Arya... Come ci è finito a fare il capitano?! Bah, non lo voglio sapere, tanto potrebbe non piacermi... Cmq, ho avuto l'impressione che in un modo o nell'altro, Capitano e marito non stiano cercando solo di trovare Kalos, ma anche di incastrare Lady Arya, troppi sguardi d'intesa tra i due, non mi piacciono per niente!
    Be', che altro dire? Ora vogliamo avere il continuo!! *me attende*






  6. #166
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Winged, eccoti qui.
    Mi avevi promesso un super commento ed infatti è arrivato. Non posso che dirti grazie.

    Dunque dunque, cominciamo.
    E cominciamo da Feryn: eh si, lei diventerà* un gran bel personaggio. Sapremo ciò che le è successo nel dodicesimo capitolo. Sarà* stata davvero rapita? E se si, da chi, o meglio, da che cosa?
    Il caro zio di Feryn , il quasi - alchimista, avrà* anche lui il suo momento nel diario. Aspetta e vedrai .
    Che dire di Kabir? Il capitolo a lui dedicato è sì di passaggio, ma un passaggio fondamentale, anche se il mistero del foglio trovato per caso dal piccolo lord non sarà* svelato così presto. Ci saranno qua e là* degli indizi, quindi potrete cercare di capire qual è il segreto nascosto tra quelle righe.
    Per ora non dico nulla, tranne che quel foglio è legato a Kabir in qualche modo (su questo ci hai preso! ).
    L'espressione di Lady Arya quando lo sgrida è fantastica, sembra indemoniata, ed è tutto merito della EA. Sisi.
    Ernes, lo posso dire, è un uomo piccolo e meschino, che si preoccupa più di se stesso che della sua famiglia, infatti non gli interessa della moglie, ma solo che questa storia finisca al più presto. Mentre il Capitano, lo conosceremo meglio nella seconda parte, ma, penso abbiate già* capito, che è un uomo pericoloso e privo di scrupoli. Più che altro, i suoi sguardi nei confronti del marito vogliono essere una provocazione per vedere la sua reazione. Gowen è anche un tipo piuttosto risoluto e intelligente.
    Riuscirà* a trovare ser Kalos il traditore?

    La seconda parte potrebbe essere pubblicata in settimana, adesso vedo un pò se riesco a fare tutto.


  7. #167
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Ora finalmente mi sono rimessa in pari a dir il vero, l'ho riletto da capo.
    Questa storia mi sta apassionando moltissimo, scrivi in maniera esemplare e riesci a teletrasportarmi dentro a questo bellissimo mondo che hai creato.
    le foto sono stupende

  8. #168
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Grazie Saphira. Sono contenta di riuscire a trasmetterti queste sensazioni. La mia intenzione è proprio quella di trasportare chi legge in un mondo antico, appunto, fatto di magia, amore, coraggio, obbedienza, anche cattiveria e ottusità*, raccontante in un contesto che non ha più ragione di esistere, ma che esiste e vive attraverso la parola scritta. (ma che ho detto? )

    Detto questo approfitto per dirvi che il prossimo week-end sarò al mare, quindi se riesco a postare la seconda parte del capitolo entro stasera, potrete leggerla ... altrimenti mi sa che devo rimandare a lunedi.
    Comunque sia porterò a termine l'impresa.


  9. #169
    sim dio L'avatar di Winged85
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10 (NE

    Citazione Originariamente Scritto da polliciotta
    Comunque sia porterò a termine l'impresa.
    E ci mancherebbe altro! La tua fedele lettrice è sempre qui, sempre più curiosa di scoprire come si evolve la storia!
    *me attende*






  10. #170
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAPITOLO 10

    AVVERTENZA:
    In questo capitolo, nella prima parte come nella seconda, ho usato dei termini un pò forti, dovuti alle circostanze in cui si trovavano ad agire i personaggi. Se qualcuno dovesse essene disturbato, innanzitutto mi scuso, e poi provvederò a modificare immediatamente ciò che ho scritto.
    POLLICIOTTA



    DOVE ERAVAMO RIMASTI
    Il Capitano Gowen giunge a Legorhold per indagare sul tradimento di ser Kalos. Insieme a lui torna a casa anche Lord Ernes, che, durante l'interrogatorio della moglie e di fronte alle provocazioni del Capitano, resta impassibile ed imperturbabile, come se la cosa non lo riguardasse.

    CAPITOLO 10. IL TRADITORE (PARTE SECONDA)


    Il giorno prima, a Nasrad
    La missiva che era giunta a corte era chiara: "Ser Kalos Valentin della Valle di Aquos ha invocato la protezione dei Cinque sul suo castello e si prepara a tradire il Regno delle Foreste". Il messaggio non era firmato, ma re Veimar non aveva motivo di dubitare della sua veridicità, aveva molti occhi e orecchie sparsi nel Regno, soprattutto da quelle parti.
    Doveva aspettarselo da quel codardo! Che fosse un traditore lo aveva scritto in faccia, avrebbe dovuto controllarne le mosse più da vicino. Ma aveva ancora un asso nella manica per schiacciare definitivamente quella pericolosa minaccia: Lord Ernes Legoir. Quell'essere insignificante, che si era inginocchiato al suo cospetto dieci anni fa per paura di perdere il suo titolo e le sue fortune, era un parente prossimo di quella specie di cavaliere e, a quanto si diceva, sua moglie gli era ancora più prossima.
    Il Capitano Gowen era l'uomo giusto per quel compito. Da vent'anni lo serviva con lealtà e, soprattutto, senza fare troppe domande. Avrebbe stanato quell'uomo e gli avrebbe portato la sua testa, così che tutti avessero potuto vedere che i Calenhir non perdonano i traditori, ma li puniscono.
    Era un periodo delicato, quello: i ribelli del Regno Libero stavano resistendo e, dopo l'arrivo di quello strano cavaliere dall'armatura verde diamante, avevano acquistato ancora più coraggio, diventando pericolosi e destabilizzanti per il Territorio delle Foreste. Non poteva permettere che ser Kalos Valentin desse nuova linfa ai suoi oppositori, le defezioni alla sua causa erano già troppe.
    Il Capitano entrò nella Sala della Guerra e si inginocchiò al cospetto del sovrano.


    Gowen era un uomo glaciale, sempre scuro in volto; a renderlo ancora più cupo quella cicatrice che gli rigava il volto, vecchio regalo di guerra.
    "Capitano. Vostro padre è stato scudiero di Lord Valentin? Oppure ricordo male?"
    "Il Lord della Valle di Aquos, sissignore. Io stesso sono nato e cresciuto in quel castello."
    "E poi cosa accadde, volete ricordarmelo?"


    "Una ragazzina ritardata, figlia di una delle serve, accusò mio padre di essersi infilato nel suo letto e di averla ingravidata. In seguito a quella denuncia fu incarcerato e sottoposto a processo; fu giudicato colpevole e il Lord lo punì con cento frustate e il taglio di una mano: la punizione dei ladri, perché - disse Lord Valentin - aveva rubato la verginità alla ragazza. Il giorno dopo che la sentenza fu eseguita, mia madre, non potendo sopportare la vergogna, si uccise gettandosi nel fiume. Così mio zio mi portò con sé a Mitham, ed eccomi dunque qui al vostro servizio."


    Re Veimar non aveva smesso di guardare l'uomo: aveva raccontato quella tragedia familiare senza fare una piega, come se la cosa non lo riguardasse. Non c'era la benché minima inclinazione nella sua voce, neanche quando gli parlò di sua madre. Era proprio l'uomo giusto.
    "Vi offro una vendetta. Tardiva, ma pur sempre vendetta: portatemi la testa dell'erede di Valle di Aquos e io vi darò il suo castello. E anche tutte le servette ritardate che vorrete." - il re non si trattenne e scoppiò in una risata sbracata, divertito dalla sua sconcia allusione. L'altro fece un movimento impercettibile col sopracciglio sinistro e increspò le labbra, poi ascoltò ciò che il re aveva da dire.



    *** *** ***

    Quando il re gli aveva proposto l'incarico, Gowen aveva immediatamente accettato, ma non per avere vendetta, quasi non ricordava che faccia avessero i suoi genitori. No, dopo tante battaglie, dopo tanti scontri, aveva deciso che passare il resto della sua vita tra gli agi di un castello non era affatto un'idea da scartare. Se poi per realizzare tutto ciò avrebbe dovuto uccidere qualcuno, bè, pazienza.
    Quel pomeriggio dopo aver attentamente studiato gli incartamenti, si recò dal prefetto Legoir, accompagnato dai suoi due attendenti, per un colloquio formale. Tutti sapevano che la moglie di quel piccolo essere codardo se la intendeva con Kalos Valentin, l'erede di Valle di Aquos; anche lui sapeva, ma, a quanto pare, non gli importava granché: l'unica cosa che sembrava interessare a quell'uomo era fare soldi e cercare di non perdere il suo posto a corte. Sarebbe stato facile.


    "Buongiorno" - disse l'uomo decisamente biondo seduto dietro la scrivania - "A cosa devo questa visita, Capitano?"
    'Più viscido di una lumaca' - pensò Gowen - "Non è una semplice visita, è il re che mi manda." - questa frase spaventò a morte l'omino biondo, al punto da fargli sudare le mani. - "E' accaduta una cosa piuttosto spiacevole e, a quanto pare, la vostra famiglia è di nuovo coinvolta."
    Ernes, con gli occhi sbarrati e la lingua impastata, biascicava qualcosa, ma il Capitano continuò: " Si tratta di vostro cugino, Kalos Valentin. E' fuggito senza rispondere alla chiamata alle armi dell'esercito delle Foreste ed è ufficialmente un traditore." - Ernes tentò nuovamente di parlare, ma Gowen lo sovrastò con la sua voce - "Ma, prima di scappare come un coniglio, è passato a trovare vostra moglie."


    "Capitano, io non vi permetto di ..."
    "Sono io che non vi permetto di replicare, Legoir. Dalla vostra famiglia i Reali delle Foreste non hanno ottenuto altro che sputi in faccia. E' risaputo che siete una razza di traditori. Lord Ernes, sono qui per portarvi ai ceppi, dopodiché andrò al vostro castello e arresterò tutti. Poi mi prenderò anche tutte le vostre proprietà, come mi ha promesso il re, a meno che ..." - Ad Ernes quella pausa sembrò durare un'eternità - "A meno che voi e la vostra famiglia non ci aiutate a scovarlo. In tal caso il re vi concederà il perdono. Per l'ennesima volta."


    "Come il re comanda. Io ... vi aiuterò."
    "Preparate le vostre cose, stasera partiremo per Legorhold e metteremo fine a questa storia. Fino ad allora siete formalmente in arresto."
    Lord Ernes sgranò gli occhi, ma non poté fare altro che chinare il capo e obbedire.
    'Più facile del previsto. Quell'individuo è davvero meschino. Lo porterò in arresto fino a Legorhold e, una volta lì, metterò sotto torchio tutti gli abitanti della fortezza. Li farò tremare dalla paura e mi diranno tutto ciò che voglio sapere. A cominciare dalla mogliettina devota.'


    La mattina seguente il corteo di soldati raggiunse il castello dei Legoir; il Capitano Gowen diede subito ordine ad alcuni di loro di perquisire il palazzo da cima a fondo, mentre gli altri vennero mandati a scovare tutti i testimoni in base alla lista fornita da Ernes.
    Il colloquio con Lady Arya durò più a lungo del previsto e non riuscì a scoprire niente di utile. Fu con grande soddisfazione che ordinò agli uomini di scortarla nelle sue stanze e sorvegliarla. "Che non veda e non parli con nessuno fino a nuovo ordine!"
    Il colloquio con le serve di cucina fu più proficuo; in men che non si dica Gowen seppe dei pettegolezzi che giravano sulla relazione segreta tra la Lady e il cavaliere e anche che il giorno stesso in cui sparì, ser Kalos era lì al castello e portava con sé una lettera col sigillo di Valle di Aquos - 'Si stanno di sicuro riferendo alla supplica ai Cinque Saggi'.
    Prima di partire, raccontò invece il fabbro, il cavaliere si fermò a salutare i piccoli Lord, restando a lungo a parlare con loro.
    Era giunta la sera. La perquisizione non aveva dato risultati, ma c'erano ancora due persone da interrogare.
    "Ma loro non sono sulla lista che io vi ho fornito, Capitano."
    Gowen si voltò a guardare quell'uomo piccolo e insignificante:" Le testimonianze hanno fatto emergere un nuovo quadro, milord. Karris, portami i ragazzi."

    *** *** ***

    Il giorno in cui suo padre tornò al castello era una fredda mattina d'autunno. Insieme a lui c'erano una cinquantina di soldati in armatura leggera, capeggiati da un uomo dallo sguardo gelido, un occhio reso inerte da una cicatrice, che a guardarlo metteva paura.
    Non appena quel corteo mise piede a palazzo si scatenò il caos: gli uomini si sparpagliarono tra le quaranta stanze, mettendo tutto a soqquadro, trascinando e spintonando violentemente chiunque capitasse davanti. Kerubin fece appena in tempo a nascondersi addosso la lettera, che fecero irruzione in due e lo portarono via. Vide il capitano di quegli uomini e suo padre chiudersi nello studio e davanti a quella porta ci fu un andirivieni di gente per tutta la giornata e anche parte della notte. Ad aprire quella lunga processione fu sua madre, Lady Arya. Kerubin la vide uscire solo dopo più di un'ora, visibilmente sconvolta, quasi in lacrime, e sentì montargli una rabbia dalla viscere come mai aveva provato prima d'ora.
    Si divincolò dai soldati che lo tenevano e corse incontro alla donna chiamandola; uno degli uomini presenti lo fece inciampare di proposito fra le risate generali.


    A quel punto anche Arya gli andò incontro, lo aiutò a rialzarsi e lo abbracciò a lungo. "Mamma" - le disse - "Non preoccuparti, ci sono io a proteggerti. Farò qualunque cosa ..."


    Poi uno di quelli che stavano accompagnando Lady Legoir, li divise con violenza, prese la donna per un braccio e la trascinò su per le scale.
    Kerubin cercò di calmarsi. Aveva sbagliato a reagire così, avrebbe anche potuto perdere la lettera e a quel punto sarebbe stata la fine. Si concentrò sullo sguardo dell'uomo che era chiuso nello studio con suo padre: freddo, glaciale, senza emozioni. Era così che avrebbe dovuto comportarsi anche lui.
    Poi si sentì chiamare: era quasi mezzanotte ed era il suo turno di varcare la porta.

    Ultima modifica di polliciotta; 17th February 2012 alle 23:28


 

 
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