Questo diario mi sta prendendo tanto... Per non parlare delle foto, sono splendide...
Posso farti solo i complimenti per le foto e le ambientazioni, la trama e complicata ma la lettura e molto scorrevole e piacevole.
Bellissime le foto ed anche il tuo modo di scrivere mi piace molto, per non parlare poi del genere che è il mio prefrerito . A questo punto spero che nel weekend ci sia brutto tempo così scrivi un altro capitolo
Grazie a tutti. Lo so che la trama è un pò complicata ( e non è neanche cominciata la storia vera e propria! :P ), ma spero di riuscire a scriverla chiaramente in modo da non rendere la storia troppo pesante.
Ora scappo a prendere il treno.
Molto bello, complimenti. Continuerò a seguirlo con piacere.
Imzadi
Grazie. Sto per terminare le foto per il capitolo terzo ed entro questa sera ci sarà* l'aggiornamento.
DOVE ERAVAMO RIMASTI
I fratelli Kerubin e Kabir Legoir vivono insieme alla madre nel loro palazzo, circondati dagli agi e dalla serenità di una vita tranquilla. Mentre Kabir non vorrebbe far altro che giocare tutto il giorno, il fratello maggiore, fantasticando sul glorioso passato della sua famiglia, lo costringe ad ascoltare storie di un mondo che non c'è più.
CAPITOLO 3. LADY ARYA
Lady Arya non aveva mai amato quel castello. Il suo spirito libero e avventuriero si sentiva prigioniero in quel posto; da ragazza avrebbe voluto viaggiare e scoprire paesi nuovi, scrivere libri sui posti visitati e fissarne i colori sulla tela, ma suo padre, un nobile decaduto, aveva deciso che sarebbe andata in sposa al giovane rampollo della casa Legoir, Emmon. Aveva protestato quel giorno, con tutte le sue forze, aveva anche meditato di fuggire, ma, alla vista del suo promesso sposo, ogni resistenza crollò: era un bel giovane, dallo sguardo fiero e dalle braccia forti. Decise che le sarebbe piaciuto e che sarebbe stata felice di diventare sua moglie.
Ma poi ci fu la disgrazia inaspettata: ad una settimana dalle nozze, Emmon, durante una battuta di caccia alla tigre, cadde da cavallo, battendo la testa e morendo sul colpo. l padre di Arya, ansioso di recuperare i privilegi nobiliari perduti, non si scoraggiò e le nozze avvennero comunque, con Ernes, il secondogenito di Lord Ross Legoir, come prevedeva la vecchia tradizione del Regno dei Laghi.
Arya non poteva certo dire che l'intero matrimonio fosse stato un fallimento, almeno aveva i suoi splendidi figli, ma suo marito ... Ernes, nonostante fosse il più giovane dei fratelli, era uno di quegli uomini vecchio stampo, legati al passato, di quelli convinti che la donna non dovesse far altro che gestire la casa e la progenie: non erano ammesse amicizie nè divertimenti di qualsivoglia genere.
Da quando, però, suo marito era stato chiamato a Nasrad, da re Veimar Calenhir, era riuscita a respirare un pò del profumo di quella libertà
che le era mancata in quasi 14 anni di vita coniugale; oltre ai ragazzi cui badare, aveva cominciato a tessere una serie di rapporti con le dame dei castelli vicini, che invita a colazione ed andava a trovare volentieri.
Voci malevole, che circolavano da un pò di tempo a palazzo, insinuavano che Lady Arya amava intrattenere rapporti non solo con le Lady, ma anche con i Lord loro mariti, ma soprattutto con un uomo che frequentava spesso la residenza dei Legoir, ser Kalos, un cavaliere, lontano cugino di suo marito. Ma le voci non avevano mai trovato riscontro nei fatti.
Il giorno in cui Kabir aveva deciso di rotolarsi nel recinto dei maiali, Lady Arya ricevette la visita di proprio di quel ser Kalos di cui gli altri parlavano tanto, una visita per nulla piacevole a causa di quello che le disse il cavaliere.
"Milady, sono al vostro servizio." Il cavaliere, alto e splendido nella sua armatura leggera, si inginocchiò di fronte alla donna.
"Alzatevi pure, ser. Prendete posto qui, al mio fianco."
Ser Kalos si sedette e si costrinse a guardarla negli occhi: "Io ... devo parlarvi."
La donna, immaginando cattive notizie, si irrigidì e serrò le mascelle, guardando il suo interlocutore con durezza, ma, non appena la mano di lui sfiorò la sua, si lasciò andare in un grosso sospiro: "Che succede?"
"Purtroppo ho ricevuto un'ordinanza del re, in cui mi si chiede di schierarmi immediatamente dalla sua parte, altrimenti sarò considerato un traditore ed arrestato. Ho già temporeggiato troppo a lungo con la scusa dell'infermità* di mio padre, ma adesso ..."
Lady Arya lo guardò: "Bisogna che prendiate una decisione."
"Ed infatti è quello che intendo fare. A dire il vero ho già pensato a come agire. Non è stata una decisione facile."
Ser Kalos si alzò e diede le spalle alla donna, poi ricominciò a parlare: "Ho deciso di chiedere per il mio castello la protezione del Consiglio dei Cinque Saggi. Qui con me ho la richiesta scritta, chiusa col sigillo di mio padre. La porterò personalmente ai Cinque."
Lady Arya era spaventata, ma cercò di non farsi tradire dal tono della voce:" Quindi avete deciso di ..."
"Di schierarmi contro il tiranno, si. Non posso permettere che quell'uomo rovini per sempre ciò che resta della nostra Terra dei Laghi. Una volta compiuto il mio dovere presso i Cinque, raggiungerò il Regno Libero e combatterò dalla parte di Lord Killian."
"E' una follia, è pericoloso. E poi se, e dico se, riuscirete a raggiungere il Regno Libero senza essere arrestato, non potete mettervi al servizio di Killian: è solo un ragazzo, e poi credo che il suo scopo sia ben altro che ricacciare indietro l'esercito delle Foreste e restaurare i confini delle vecchie terre. E' chiaro che ambisce a qualcosa di più."
"Ragione in più per schierarmi al suo fianco, magari come consigliere, e cercare di guidarlo in modo tale da poter frenare i suoi ardenti istinti giovanili. E poi non possiamo dimenticarci chi è sua madre."
A quel punto Lady Arya non potè trattenere un gesto di disappunto: "La madre. Come può chiamarsi madre colei che abbandona i propri figli al loro destino e scompare nel nulla."
"Non fare la bambina, Arya." - il cavaliere alzò la voce, stringendo forte i pugni lungo i fianchi e la guardò duramente - "A volte sembri irragionevole proprio come tuo figlio Kabir! Eppure sai benissimo i motivi che l'hanno costretta ad agire in questo modo. E ti pregherei, ancora una volta, di mantenere stretto riserbo sulla questione."
La donna distolse lo sguardo stizzita, cercando di ricacciare dentro di sè la rabbia che provava: era vero, a volte si comportava come una bambina capricciosa.
"Cavaliere, vi proibisco di fare allusioni sul comportamento di mio figlio. E' un affare che non vi compete."
A quel punto rumori indistinti si udirono provenire dal corridoio. Lady Arya si portò il dito indice alla bocca, guardando Kalos dritto nei suoi profondi occhi scuri. Poi vennero le urla e la donna capì subito cosa stava succedendo. A grandi passi raggiunse la porta della camera, la aprì e con un cenno perentorio del capo chiamò a sè Naia, che stava imprecando a voce alta: " Ti pregherei di rivolgerti diversamente nei confronti del Lord mio figlio. Inoltre ho un ospite e vorrei che la mia casa non sia motivo di divertenti aneddoti da raccontare alla sua tavola. Ora puoi andare."
Naia arrossì e mormorando un: "Si Milady" a denti stretti, si profuse in un profondo inchino.
Ultima modifica di polliciotta; 21st October 2012 alle 21:00
Molto piacevole anche questo capitolo, brava, ancora complimenti.
Grazie mille.
Spero si noti la differenza tra le foto che riguardano il passato di Arya e quelle che si riferiscono al presente. Non volevo farle totalmente in bianco e nero perchè avrei intenzione di seguire un certo percorso:
le foto che raccontano di un passato lontano lontano saranno in bianco e nero (giusto una pennellata di olore per sottolineare qualcosa, tipo le fiamme che avvolgono il corpo della donna bruciata nel Prologo);
le foto di un passato piuttosto recente avranno colori sbiaditi;
le foto in cui si parla di uno spargimento di sangue saranno caratterizzate dalla presenza del colore rosso.
Mi pare che non ci fosse altro ... :P
Mi piacerebbe pubblicare qualche foto del backstage, perchè i miei cari simmini in questo capitolo mi hanno fatto scompisciare con le loro facce. Vediamo se riesco.
Ahiahiahiahi. Ma che affascinante questo cavaliere, ser Kalos! MMMm...noto una certa somiglianza con un certo figlio di una certa signora bionda...
Love is our Resistance