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Risultati da 491 a 500 di 545
  1. #491
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Bene!


  2. #492
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Come promesso eccomi!
    Bellissime foto e bellissimo capitolo, forse uno dei migliori per quel che riguarda struttura, sentimenti, foto e quant'altro. Molto bello e suggestivo.
    La scena dell'abbraccio mi ha fatto commuovere e il cielo piovoso non ha fatto altro che amplificare ancor di più la sensazione di smarrimento e tristezza che aleggia sul capitolo come se il tutto fosse un lento declino verso la fine ovvero la cripta. Fenhir è inquietante e la trasformazione davanti al libro mi piace parecchio. Secondo me Kabir e Saana potrebbero fare fuoco e fiamme insieme ( vedo romanticismo ovunque anche nelle situazioni più tragiche), bella anche la scena della palude e l'effetto fuoco. Stiamo giungendo a scoprire tutto di questa millenaria profezia!!! Brava Polly!!!!

  3. #493
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio


    meravigliose le foto!!!!
    Ovviamente pure lo scritto, ma le foto rendono alla perfezione tutte le emozioni!

    Cavoli... ora scalpito per saperne di più!

  4. #494
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Grazie mille, ragazze. E' un piacere vedere i vostri commenti a ciò faccio e mi da l'entusiasmo per andare avanti.
    La Storia si è fatta complicata, ma da adesso in poi saranno rivelate sempre nuove cose in modo da dare finalmente una visione uniforme a tutto questo.
    Il pasticcio che sta combinando Feryn continuerà, in fondo lei vuole conquistare il mondo e non si fermerà di certo adesso, ma sulla sua strada troverà degli ostacoli, non per ultima la Malia posseduta (oppure no?).
    Spero di postare al più presto la seconda parte, così da dedicarmi agli ultimi due capitoli rimasti. La storia è già scritta, ma alcune cose voglio ripensarle meglio in modo che fili davvero tutto liscio: l'epilogo è epico, non vedo l'ora di farvelo leggere!


  5. #495
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio



    CAPITOLO 37. LA PALUDE DELL'OBLIO
    PARTE SECONDA


    Royam ed il Vecchio Saggio si precipitarono fuori e ai loro occhi apparve lo spettacolo, terrificante ed insieme affascinante, di un fuoco rosso vivo che stava inghiottendo tutta la foresta.
    “E’ mostruoso! Sta divorando tutto ciò che incontra sul suo cammino e ci sta tagliando la strada per il ritorno!”
    “Non è naturale, è opera della magia. Un fuoco così non può essere stato appiccato dalla mano di un uomo.”
    “Vuoi dire che …”
    Il Saggio annuì: “Ci siamo. E’ cominciata.” – rimase per qualche secondo a contemplare la colonna di fuoco che si sollevava verso l’alto, poi come se qualcosa l’avesse scosso, diede una pacca sulle spalle del giovane che l’accompagnava: “Andiamo. Dobbiamo trovare Kalos e raccontargli tutta la verità. Di là, verso l’ovest.”
    “Aspetta un momento. Non vorrai attraversare il fuoco, spero. Non sopporterei di bruciacchiare la mia … camicia preferita.”
    “Abbi fiducia in me, conosco una certa scorciatoia.”


    Saana aprì gli occhi, il corpo esausto e dolorante, mentre il giorno faceva capolino tra le ombre della notte . Il cielo era vasto e nero, mentre una cupola mostruosa di nebbia densa occultava il paesaggio fra le sue pareti impenetrabili. I suoi occhi lucidi e assonnati guardavano attoniti, senza capire cosa fosse successo, il sentiero cosparso di rami morti e costellato di piccole pozze d'acqua verdastra .
    “Dove siamo?” mormorò.
    “Nella Palude dell’Oblio” rispose Kabir, seduto al suo fianco. Lei lanciò un'occhiata inespressiva al ragazzo, che la guardò con apprensione – “Come ti senti?”
    “Meglio.”
    “Riesci ad alzarti?”


    Saana annuì, tentando di mettere ordine nella sua mente frastornata. Improvvisamente, al suo fianco, apparve Kalos, serio e silenzioso. Con lo sguardo grave la fissò brevemente, poi si diresse verso l’acquitrino nel cuore della palude. Syrio lo seguì e i due confabularono per qualche minuto.
    Kabir si avvide che la fata li aveva seguiti con lo sguardo e le disse: “Lasciali fare i duri. Staranno preparando un piano per uscire fuori da questo posto fetido e umidiccio. Tra poco torneranno qui e uno dei due dirà: Forza, è ora di andare” – Un sorriso apparve sulle labbra della ragazza, subito spento dal ricordo di ciò che era accaduto solo qualche giorno prima.
    “Forza ragazzi, è ora di andare.” – Syrio si era rivolto ai due con gentilezza, ma, quando gli scoppiarono a ridere in faccia, ci restò un po’ male – “Ma…”
    “Oh, non puoi capire. Sei troppo vecchio.”
    A grandi falcate anche Kalos li raggiunse, aveva il volto tirato: il solo pensiero di dover penetrare ancora più a fondo in quella palude non lo faceva stare tranquillo. Aveva sentito cose, a proposito di quel posto, che avrebbe preferito non dover affrontare coinvolgendo anche suo figlio.


    Aiutò con delicatezza Saana ad alzarsi. “Ricorda: qui la magia non funziona. Qualunque cosa dovesse succedere, non tentare di fare nulla, non metterti in pericoli inutili.”
    Avanzarono verso Nasrad attraversando con cautela gli acquitrini e le pozzanghere d’acqua, mentre il fuoco continuava a lambire i confini della palude, crepitando e borbottando. Camminarono per ore arrancando attraverso la nebbia e la grigia penombra e persero ogni nozione del tempo. Mettevano un piede davanti all'altro, passo dopo passo. Ma il sentiero non terminava mai.


    Finché...
    “Maledizione!”- urlò Kalos e improvvisamente l'intera palude sembrò esplodere verso il cielo. Schizzi altissimi d'acqua e fango volarono verso l'alto, inondando il gruppo. Un ruggito infranse il silenzio dell'alba, aspro e penetrante, e qualcosa di enorme si sollevò sopra di loro.
    “Per gli dei, cos’è quello?”
    Kabir, istintivamente, fece un passo avanti, confuso e spaventato, conscio della cosa enorme che gli sbarrava la strada. Cercò di mettersi fra il mostro e la fata, ancora intorpidita dal malessere che l’aveva colpita. L’essere lo sovrastava, col suo fiato fetido e putrido, così Kabir chiuse gli occhi e per poco non inciampò nella sterpaglia, poi all'improvviso, qualcuno lo spinse via, sottraendolo per miracolo agli artigli del mostro.


    Come in un sogno, vide Kalos al suo posto che agitava la spada contro la terrificante creatura che ora stava per avventarsi su di lui. Con una zampata il mostro la fece volar via dalle sue mani e un istante dopo, un'enorme zampa artigliata si avventava sul corpo inerme del cavaliere.


    “No, papà!” - gridò Kabir, sforzandosi di rimettersi in piedi, ma a quel punto Syrio balzò imperiosamente in avanti e, con un rapido movimento, conficcò la Fiamma del Drago nelle mascelle spalancate della bestia, affondandola nel tessuto morbido della gola. Al contatto con la pelle di quell’essere, la lama lanciò bagliori bianchi, come scariche di fulmini e il mostro, ruggendo per il dolore, con un sobbalzo si voltò e sparì nuovamente nella nebbia e nell'oscurità.
    Stordito e sconvolto, Kabir si stava rialzando faticosamente, mentre Syrio si avvicinò a Kalos, tirandolo rapidamente in piedi.
    “Tutto ok?” – gli chiese vedendo l’armatura strappata sul torace e una macchia di sangue vivo.
    “Solo un graffietto, grazie.” – rispose l’altro, senza guardarlo negli occhi.
    “Dobbiamo andarcene da qui. Quella cosa potrebbe tornare.” Pochi minuti dopo, si erano lasciati alle spalle la radura. Kabir continuava a fissare il Cavaliere del Drago con gli occhi spalancati per lo stupore e l'ammirazione.
    “Ma come hai fatto?” – chiese poi il ragazzo, indicando la spada, una volta ripresosi dallo spavento.


    “Questa non è fatta di magia. E’ una reliquia antica, forgiata direttamente dal fuoco del dio del Drago e non è soggetta alle leggi dell’uomo, né a quelle della magia.” – toccò appena l’elsa dietro la sua palla, poi proseguì – “Mi sono allenato sin da bambino all’arte della spada, secondo i princìpi del Drago. Anni di fatica e sudore solo per arrivare a questo. Acceleriamo il passo, abbiamo ancora molta strada da fare.”


  6. #496
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio


    Il percorso sotterraneo era lungo e tortuoso, ma il Vecchio Saggio sembrava sapere esattamente dove andare. Asciugandosi il sudore dal viso, Royam restava in silenzio, chiedendosi come facesse a sapere tutte queste cose. Come se gli leggesse nel pensiero, il Vecchio Saggio, cominciò a parlare: “ Quando i saggi della Torre hanno curato le mie ferite e iniziato alla vita da credente, ho appreso molti dei loro segreti, tra cui quello dell’esistenza di un mondo sotterraneo, gallerie che attraversano tutta Dorgaer, che sono state costruite molte migliaia di anni fa. Sembra che risalgano addirittura a centinaia d’anni prima della Battaglia della Prima Notte e nessuno ne è a conoscenza.”
    “Nessuno, a parte voi Saggi, a quanto pare! Chissà cos’altro ci nascondete! Ma perché non mettere queste conoscenze a disposizione di tutti?”
    “Non essere ingenuo, sai perfettamente cosa farebbe la maggior parte degli uomini se venisse a sapere dell’esistenza di questi percorsi, li userebbe per le conquiste, le guerre, il potere! Queste sono le uniche cose che riescono a smuovere l’ingegno umano, per cui, meglio lasciare le cose come stanno.“


    “Non tutti gli uomini sono così.” – cercò di obiettare Royam, sentendosi un po’ punto sul vivo.
    L’altro sorrise, poi disse: “Non saremmo qui, ora, se fosse come dici.”
    Attraversarono ancora una serie di gallerie intricate e Royam pregava sottovoce che non si fossero persi, altrimenti sarebbero morti là sotto senza che nessuno sapesse niente di loro: bel modo di rendere fiero suo padre! Poi la voce del Saggio lo distolse dai suoi pensieri: “Dovremmo essere dentro la Palude, possiamo risalire in superficie, qui il fuoco non ci sbarrerà la strada.”
    “La … Palude?” – balbettò Royam – “Quella … Palude?”
    Il Vecchio annuì con la testa, mentre cercava qualcosa lungo le pareti di terra battuta.
    “Ma, si raccontano le peggiori storie su quel posto, ecco perché tutti ci si tengono alla larga. Aspetta, non vorrai dirmi che sono tutte fandonie?”
    “No, al contrario. Sono quasi tutte vere.”
    “E allora perché dobbiamo finirci dentro?” – chiese sempre più preoccupato.
    “Ti ho già detto che il fuoco non lambirà la Palude e poi non possiamo continuare a camminare sottoterra, qui il terreno comincia a diventare eccessivamente fangoso a causa della pioggia ed è molto rischioso proseguire, potrebbe franare e venirci tutto addosso! Eccola! Arrampicati lì e tirati su spostando i cespugli.”


    Una volta risaliti in superficie i due, finalmente, poterono guardare inorriditi la devastazione che stava subendo la foresta millenaria ad opera del potere oscuro. Mentre Royam scuoteva la testa in segno di disapprovazione, il Vecchio Saggio si abbassò a toccare sul terreno tracce fresche di un passaggio di esseri umani.
    “Qualcuno è passato da qui di recente, vedi? Potrebbero essere loro.”
    “Sempre che abbiano avuto l’intuizione giusta.” – obiettò il giovane.
    “La Profezia è scritta nel fuoco e si avvererà nel fuoco, ricordalo. Seguiamo le tracce e raggiungiamoli, non abbiamo più molto tempo.”


    La notte stava sopraggiungendo inesorabile e la nebbia non accennava a diminuire, anzi, col passare del tempo sembrava sempre peggio. Kabir, sconfortato, camminava indietro rispetto agli altri, persino Saana, che si era ripresa da poco, sembrava avere più forza nella gambe di quanta ne avesse lui. Si sentiva davvero inutile e non riusciva a capire quale fosse il suo posto in quella compagnia: era l’unico che non valeva niente! Le parole di suo padre, qualche notte prima, avevano avuto il loro effetto per un po’, ma davanti alle avversità di quell’avventura stavano scomparendo come scritte sulla sabbia lambite dall’acqua del mare.


    Dei quattro nessuno parlava e nessuno si guardava indietro, il pensiero del pericolo appena scampato teneva tutti in allerta, concentrati sul cammino e con l’orecchio teso ad ogni rumore sospetto, anche il più impercettibile. Quando Kabir, che era l’ultimo della fila, sentì lo scricchiolio di un ramo che si rompeva alle sue spalle, si bloccò di scatto e fece un respiro profondo: era di nuovo quel mostro? Pregò dentro di sé che non fosse così e si girò a guardare. La nebbia fitta lo avvolse e in un attimo perse l’orientamento: dov’erano i suoi compagni? Stava per urlare qualcosa quando uno scintillio appena accennato gli bloccò il respiro e le gambe. Non sapeva cosa fare e restò lì impalato ad aspettare che il destino facesse il suo corso.

    Ultima modifica di polliciotta; 5th February 2014 alle 20:32


  7. #497
    sim dio L'avatar di Winged85
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Ma... ma?!?! E me lo termini così?!?! Kabir sente un rumore e...? E...???? Sono portata a credere che si tratti di Royam e del vecchio saggio, o almeno lo spero per Kabir!
    La foto di Kalos che affronta il mostro è qualcosa di epico! Ma come hai fatto?
    Mi piace come hai reso la foresta, con quel verde angoscia, e foto splendide come sempre! Uffa, ma dovevi troncare la narrazione proprio lì!?






  8. #498
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Eh bè, ci vuole un pò di suspance! Lasciare i lettori sulle spine è la mia passione

    Grazie come al solito per i complimenti alle foto, per quegli effetti giro un pò su internet, pasticcio coi filtri di photoshop e il risultato che mi convince di più lo salvo.
    Gli ultimi capitoli sono ricchi di avvenimenti e di colpi di scena! Devo fare un sacco di fotooooo, aiuto!!! Spero di riuscire a pubblicare dopo le feste.




  9. #499
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Eccomi Polly ho duvuto tornare un po' indietro con la lettura perchè mi ero un po' persa... Capita quando leggi a salti...
    In questi ultimi capitoli sta davvero succedendo di tutto... e sinceramente sono molto preoccupata per tutti Non mi piace tutto questo potere di Kerubin, lo fa diventare crudele, e non capisco nemmeno cosa sta combinando Malia.
    Sono preoccupata anche per Feryn ora che il mago Terhim è riuscito a ritrovare il suo potere può anche sbarazzarsi di lei...
    e ora chi avrà mai sentito Kabir? spero anche io che siano solo Rohan e il vecchio saggio.
    Comunque davvero complimenti per le foto, non sembrano nemmeno fatta con il gioco quella di ser kalos che comparte con il drago è stepitosa e anche quella dal balzo di syrio è fantastica...

  10. #500
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Storie da un mondo antico. La Profezia - CAP.37 La Palude dell'Oblio

    Ciao Saphiruccia!!!
    sono davvero contenta che sei tornata a leggere tra le paginette del mio diario e anche che ti piacciano le foto. Ultimamente sto facendo delle cose un pò diverse, sia perchè mi piace sperimentare, sia perchè il save sta diventando più pesante di un elefante e a volte devo aspettare ore per scattare qualcosa di decente.
    Non vedo davvero l'ora di finire, mancano solo due capitoli e poi l'epilogo: spero che ti piacerà come ho pensato la fine.
    Per il capitolo prossimo sto facendo le foto un pò per volta, spero di riuscire a postare se non questo, almeno il prossimo fine settimana, così scopriremo cosa trova Kabir nella nebbia!

    Grazie ancora del commento, un beso


 

 
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