Now, if you two don't mind, I'm going to bed before either of you come up with another clever idea to get us killed - or worse, expelled.
Siamo al 9° capitolo del mio diario e ne sono soddisfatta Io non mi ritengo un'abile scrittrice, ma essere arrivata a questo punto in maniera credo discreta per me è già un traguardo Inoltre ringrazio voi per l'appoggio e i consigli che mi date per aiutarmi a fare sempre meglio, quindi Grazie Grazie Grazie
Dunque, siamo ad un punto cruciale per la storia: Elena si sente tradita da tutti, ma ciò che le fa più male è stato il tradimento della madre. La fiducia sarà persa per sempre? E' presto per dirlo. Quello che è certo è che ora Elena se la caverà da sola e "vestirà i panni" di una investigatrice. Riuscirà a scoprire la verità riguardo a suo padre? E riuscirà a conoscere il vero amore? E il lieto fine, ci sarà?
Non vi resta che seguirmi fino alla fine di questo viaggio...
Now, if you two don't mind, I'm going to bed before either of you come up with another clever idea to get us killed - or worse, expelled.
Fatta la news ora ti metto la descrizione
QUI BISOGNA TROVARE UN RIMEDIO
Dopo qualche ora Elena si svegliò tutta frastornata, con un terribile mal di testa. Era sola nella sua stanza, al buio,ma riusciva a vedere tutti i contorni degli oggetti grazie a una lieve luce che entrava dalle persiane: erano quasi le sei. Aveva dormito più di qualche ora, ma si sentiva stanca. Si mise a sedere e stette lì, ferma, a pensare.
Pensare, a cosa? Alle notizie shockanti della sera prima? Al fatto che non saprà mai nulla del passato della sua famiglia? Al fatto che si era innamorata del suo fratellastro? Doveva dimenticarsi di lui,assolutamente!
Queste cose la turbavano troppo. Quella casa la turbava. Se voleva vivere serena, doveva andarsene da quelle mura ormai piene di menzogne. Sarebbe andata a Riverview, e da lì avrebbe iniziato tutta una serie di ricerche.
La ricerca più urgente però, ancora prima di trovare una casa, erauna persona con cui parlare, con cui confidarsi e sfogarsi; Elena non pensava sarebbe mai arrivata a questo punto, ma era inevitabile. Aveva bisogno di uno psicologo.
In fondo che c'è dimale? Aver bisogno di aiuto è umano, e accanto a lei nessuno poteva aiutarla; ci voleva un estraneo, una persona che guardasse dall'esterno la vita della povera Elena; una persona fidata ovviamente.
Si alzò dunque dal letto, si mise su la prima cosa che trovò nell'armadio, indossò gli stivali e uscì dalla camera. Un silenzio quasi fastidioso aleggiava al pian terreno. Tutto taceva. Si mise il cappotto e uscì.
Non le importava se ci fosse stato ancora Pier a casa sua perchè quella sarebbe diventata, almeno per il momento, proprietà di sua madre. Elena non voleva più saperne niente, e questa volta per davvero. Carla non sarebbe più riuscita a impietosirla con le sue parole dolci. Basta. Chiuso definitivamente.
Salì quindi in macchina alla volta della biblioteca, mangiucchiandosi nel frattempo un cornetto con la marmellata preso dalla dispensa di casa. Biblioteca significa computer, ricerca. Non aveva un computer in casa? Certo che si ma, strano a dirsi, si sentiva più a suo agio e più al sicuro in un posto non così familiare. Una piccola zona della biblioteca era aperta 24 ore su 24, e disponeva di un paio di computer e altrettante librerie, con altrettanti divanetti. Si sedette alla scrivania, accese il monitor del computer perennemente acceso e iniziò a digitare lettere sulla tastiera.
Prima di tutto doveva cercare una casa: un piccolo appartamentino sarebbe stato più che sufficiente. Non perchè non avesse soldi,per carità, quelli non erano un problema; ma Elena voleva un posticino intimo e riservato, lontano dal caos del centro città. Dopo quasi due ore di accurata indagine ne trovò uno che avrebbe fatto al caso suo. Chiamò l'agenzia e fissò un appuntamento per visionarlo: l'appuntamento era fissato per quello stesso pomeriggio, alle 16.
Già l'idea dello psicologo cominciava a sciamare, in fondo si disse, poteva aspettare ancora un po'; la priorità divenne così la casa.
Le ore che separavano Elena dal fatidico incontro con l'agente immobiliare erano sempre meno, ma lei fremeva, era agitata, andò al parco, poi a bere una cioccolata, poi di nuovo al parco, poi arrivò l'ora di pranzo e andò a mangiarsi un panino veloce...Camminava e si fermava, poi ancora camminava, e nel frattempo si poneva mille domande: riuscirò a cavarmela?Troverò davvero una casa o sarò costretta a vivere qui per sempre? Il tragitto da Sunset a Riverview sarebbe stato dicirca un'ora, così raggiunse la macchina, la mise in moto e partì.
Non voleva certo arrivare in ritardo. Accese la radio, si infilò gli occhiali da sole e guidò, guidò fino a raggiungere quello che si presentava come un piccolo ed accogliente paesino rurale. Sembrava perfetto.
Cercò la via in cui si trovavala casa, parcheggiò lì vicino l'auto e attese una decina di minuti. Quando vide arrivare una donna con un tajer nero scese dalla macchina e leandò incontro.
"Buongiorno, lei è la signora Elena Oltremare? Sono Luisa Marchetti, dell'agenzia Home sweet Home"
"Buongiorno, signorina in realtà. Si, sono io."
"Prego, accomodiamoci, le mostro la casa", disse la signora dell'agenzia.
All'esterno la casa era molto carina, e lo stesso si rivelò esserlo all'interno. Non era nè tanto piccola nè tanto grande, era l'ideale.
Elena diede un'occhiata rapida alle stanze ed esclamò "Perfetta,la compro".
"Non vuole sapere nient'altro?"
"No no grazie, va benissimo", *prima abito qui, meglio sarà per tutti*
"Bene signorina, allora direi che possiamo definire qui il tutto"
"Certo, ho portato il blocchetto di assegni...aspetti che lo cerco...ecco"
"Allora sono 320000 euro in totale, può lasciarmi il 50% in acconto" disse la signora Marchetti.
"Nono concludiamo il tutto ora con il pagamento, non c'è problema; il contratto e i vari documenti può prepararmeli con calma.....ecco a lei"
"Ok, perfetto. La ringrazio signorina Oltremare, l'aspetto tra un paio di giorni in agenzia per consegnarle il tutto. Arrivederci"
"Arrivederci, e grazie a lei"
Appena entrata nella sua nuova dimora pensò: *Bene, nuova casa, nuova vita*
Ultima modifica di the best girl; 27th October 2011 alle 17:50
Now, if you two don't mind, I'm going to bed before either of you come up with another clever idea to get us killed - or worse, expelled.
Ciao the best girl ho appena letto il tuo diario e devo dire che sono rimasta a bocca aperta : è meraviglioso
Complimentissimi, le foto sono curatissime come la storia ti seguo e ti do 5 in bocca al lupo con il seguito