Voglio scusarmi se i personaggi sono leggermente diversi, ma come ho detto in precendenza ho dovuto formattare tutto... detto ciò eccovi....
Cappuccetto Vosso Valentino
Parte Seconda
La strana coppia continuava ad addentrarsi nel bosco, la terra era fresca e morbida a causa delle continue piogge dei giorni precedenti, quindi immaginate Chanel camminare con le sue scarpette firmate ed i tacchi a spillo che ad ogni passo affondano nella terra e l’erba che sporca il tessuto
Chanel: “oh..ah…le mie scavpe, cavolo si stanno vovinando tutte, che scempio per le mie preziosissime Pvada!”
John invece si muoveva con il suo passo felpato, sicuro e veloce come se si trovasse nel suo ambiente naturale
John: “Siamo quasi giunti al bivio, li c’è la strada asfaltata, le tue belle scarpe sono salve, con un po’ di acqua torneranno come prima!”
Chanel: “ ahaha sciocchino, la tevva ovmai le ha covvose, non tovnevanno mai come pvima.. vabbè non è un pvoblema, appena avvivo a casa ne ovdino un altvo paio a soli 2000 euvo”
John: “Ehm…un vero affarone wow! Allora torniamo a noi, dove stai andando graziosa signorina?”
Chanel arrossita :”Hihihi gvazie pev il complimento, comunque sto andando a tvovave mia nonna, si tvova nel paesino tva le colline”
L’uomo a quelle parole s’illuminò e disse: “ Ah si? “ (la cosa si fa interessante pensò) “E dimmi come si chiama la nonnina?”
Chanel: “Mavghevita, ha una casa molto colovata..fovse tvoppo, ha i muvi gialli ed il tetto azzuvvo, un vevo pugno in un occhio visto che le altve sono le classiche casette di legno!”
Sul volto di John apparve un ghigno malefico ( bene è facile da trovare)
Presto la terra fece spazio all’asfalto ed un bivio si presentò avanti ai due, una strada era illuminata da un caldo sole, con bellissime piante e fiori a farle da cornice, mentre l’altra…giudicate voi…
John: “Bene siamo arrivati. E’ stato un piacere percorrere tutta quesa strada con te, ora però devo andare, perché ho una faccenda urgente da risolvere!
Chanel: “Oh no…ti pvego vesta con me, poi non conosco la stvada… ho bisogno della tua guida!” disse la ragazzina con uno sguardo ammiccante
John: “ Non preoccuparti occhi belli, guarda prendi questa strada (indicando quella più brutta e scura), ti condurrà dritta dritta nel cuore del paesino di tua nonna.
Chanel diede uno sguardo alla strada, un brivido le percorse la schiena poi lentamente si voltò nuovamente verso l’uomo e disse: “Ma…è lugubve!”
John: “Nah.. è solo impressione!
Chanel si fece coraggio :” Ti lascio il mio bigliettino da visita, così se ti va un giovno ci possiamo vedeve pev pvendeve un the insieme!” ennesimo occhiolino
John: “ Siiiicuro!” prese il bigliettino e le sorrise
I due si separarono prendendo strade diverse
John: “ Povera sciocca, non immagina cosa l’aspetta, percorrendo questa strada arriverò prima di lei e poi… UAUAUAUAUAUAAAAAAAAAAAAA! Resosi conto di star ridendo da solo in mezzo ad una strada, decise di ricomporsi e ricominciare a camminare ma.. “Poi quella R moscia… per poco non mi ammazzavo dalle risate avanti a lei, le dovevo chiedere di recitarmi lo scioglilingua dei trentatré trentini…oppure quella di tve tigvi contvo tve tigvi….aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahahahahahahaha muoioooooooooo ahahahah! Continuò a ridere per un bel pezzo, prima di rendersi conto che stava perdendo tempo… così finito di scompisciarsi iniziò a correre per recuperare terreno.
Nel frattempo…
Chanel: “ Gucci Gucci Gucci…aiutami tu, queste scavpe iniziano a farmi male….aaaaaaaaaaaaaaaah!” guarda a terra e vede che le si è rotto un tacco “ NUooooooooooooooooooooo!!!” Bam e si spacca anche l’altro tacco “Ma è una congiuva!” ricomincia a camminare ma…Babam inciampa a terra e le rotola il cappello a terra .
“Puah che schifo l’evba in bocca ed il mio bel vestito è spovco, mi viene da piangereeeee!” Avete presente un bambino al quale viene tolto un giocattolo…ecco frigna uguale! “Sta pev calave la notte…fa fveddo…mi fanno male i piedi, devo sbvigavmi anche perché qui è pauvoso!”affrettò il suo passo
John ormai era arrivato nel paesello ed era intento a cercare la casetta variopinta. “Questa no…neanche questa…ah eccola finalmente…è inconfondibile!”
Si sistemò i capelli e la giacca, poi corse a bussare alla porta
Toc toc…nessuna risposta ancora una volta..Toc toc…. Ancora nulla, ribussò….ma niente
John: “ Vuoi la guerra allora!” Diede un forte colpo alla porta… ad un certo punto si sentì una voce provenire dall’interno della casa.
Margherita : “Arrivo… un attimo…siii chi è?”
John: “Signora…sono il rappresentate della Folletto!”
Margherita: “Chi c’è? Chi ha bussato?”
John: “Signora apra sono un rappresentante!”
Margherita: “C’è qualcuno qui fuori?”
John: “Signoraaaaaaa apraaaaaaaa”
Margerita aprì la porta: “Giovanotto lei non deve parlare sotto voce…su mi dica lei chi è!”
John si fece forza e ripetè: “Vengo dalla parte della Folletto
”Margerita : “Geppetto? No avete sbagliato casa!”
John: “Signora vendo aspirapolveri!”
Margherita: “Elicotteri? Ma a che mi servono?”
John: “Basta mi hai stancato, fammi entrare vecchia!” L’uomo diede un forte spintone alla donna e di chiude in casa con lei.
Continua...