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Risultati da 201 a 210 di 416
  1. #201
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Citazione Originariamente Scritto da Krikki
    Stupenda questa storia !! Complimenti !!
    Grazie mille Krikki!
    Citazione Originariamente Scritto da S1Mulator
    ...ehm.. non per farti fretta.. ma................

    Di' la verita S1M, volevi solo usare la nuova faccina ansiosa! <------(e io non vedevo l'ora di usare questa )
    Comunque, a parte gli scherzi, il capitolo è quasi finito, devo solo occuparmi delle foto
    Citazione Originariamente Scritto da Dina Caliente
    Citazione Originariamente Scritto da S1Mulator
    ...ehm.. non per farti fretta.. ma................

    Io invece voglio farti fretta. Rayky, vero che sei già* a buon punto con la seconda parte?
    Sì sì, ma fate bene a mettermi "fretta", almeno mi rendo conto del tempo che passa; io sono lentissimo ad aggiornare!
    Come ho detto a S1M, è quasi tutto pronto Dina!





  2. #202
    BANNATO!
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    -> è l'essenza di quel che voglio dire a riguardo del tuo diario
    bravissimo complimenti

  3. #203
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Citazione Originariamente Scritto da pierluigi81
    -> è l'essenza di quel che voglio dire a riguardo del tuo diario
    bravissimo complimenti
    Grazie mille Pier ;D
    Sono felice che tu sia passato!





  4. #204
    BANNATO!
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Citazione Originariamente Scritto da Rayky
    Citazione Originariamente Scritto da pierluigi81
    -> è l'essenza di quel che voglio dire a riguardo del tuo diario
    bravissimo complimenti
    Grazie mille Pier ;D
    Sono felice che tu sia passato!
    me lo sono riordato sei un grande

  5. #205
    sim § L'avatar di TheSimSina397
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Ciao sono nuova, sto leggendo un po' di articoli del forum. Questo diario è bellissimo le immagini spettacolari sono rimasta sbalordita.
    Volevo chiederti che fine hanno fatto Henry e Elizabeth

    Jasmine ^-^

  6. #206
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Citazione Originariamente Scritto da TheSimSina397
    Ciao sono nuova, sto leggendo un po' di articoli del forum. Questo diario è bellissimo le immagini spettacolari sono rimasta sbalordita.
    Volevo chiederti che fine hanno fatto Henry e Elizabeth
    Ciao e benvenuta sul forum, spero ti troverai bene!
    Ti ringrazio per i complimenti e, per quanto riguarda Henry ed Elisabeth, posso dirti che sentirai parlare di loro molto presto!





  7. #207
    sim § L'avatar di TheSimSina397
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Citazione Originariamente Scritto da Rayky
    Citazione Originariamente Scritto da TheSimSina397
    Ciao sono nuova, sto leggendo un po' di articoli del forum. Questo diario è bellissimo le immagini spettacolari sono rimasta sbalordita.
    Volevo chiederti che fine hanno fatto Henry e Elizabeth
    Ciao e benvenuta sul forum, spero ti troverai bene!
    Ti ringrazio per i complimenti e, per quanto riguarda Henry ed Elisabeth, posso dirti che sentirai parlare di loro molto presto!
    Menomale mi erano simpatici come personaggi =')

    Jasmine ^-^

  8. #208
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    Capitolo V: Giochi Pericolosi (Parte 2)

    L'ascensore saliva, silenzioso e indiscreto, verso il quarto piano del palazzo. Una manciata di secondi , scanditi dalle spie luminose che segnalavano i piani, separavano il pian terreno dalla nostra destinazione. Rimanemmo in religioso silenzio, cullati dalla rilassante musica di sottofondo dell'ascensore finché le porte non si riaprirono su un ampio e anonimo corridoio. Pareti spoglie e candide. Pavimenti lucidi e cristallini sovrastati da tappeti decorati con motivi floreali agghindavano l'ambiente. Tutto elegante, certo, ma terribilmente impersonale.


    -"Sai almeno dove andare?"- domandai a Megan vedendola procedere a passo spedito.
    -"Stanza 103, è lì che alloggiano."- rispose prontamente lei mentre faceva saltare lo sguardo da una porta all'altra: -"96, 97, 98."-
    -"E come fai a saperlo?"-
    -"L"™ho letto sulla targhetta attaccata alla chiave che Mike ha dato a Emanuelle poco fa."-
    -"Che occhio."- mi sfuggì inavvertitamente.
    Gli occhi di Megan rimasero ancorati ai numeri sulle porte: -"Grazie."-


    I corridoi sembravano infiniti, perfettamente simmetrici e spaventosamente identici tra loro. Una serie di spazi così studiati, organizzati e maniacalmente ordinati da apparire caotici e labirintici. Una struttura che non aveva nulla da invidiare alle litografie di Escher. Il suono sordo dei nostri passi riecheggiava lungo quell'interminabile susseguirsi di vie.
    -"100, 101, 102 "- i numeri incisi sulle targhette delle porte continuavano a uscire dalla bocca di Megan come un bisbiglio: "Eccoci. La prossima è la 103."- sospirò lei indicando una porta infondo al corridoio.


    -"Bene. Che cosa vorresti fare ora? Vuoi sfondarla?"- ironizzai io.
    -"Sarebbe eccessivamente teatrale direi. Senza contare il fatto che non sono così forte."- rispose schietta: -"E neanche tu."- aggiunse mentre mi squadrava da capo a piedi.
    -"Beh, allora a meno che tu non abbia la chiave, dubito fortemente che riusciremo ad entrare."-
    -"Non ci serve la chiave."- sentenziò mentre si abbassava sulla serratura della porta. -"Mai usata una di queste?"- continuò mentre si sfilava dai capelli una piccola forcina.
    -"Certo. Amo acconciare i capelli con quelle!"- scherzai io. E' mia abitudine uscirmene con battute idiote e freddure degradanti ogni qualvolta mi trovi preso alla sprovvista dall'ansia e dall"™angoscia.
    -"Non per pettinarti, ovviamente. Intendevo dire per aprire una porta chiusa."-
    -"Non avrai davvero intenzione di..."-
    -"Shhh! Mi distrai se continui a parlare a raffica."-
    Sembrava davvero indaffarata a muovere la forcina dentro la serratura. Teneva lo sguardo fisso verso l'alto, come se stesse consultando uno schema mentale, contraendo il volto in un'espressione corrucciata. La forcina veniva agitata lentamente, con movimenti piccoli e misurati, dalle abili mani della bionda. Dopo alcuni interminabili secondi, Megan prelevò una seconda forcine, e continuò l'impresa aiutandosi con quella.


    Tutto nel corridoio taceva. Solo dalle altre stanze giungevano dei suoni; suono lievi e ovattati che, anziché infrangere il silenzio, lo sottolineavano. L'allegro chiacchiericcio di alcune donne, l'intro del notiziario serale alla televisione, l'allegra sigla di qualche sit-com americana, i buffi effetti dei cartoni animati. Tutti incollati al televisore, una vera e propria calamita. Orwell ci aveva visto bene, forse non esiste un Grande Fratello che osserva le nostre vite da lontano, ma si può stare certi che la televisione ci sta manipolando tutti, ci impedisce di pensare, nessuno escluso.
    -"Ci siamo quasi."-
    Click!
    La serratura della porta schioccò, emettendo un suono debole ma inequivocabile. La porta si era aperta; avevamo via libera. Era spiazzante la facilità con cui Megan fosse riuscita ad aprirla. L'aspirante scassinatrice spinse leggermente la porta, quel poco che le permettesse di scorgerne l'interno, buio e informe.


    Dalle spalle della donna intravidi la camera. La fioca luce della luna, unita alla miriade di lucine della città, filtrava indisturbata dalle vaste finestre, definendo a malapena i contorni di mobili e oggetti. Megan fece scivolare il braccio sulla liscia parete vicino alla porta, alla ricerca dell'interruttore della luce.


    In un attimo la stanza venne illuminata da un forte bagliore, forse eccessivamente forte. Megan mi fece cenno con il dito di seguirla all'interno: -"Coraggio, entriamo. Chiudi la porta, veloce."-
    Gettai una fugace occhiata al corridoio, accertandomi di non essere stati visti da nessuno, e seguii Megan all'interno.


    La camera era enorme e dotata di qualsiasi genere di confort. Un'ampia vetrata incorniciava una splendida vista di un altrettanto splendido scorcio della città di Brooklyn: -"Un panorama suggestivo. Che dici?"- esordì Megan mentre studiava i dintorni. "La vista del parcheggio a pagamento che si vede dalla mia cucina è più suggestiva"-


    Dal soffitto pendeva un vistosissimo lampadario, costellato da una miriade di gemme a goccia che, luminose e splendenti, riflettevano timidamente le nostra sagome, le quali, furtive e silenziose, stavano facendo irruzione nell'appartamento. L'arredamento era invece un'accozzaglia di mobili e decorazioni mal assortiti tra loro; l'apice del kitsch. Letto e tavolini in stile Rococò, piano bar e divani in stile moderno; il tutto unito da pareti nude, minimamente decorate con quadri a tema astratto.

    Ultima modifica di Rayky; 22nd October 2011 alle 18:27

  9. #209
    sim esperto L'avatar di Rayky
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    Re: Puppeteer (Cap. 4 - Agg.)

    -"Non abbiamo tutta la serata Dylan, quindi è meglio se ci diamo una mossa."-
    -"Cosa stiamo cercando esattamente, si può sapere?"-
    Megan aveva prelevato dal pavimento in marmo un paio di boxer buttai alla rinfusa, guardandoli accigliata: -"Non lo so. Tu cerca un po' in giro. Quando troverai qualcosa di interessante lo capirai."-
    Abiti, trucchi e confezioni varie ricoprivano pavimento, letto e divani; mentre un tanfo di alcol misto a deodorante maschile mi stuzzicava le narici. Megan apriva cassetti, armadietti e scatole come se si trovasse nel suo appartamento, noncurante delle possibili conseguenze.


    Mi disorientava la naturalezza con cui ficcava il naso in ogni dove: -"Scusa, ma non credi che faremmo meglio a lasciare le minor tracce possibili? Potrebbero accorgersi che qualcuno è stato qui."- tentai di protestare io.
    -"Ne dubito. Torneranno tardi, saranno mezzi brilli, e tra la sbornia e il loro stesso disordine non si accorgeranno di nulla, tra qualche giorno se ne andranno da qui e una cameriera sottopagata pulirà il loro sudiciume, spazzando via anche le nostre tracce."-
    La bionda si spostò prima nel guardaroba, perquisendo giacche e pantaloni, poi al bagno, scrutando boccette di profumo e accessori da toilette; davanti a lei un enorme specchio dalla cornice intarsiata rifletteva la sua immacolata immagine.


    Ogni particolare della stanza sembrava essere in grado di parlare perfettamente del suo proprietario. Alla scuola di giornalismo ti insegnano a prestare attenzione ai dettagli, anche quelli che apparentemente sembrano infimi e insignificanti. Dietro a dei disegni infantili e grossolani potrebbero celarsi violenze sui minori, uno scaffale di libri, potrebbero parlare chiaramente di una persona, con foto, scontrini e post it sarebbe possibile ricostruire l'intera vita di un individuo. Bisogna cercare ovunque, appuntarsi i dettagli, fotografare tutto, dalle sbavature di rossetto sui vestiti, ai piatti sporchi abbandonati nel lavello. Tutto, proprio tutto, può essere potenzialmente usato per incastrare qualcuno. Indagare e fotografare con metodo e fredda obiettività, questo ti insegnano alla scuola di giornalismo; cercando di inculcarti in testa l'idea che tu e la notizia su cui stai lavorando siete due cose separate, mondi paralleli che non possono e non devono incontrarsi, che l'unico tuo scopo è quello di realizzare lo scoop dell'anno e di sbatterlo in prima pagina, sotto gli occhi di tutti. Mi guardai attorno, speranzoso che il motivo della nostra ricerca mi apparisse chiaro, magari illuminato da dei led luminosi.

    Con fare svogliato, di chi deve portare a termine un compito imposto con la forza, iniziai a sfogliare le riviste di moda e gossip buttate disordinatamente sul tavolino, per poi spostarmi successivamente nei pressi del letto, ancora disfatto e ricoperto di vestiti. Maglioni, giacche, biancheria intima, accessori e cappelli rivestivano quasi totalmente la superficie del letto. Possibile che Mike ed Emanuelle non conoscessero un oggetto di uso comune quale l'armadio? I comodini erano anch'essi un perfetto riflesso del disordine che regnava nel resto della stanza, sovrastati da una moltitudine di oggetti di uso quotidiano e abbandonati al caos più selvaggio. Diedi un'occhiata nei cassetti e poi sul letto. Niente. O meglio, niente che potesse far intendere che Mike e Stephen fossero in qualche modo coinvolti nella morte di Ilary. Mi chinai infine ai piedi del letto. Aguzzai la vista per tagliare il fitto buio che regnava là sotto. Un oggetto squadrato e di grandi dimensione iniziò a prendere forma. Una valigia. Una grossa valigia in pelle giaceva sotto al letto.


    La voce di Megan mi giunse da lontano: -"A quanto pare la nostra Emanuelle fa un largo uso di profumi e lacca per capelli. Almeno sappiamo chi incolpare per il buco nell'ozono."-
    Allungai il braccio verso la valigia, prima sfiorandola appena, poi, con un piccolo sforzo, afferrandola con sicurezza. La valigia si trovava ora sul letto, aperta. Qualche indumento maschile ne ricopriva il fondo, particolare da cui ne dedussi dovesse trattarsi del bagaglio di Mike. Un minuscolo triangolino color celeste emergeva tra i vestiti. Prelevai il misterioso oggetto con estrema, quasi eccessiva cautela, come se temessi che potesse scomparirmi improvvisamente dalle mani. Era un diario. Un piccolo diario azzurro, decorato ai bordi con motivi fantasiosi e, nella prima pagina, una scrittura elegante e arzigogolata recitava: Ilary Davis.
    -"Dylan, ci sei ancora?"-
    -"Credo di aver trovato qualcosa."- risposi mostrandole l'oggetto.


    Megan piombò su di me, strappandomi con forza l'oggetto dalle mani: -"Bel colpo D, il diario di Ilary!"- esultò euforica leggendo il nome in prima pagina.
    -"Esatto. Ma il punto è: cosa ci faceva nella valigia di Mike?"-
    Megan sorrise biecamente, soddisfatta di quel ritrovamento: -"Lo sapevo che c'era lo zampino di quel maiale dietro tutto questo, altrimenti che motivo avrebbe di portarsi appresso il diario di Ilary? Te lo dico io perché: qui dentro ci sono tutte le prove necessarie per incriminarlo. I soldi questa volta non gli serviranno a molto."-
    La bionda sfogliava avida le sottili pagine del diario, coperte da minute e fittissime file di parole.
    -"Guarda qui, il nome di Mike e Stephen è ricorrentissimo, soprattutto nelle ultime pagine. Ci sarà sicuramente qualcosa riguardo i loro traffici."-
    -"Interessante"- mugugnò poi evidentemente in balia di mille congetture: -"A quanto pare la nostra modella prima di passare dalle stalle alle stelle, aveva un'amichetta del cuore."-
    Mi avvicinai alle pagine incuriosito.
    -"Una certa Ellie Gray viene regolarmente citata, a quanto pare lavoravano insieme al supermarket e sembra anche che fossero parecchio legate."-
    Megan chiuse di botto il diario, facendomi sobbalzare.
    -"Direi che è il caso di fare una visitina a questa Ellie. Potrebbe essere in grado di fare un po' di luce su tutta questa storia"-



    Capitolo IV - Capitolo V - Capitolo VI
    Ultima modifica di Rayky; 22nd October 2011 alle 17:57

  10. #210
    sim dio L'avatar di the best girl
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    re: Puppeteer

    io non riesco a vedere le immagini...
    Now, if you two don't mind, I'm going to bed before either of you come up with another clever idea to get us killed - or worse, expelled.

 

 
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