-L'inganno-
Mattew Naylor: Ottimo lavoro ragazzi. Io e il capitano andiamo a fare una visitina a questa Rachel Carter, giusto per essere sicuri che lei non abbia mentito a Jenkins e che lui non abbia mentito a noi! Intanto voi andate a parlare con i genitori di Bentley Russell e mostrategli la foto di questo Richard Tyndale. Magari l'hanno visto aggirarsi nei pressi della loro casa nei giorni precedenti la scomparsa del bambino.
Luke Parker: Ok capo, ma intanto che facciamo convochiamo qui Tyndale?
Mattew Naylor: Si, intanto fatelo venire qui. Comunque dovrà* spiegarci le sue impronte sul vetro della finestra.
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Mattew ed Ebony si dirigono verso la casa di Rachel Carter, che si trova in una zona residenziale poco fuori dal centro cittadino. Si tratta di un quartiere sorto a poco a poco, sembra quasi che la bellezza del luogo abbia attirato sempre più persone nel corso degli anni, che stanche della vita di città*, hanno preferito trasferirsi in un posto tranquillo e immerso nel verde. Per arrivarci bisogna percorrere una lunga strada alberata. Per un bel pezzo si ha quasi la sensazione di immergersi nel bosco, poi quasi naturalmente, la natura si dirada per lasciar spazio a bellissime case dagli stili variegati. Ci sono quelle in legno, molto estive e campagnole, ci sono quelle in pietra, che danno l'idea di vecchi casali ristrutturati e poi ci sono quelle miste in pietra e legno che fanno pensare a dei ritrovi di montagna.
Mentre Mattew percorre il lungo viale, controllando i numeri civici per individuare la casa di Rachel Carter, dentro di sé spera vivamente che la donna, per una qualche strana ragione, abbia mentito ad Adam e che in realtà* abbia preso lei il piccolo Jeremy. Nel corso della sua carriera professionale, ha lavorato in tantissimi casi dove vi erano dei minori coinvolti. Questa volta però è il primo caso in cui si trova coinvolto un bambino che conosce, figlio della sua ex moglie. In realtà* si è chiesto più volte se non sarebbe stato meglio affidare il caso a qualche altro collega. Ma si è sempre risposto che in una situazione del genere non se ne sarebbe potuto stare con le mani in mano, aspettando che qualcuno risolvesse il caso.
Eccolo lì, numero 89. La casa di Rachel è in legno, molto sobria e monotematica. Quasi stride in un quartiere come quello. Sicuramente si tratta di una delle prime case costruite in zona e non ancora ristrutturate. Mattew ed Ebony scendono dalla macchina e si dirigono verso la casa.
Una volta davanti alla porta suonano il campanello, ma con stupore notano che non emette nessun suono.
Mattew Naylor: Strano, che si sia rotto il collegamento elettrico?
Ebony Logan: Che?
Mattew Naylor: Lascia stare, proviamo a bussare!
Due pugni non troppo delicati si abbattono sul portoncino che quasi impercettibilmente vibra. Nessuna risposta. Mattew riprova, questa volta più forte e il portoncino vibra in modo molto più evidente.
Mattew Naylor: Polizia di Sunset, c'è qualcuno in casa?
Ma ancora i due poliziotti non ricevono risposta. Un poliziotto onesto come Mattew però, non si fa di certo fermare da una porta chiusa.
Mattew Naylor: Ritengo che dentro possano esserci delle persone in pericolo. Sei d'accordo?
Ebony Logan: Uhm si in effetti mi par di sentire qualche lamento.
Mattew sorride, almeno legalmente non dovranno rispondere di violazione di domicilio e con una spallata la vecchia serratura cede e il portoncino si spalanca.
Mattew Naylor: Polizia di Sunset, c'è nessuno in casa?
A quanto pare, in casa non c'è nessuno.
Mattew Naylor: Diamo un'occhiata in giro, io prendo il corridoio a destra tu la porta a sinistra.
Il corridoio che prende Mattew porta ad un piccolo bagnetto completamente in rosa e ad una grande camera da letto.
Mattew Naylor: Trovato niente di là*?
Urla nella direzione di Ebony.
Ebony Logan: Niente. E dico niente di niente. Adesso sono in cucina. Il frigo è staccato ed è completamente vuoto, idem la dispensa. Sembra proprio che la nostra amica Rachel abbia levato le tende!!
Istintivamente Mattew si dirige verso la cassettiera e comincia ad aprire, uno per uno, tutti i cassetti. Vuoti.
Mattew Naylor: E' sicuramente partita! Non c'è manco un suo vestito nei mobili!
E un sospetto comincia a farsi largo nella sua mente! Corre in soggiorno e richiama il capitano
Mattew Naylor: Presto all'aeroporto, credo che la signorina abbia fatto i bagagli per tornare in Nuova Zelanda!
In fretta e furia i due poliziotti si dirigono verso la macchina e ingranata la marcia, partono a tutta velocità*.
Mattew Naylor: Controlla a che ora parte il prossimo volo per Wellington e contatta la polizia di frontiera, avvisali che se si avvicina una certa Rachel Carter al controllo passaporti, non devono lasciarla passare. Digli di trattenerla con una scusa fino a quando non arriviamo noi!
Ebony Logan: Agli ordini capo!
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Mattew Naylor: Allora signorina Carter, a quanto pare abbiamo fatto appena in tempo a rovinarle una lunga vacanza in Nuova Zelanda. Ancora un pò e avrebbe fatto in tempo a partire. Perché non ci spiega il motivo di questa partenza improvvisa?
Rachel Carter: La ragione è molto semplice, mia mamma si è ammalata negli ultimi mesi e la settimana scorsa è peggiorata, così ho deciso di andarla a trovare a Wellington.
Mattew Naylor: Mi dispiace molto per sua mamma, signorina Carter, ma vede, il signor Jenkins, che lei conosce molto bene a detta sua, ci ha già* informati del vostro piano di rapire Jeremy Jenkins la settimana prossima. E ci ha anche informati del fatto che la vostra destinazione era proprio Wellington, curiosa come coincidenza non le pare? Quindi ora la smetta di mentire e mi dica dov'è Jeremy!
Rachel Carter: No aspetti un attimo! Io non avevo assolutamente intenzione di portare quel mostriciattolo in Nuova Zelanda con me! Adam voleva a tutti i costi portarsi dietro il figlio quindi io gli ho proposto questa soluzione!
Mattew Naylor: Quindi conferma che il vostro piano era quello di rapire Jeremy Jenkins la settimana entrante, quando la madre si sarebbe trovata fuori per lavoro?
Rachel Carter: Questo era il piano di Adam, non di certo il mio.
Mattew Naylor: Allora mi spieghi la sua posizione signorina Carter. Perché attualmente nutro forti sospetti che sia stata lei a rapire il bambino.
Rachel Carter: Mi ascolti bene, signor non-so-come-ti-chiami a me di questo Jeremy e di quello stupido di Adam non interessa un'emerita cippa. Chiaro? Io volevo solo i soldi!
Che stesse parlando dei soldi spariti dal conto di Adam Jenkins?
Ebony Logan: Perché non si spiega meglio?
Rachel Carter: Insomma ma l'ha visto in faccia quell'allocco? Cascherebbe come una pera cotta dietro a qualunque ragazza che si mostri disponibile nei suoi confronti! Io ho giocato le mie carte e mi dia retta, le ho giocate proprio bene.
Un'espressione soddisfatta appare sul viso della donna. Ha dei denti perfetti, bianchissimi e tutti di forma uguale, quasi siano stati scolpiti con precisione. Effettivamente il fascino della donna non passa di certo inosservato. Il suo modo di parlare, il tono della voce, le sue dita affusolate che accompagnano ogni singola parola, o quasi. Tutto, in quella donna, sembra studiato a tavolino, e anche ora che si trova seduta in un sala per gli interrogatori, non si mostra affatto in soggezione. Ostenta ogni minima perfezione del suo corpo e lo fa con maestria, quasi che abbia passato tutta la sua vita davanti a uno specchio a studiare la posizione migliore da adottare in ogni circostanza per apparire più bella, più affascinante, più ammaliante... "più" insomma.
Mattew Naylor: Vuole forse farci capire che tra lei e Adam in realtà* non c'è nessuna relazione sentimentale?
Rachel Carter: Oh no, la relazione sentimentale c'è nella mente di Adam. Io so essere una perfetta amante, mi creda. Ma non corrispondo assolutamente i sentimenti di Adam. Per me lui è stato un modo come un altro per arricchirmi.
Mattew Naylor: Quindi ha rubato lei i soldi di Adam Jenkins?
Rachel Carter: Rubato? Che brutta parola! Io ho solo accettato i soldi che Adam mi ha dato. Vedo che proprio non ci arrivate eh? Adam avrebbe portato con sè questi soldi in Nuova Zelanda. L'idea era quella di partire con il bambino e con i soldi per rifarci una vita lì. Ok? Peccato che a me non interessasse proprio la prima parte del piano. A me interessava solo "rifarmi una vita lì" ma da sola, senza lui nè il bambino ma con i soldi!
Mattew Naylor: Ma perché Adam Jenkins avrebbe messo in mano sua tutti questi soldi?
Rachel Carter: Per farne perdere le tracce. Avrebbe potuto trasferire i soldi man mano in qualche banca neo-zelandese, ma a quel punto si sarebbero potuti facilmente rintracciare, per cui ha incaricato me di trasferire i soldi. Non c'era niente che avrebbe potuto legare me ad Adam e ai suoi soldi. Se solo lui non se la fosse fatta addosso dopo la scomparsa del figlio.
Mattew Naylor: E ora questi soldi dove sarebbero?
Rachel Carter: Al sicuro in una banca neo-zelandese ovviamente. Li ho trasferiti nel corso del tempo. Come saprete ci sono dei limiti massimi di trasferimento di denaro all'estero, per evitare il riciclaggio di denaro sporco. E io ovviamente non li ho mai superati. I soldi sono entrati legalmente in Nuova Zelanda!
Quel sorriso a 32 denti le si allarga di nuovo sul viso aggraziato. Sembra proprio soddisfatta di esser riuscita a fregare Adam Jenkins. Quello che le sfugge è che sarà* incriminata per truffa.
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Luke Parker: Il signore e la signora Russel?
Violet Russel: Avete trovato il mio bambino?
La signora ha un'espressione distrutta sul viso. Deve aver pianto quasi ininterrottamente dalla scomparsa del figlio. Ha gli occhi gonfi e rossi che sono quasi la prova lampante della sua disperazione.
Luke Parker: Mi spiace signora Russell, stiamo ancora indagando. Non si preoccupi faremo di tutto per riportare a casa sua figlio sano e salvo.
Ma Violet pare non sentire la seconda parte della risposta. Il suo cervello si scollega dal resto del mondo appena sente "mi spiace". Luke Parker è abituato a dare alle famiglie ogni tipo di notizia, da quella buona a quella cattiva. Quello a cui non si abituerà* mai è vedere la disperazione nella faccia delle persone.
Harry Stonde: Dobbiamo mostrarvi una foto della persona che ha lasciato le impronte sul vetro della finestra della camera di vostro figlio. Vi chiediamo di osservarla attentamente e di dirci se avete mai visto questa persona.
Harry Stone tira fuori dal fascicolo di Richard Tyndal una foto segnaletica che mostra ai due coniugi
Simon Russell: Ma si, è il tizio che è venuto a riparare il vetro circa dieci giorni fa!
-Come in un incubo- Capitolo V