Quella donna guardava fisso Alex, aveva la stessa espressione di una leonessa pronta ad aggredire chi si è avvicinato troppo al suo cucciolo, ma quegl’occhi…
“Ti ho chiesto che cosa vuoi da mia figlia!”- La donna alzò il tono della voce, quella frase risuonò quasi come se stesse ringhiando.
Il ragazzo era quasi impietrito, le parole vennero meno, ma intervenne Tara: “ Non abbia timore, non vogliamo fare del male a Margaret!”
“Come conosci il suo nome? Margaret vieni dentro!”
La bambina sorrise, entrò senza ribattere ed una volta dietro la madre fece un cenno con la mano ai ragazzi, come per beffarsi di loro.
“Sto ancora aspettando delle spiegazioni!”
Alex si sbloccò e le rispose per primo – “Io e i miei amici alloggiamo presso una villa qui vicino e vostra figlia si è presentata a noi la sera stessa in cui arrivammo e…”
A quelle parole la donna si girò rabbiosamente verso la bambina- “Sei entrata nella villa? Ho sentito bene?”
“No mamma, sono arrivata solo vicino la fontana e non…”
Il viso della madre si tinse di rosso, segno di una rabbia furente “Quante volte ti devo ripete che non ti devi avvicinare mai… mai a quella casa?”
“Mam…”
“Non voglio sentire nulla, fila dentro non voglio sentire un’altra parola, via… anche voi, andate via di qui!”- la donna si voltò, pronta per richiudere la porta alle sue spalle.
“Io so chi è lei…”- Luca si fece sentire ed a quelle parole la madre di Margaret si arrestò “E’ lei quella nel quadro con l’altra bambina bionda, noi credevamo fosse vostra figlia, credevamo che fosse una sorta di… fantasma che tutte le sere appare all’improvviso, ma è solo una bambina che assomiglia in modo incredibile alla madre quando aveva la sua età… mi dica se ho sbagliato qualcosa!”
La donna per un momento rimase in silenzio, poi senza muoversi rispose a bassa voce – “ Si sono io, ora vi prego di andare via, non solo da qui, ma da quella villa!”
“Abbiamo molte domande… stanno accadendo cose che, ecco…non saprei spiegare e crediamo che voi possiate aiutarci!” –Tara cercò di convincerla a parlare
“Non ho nulla da aggiungere, ora andate…vi prego!”- dettò ciò chiuse la porta alle sue spalle.
I Ragazzi rimasero in silenzio per qualche secondo
“Credo che dovremmo tornare indietro!”-Alex ci aveva ripensato, non tanto per risolvere il mistero, ma per convincere gli altri che restare non era stata una decisione saggia.
“Che cosa? Ma hai sentito cosa ha detto? Dopo quello che ho visto non so se riuscirei a trascorrere ancora del tempo li!”-Luca era più spaventato che arrabbiato per quella decisione.
“Credi che questa storia non spaventi anche me? Non vedo l’ora di finire questa sorta di vacanza horror, non mi è mai mancato così tanto il mio lavoro, ma non posso lasciare il mio miglior amico, Chiara e Nicol in quella specie di trappola un minuto di più!”
“Alex ha ragione, io sono con lui e spero che tu venga con noi!”-Tara mostrò per la prima volta un minimo di coraggio.
“OK…ok…ok, ma appena il sole cala dobbiamo andare via!”
I tre ripercorsero il tratto che li divideva dall’auto con passo veloce, come se avessero i minuti contati.
Teo aveva appena finito di sistemare il letto nell’angolo della stanza da letto delle ragazze, avrebbero trascorso la notte insieme, certo non gli dispiaceva quella situazione, avrebbe decisamente preferito però dormire lui nel letto con Chiara, ma questo desiderio se lo sarebbe tenuto per sé.
Chiara si sedette accanto a lui con lo sguardo basso: “ Capisco se pensi che io sia pazza, avevo deciso di far finta di nulla, ma non lo trovo giusto nei tuoi confronti, quindi ho deciso di essere chiara al riguardo del nostro…come chiamarlo…”
“Bacio… mi hai baciato!”- Il ragazzo calcò un po’ il tono
“Si…ti ho baciato ed è vero quello che si dice quando si è ubriachi, il filtro della mente di annulla e compiamo le azioni che vorremmo senza freni…ed io in quel momento lo desideravo sul serio!”
“Allora qual è il problema Chiara? Tu sai che farei di tutto per te!”
“Il problema è che è stato un momento… come ti ho appena detto, è inutile che io provi a negarlo, lo sai che amo Alex e per quanto lui possa non ricambiarmi, non posso farci nulla, è dentro di me, come io sono dentro di te…non è dipeso dalla mia volontà!”
Teo si alzò di scattò dal letto :”Non dipende da te? Non… la verità è che tutto questo ti fa comodo, non vuoi affrontare il fatto che lui non ti vuole, stai li a fissarlo senza dire ne fare nulla, lo osservi mentre se la spassa con chiunque, quando sa benissimo che tu saresti pronta a gettarti tra le sue braccia ad un suo minimo cenno, parli di amore…amore…amore, senza sapere neanche cosa sia in realtà!”
Chiara alzò lo sguardo : “Non fare così… “
“Sai perché mi hai baciato? Perché tu ami me e non vuoi ammetterlo, perché ciò comporterebbe lasciare andare Alex, quello che non ti vuole, ma che tu continui a tenere stretto a te legato da un filo immaginario, perché nella tua mente hai idealizzato un futuro con lui che non esiste, non ci sarà mai... ti sei calata così tanto in questa versione utopica della tua vita, che non vuoi affrontare quella vera, perché più impegnativa e tangibile” Teo con un gesto tirò la ragazza a se, prendendole una mano e poggiandola sul suo petto “Io sono questo… puoi toccarmi, sono reale”
Chiara era senza parole, era stretta nella morsa del suo caldo abbraccio, sentiva il suo cuore contro il palmo della mano, capiva che ogni palpito era per lei… solo per lei, il ragazzo dolcemente le si avvicinò al viso sussurrando piano : “Puoi sentirmi!”In quel momento la distanza tra le loro labbra era minima, si riusciva ad avvertire l’ardore che emanavano…
.. poi come due calamite si unirono di scatto,Teo la baciò con passione, fu diverso dalla prima volta, era lui a condurre, mise in quel bacio tutta la forza del suo sentimento, sprigionò un calore che pervase il corpo di lei, che la fece abbandonare a quella sensazione nuova e travolgente.