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Risultati da 101 a 110 di 3385
  1. #101
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Un regno non è nulla senza un re, non è che un guscio vuoto, una parola senza senso: un regno è il suo re. A nulla possono gli eserciti, gli intrighi, gli inganni, senza un re il regno non esiste, non è nulla. Lantis, per quanto cerchi di comportarsi come tale, non è il vero sovrano. Colui che detiene il potere puro e semplice è disteso, privo di forze, in un letto che tra non molto diventerà il suo letto di morte e quando succederà sarà la disfatta di Dohaeris. Lantis sarà lontano, nel nord e potrebbe non tornare mai: chi prenderà il posto di comando? Esperin? Oh dei vi prego no, in quel caso sarebbe davvero finita per tutti noi!
    Da quando sono qui, a palazzo, sono successe tante cose: il processo al primo cavaliere, la sua fuga, la ribellione ... la scissione dei ribelli in due gruppi. Fino ad ora non ci avevo prestato troppa attenzione, ma adesso, qua fuori, nascosta tra le ombre della sera ad ascoltare i discorsi di un ragazzo terrorizzato dalla sua stessa ombra, ho compreso.
    "Esperin... spero tu abbia mangiato a dovere, devi restare in forze per affrontare questi brutti giorni. Se avessi il potere di evitarti questa tortura... non esiterei ad usarlo, qualunque fosse il prezzo. Ho delle spiegazioni da darti... so che il mio comportamento deve sembrarti anomalo, ma il tuo allontanamento dal castello è stato necessario, così come quello di Lady Alinor. Sorella... i medici e gli speziali sono tutti concordi sulla sorte del nostro povero padre. Sta morendo, lentamente e in maniera dolorosa. E sono sicuri che questo sia causato da un potente veleno. C'è un traditore a corte, qualcuno ha avvelenato nostro padre e lo sai cosa si dice nei corridoi... si sussurra sia stata lei, anche se ha poco senso. Ho dovuto separarti da lei, pur se questo ha comportato il tenerti lontana anche da me. La cuoca di palazzo è stata anche trovata morta nelle cucine, per cause misteriose, e io non credo molto alle coincidenze... sta attenta, sta sempre vigile su chi ti circonda, soprattutto la septa... lei ha somministrato dei tonici a nostro padre e lui è ancora in vita grazie a quelli ma... tu sai bene che se conosci l'antidoto, vuol dire che sai fabbricare il veleno e nessuno dei nostri speziali è stato in grado di capire che sostanza sia. Sul corpo, nostro padre ha numerosi segni, chiazze nere come la notte che si diffondono a vista d'occhio... in breve ne sarà completamente ricoperto"
    Il re avvelenato, la cuoca morta, i sospetti sulla giovane regina e sulla septa. Tutto troppo ovvio, per non parlare poi della sfortunata circostanza dell'allontanamento dell'unico uomo che avrebbe potuto indagare e scoprire il colpevole. O forse è stato allontanato proprio perchè stava iniziando a collegare i pezzi del puzzle. Quanto mi piacerebbe fare una chiacchierata con l'affascinante Drako Kalisi, soprattutto ora che non ha più l'obbligo di restare casto. Chissà se si ricorda ancora come si fa ...
    La principessa sta andando via furiosa, meglio rannicchiarmi qui dietro, non vorrei che mi vedesse. Come se si fossero messe d'accordo, ecco che compare lady Waters, che sincronismo perfetto! Almeno potrò ritirarmi in fretta, dato che sta scendendo la notte e non sono riuscita ancora a mettere qualcosa sotto i denti e riposarmi. Eccoli che si perdono nelle solite formalità: Vostra altezza, mia signora e bla bla bla.
    Arrivati al dunque la conversazione tra loro non è così interessante come la precedente, non mi dice niente di nuovo, se non che il principe Lantis è una femminuccia. Sarei sorpresa se tornasse vivo da Adamantem. Non posso fare a meno di sorridere: Adamantem - Adamantia, suona come una profezia.
    Sembra che i due promessi sposi patetici abbiano terminato la loro patetica conversazione, bene così posso andar via e ristorarmi da fame e fatica. Aspetterò che gli altri siano andati via e poi mi ritirerò nelle mie stanze e mi farò portare qualcosa da mangiare. Questa notte è stata molto, molto produttiva


  2. #102
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Dopo qualche ora avverto finalmente i primi segni della stanchezza; sento il fiato che mi viene a mancare, ho i muscoli tesi e l’armatura sembra sempre più pesante
    movimento dopo movimento…



    Forse è sufficiente, meglio fermarsi per oggi: stendo il braccio destro facendo dissolvere nel nulla la mia Selene.
    Nonostante sia stremato sono un poco più tranquillo; allenandomi non ho avuto modo di pensare agli avvenimenti odierni il che è un bene per i miei nervi.
    Prendo giusto qualche minuto prima di rimettere il manichino al suo posto e, assicuratomi sia tutto in ordine, mi dirigo verso la mia stanza lasciando detto ad uno dei servi di portarmi una tinozza con dell’acqua fresca non appena è possibile.
    Durante l’attesa mi libero della prima parte di armatura, provvedendo a pulirla dal sudore dell’allenamento e lucidarla: se c’è una cosa che il mio maestro d’armi mi ha insegnato è tenere ogni cosa efficiente, perché anche solo una scalfittura o una punta poco affilata può risultare un elemento letale in combattimento.
    Sono i passi del servo a distrarmi; lo lascio entrare e continuo il lavoro passando alla mia arma, osservando di tanto in tanto con la coda dell’occhio l'uomo che sistema la tinozza.
    Mi blocco solo nel momento in cui esce così da ringraziarlo - data la disponibilità nonostante l’ora tarda - e chiudere la porta alle sue spalle.
    Riprendo la lucidatura finché soddisfatto dal risultato ripongo arma ed armatura per potermi occupare di me stesso.
    Liberatomi dai vestiti sudati, che butto alla rinfusa sulla panca, e sciogliendo i capelli entro nella tinozza immergendomi completamente nell’acqua ormai fredda; così mi rilasso, respirando e buttando la nuca all'indietro, vuotando la mente da ogni dubbio o pensiero.
    Portandomi seduto lavo la testa con l’aiuto di una ciotola e d’istinto vi passo una mano per togliere l’acqua in eccesso: ripeto l’azione più volte fino a sentirmi fresco e pulito.
    Usando un telo asciugo il corpo, lego i capelli alla buona onde evitare fastidi nel sonno e mi sdraio sul letto coprendomi giusto con il lenzuolo, lasciando che Morfeo mi accolga nel suo abbraccio per stanotte…




    Ultima modifica di Damnedgirl; 19th November 2014 alle 15:16



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  3. #103
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    E' L'ALBA

  4. #104
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Mi alzo di scatto, sobbalzando dal materasso di paglia morbida. Il mio respiro è accelerato, e inoltre sono tutta sudata. Un incubo…un incubo come non ne avevo da tanti anni!
    Che meraviglia! Ricordo poco di quello che ho sognato, ma ciò basta a mettermi di buon umore! Sensazioni di terrore e smarrimento come quelle che ho evidentemente provato mentre dormivo mi danno il giusto slancio per svegliarmi con le energie rinnovate. Adoro gli incubi!
    Si, va decisamente meglio, anche per il mio fisico, penso sghignazzante.



    Dedico le prime ore della mattina a fare un altro poco di pozioni, ad assumerne quelle che servono per la giornata e a consumare in fretta una leggera colazione portatami dai servi.

    Quando ho finito, decido di recarmi nella sala allenamenti...aspetterò li eventuali direttive dalla regina. Il palazzo è ancora vuoto delle voci degli abitanti, ma una serva mi conferma che Lady De Lagun e Sir Aiden Urthadar sono già partiti poco prima dell’alba per raggiungere il luogo della battaglia.



    Arrivata nella sala addestramenti, mi affaccio verso il cortile interno della Torre.
    C’è una prova che devo fare…probabilmente questa accortezza non mi servirà nell'immediato futuro, ma meglio essere previdenti.
    Faccio qualche passo indietro, distanziandomi dalle finestre di almeno un metro e mezzo.

    Respiro profondamente, mentre chiudo gli occhi…in battaglia non avrò certo tempo per concentrarmi, ma ora ho tutto il tempo che voglio.
    Come tutti gli stregoni, sono ben capace di far apparire dal nulla il mio elemento, ci mancherebbe altro, ma se posso risparmiare energie in questo modo, perché non riprendere la mano?



    Penso alla Madre Terra, ascolto il rumore dei rami che si flettono al passaggio del vento, le foglie che si accarezzano, e la terra che assorbe l’acqua ai lati di un fiume più lontano…connetto dapprima il mio udito, poi arriva il tatto: divento io stessa l’albero, i rami, le foglie…sento l’acqua dentro di me, come se io stessi l’avessi assorbita. Pian piano tutti i sensi mi connettono con la Natura e l’energia creatasi confluisce in me: la raggruppo alla base dei miei piedi, facendola poi filtrare fuori.
    Abbandona il mio corpo mortale…ma senza perdere il Contatto con Me: la guido sulla base del pavimento, lasciando che filtri attraverso le mattonelle, fino ad arrivare al muro…ed eccola che corre, in discesa, lungo la barriera. Il contatto con la Terra è qualcosa di prodigioso…grazie alla connessione, ne sento il pulsante potere, e ne sono quasi sopraffatta, fiera dei passi da gigante che sto facendo.
    Gli Dei sono con me.
    Forte di questa consapevolezza, richiamo a me le dolci spire dal sottosuolo, grazie all'energia che ho mandato sottoterra.



    Le avvinghio, le stritolo in una masochista danza di dolore: sono già pronte a servirmi, e infatti eccole sollevare la terra con le loro punte acuminate.

    Scuole di magie e poteri:
    Distruzione - Allievo
    Morsa di Demetra - delle radici sbucano dal terreno e bloccano un unico arto dell’avversario
    Nonostante io sia li sotto, con esse, il mio udito materiale ne avverte il sollevamento.
    Eccole qui…venite da me…venite….
    Le sento avvicinarsi da entrambe le zone in cui mi trovo, umanamente e spiritualmente, ed è come se le due parti di me si stessero incontrando di nuovo. Guardo la finestra, e contemporaneamente il mio spirito, assieme alle mie radici, è volto verso l’alto, mentre risale il muro, guardando dalla parte opposta quella stessa finestra.
    Finalmente le vedo spuntare dal poggiolo…devo avere una faccia estasiata al momento.
    Strisciano come il Serpente Demonio verso i miei piedi, poi risalgono il mio corpo fino a far confluire tutta la magia in un unico nucleo, mentre ghigno di soddisfazione….oh, si…..stritolerete e lacererete tanti carni, vero, piccole mie?



  5. #105
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    Distesa sul mio letto, insonne, ripenso alle parole di Lantis: "Sì, avevo premura di incontrarvi, anche se ad un'ora così tarda e di cui vi chiedo venia, ma mi sembrava intollerabile partire per la barriera a nord senza avervi nemmeno parlato. Purtroppo la guerra non conosce il galateo. Milady, due volte ci siamo visti e due volte ho dovuto porvi le mie scuse ma spero che questo non leda l'immagine che vi sarete fatta di me. Al mio ritorno, avrò premura, e vi do la mia parola di cavaliere, che passeremo del tempo insieme, così da approfondire la nostra conoscenza. Trovo inopportuno che due perfetti estranei vadano a nozze e sono certo che per lo meno potremo, inizialmente, inaugurare una bella amicizia. Attendetemi, mia signora, e avrò un motivo in più per tornare presto dalla mia missione ad Adamantem, anche solo per rivedere il vostro viso".
    Tutto quello che sono riuscita a dirgli è che le sue parole mi hanno rasserenata e che lo avrei atteso vittorioso. Sono contenta che non si sia mai dimostrato vile. Poteva andarmi anche peggio. Potevo dover sposare un ubriacone, un dongiovanni o peggio ancora. Sono serena nei suoi confronti anche se tra le sue parole attendevo continuamente un cenno ad una legge, un qualcosa che potesse far decadere il nostro obbligo. Ma ahimè, credo non esista. Lantis è sicuramente di bell'aspetto, cortese e determinato, ma io non sento nulla...
    Chiudo gli occhi e mi giro dall'altra parte del letto, cercando di dormire un po'.



    ...

    Nonostante gli occhi serrati vedo ancora quella luce rossa. Li stringo più forte ma la vedo ancora, anzi diventa sempre più grande. Affondo il viso nel cuscino ma niente. Non mi rimane che aprire gli occhi e vedere in lontananza del...fuoco! FUOCO!
    Mi catapulto giù dal letto e mi affaccio alla finestra: "AL FUOCO!" urlo.
    Non mi sembra di vedere nessuno intorno. "Esperin!" esclamo, correndo verso la camera della principessa.
    Il fumo e le fiamme divampano la torre e ostruiscono il passaggio.
    Brucia tutto, dentro e fuori.
    Cerco di invocare il mio potere, ma per qualche assurdo motivo non ci riesco.





    Tossisco. Non so più da che parte andare. "Qualcuno salvi la principessa!" urlo con la speranza che qualcuno mi senta. Torno indietro, anche altri come la septa ad esempio, avranno bisogno di aiuto. All'improvviso, l'urto di una forte esplosione mi fa scaraventare dall'altra parte del muro.



    Ci attaccano alle prime luci dell'alba, maledetti bastardi. Con fatica mi rialzo, ma...sento ancora quella voce. Chiama il mio nome. Ancora e ancora.
    Chi è? E' qualcuno che ha bisogno d'aiuto? "Dove sei?" chiedo a gran voce. Nessuna risposta.
    Una trave, intanto, cade a pochi passi. Sono circondata dal fuoco, impotente.
    Prima di perire sotto il fuoco nemico però, noto la scala che scende ai piani inferiori. Ricordo l'invito della Lady Rossa di visitare le terme.
    Salto sulle fiamme più basse e scendo nei sotterranei. Sarà più facile usare il mio potere sull'acqua delle terme. Mi concentro e sollevo la mano in direzione dell'acqua circondata dalle fiamme. Niente. Non succede niente.
    Sono fottuta.
    E non mi sono neanche ancora sposata!



    Scuoto la testa. Ok, Alinor. Come si dice dalle tue parti? Il pensiero degli Waters è più profondo degli abissi di qualsiasi oceano. Quindi pensa, PENSA dannazione!
    Esperin! Devo trovarla! Lei ha il potere sull'acqua come me. Rifaccio quindi le scale risalendo al piano superiore. Le fiamme hanno quasi distrutto tutto. E probabilmente hanno ucciso tutti. Eppure non mi sento sola. Avverto la presenza di qualcuno.
    "Alinor". Quella voce mi chiama ancora. "Si può sapere chi sei?"
    Mi volto e vedo solo un'armatura avvolta tra le fiamme.



    Mi avvicino con cautela e l'armatura all'improvviso, si volta verso di me.



    "Questo sarà il destino di Dohaeris." enuncia con voce rauca.
    "Che significa? Chi si nasconde dietro l'elmo?...Avete causato Voi l'incendio?" gli chiedo sorpresa, tra un colpo di tosse e l'altro.
    L'austero interlocutore ripete la frase di prima.
    "No! Il mio futuro sarà qui! Ben presto farò parte della famiglia reale..potrei diventare regina un giorno e se ciò accadrà non lascerò che il mio regno venga distrutto!" esclamo con determinazione, mentre mi affaccio alla finestra più vicina.
    Osservo con tristezza quel che rimane della torre..





    ...con rammarico scorgo alcuni corpi suppongo ormai senza vita...



    "Dora!" urlo sperando che la mia ancella si rialzi da un momento all'altro.
    "Puoi fermare tutto questo." mi sussurra all'orecchio un'altra voce. Guardo l'armatura che parlava ed ora è distrutta in mille pezzi.
    "Chi sei?...Chi siete?" chiedo guardandomi intorno.
    "Tu puoi impedire tutto questo, Alinor."
    "Voglio sapere chi sei! Qual è il tuo nome?" urlo ancora con quel poco fiato che mi resta.
    "Tu fai parte di noi." mi risponde la misteriosa voce.
    Continuo a non capire. Il fuoco avanza sempre più verso di me. Ben presto anch'io mi ritrovo avvolta dalle fiamme.



    ...

    Mi sveglio di soprassalto. Mi guardo intorno mentre scivolo giù velocemente dal letto.
    Era solo un sogno.



    ...O forse no?


  6. #106
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Apro gli occhi. Un raggio di luce li incontra, infastidendomi: è finalmente mattina. Mi alzo e inizio a prepararmi il più tranquillamente possibile. Infilo l'armatura, un pezzo alla volta, lentamente, e quando ho terminato mi siedo sul letto. Alzo una mano e, concentrandomi, genero dell'elettricità e la faccio scorrere fino alla punta delle dita, per poi farla tornare sul palmo della mano. Ripeto più volte il procedimento: è un passatempo insegnatomi da mio padre, che mi aiuta a dominare meglio il mio potere e anche a rilassarmi. Il pizzico delle scintille è piacevole, mi fa sentire carico, vivo. Il desiderio di togliere loro le catene è forte ma riesco a controllarmi: non voglio creare caos, soprattutto non stamattina.

    Dopo non so quanto tempo qualcuno bussa alla mia porta. È giunta l'ora di combattere. Non scambio una parola con il servo che è venuto a chiamarmi: la mia mente è già sul campo di battaglia. Mi alzo, cammino, guardo dritto davanti a me; mi sento un automa, ma in realtà sto bruciando dentro. Se incontro qualcuno sulla mia strada, non me ne rendo conto.
    Entro nel Glados.

    Our wills and fates do so contrary run

  7. #107
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    L'alba indiscreta interrompe quel breve sonno con cui sono riuscita a riposarmi. Nonostante la guerra, nonostante i morti che cadranno e il sangue che bagnerà questa terra, ho dormito beata e serena. Sono sempre stata poco avvezza all'empatia ma essere cresciuta in una famiglia come la mia, è stato di certo determinante per la crescita del mio cinismo. Chiamo le schiave... ops serve, con i Raeghar ho dovuto adattarmi a questa ipocrita e democratica attitudine a trattare con i domestici. Se mio zio fosse qui, riderebbe davanti un bel boccale di vino rosso a queste stupide farneticazioni. Servi, schiavi, domestici: per me sono la stessa cosa, vermi striscianti atti solo ad obbedire ai nostri ordini.



    Mi preparano il bagno con il latte di asina, anche se mi piacerebbe testare un antico rituale sul sangue di vergine che ho letto nel grimorio di mia nonna. Mi trattengo: spero di trovare un modo meno truce e dispendioso per rimanere eternamente giovane e bella. Immergendomi nella vasca di marmo nero e pregiata ametista, penso alla septa, ai suoi poteri, a quel medaglione che è costretta a portare per sempre. Lì dentro, in un insignificante oggetto di dubbio gusto estetico, si nasconde il più grande segreto dell'umanità e della magia... ma come faccio ad estrarlo? Da quello che ho studiato qui alla biblioteca di arti arcane del castello, nessuno è in grado di rompere quel sigillo. Nemmeno il dio del fulmine, il domatore del fuoco o me... la rosa di fuoco. Avere a che fare con quella vecchia è una faccenda davvero irritante: se fossi in grado di prendermi ciò che voglio dall'amuleto, l'avrei già uccisa. Purtroppo, non ho altra scelta, perchè l'unica cassaforte che posso forzare è la sua mente, i suoi ricordi e quindi non posso che agire in quella direzione.



    Mi alzo e la serva mi avvolge in un candido abito di seta dorata, avanzo nella stanza e mi metto davanti allo specchio: sono bella, bellissima, non voglio che tutto questo finisca. Non deve finire.



    Faccio portare nel mio budoir la mia tenuta da incantatrice, dei colori della mia casata da nubile, il viola e il nero, e con sommo piacere denoto che sui fianchi è un po' larga.



    La faccio stringere dalle mie sarte e nello specchio resto affascinata dal mio riflesso: credo che l'attività fisica di questa notte con Efrem mi abbia fatto bene. Lo dico sempre che per sconfiggere la bruttezza nel mondo la gente dovrebbe fare più sesso. Richiamo una delle guardie che ha il compito di farmi da scorta: ho un certo ascendente su di lui, con due moine è diventato il mio zerbino. Gli uomini sono così patetici. Gli ordino di essere discreto e di consegnare in segreto un messaggio che ho scritto per la septa, recante solo il luogo e l'ora del nostro incontro di oggi. Lantis è partito, non dovrebbe essere difficile andare in quel luogo senza farmi notare, sono abilissima a sfuggire alle spie.



    Alba, landa dell'Abgruntis, la culla dei mai nati: non c'è posto più adatto per due streghe che vogliono evocare i loro poteri.

  8. #108
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth

    La prima notte è passata ed è l’alba di un nuovo giorno qui nel regno di Dohaeris; i raggi del sole fanno capolino all’interno della stanza, beffeggiandosi dei costosi drappeggi presenti ed illuminando il talamo ormai vuoto…



    Ho dormito se così si può dire… Un dormiveglia di tre, al massimo quattro, tra incubi e pensieri.
    Spendo più di qualche minuto seduto ai piedi del letto per osservare fuori, per cercare conforto e calore in quella luce tanto tenue.
    E come quando un pittore dipinge la sua tela così il cielo prende a mutare; si parte da una base arancio-pesca che diventa man mano biancastra finché d’un tratto l’artista non dà di matto ed ecco l’esplosione di luminosità che appare in una tonalità arancio-giallo oro con sfumature rosse sulle nuvole:
    rosso come il colore del sangue che verrà versato nel nome di Dohaeris…



    Soffermo lo sguardo sull’uniforme, una veste che mi hanno conferito nonostante la mia giovane età e che intendo onorare combattendo e difendendo il regno, perché credo fermamente sia la cosa più giusta da fare.
    Ma non ho più tempo per adagiarmi sugli allori, con due guardie reali in meno partite per lo scontro odierno ho tutta la responsabilità di protezione che ricade su di me ed io non voglio fallire. Indosso l’armatura e mi dirigo a passo svelto verso il Gladios, iniziando il mio turno di guardia…




    Ultima modifica di Damnedgirl; 19th November 2014 alle 15:18



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  9. #109
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Alle prime luci dell'alba, quando i raggi del sole iniziano a filtrare dalle finestre, apro gli occhi impiegando qualche secondo a rielaborare tutta la situazione. Poi decido di alzarmi, mettendo da parte le mie vesti sfarzose e i diademi, per indossare quelli più semplici da allenamento.

    Esco silenziosamente dalla mia stanza ed ordino alla servitù di dirigersi verso le stanze di Lady Alinor, per informarla, nel caso in cui sia già sveglia, che se vuole può trovarmi in armeria per continuare l'allenamento del giorno precedente.

    Poi, senza attendere conferma, mi dirigo in armeria pronta ad iniziare da sola gli allenamenti.

    Sono soddisfatta della scelta del cambio abito, questo è decisamente più comodo per affrontare al meglio un combattimento, anche se solo per allenamento.



    Era da tanto che non lo indossavo, come era da tanto che non mi allenavo seriamente. Le ultime lezioni mi erano state impartite da Drako, quando rivestiva ancora il ruolo di primo Cavaliere del regno.

    <<Non dovreste impugnare in questo modo la spada, Lady Esperin>> mi disse quella volta, avvicinandosi. <<E' troppo facile in questo modo disarmarvi. Ricordate, questa non è soltanto una spada. E' la vostra spada. E' parte di voi, è la vostra vita...>>



    <<Ma può essere anche la vostra morte, se permetterete agli altri di acquisirne il potere>>



    Ricordo ancora come mi batteva il cuore in quel momento, e come mi tremavano le gambe, vedendo il suo viso così vicino al mio. Percependo il suo respiro sul mio collo e sentendo il freddo della lama tagliente sulla mia guancia.


    Basta. Non devo più pensare a queste cose.


    Sono ormai arrivata in armeria, dove trovo la septa intenta ad allenarsi con il suo elemento. <<Buongiorno>> le dico, senza badare che mi abbia effettivamente sentita, impegnata come sembra.

    Mi concentro sulla mia spada. Gli insegnamenti di Lantis e Drako mi hanno permesso col tempo di padroneggiarla egregiamente e di capire la vera essenza del mio elemento. Sento l'arma prendere forma nella mia mano destra, rispondendo al mio ordine. A poco a poco la sento solidificarsi, assumere la sua forma materiale e rispondere al mio richiamo. Subito dopo sento le sue molecole vibrare, attraversate dalle molecole d'acqua.

    La consistenza ed il peso aumentano, come anche la sua potenza. Nella sua forma attiva Fidelia è mille volte più potente che nella sua forma passiva. La lama è in grado di trafiggere quasi qualsiasi cosa e l'acqua che sento scorrere in essa non teme confronto con gli altri elementi.



    Mi avvicino ai manichini in legno e sferro un colpo deciso verso uno di essi, il primo vicino a me. Il colpo, con una spada in forma passiva, scalfirebbe soltanto il legno. Ma l'acqua, unita alla lama, trafiggono il legno consumandolo dall'interno, dopo averlo indebolito inducendolo a marcire con il contatto con l'acqua stessa. Il manichino, trapassato da un lato all'altro, finisce a terra ai miei piedi, emettendo un forte tonfo.

    Ottimo colpo, Esperin.




    Fidelia - Arma in forma attiva

    *Permesso accordato dalle master per il flashback con Drako

  10. #110
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Agatha
    la sguattera


    Corro il più velocemente possibile
    Non sono abituata a tale sforzo fisico, anche se le mansioni che svolgo quotidianamente sono molte e richiedono ingenti forze, le mie gambe ora quasi tremano.
    "Aiutatemi" Vedo il soldato che piantona il Glados e mi avvicino a lui velocemente
    "I-io..." cerco di scandire bene le parole, nonostante l'affanno "C'è qualcuno... c'è... c'è qualcosa..."
    Odio essere così inopportuna, ma non è il momento di pensare ai modi garbati
    "All'ingresso della Torre... ho visto in lontananza... se fossero incursori... non voglio dare l'allarme e scatenare il panico, la mia ansia crescente per la guerra potrebbe avermi giocato brutti scherzi, ma la prego di venire a dare uno sguardo" Gli basterà un'occhiata fugace e potrà tornare a piantonare il portale "La prego, mi segua, le faccio vedere"
    Mi dirigo all'ingresso della torre, spero che mi segua, ha lo sguardo buono, sono certa che vorrà aiutarmi

 

 
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