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  1. #521
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Mi tranquillizzo nel constatare che Alinor sta ormai molto meglio, probabilmente anche grazie al sostegno di mio Fratello. Mi spiega che la sua è stata tutta una tattica per farsi portare in infermeria, così da potermi osservare mentre conversavo con Lord Tywin e magari ascoltare le nostre parole, cosa in cui però non è riuscita probabilmente a causa del rumore dell'acqua che sgorga dalla fontana e della presenza di mio Fratello.
    La guardo con ammonimento, prima di risponderle.
    <<Capisco le vostre intenzioni amica mia, ma non voglio che rischiate nuovamente così tanto per me, e che facciate queste pazzie. Promettetemelo, non potrei essere tranquilla sapendo che vi esponete così tanto. Ma ditemi, quale è stata la reazione di mio Fratello? Che vi ha detto?>>
    Mi chiede poi di cosa abbiamo parlato con Lord Tywin e le racconto brevemente i termini dell'accordo. Forse non avrei dovuto parlarne, ma sento la necessità di confidarmi con qualcuno. E' un peso troppo grande da portare, e con nessuno eccetto Alinor posso palesare così apertamente il mio dolore.



    Lantis, chissà Lui come si comporterà. Se anche Lui come il Lord si limiterà a ricordarmi i miei doveri di principessa, oppure se mi dirà che cercherà di evitare questo infausto evento. Con lui non posso essere sincera, non posso parlargli del mio amore per Drako, ma lui lo sa. E...rivalità con Drako a parte, sa quale sia il mio tormento adesso, nonostante non approvi ciò che sento.



    Abbasso lo sguardo rassegnata, quanti pensieri sciocchi... nulla cambierà le cose, devo farmene una ragione.
    "Quel viscido...ripugnante...subdolo ...quel brutto pezzo di.." comincia ad imprecare Alinor, e torno subito a voltarmi nella sua direzione. Eh...?



    La ragazza continua a parlare a raffica, senza prendere fiato. Parla dell'assurdità di nozze tanto affrettate, dell'ambiguità di Ryuk e della sua apparente fedeltà ai Reaghar, chiedendosi come farebbe a giustificarsi per la sua assenza con l'altra fazione.
    Ostenta disgusto per la richiesta di concepire un figlio in tempi così brevi, e di celebrare il tutto in una situazione come questa, nel bel mezzo della guerra e con mio Padre malato.
    Mi prende poi nuovamente le mani, il suo sguardo è dolce, sincero. Capisco che vuole solo aiutarmi ed apprezzo le sue buone intenzioni. Sono felice di avere un'amica come lei, disposta a lottare insieme a me.
    "L'idea del matrimonio combinato era qualcosa di triste, ma pur sempre accettabile. Io stessa...mi son dovuta piegare. Ma queste condizioni...il matrimonio a giorni...un figlio a breve...questo è davvero troppo Esperin! Bisogna fare qualcosa! Troveremo un modo per uscire da questo...impiccio ...insieme!"



    Ma...non posso permetterlo, nonostante io lo voglia con tutto il cuore. Non posso permettere che rischi la sua posizione e la sua stessa vita per me. Tanto più che, nonostante tutto, è stata mia la scelta di accettare. L'ho fatto per prendere tempo, certo, in attesa di parlare con mio Fratello e di vedere come si mettono le cose, ma se fosse davvero necessario compierei quel sacrificio. E'...il mio dovere dopotutto.
    <<Ascoltatemi Alinor>> le dico, stringendole di più le mani nelle mie <<Anche io quando ho saputo di queste nozze avrei voluto urlare al Lord di bruciare negli Inferi, se non sapessi che ne sarebbe lieto>> le dico, sorridendole, <<Ma se ho accettato tutto questo è perchè non posso fare altrimenti. Capisco il vostro disappunto, ma è normale tra casate come la nostra cercare questo tipo di alleanze, soprattutto in tempo di guerra. Le battaglie hanno un costo molto elevato, hanno bisogno di essere finanziate costantemente. Il Lord è il nostro principale sostenitore, e so che Lantis non mi chiederebbe mai questo sacrificio se non fosse davvero necessario per il Regno e per vincere questa guerra>>



    Abbasso gli occhi, ormai rassegnata al mio destino.
    <<Non vi nego che spero che le cose si risolvino diversamente. Ma adesso l'unica cosa che possiamo fare è...prendere tempo. Parlerò domani con mio Fratello per saperne di più, gli esporrò le mie perplessità e spero che mi venga incontro. Nel frattempo voglio che mi giuriate sulla nostra amicizia che non parlerete con nessuno di quanto ci siamo dette, e che non vi esporrete inutilmente per me. So che posso contare sul vostro aiuto, e...se ne necessitassi ve lo farò sapere, ve lo prometto >>
    Molto presto. Me lo sento.

  2. #522
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Rimasto solo, indugio per qualche istante sul balcone. Stupido Aiden, sei stato stupido e poco lungimirante… Che diavolo mi sta succedendo? Riesco sempre a controllarmi, a non cedere mai agli istinti e alle mie emozioni, eppure solo oggi ho fatto prendere il sopravvento alla parte non razionale di me per ben due volte. Prima con la regina, e ora… mi sono comportato da ragazzino isterico, proprio davanti a Dreth. E a Cassandra… Cassandra… è lei: è lei il denominatore comune in entrambe le situazioni. Quella donna in qualche modo è riuscita a entrarmi sotto la pelle, è riuscita a conquistarsi con fuoco e fiamme il mio cuore, e ora devo avere a che fare con le conseguenze. Dannazione, dovrei odiarla! La sua assurda fedeltà al reggente dovrebbe darmi il voltastomaco, quella mentalità da soldato inetto dovrebbe mandarmi su tutte le furie! E invece no, mi ritrovo qui sul balcone alla ricerca di un qualche modo per recuperare ciò che avevamo solo due giorni fa, quella confidenza così precoce che capita solo con poche persone in un’intera vita. Scuoto la testa, lasciando che l’aria fresca della sera mi ritempri e mi svegli un poco.

    Poi mi dirigo a passo spedito in armeria, dove trovo il reggente, il Lord, la septa, i due guaritori ed Adamantia ad aspettarmi. Mi concentro sul viso di quest’ultima, conciato malissimo, devono essersele date proprio di santa ragione. Ottimo, perfetto: più agguerrite saranno domani sul campo di battaglia, meglio sarà. Per tutti. Ma soprattutto per me: se guadagneranno un’altra sconfitta, il reggente mi destituirà… come minimo. Se si alza col piede sbagliato, invece, vorrà la mia testa. Mi mordo il labbro per non ridere, non sia mai che attiri altra attenzione indesiderata su di me…
    Mi posiziono di fianco a Lantis, con le braccia incrociate poco sotto al petto. <<Opinioni, vostra altezza?>>. Poi mi rivolgo a Lord Tywin. <<Vi è piaciuto lo spettacolo?>>. Gli sorrido: un comandante è sempre fiero delle proprie truppe…
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  3. #523
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Quanta ferocia… osservo Lady la Rossa e la Septa picchiarsi come non ci fosse un domani, le donne sanno essere molto crudeli, la considero una dote che apprezzo molto, per quanto io resti dell’idea che il loro posto non sia in trincea, ma dietro ad un condottiero …o sotto, a seconda delle circostanze. Bastoni rotanti, e pugnali infuocati, credo proprio che daranno del fuoco da torcere ai nostri nemici, Deirdre è diversa… la sua energia, la sua forza vitale… qualcosa sta mutando e per quanto poco utile mi possa risultare, la mia curiosità mi spinge a voler capire di cosa si tratti. I Gran Maestri sono conosciuti per avere una certa sensibilità cognitiva, percepiamo le energie e l’essenza dei nostri confratelli, nel mio caso ogni strega e stregone: Lantis, la bella dama in rosso, Deirdre, il Comandante e… persino il giullare, posso sentirli tutti.
    Lo scontro termina ed i guaritori arrivano in soccorso delle… guerriere, a stento trattengo un sorriso a pensare questo termine riferito a loro, una con un abito da sera e l’altra… l’altra che mi alitava in viso da piccolo per punizione. L’ex comandante e l’altro soldato che era con lei in terrazza hanno entrambi il dono della guarigione, un dono interessante e che inizia a diventar raro, mi sarebbero utili al Castello Nero, le truppe scarseggiano e piuttosto che lasciarli morire con qualche arto in meno in un campo di guerra, preferisco riciclarli per altre necessità.
    Il Comandante Urthadar è di fianco a noi, mentre Esperin si è già dileguata, non vedeva l’ora probabilmente. Lady Feralys si rivolge a Lantis, non mi guarda neanche, questa donna mi piace.
    “Interessante Comandante, molto interessante…” dico osservando la donna “…ferocia, senza alcuna pietà, forza e fantasia, sono compiaciuto” questa volta mi rivolgo a lui osservandolo negli occhi “Sono certo che svolgerete un altrettanto ottimo lavoro nel ruolo che rivestite, se due… signore sono in grado di fare questo, sono curioso di osservare coi miei occhi cosa sapere fare Voi stesso ” Non me ne importa un bel niente, ma perché non farlo sentire importante? Sarà più divertente quando li schiaccerò tutti. Attendo che le cure a Lady Feralys siano completate, in modo da poterla salutare con un baciamano galante, sfiorandole la mano con la mia, lasciando le labbra ad una distanza minima da quella pelle vellutata. Dopodichè me ne andrò.

  4. #524
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    "La rigenerazione richiede un contatto fisico, ho dunque bisogno del vostro permesso per poter procedere. Posso milady?" Il piccolo ma dai bicipiti d'acciaio Dreth mi si avvicina timoroso. Ha paura che lo mordo? Tranquillo cucciolo, non ti faccio niente.


    Dovrò lasciarmi curare da lui, dato che Lantis lo ha invitato espressamente a farlo. Avrei preferito che a farlo fosse qualcun altro - mi sporgo alla ricerca di Aiden ed eccolo lì che conversa allegramente col Gran Maestro - ma non importa: è il risultato quello che conta.


    Sento addosso gli occhi di tutti i maschi presenti nell'armeria, sguardi che lasciano poco spazio all'immaginazione, persino Tywin, all'apparenza freddo e glaciale, mi fissa con attenzione: mi vogliono. Mi vogliono tutti e come dar loro torto, ho tutto ciò che una donna dovrebbe avere: bellezza, sensualità, intelligenza, fianchi stretti e poderosi ...
    Lantis continua a guardarmi intensamente, come se fossi nuda di fronte a lui: ti piacerebbe, principe? Altro che quella cosetta moscia della tua promessa sposa, vero? Potrei accontentarvi e farvi divertire, potrei farvi dimenticare la guerra, il dovere, la famiglia, potrei ...


    D'improvviso mi ricordo che Dreth sta ancora attendendo una mia risposta: "Avete il mio permesso, sir. Toccate pure dove occorre, non abbiate remore." - sollevo un lembo della gonna e metto in mostra la gamba bianca e slanciata, costellata di antiestetiche macchie rosse da escorazione - stupida septa! - "Potreste toccarmi anche qui?" gli dico guardandolo negli occhi.


    Un pensiero mi balena in testa, ma lo scaccio via. Non è il luogo nè il momento adatto per usare il mio charme, sto già mettendo in mostra le mie armi migliori.


    *aggiunte 5 foto


  5. #525
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA RECUPERA TUTTA LA SUA COSTITUZIONE E BELLEZZA U_U

  6. #526
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    "Malmenare lo considero un eufemismo, visto come vi ho ridotto, cara septa."



    Allora riprenditi pure il tuo tagliaunghie e ficcatelo dove ti fa più piacere, mia cara, se credi che ci saranno babucche come me domani, in battaglia!
    Attendo una risposta da Lantis alla mia domanda, ma la becera lo distrae chiedendogli anche lei delle cure. Oh, non ti reggi più in piedi eh? La tua faccia è tutta un'ematoma...un regalo da Colei che tutto crea!



    Richiamato dalla servitù, pronto si appresta il diversamente-mascellato sir Dreth, che esegue l'ordine di Lantis di curare lady Feralys.
    Sposto la mia attenzione in seguito all'arrivo del Comandante Urthadar, che si rivolge al reggente:
    <<Vi è piaciuto lo spettacolo?>> gli domanda.



    In effetti, mi sto rendendo conto che se mai riportassimo davvero un trionfo (ah!), sarebbe come donarlo nelle mani della regina e del Comandante. E' per la loro decisione che ci stiamo battendo, e loro sarà la vittoria in tal caso. Non di Lantis.
    Serro le labbra, ma....sinceramente? Non me ne frega un emerito cacchio adesso!
    Tornare a casa tutta intera è "un attimino" prioritario, al momento.
    Interessante Comandante, molto interessante…” enuncia Lord Tywin:



    …ferocia, senza alcuna pietà, forza e fantasia, sono compiaciuto. Sono certo che svolgerete un altrettanto ottimo lavoro nel ruolo che rivestite, se due… signore sono in grado di fare questo, sono curioso di osservare coi miei occhi cosa sapere fare Voi stesso
    Evito di roteare lo sguardo al cielo...quante chiacchiere inutili!



    Me ne posso andare si o no?


  7. #527
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Come l'araba fenice risorge dalle sue ceneri più magnifica e splendente di prima, così Lady Feralys ritorna alla sua bellezza grazie alle cure di Sir Dreth. Mostra impavida la coscia, mettendo alla luce delle gambe sensuali: lunghe, sode, da perderci il fiato. Sir Urthadar si avvicina a noi, Lord Tywin gli fa i suoi complimenti. Dubito che il valore che le due donne (oh dei, la septa dovrebbe essere biologicamente donna) hanno dimostrato sia attribuibile a lui, ma mi fa comodo lasciarlo pensare. In entrambe le eventualità che ci sono davanti, ho la mia convenienza. "Concordo con Lord Tywin, Comandante, la vostra scelta sembra promettere bene. Ma meglio attendere i risultati e non esultare troppo presto" gli dico non riuscendo a distogliere gli occhi dalla Lady rossa. Un vero peccato che Lumen non sia qui: mi sarei dilettato ad osservare il suo disappunto per non aver ricevuto lei i giusti clamori, perchè lo so... so che le ha scelte lei. Lady Feralys è una donna bella e ambiziosa, come le donne della sua famiglia, per Lumen deve essere terribile guardarsi in uno specchio. La septa... bhe con i suoi modi gentili, potrei fare un elenco sterminato di motivi per cui volerla morta. Piccola streghetta bionda, ne devi mangiare ancora di fiele per essere alla mia altezza. Ma è giunto il momento di sgranchirmi io, le ossa. La septa lascerà l'armeria con Lord Tywin, così rimarrò solo con i soldati e Lady Adamantia. Abbozzo sul viso un mezzo sorriso e appena Sir Vicent termina di curarla, mi avvicino a lei, le faccio un inchino galante e le dico: "Milady, se un allenamento con me non vi dispiace, sono a vostra disposizione. Se prima volete riposare, vi attenderò, sono un uomo esigente... sono sicuro ne varrà la pena". La mia voce è vellutata, i miei gesti impeccabili. Attenderò la sua risposta, così da vedere se è già il caso di prepararmi alla lotta.

  8. #528
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Lord Tywin a quanto pare ha apprezzato lo spettacolo fornitogli dalla septa e da Adamantia. Forse pure troppo: sta mangiando con lo sguardo la rossa... L'età avanza ma il desiderio non cala, evidentemente. “Sono certo che svolgerete un altrettanto ottimo lavoro nel ruolo che rivestite, se due… signore sono in grado di fare questo, sono curioso di osservare coi miei occhi cosa sapete fare Voi stesso”, dice poi guardandomi dritto negli occhi. Ed eccolo qui, puntuale come un orologio, quel terrore reverenziale che mi mangia da dentro. Non so se credergli, ho attirato davvero così tanto la sua attenzione? Non penso proprio. Pare decisamente più interessato alle curve di Lady Feralys... Peccato: su un uomo così, ci avrei fatto un pensierino... <<Avremo altre occasioni, ne sono certo>>, gli rispondo impeccabile, accennando un inchino dato che si appresta ad uscire dall'armeria.
    Spero davvero che sia così: devo ancora decidere come usarvi, lord Tywin. O meglio: devo decidere come lasciarmi usare.

    Mi concentro poi su Adamantia e Dreth: l'uomo la sta curando, riconosco il potere. Chissà che si stanno dicendo... L'espressione della donna mi piace, pare si stia divertendo, e perciò lo sta sicuramente mettendo a disagio. Sorrido, divertito: data la storia che lega i nostri casati io non posso esagerare, altrimenti verrei accusato di chissà quali crimini, ma lei non ha limiti. Divertitevi anche per me, cara Adamantia.

    "Concordo con Lord Tywin, Comandante, la vostra scelta sembra promettere bene. Ma meglio attendere i risultati e non esultare troppo presto". Mi volto verso il reggente, anch'esso stregato dalla bellezza della rossa. La mia amica sta facendo strage di cuori, devo dire. E che cuori! Forse dovrei iniziare a guardarmi le spalle pure da lei, se riesce a conquistare il reggente e decide di non rispettare i nostri... patti... per me è la fine. Eppure sono troppo curioso di vedere come si evolverà questa intricata situazione, preferisco aspettare prima di intervenire e magari rovinare i suoi piani. Piani che potrebbero riguardare anche me, o forse no... Chissà. Quest'incertezza mi fa sentire così vivo. <<Concordo, vostra altezza>>, mi limito a dire, dato che la sua attenzione si è già spostata sulla Feralys.

    Inutile rimanere qui, a questo punto... Mi avvicino a Cassandra, un po' a disagio, il ricordo di ciò che è successo sul balcone è ancora fresco. <<Lady De-... Cassandra>>, cerco di attirare la sua attenzione. <<Potreste seguirmi sul balcone? Avrei bisogno di parlare con voi>>. La donna si limita a fare un cenno con la testa, senza proferire parola, e quindi ci dirigiamo verso la nostra meta. Prima di lasciare la stanza lancio un lungo sguardo ad Adamantia, che spero noti: dobbiamo parlare, mia cara, molto presto...

    Giunti sul balcone, mi posiziono vicino alla ringhiera e la afferro con le mani. La stringo e ne cerco il supporto, come se tutto il peso della giornata si stia accumulando in questo esatto momento sulle mie spalle. <<Cassandra...>>, dico sospirando, non riesco a dire altro. Non la sto guardando, sto osservando l'orizzonte, come se potessi trovare lì le parole. <<Vi... Ti chiedo scusa, per prima. Ho... perso la calma. Sir Dreth>>, pronuncio questo nome stringendo i denti, <<...riesce a mandarmi su tutte le furie, non dovrebbe essere più un segreto ormai. Ma non per questo devo lasciarmi prendere dall'ira e dalla...>>...Gelosia. Lascio cadere la frase. <<Insomma, non ho giustificazioni. Puoi perdonarmi?>>. Di' di sì. Ti prego, di' di sì. Mi giro verso di lei e la guardo... La guardo, vulnerabile, scrutando ogni dettaglio del suo viso. La guardo così intensamente, come non ho guardato nessuno in tanto, tantissimo tempo. Apro la bocca per dire altro ma non mi escono le parole, è come se rimanessero bloccate in gola. Dopo qualche sospiro però riesco a pronunciare qualcosa. <<Come stai? Non parliamo da tanto>>. Sotto la luce delle stelle è ancora più bella...

    Azioni di Cassandra concordate con Mary24781
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  9. #529
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Finalmente, dopo poche altre chiacchiere dove apprezzo la sinteticità e la schiettezza del reggente, quest'ultimo mi rivolge un segno col capo, per comunicarmi che ha sentito le mie parole e posso ritirarmi.
    Oh Dei, sono libera!
    Ignoro tutti i presenti, avvicinandomi a Lord Tywin:
    <<Mio Signore, avete detto poco fa di volerVi ritirare subito dopo la fine dello scontro. Vi accompagnerei fino al Glados, dato che la strada è la stessa, se lo desiderate.>>
    Il Lord accetta il mio invito, e insieme ci dirigiamo alle scale..."Tywin Leithien"...se tu sapessi...

    Anno CXLV D.D.
    Paese imprecisato a Sud di Dohaeris.






    <<Fammi vedere se ho capito...>> rispondo velocemente al mio interlocutore, come se stessi davvero prendendo in considerazione la sua proposta:



    <<Io ti faccio da bambinaia fino alla barriera, sdradico per te la foresta degli alberi neri, e una volta li....?>> gli domando conoscendo già la risposta, osservandolo fintamente presa.
    L'uomo rimane impassibile, e mi squadra con quegli occhi piccoli e dorati che mi ricordano quelli di un felino....un tenero gattino?
    Non scherziamo...so riconoscere i degni avversari, e questo qui ne ha vagamente qualche qualità, peccato che-peccato che...
    Il giovane inspira dal naso, prima di parlare in un soffio lento e posato:



    <<Una volta li sarai ricompensata degnamente.>> si limita a dire senza fronzoli.
    Il suo portamento è in netto contrasto con le sue vesti...mi sembra quasi...familiare.
    <<Mh!>> uno sfruffo esce dalla mia bocca, mentre rimugino sulla sua figura: un soldatino semplice, non mi stupirebbe di quelli sacrificabili da prima linea, nessun emblema sui suoi stracci, malandati e sporchi.
    Che sia fuggito dalle milizie in cerca di fortuna? E vuole trovarla con me?
    Eppure è così...fiero!
    <<Mi incuriosisci...no, non le stronzate che hai detto! Tu...tu mi piaceresti...>> sibilo ghignando e puntandolo con l'indice, per poi avvicinarmi piano.



    Il ragazzo non arretra, nemmeno di mezzo centrimetro, ma per un secondo le palpebre si allargano: un breve secondo che mi conferma che anche lui ha paura della Strega dell'Ovest...chi mi ha dato questo nomignolo poi, lo vorrei sapere!
    Questo tizio è la dimostrazione vivente che non sono i titoli a contare, ne le proprie origini o il sangue che si ha nelle vene.
    La nostra forza, la nostra essenza...è questo che siamo in quanto vivi.
    Nonostante non abbia alcun cognome da vantare, mi guarda come farebbe un Re! Non risponde a casati, non risponde a legami familiari, ma solo a se stesso...come la sottoscritta.
    Se riesce a trarre forza da ciò, non è un totale mentecatto.
    <<Di quella montagna pietrosa non me ne faccio niente!>> bercio nel dargli le spalle e tornare alla mia scrivania.



    Lo sento inspirare aria tra i denti, sta per rispondermi, ma lo anticipo:
    <<O forse hai altro con cui compensarmi? Possiedi ricchezze? Io me ne procuro quante ne voglio! Minerali rari, erbe introvabili, antichi manuali rituali? Cos'hai da offrirmi?>> chiedo velocemente rivoltandomi verso di lui. Conosco anche questa risposta, e sto perdendo la pazienza.
    Come una statua, il soldato reagisce con una staticità esemplare...le labbra si muovono appena:
    <<Una volta li->>
    <<Ora...>> rimarco io: <<...ora....cosa hai da offrirmi?>> ridomando trattandolo come uno stupido.



    Non abbassa il capo, non cede, ma mi guarda fisso negli occhi, e anche se è fermo stavolta avverto il tremore delle sue membra.
    Ha speso i suoi ultimi risparmi per avere l'informazione su dove si trovasse nascosta la Strega dell'Ovest.
    Eccola la verità.
    <<Si dice che i giacimenti di Adamenthem si estandano per chilometri e chilometri...che il fondo arrivi a toccare il centro del mondo!>> ribatte deciso.
    Gli sputo ai piedi, stanca e adirata...che perdita di tempo.
    Zuzzolo, che fino a quel momento stava appolaiato guardando storto il nostro ospite, si alza per soffiargli contro.
    Mi piego su di lui con fare dolcemente maligno:
    <<Ohhh, shh! Mio adorato...>> gli passo un dito sotto il mento, per calmarlo: <<Ora lo mandiamo via!>>



    Mi siedo alla mia scrivania, mentre per la prima volta le braccia del soldato hanno sciolto l'intreccio dietro la schiena.
    Do uno sguardo al folletto che è nella stanza con noi, Puck: mi domando cosa pensi di tutto questo, ma tanto non me lo dirà mai.
    Ha un modo tutto suo di vivere la realtà che lo circonda, come se non esistesse, muovendosi o parlando solo circa ciò che trova interessante.



    Decido di chiudere la questione:
    <<Non c'è un cazzo su quella catena, l'unico stagno a malapena sbrilluccicante l'ha trovato il giovane casato Adamantem, che non si può manco permettere di scavare ancora, figurati uno straccione come te! Sparisci dalla mia vista!>> gracchio annoiata con un gesto debole della mano, come a scacciarlo via.
    Lo guardo stringere i pugni, sibilando in mia direzione:



    <<Visto che è così...non implorerò il tuo aiuto, strega. Se pensi che sei la mia unica possibilità ti sbagli enormemente! Io, Tywin Leithien, marcerò solo, se necessario, verso quella Barriera!>>



    <<Non sono uno sprovveduto, ho grandi progetti per il mio nome e punto in alto, dove nessun mio antenato è mai arrivato. Non resterò nascosto come un topo di fogna, come fai tu ogni qualvolta qualcuno sguinzaglia le guardie per arrestarti!>>



    <<Costruirò un Impero, il mio cognome sarà sussurrato con labbra tremanti, tutti si inchineranno a ME.>>



    <<E quel giorno....quel giorno verrò a trovarti, strega! Quel giorno dovrai inchinarti al Signore de->>







    Scoppio a ridere divertita...che spasso! Adesso pure i poveracci si credono grand'uomini!
    Il folletto si affaccia alla finestra:
    <<E' finito su una montagna di letame...>> sussurra col suo solito tono assente.
    Scoppio in un'altra fragorosa risata:



    <<Ben ti sta, Signore della Merda!>> urlo tra le risate che stanno per farmi soffocare.
    Se quel giorno avessi lanciato il suo antenato verso un palazzo, facendogli schiantare il cranio, oggi non starei passeggiando fianco fianco con il suo pronipote.
    Oh Dei....quante vite, quanti destini....quanti casini! Wueheheheh, sono la migliore in questo campo! Adoro fare guai!
    Mi rivolgo a lui con un sussurro appena accennato mentre camminiamo, so che può sentirmi, al contrario di chiunque si trovi nei paraggi e voglia appizzare le orecchie.
    <<Spero che la principessa si sia comportata degnamente con Voi, mio Lord, contrariamente di quanto ha dimostrato a tavola. Volevo parlarvi proprio di lei, in effetti e...di me. Gradirei potermi occupare ancora di Lady Esperin, anche se ormai è adulta e promessa, e dei Vostri nipoti: questo ovviamente, se Vi compiace. Mi permetto di suggerirvelo in quanto, come avete potuto vedere, re Rickard ha inculcato nella figlia questi "ideali" a mio avviso troppo buonisti, ma la cosa peggiore è...la sua lingua. La principessa parla, e molto. Oh, ma se io potessi starle vicino...io ascolto. Ascolto....memorizzo....e ripeto per filo e per segno, se il mio Signore dovesse chiedermelo.>> termino chinando il capo in sua direzione.
    Ho offerto molti dei miei servigi a Lord Tywin in passato, al di la dell'educazione che ho impartito ai membri della sua famiglia, non ha mai avuto da lamentarsi. Ingraziarselo è cosa buona e giusta, e lady Esperin è la carta perfetta da scambiare per farlo. Mentre ho terminato di parlare, anche i nostri passi si sono fermati in sincrono proprio di fronte al Glados.

    Nb: post concordato con mary ed eclisse, per le azioni di Lantis e Tywin.

    Nb2: flashback approvato dalla master.


  10. #530
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Pongo con delicatezza una mano della donna tra le mie e socchiudendo lo sguardo mi concentro attivando la rigenerazione: agisco sulle ferite senza però toccarle, lascio infatti che la magia curativa si sposti da un punto all’altro del suo corpo con il sussidio dello sguardo. I miei occhi la osservano in modo sì gentile ma anche professionale: ciò che sto facendo è un dovere non è un piacere. Perfino quando la dama solleva un lembo della veste e mette in bella mostra la gamba indicandomi una ferita da escoriazione rimango impassibile. Inarco un sopracciglio, perplesso, e corrispondendo lo sguardo le dico: <<Come, credo, abbiate già notato non è assolutamente necessario Lady Feralys>>, sposto sul punto indicato la rigenerazione, <<Ho detto di aver bisogno di un contatto fisico e non di dover toccare i punti…>>. Le sorrido cordiale. Agire “a distanza” richiede uno sforzo maggiore ma sono costretto: mai oserei toccare una dama del suo lignaggio, sarebbe inopportuno oltre che una grave mancanza di rispetto. Eseguito il mio compito confermo di come la dama si sia ristabilita e chiedo congedo al Principe che con un cenno della mano mi dà il suo benestare.Dopo un inchino vado via.





    ....



    Mi assicuro che Ricciarda non sia nei dintorni ed entro di soppiatto in dispensa, chiudendo la porta alle mie spalle. Qui prendo una bella mela rossa e la mordo avidamente soffocando in tal modo i morsi della fame... Giammai che mi accomodi a quel tavolo per consumare un pasto più sostanzioso: ormai ho capito che è maledetto. Poggiandomi di schiena contro il muro fisso la quiete al di fuori delle mura della residenza: mi piace contemplare il cielo stellato, il vento cullare gli alberi con il suo dolce soffio, la luna che illumina il paesaggio di Dohaeris... La fuga dalla realtà però è breve.



    Penso infatti agli ultimi avvenimenti ed a ciò che stiamo affrontando in questi duri giorni… A come nonostante tutto ci facciamo forza, ci sosteniamo l’uno con l’altro, ci fidiamo. Ripenso prima alle parole di Cassandra, alla sua insicurezza, al suo bisogno di qualcuno su cui contare; poi ad Esperin, al dolore che sta provando per ciò a cui ha dovuto acconsentire e penso che anche lei adesso si sentirà irrimediabilmente...sola. Vorrei tanto poterla proteggere. Vorrei tanto poterle stare vicino. Diamine...! Forse avrei dovuto dirle tutto molto tempo fa… Sono stato uno stupido… Ma un momento: io posso, anzi no, io devo rimediare. Ho deciso: le confesserò tutto, adesso. Butto all’aria la mela e chiamo Theon facendomi portare un foglio, un calamaio ed una piuma d’oca. Chiudo nuovamente la porta e facendo girare di spalle il servo uso la sua schiena come appoggio per poter scrivere: “Giardino. Cercate di venire sola e non fatevi seguire, ho qualcosa di molto importante da dirvi… Vicent”. Faccio per dargli le due famose monete d’oro come ringraziamento, insistendo perché le prenda, e guardandolo dritto negli occhi gli dico con serietà: <<Questo consegnatelo solo alla principessa…>>, piego il foglio e glielo porgo, <<Solo a lei, chiaro?>>.



    Prima di uscire bevo un sorso di vino e tirando un bel sospiro mi dirigo a passo svelto nel luogo da me indicato.



    Socchiudo lo sguardo ed attendo la fanciulla posizionandomi a braccia conserte di fronte la statua della Regina Margarete





    Ps
    : Azione di Lantis concordata con la master.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 12th February 2015 alle 16:58



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

 

 

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