Ah! Non ricorda...questo è un punto in comune con le mie bestiacce.
Mentre me lo dice, fermo i miei passi proprio di fronte al cadavere: i miei occhi si fermano su di un oggetto che ha tutta l'aria di essere magico.
«Comunque sai, dici di sapere che sono una non morta, dici di essere esperta di negromanzia, ma poi mi chiedi cosa sono.»
Blablabla, si va bene, ho capito che sei un'ingenua, ma quel ciondolo, cos'è?
«A me non sembra affatto il comportamento di una persona così competente come asserisci essere.»
Mi chino col busto leggermente assottigliando gli occhi: il pendaglio è un contenitore protetto da magia, la patina trasparente sbrilluccica quasi ad un occhio attento come il mio....è sangue incantato.
«Quindi a cosa potresti essermi utile? A farmi perdere tempo?»
Il plasma sembra in movimento, un mulinello interno che crea come un vortice: il sangue è ciò che da vita, posso dunque considerare quest'essere....?
Improvvisamente incrocia la braccia, mentre io rimango incurvata: solo i miei occhi dirigono lo sguardo verso il suo viso:
«Se davvero sei così tanto ferrata sull’argomento… beh, provamelo. Perché mai dovrei essere così particolare al punto tale che nemmeno “La grande strega dell’Ovest” sa cosa sono?» chiede guardinga.
<<L'unica cosa che posso provarti al momento, non ti piacerebbe>> ossia che rimanere in vita non ti ha garantito un intelletto di cui puoi vagamente vantarti.
Alzo il sopracciglio sinistro sorridendole di sbieco, come a sottolineare la cosa:
<<"Non morta" è solo una categorizzazione di ciò che sei, una sorta di ceppo centrale: è il tuo ramo d'appartenenza che mi sembra di non cogliere...ad esempio, questo....>> allungo la mano lentamente per portarvi all'interno il ciondolo, vorrei rigirarlo per poterlo osservare meglio, ma al mio gesto l'essere si sposta velocemente sulla sinistra.
Ritiro il braccio mettendomi dritta sulla schiena, con una smorfia di disappunto: il concetto non le è arrivato.
«Che fai?» sibila minacciosa.
<<Quello che mi hai chiesto, ragazzina stupida. Se ti chiudi a riccio, posso andarmene anche ora: ti ho già detto che non posso farti del male qui, nemmeno strappartelo con la forza, perchè si da il caso...che è quel ciondolo a renderti diversa. I non-morti possono essere tante cose, in fondo...soldati, spie per informazioni, schiavi sessuali....contenitori.>>
Un'anima trasferita in un corpo morto in precedenza, per continuare a vivere in esso. Ma allora perchè quel sangue?
<<Chiunque può eseguire un rito e farlo in modo totalmente sbagliato, ottenendo effetti inimmaginabili anche al miglior necromante. Sostanzialmente è quello che è successo: chi ha effettuato il rito su di te, era solo un incompetente, oppure qualcuno che ha modificato la formula originale! Non sei altro che...un effetto collaterale. Questo corpo che occupi....di chi è?>> le chiedo guardinga, prima di allungare una mano in sua direzione, voltando il palmo verso l'alto:
<<Te lo chiederò un'ultima volta: fammi vedere quel ciondolo se vuoi davvero risposte, oppure esci da questa stanza e quella che non avrà ottenuto nulla sarai solo tu.>>
Non mi aspetto piena collaborazione, si vede lontano un miglio che la sua testa chiusa non collabora con la razionalità: poco male, ho già visto abbastanza, se crede che mi metterò a sprecare giochetti mentali con lei, non ha capito con chi ha a che fare.
Nb: gesti e battute di Ananya concordate con Akuiyumi, così come quello che Deirdre vede nel suo ciondolo.