Fiuiiiiiiiiiiiiiiiiittttttttttttttttttttt
Fiuiiiiiiiiiiiiiiiiittttttttttttttttttttt
Ho risolto i problemi del gioco,altro che packages,era la cartella root che non veniva più riconosciuta! Oggi faccio le foto e poi posto
Bello il prologo Mary, fa pensare a una favola moderna
Grazie...i capitoli 1 e 2 sono già* pronti ma devo fare le foto.Per quello eprò mi occorre almeno una settimana perchè sto mettendo a nuovo il pc
nuuu pensavo avessi aggiornato avevo gli occhi cosiii
Eh anche io quando ho visto il topic rosso credevo lo avesse aggiornato ed ero così
CAPITOLO I [center:18vbunc2]DUE OCCHI TRISTI[/center:18vbunc2]
Il taxi aveva appena lasciato la casa e le ragazze,impazienti nel vedere la loro nuova casa all"™interno,si erano precipitate ad esplorare ogni più piccolo angolo della loro nuova dimora,lasciando un enorme cumulo di valigie sul ciglio della strada. Anche Helen aveva dimenticato le valigie e s"™era persa nei suoi pensieri ma all"™improvviso una voce forte,decisa e con tono allegro la riportò al presente,strappandola a quel mondo di sogni. "Buongiorno fanciulle e benvenute a Sunset Valley!",disse Brad,apparso alle spalle di Helen con il sorriso più luminoso che si potesse immaginare.
"Oh Brad!", esclamò Helen, che corse ad abbracciare e baciare il suo fidanzato. "Dylan,ci sei anche tu,son contenta che"¦",ma la frase morì sulle labbra di Helen, perché il ragazzo le volse le spalle dirigendosi al cumulo dei bagagli fuori la casa.
Dylan era il figlio maggiore di Brad e aveva diciassette anni; era alto e moro, con gli occhi di suo padre e uno sguardo sempre cupo e indifferente. Era un gran bel ragazzo, ma il suo carattere non si poteva certo definirlo amichevole. Un tipo solitario, sempre serio e pensieroso. Helen non ricordava di averlo visto sorridere neanche una volta. Lo seguì con gli occhi dirigersi verso il cumulo dei bagagli e raccogliere con apparente facilità la valigia più voluminosa. Dylan trasportò il carico piuttosto celermente con una mano, mentre con l"™altra si accinse ad aprire la porta dell"™ingresso della casa. Proprio in quell"™istante però, la porta si schiuse, mostrando agli occhi verde mare di Dylan altri occhi, grandi e color ametista, incorniciati da una cascata di capelli lunghi e neri come la notte più oscura.
Sophie guardò il ragazzo che aveva lì di fronte con un po"™ di imbarazzo e sorpresa, ma poi, accoratsi del peso che portava alla mano si propose con un dolce sorriso di aiutarlo.
"Oh scusami, ti aiuto, quella è parecchio pesante", disse Sophie con la sua bella voce. Un immenso iceberg avrebbe avuto una reazione forse più educata e calorosa rispetto a quella che ebbe Dylan una volta entrati in casa.
"Se invece ti sposti, posso finalmente portarla in camera", sentenziò il ragazzo con voce severa e seccata.
Sophie sentì tutto il peso di quella freddezza. Era una ragazza sensibile e dolce, nessuno era mai stato sgarbato con lei. Lo seguì fin dentro la cucina, dove lui aveva lasciato la valigia.
"Ciao io sono Sophie", sorrise, sforzandosi di non mostrare il suo dispiacere per la brutta risposta.
Senza neanche guardarla, atteggiando il viso con una smorfia di noia e ostilità e dirigendosi verso la porta, lui pronunciò il suo nome. Quel "Dylan", detto in modo così meccanico e inanimato, fece spegnere il dolce sorriso sul bel viso di lei.
Finito di sistemare le valige all"™interno della casa, le due famiglie uscirono in giardino per i saluti. "I ragazzi devono andare a vedere una partita allo stadio Helen, quindi ci vediamo stasera e magari ceniamo tutti insieme!", propose Brad con entusiasmo. I pensieri di Sophie erano invece lontani e si soffermarono su Dylan, di cui non si fece certo una bella opinione. Pensò che non aveva mai incontrato un ragazzo così maleducato in tutta la sua vita. Eppure, c"™era qualcosa di lui che l"™aveva lasciata pensierosa: i suoi occhi erano di una tristezza infinita.
"Hai visto Sophie quant"™è carino!!!", sussurrò Amy all"™orecchio della sorella.
Amy era una ragazza piuttosto robusta e aveva quindici anni, quindi un anno meno della sorella; era comunque graziosetta, nonostante i lineamenti del viso un po"™ squadrati ereditati dal padre.
"Sarà anche carino,ma ha davvero un brutto caratteraccio!" replicò Sophie perentoria con l"™ostilità negli occhi.
Amy la guardò perplessa e d"™un tratto sul suo viso si aprì un enorme sorriso divertito: "E tu pensi al carattere! Ma hai visto che spalle?! Davanti a spalle così chi se ne frega se ha un brutto carattere!!!" si impose bonariamente Amy.Allora Sophie alzò gli occhi al cielo e rise dentro di sé. Già , sua sorella perdeva proprio ogni razionalità davanti a delle belle spalle maschili!
evvivvaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ora leggo ghgh
ho solo aperto il topic sperando di non trovare cose come "nn funziona ancora"
Mi rendo conto che i simmini non sono belli come invece i personaggi del racconto, ma vi assicuro che mi sono impegnata!!! Insomma Brad dovrebbe essere bellissimo,perchè la sua controfigura reale ( indovinate chi è! ) è considerato uno degli uomini più belli del pianeta!!! Invece...bhe,fate come me,usate la fantasia Spero che il capitolo vi piaccia,la storia non è ancora entrata nel vivo ma le critiche saranno bene accette
tanto era la voglia di aggiornare che mi son scoradata di fare le foto finali del capitolo