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  1. #31
    sim dio
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    Re: Il valore dei ricordi

    Citazione Originariamente Scritto da mary24781
    Lo so il seno della signora è un pò troppo squadrato ma volevo dare l'impressione del seno rifatto Il prossimo capitolo sarà* un pò più movimentato


    ehehehhehe dovrebbero arrestare il chirurgo !!!

  2. #32
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    CAPITOLO III [center:1q2mzuf9]LA CENA[/center:1q2mzuf9]



    Era lì tutta contenta davanti alla porta d"™ingresso, pronta per suonare quando un pensiero le attraversò la mente. Forse non era il momento giusto per entrare a casa sua. Sapeva che aveva accompagnato i figli ad una partita di calcio e che a quell"™ora sarebbe stato in casa. E se non fosse così? E se ci fossero solo i suoi due figli? O peggio, se ci fosse solo Dylan? Quel ragazzo non aveva molta simpatia per lei. Per carità*, si consolava Helen, Dylan sembrava non mostrare simpatia per niente e nessuno. Ma il suo comportamento era fin troppo ostile anche per uno come lui. Lei aveva cercato un dialogo, un approccio amichevole, ma ne aveva ricevuto solo silenzi e musi duri. Si decise comunque a suonare, non poteva certo evitare Dylan a vita, lui era il figlio di Brad, prima o poi doveva affrontarlo (e cercare almeno di parlargli, magari anche litigare era preferibile ai silenzi del ragazzo).




    "Oh ciao Helen!Papà* mi ha detto che venite a cena stasera! Non vedo l"™ora di conoscere le tue figlie!". Il ragazzo alla porta era mingherlino e con gli occhiali, lo sguardo timido e impacciato con le guance sempre e perennemente infiammate dall"™imbarazzo. Brian era il figlio quindicenne di Brad ed era stato con lei, superata la timidezza iniziale, molto amichevole. "Sì Brian, anche loro non vedono l"™ora di fare amicizia con voi!", sorrise bonariamente Helen mentre poggiava le pesanti buste in cucina. "Ti aiuto Helen? Ho finito di studiare così ti posso dare una mano", si rivolse gentilmente il ragazzo. Helen aveva quella domanda che le torturava il cervello, avrebbe voluto chiedere a Brian se Dylan fosse in casa ma non ne trovava il coraggio. Avrebbe voluto parlare a Brian di suo fratello, del perché con lei era sempre così ostile, se lui gli avesse riferito qualcosa. Ma si ritrovò sul bancone da cucina a sminuzzare le verdure con alle spalle Brian intento a pelare le patate. Avrebbe voluto rompere il ghiaccio di quel silenzio, magari con una battutina spiritosa che aveva detto Amy, ma in quel momento non le venne in mente nulla. Fu qualcos"™altro a rompere quel silenzio. "Brian io esco, se papà* ti dice dove sono, digli che sono uscito e che tornerò in tempo per questa fot cena "¦ ah e non censurare la mia espressione "¦ ma che te lo dico a fare,tanto so già* che "¦." la voce di Dylan si bloccò all"™entrata in cucina. "Ciao Dylan, non sapevo fossi in casa o ti avrei chiamato per darci una mano" sorrise artificiosamente Helen, cercando di ignorare il modo in cui aveva definito la cena di quella sera. "Tsk", Dylan voltò le spalle a quel falso sorriso e si diresse alla porta,uscendo di casa. "Scusalo Helen, lui è un po"™ nervoso in questo periodo. Ma ti assicuro che non ce l"™ha con te" disse imbarazzato Brian. "Brian sei un caro ragazzo, ma sei più imbranato di me a mentire" replicò Helen con rassegnazione. Arrivò la sera e Helen, con l"™aiuto un po"™ maldestro di Brian, stava apparecchiando la tavola, in attesa che arrivassero le sue figlie e che Brad tornasse a casa. D"™un tratto sentì la porta sbattere e una voce, allegra e antisonante dichiarò il suo arrivo.




    "Helen! Ah eccoti, sono andato a casa tua a prendere Amy e Sophie, ora sono in salotto "¦ Brian perché non vai a fare loro compagnia?" propose Brad, che in realtà* non vedeva l"™ora di abbracciare e baciare la sua bella. "La cena è quasi pronta Brad, un quarto d"™ora e possiamo sederci a tavola "¦ solo che "¦" Helen non aveva il coraggio di dirgli di Dylan. "Eccomi a casa", proprio in quell"™istante la voce del figliol prodigo fece tirare a Helen un bel sospiro di sollievo. "Allora su ragazzi! Venite tutti in cucina! Ragazze avete già* conosciuto mio figlio Dylan stamattina, questo invece è Brian "¦ sai Amy, avete la stessa età*" espose con sicurezza Brad. Ma Amy non stava dando molta importanza alle parole dell"™uomo perché le sue attenzioni erano state già* tutte catturate dal bellissimo diciassettenne che oramai, le aveva fatto perdere la testa.




    "E"™ un piacere conoscerti Brian! Tuo padre ci ha molto parlato di voi e ci ha detto che sei un appassionato di scienze, è vero? Brad ci ha detto che hai un bellissimo telescopio e io non ho mai visto le stelle se non ad occhio nudo "¦ ti va di mostrarmelo più tardi?" Disse sorridendo dolcemente Sophie, cui Brian aveva fatto subito un"™ottima impressione. "S-s-sì c-c-certo" balbettò il timido scienziato, che non era certo restato indifferente alla cordialità* e bellezza di Sophie.




    Si misero a sedere con Brad ad un capo del tavolo ed Helen all"™altro, Sophie ed Amy a fianco con i fratelli Parker di fronte.




    Amy aveva un po"™ borbottato per il posto che le era spettato, perché di fronte a Dylan era capitata sua sorella e non lei, ma quando il tacchino fu servito tutte le polemiche furono accantonate. Durante il pasto si chiacchierò del più e del meno grazie allo spirito umoristico di Brad e a Helen, che era una brava conversatrice. Tutti cominciarono a rompere il ghiaccio, tutti ad eccezione di uno, che restava lì indifferente sulla sua sedia, alzando raramente gli occhi dal suo piatto.




    "Sono contento che questa sera siamo qui tutti riuniti alla stessa tavola, così possiamo farvi un annuncio "¦ entro la fine di quest"™anno ragazzi io ed Helen abbiamo deciso di sposarci!" annunciò Brad con entusiasmo. Un rumore di sedia interruppe quella gioia. Dylan aveva fatto scivolare all"™indietro la sua sedia con l"™intento di alzarsi, aveva preso in mano il suo piatto mezzo pieno e s"™era diretto al lavandino. "Congratulazioni" disse "non scomodarti a dirmi che giorno sarà*, perché per quel giorno avrò senz"™altro un impegno".




    Detto questo, Dylan, con la calma più irritante del mondo, svuotò il suo piatto, lo depositò nel lavandino e si diresse alla porta sfilando davanti a suo padre, che era rimasto ancora con il bicchiere alzato del brindisi.




    "Dylan! Vieni immediatamente qui! Avevamo detto che questa storia ti andava bene! Ca vieni qui a parlare invece di fare l"™orso! Gli uomini parlano, non scappano!" urlò Brad tra l"™imbarazzo e l"™ira. Raggiunse il ragazzo alla porta, dato che come replica a quella provocazione aveva ricevuto solo un freddo e semplice "ciao".




    Brad tentò di acciuffarlo e di impedirgli di uscire ma si sentì dalla cucina la voce di Dylan gridare "Resta in casa con quelle lì, io non c"™entro più niente nella tua vita!" e poi il rombo di una macchina, coperto parzialmente dalle urla disperate di Brad.

  3. #33
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    Sto cercando di diminuire il numero delle foto, quindi ho dovuto eliminare tutte le foto sulla conversazione tra Helen e Brian in cucina. Inoltre ho censurato le uniche due parolacce presenti Se ci fosse la funzione spoiler le metterei così, ma credo che si intuiscano lo stesso Se mi indovinate a chi somiglia Brad vincete la mucca carolina

  4. #34
    sim dio
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    Re: Il valore dei ricordi

    Bellissimo sono appena arrivato e vedo che hai già* sfornato un nuovo capitolo! L'ho già* letto tutto, tra un compito e l'altro (non ti offendere... ma non ho strabordato coi tempi oggi), e devo dire che mi appassiona sempre di più! Certo, un diciassettenne che si fa questo genere di complessi non è proprio maturissimo (vabbè aspettiamo di vedere come va avanti), la figura del fratello un po' imbranato è ben riuscita. Insomma sono curioso di scoprire le cause di questi comportamenti!
    Adesso guardo se mi hai scritto il mito perché vorrei proprio vedere quale altra scoperta farò attraverso questi magnifici miti classici.
    Ciao e grazie!

  5. #35
    BANNATO!
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    Re: Il valore dei ricordi

    Complimenti Mary,è da due giorni che non entro nel forum per impegni, scuola, studiare, ah, oggi sono anche andata a fare la radiografia.

    Attendo con ansia il capitolo quattro, davvero interessanti. Sai qual è il personaggio che mi ricorda quella signora trippona? Stefany, di beatuful. Il padre con gli occhi azzurri mi sembra Ridge e quella con i capelli neri Taylor. Le due sorelle sono le loro figlie. Almeno penso...

  6. #36
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    No, non ho preso spunto da Beautiful ma lo considero un complimento, vuol dire che i personaggi sono ben caratterizzati Sono contenta che la storia ti stia piacendo Elisa, ma per una romanticona come te ti assicuro che non mancheranno le scene d'amore
    Aleit ho scritto adesso il mito, spero di aver fatto la scelta giusta e di non aver distrutto un mito (impossibile poi da distruggere, con Hamlet il MIO William non si tocca )

  7. #37
    BANNATO!
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    Re: Il valore dei ricordi

    Davvero??
    Be', se non sono i personaggi di BEAUTIFUL non so che dire.. mi arrendo..

    Complimenti comunque,ancora!!
    Piccolo OT:
    Sapevi che Vitto si è confessato?? Ha detto che ama me e che vuole essere il mio ragazzo! Evvai!!

  8. #38
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    Quando ho letto che si è confesssato ho pensato al prete Poi ho continuato a leggere...bhe sono contenta per te, hai visto,se un ragazzo ti vuole non devi fare chissà* quale piano,semplicemente se gli fai velatamente intendere che ti piace allora si fa avanti da solo (immagino come rosica quell'altra ragazzina )...Cmq per il diario stanno per arrivare pagine strappalacrime

  9. #39
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    CAPITOLO IV[center:1bc2ql15]IL PIANO DI SOPHIE[/center:1bc2ql15]



    La mattina a casa Stenford, le ragazze si riunirono per la colazione ma erano insolitamente silenziose. Helen sapeva perfettamente a cosa le sue figlie stessero pensando, così volle annientare quell"™aria tediosa. "Ragazze so che siete turbate per quello che è successo ieri, ma vi assicuro che Brad aveva già* parlato con i suoi figli e tutto sembrava a posto. Dylan è un ragazzo un po"™ "¦ come dire "¦ ribelle, così ieri ha fatto quello che ha fatto. Il suo astio comunque è nei miei confronti, quindi voi non dovete sentirvi coinvolte! Ora vado a lavoro, ma se volete ne riparliamo nel pomeriggio" espose con calma e dolcezza la donna. "Non ti preoccupare mamma, queste cose le sappiamo già*, quindi va a lavoro serena, noi stiamo bene" disse con seraficità* Sophie.




    Appena però Helen fu uscita, Sophie si rivolse alla sorella con estrema serietà*: "Amy a te che Brad e la mamma si sposino subito ti va bene?". Amy non si aspettava affatto una domanda simile da Sophie, ma intuì dal modo in cui il suo sguardo la esaminava, che la brunetta non stesse scherzando affatto. "Bhe Sophy, a me Brad piace e sono contenta di vedere felice la mamma "¦ certo, magari è un po"™ presto per sentire profumo di fiori d"™arancio "¦ non tanto per lui, ma per tutta la situazione intorno" rispose imbarazzata Amy. "Appunto, è quello che voglio dire, è troppo presto. Anch"™io adoro Brad e vorrei che si sposassero ma non adesso. Veniamo da un trasloco, abbiamo lasciato alle spalle la nostra famiglia, la scuola gli amici "¦ stiamo ancora affrontando questo cambiamento e la mamma non può imporcene un altro subito. Insomma "¦ non pensare che io sia troppo dura, penso solo che adesso tutto quello che stiamo facendo è transitorio, mentre io volevo qualcosa di stabile "¦ vorrei solo sapere che domani vivrò nella stessa casa di oggi, non so se mi son spiegata bene" rispose la maggiore. Indubbiamente, pensò Amy, Sophie aveva ragione. Il trasferimento era stato faticoso e doloroso per certi versi, era stato per loro difficile ritrovare la serenità* dopo l"™abbandono del padre e questa storia del matrimonio e quindi di una futura convivenza la metteva a disagio. Ma come poterlo dire ai diretti interessati? Brad era un uomo di azione, simpatico, allegro ma non era molto bravo ad ascoltare. Sua madre poi era suscettibile sull"™argomento, di solito era un"™ottima consigliera e ascoltatrice ma su questa cosa sarebbe stata irrazionale. Mentre Amy pensava a tutte queste cose Sophie ruppe il silenzio: "La verità* è che non abbiamo il coraggio di dire quello che pensiamo. L"™unico che ha avuto il fegato di esprimere i suoi sentimenti è stato Dylan. Detesto ammetterlo ma "¦ eh dai Amy! Cerca di stare attenta! Quando ti si nomina Dylan fai come Homer Simpson con le ciambelle!".




    Le ragazze scoppiarono in un risolino liberatorio e una volta ricomposte Sophie dichiarò di avere un piano: "Andrò questo pomeriggio a casa Parker, so che Brad sarà* al lavoro. Con un po"™ di fortuna dovrei beccare i due fratelli "¦ in fondo questa situazione riguarda anche loro "¦ lì parlerò del piano che ho in mente". Amy annuì non molto convinta, non tanto per il brutto caratteraccio di Dylan o per la timidezza di "Scheletrino" (Amy aveva dato questo soprannome scherzoso a Brian, Sophie l"™aveva rimproverata di essere cattiva ma aveva riso ugualmente), ma per il fatto che Sophie era buona come il pane e il machiavellismo non era proprio il suo forte. Tornate da scuola e terminati i compiti, Sophie uscì di casa, pronta per iniziare la sua missione. Nella mente ripeteva le parole che avrebbe detto, ricomponendole in mille modi diversi, così da essere il più efficace e sintetica possibile. Era molto nervosa perché non sapeva che reazione aspettarsi. Non si rese neanche conto, immersa com"™era nei suoi pensieri, di essere già* davanti alla porta di casa Parker pronta a suonare il loro campanello. "Arrivo "¦ oh ciao Sophie, sto andando a lavoro, se volevi me" "No Brad, cercavo Brian, mi ha promesso che mi avrebbe mostrato il suo telescopio" disse sorridendo nervosamente al suo interlocutore. "Brian e Dylan sono di sopra "¦ bhe io devo proprio scappare ma sono contento di vedere che state facendo amicizia" disse soddisfatto Brad. Così Sophie salì quelle scale con tutto il peso e l"™agitazione di quelle parole che le ronzavano in testa. Più che altro, sapeva che davanti a Dylan tutte quelle parole sarebbero fuggite "¦ ma no, si ripeteva con forza che non sarebbe dovuto succedere.




    "Ciao Sophie! Che bello che sei qui, ho sentito la tua voce e stavo per scendere" disse Brian in preda all"™imbarazzo e alla felicità* più assoluta.




    "Ciao "¦ veramente io volevo parlarvi "¦ ecco io " Sophie aveva appena preso coraggio di esporre il suo piano quando Dylan uscì dal bagno che dava nella camera dei ragazzi. "Tu che ci fai qui?" Si rivolse Dylan con tono severo. "Dai Dy lasciala parlare "¦ stai sempre lì ad abbaiare come un cane feroce" disse Brian, sorprendendo Sophie per il tono autoritario. Dylan alzò gli occhi al soffitto e sbuffò, ma cominciò ad ascoltare.




    "Allora ragazzi, la mamma e vostro padre hanno deciso di sposarsi entro la fine dell"™anno, quindi tra un tre mesi circa. A nostro avviso, mio e di mia sorella per inteso, è troppo presto. Noi adoriamo Brad, ci piace vedere la mamma contenta, ma per i cambiamenti credo che dovremmo aspettare di più. Siamo appena arrivate in una nuova città*, abbiamo cambiato casa, scuola, amici e ora si prospetta un nuovo trasloco e una convivenza che si preannuncia difficile" dicendo questo, la ragazza rivolse lo sguardo su Dylan. Il brunetto si sentì preso in causa e replicò con aria annoiata a spavalda: "Quindi cosa proponi di fare? Io il mio piano ce l"™ho: crescere il prima possibile, andare al College e poi andare a vivere da solo. Questa cosiddetta famiglia non mi riguarda". Brian allora infuocò le guance e balbettando in modo piuttosto nervoso rispose al fratello: "Quindi taglieresti i ponti con papà* e con me. Ti stai comportando come un bambino, inoltre hai solo diciassette anni e te ne mancano due per il College. Che ti piaccia o pure no, dovrai convivere con questa famiglia per ben due anni!". Sophie annuì e disse al "signor so tutto io" che Brian aveva perfettamente ragione e che gli conveniva collaborare:" Per il momento i nostri intenti sono simili, tu non vuoi che tuo padre sposi mia madre e noi non vogliamo che lo faccia adesso. Dobbiamo parlare con loro, questa ormai è diventata una necessità*. Solo che vostro padre Brad "¦ " Bloccandosi non trovò le parole più educate per rendere l"™idea dell"™incomunicabilità* di questa esigenza ai due attori protagonisti. "Papà* è un tipo di chiacchiere solo per scherzare, non è bravo a sentire i discorsi che la gente gli fa, anche se son fatti dai suoi figli" dichiarò Dylan. "Per questo ho pensato a mia sorella Amy, lei parlerà* con Brad. Sono sicura che l"™ascolterà*: Amy è sempre allegra e pronta allo scherzo e quando Brad la vedrà* seria le darà* ascolto. Per quanto riguarda mia madre, sarai tu Brian a parlarle. A me non darebbe ascolto e Dylan "¦ bhe a te spetterà* parlare con tuo padre dopo che avrà* parlato con Amy. Io dal mio canto parlerò con mia madre dopo Brian. Così i nostri genitori sapranno che siamo tutti e quattro dello stesso avviso".




    "Mpf, fate come vi pare, io quello che avevo da dire a papà* l"™ho detto" disse Dylan uscendo dalla stanza. "Perdonalo Sophie "¦ Dylan può sembrarti senza cuore ma "¦ in realtà* si comporta così perché ne ha troppo "¦ cmq non ti preoccupare, seguiremo la tua idea". Il piano era dunque fatto, restava solo metterlo in pratica. Per Brian questo non sarebbe stato un problema da poco. Sophie tornando a casa non riusciva a smettere di pensare a quello che le aveva detto Brian su suo fratello. Le sembrava che il ragazzo avesse voluto darle degli indizi, dei suggerimenti che lei proprio non riusciva a capire. Pensava all"™ostilità* di Dylan, ma allo stesso tempo le venivano in mente i suoi occhi tristi e queste immagini avevano come sfondo la frase di Brian "non è senza cuore "¦ ne ha fin troppo".

  10. #40
    L'avatar di mary24781
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    Re: Il valore dei ricordi

    Il prossimo capitolo sarà* per me un pò complicato da trasporre nel gioco,quindi vedrò di smanettare con quel coso che si chiama Gimp Avrò sicuramente commesso qualche errore di ripetizione, quando avrò la mente più sgombra penserò a rimediare...questo è un capitolo di passaggio i prossimi due saranno più decisivi.

 

 
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