Bhe TS2 è senz'altro più ricco di vestiti di default, ma anche quelli non erano granchè. I vestiti che lì uso sempre sono infatti tutti scaricati
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CAPITOLO XVIII [center:aze4dbi9]SECONDA PARTE[/center:aze4dbi9]
[center:aze4dbi9]L'OLIMPO[/center:aze4dbi9]
Giunse a casa di Becky in un lampo. Era piuttosto lontana, ma lei aveva pedalato sodo. Suonò la porta con timore"¦ timore che sua sorella non fosse lì e che Amanda avesse detto la verità*. Le morì un sorriso quando vide che ad aprire la porta era stata proprio Becky.
"Ciao Becky"¦ ho bisogno di parlare con Sophie, me la chiami?" disse sforzandosi di sorridere. "Ehm, Sophie è appena andata via, mi spiace Amy. Mi ha detto che tornava a casa" rispose la padrona di casa. Mentiva. Era evidente che Becky stava mentendo.
Amy la guardò un po"™ di sbieco, sbuffò e con tono serio, un tono che un po"™ spaventò Becky, disse: "Sunset Valley non è una città* enorme e c"™è solo una strada che si può percorrere tra casa mia e tua. IO vengo da casa e avrei di certo incontrato Sophie nel venire qui. Amanda"¦ Amanda mi ha detto tutto"¦ ha visto Sophie con Dylan alla piscina della scuola"¦ sono qui solo per vedere se aveva detto la verità*. A quanto pare, non è così fuori di testa come pensavo". "Oh Amy tua sorella si sente così in colpa"¦" ma La frase di Becky fu interrotta. Amy non sopportava la paranoia della sorella e poi, non era per quello che lei sentiva quella cocente delusione che le stringeva lo stomaco. Non era adirata o irritata. Era solo enormemente delusa.
"Zitta, zitta Becky. So dove si possono spingere i sensi di colpa di Sophie. Eravamo bambine quando una volta schiacciò una coccinella per goffaggine. Stette una settimana a farmi una testa così per aver ucciso una creatura di Dio. Io non l"™ho con te, sei sua amica, lei ti ha chiesto di reggerle il moccolo e tu l"™hai fatto, mi sembra logico e giusto. Discuterò con lei di questa storia, ma ora dimmi dov"™è" disse Amy tutto d"™un fiato.
"Dopo una mezz"™ora in piscina, vanno da qualche parte per"¦ bhe stare un po"™ insieme"¦ ma a quest"™ora dovrebbero essere tornati a casa"¦ Amy davvero, Sophie non lo ha fatto con cattiveria" disse sommessamente Becky. "E"™ tardi ormai, devo tornare a casa, ciao Becky" l"™aveva salutata Amy.
Infatti, si stava facendo tardi, anche l"™orologio di Sophie segnava l"™ora di tornare a casa. Lei e Dylan dopo la piscina andavano sempre alla "scogliera", un piccolo parco situato proprio sulla cima della grande scogliera della città*. Era un bel posto e a quell"™ora, era sempre deserto.
C"™era poi un bel gazebo e Dylan ci adagiava sotto una soffice coperta bianca, così che potevano sdraiarsi sull"™erba l"™uno accanto all"™altra. A Sophie piaceva da matti. Si sentiva il suono delle onde che si infrangevano giù alla spiaggia e sognava di trovarsi sull"™altura di un monte sacro, nella pace e nella tranquillità* pastorale di quel bel giardino mentre di sotto v"™erano guerre e battaglie. Era divino stare lì con Dylan, sentire le sue mani scorrere dolcemente sul vestito e osare insinuarsi sotto la camicetta; sentire il suo profumo inebriare l"™aria; i suoi baci avidi torturarle dolcemente il collo e l"™orecchio, provocando in lei quell"™estasi di passione e di desiderio che le bruciava i sensi. Ad un certo punto, lui la guardava negli occhi e le accarezzava i capelli sussurrandole tutta la sua voglia di fare l"™amore, di fondersi con lei e raggiungere insieme l"™apice della felicità*. Lei lo desiderava con tutta se stessa, riusciva a stento a controllare il suo corpo per tentare di respingerlo delicatamente, ma diventava ogni volta più difficile. I brividi lussuriosi che scorrevano sotto la pelle al sol contatto delle mani di lui, delle sue audaci carezze, diventavano sempre più prepotenti, sempre più indomabili, sempre più sensuali. La ragione si offuscava come con il miglior nettare e lei sapeva in fondo al suo cuore che un giorno avrebbe ceduto il passo a quel dolce dolore. Doveva poi capitolare quando lui, tra un bacio e una carezza, cominciava a giocherellare con la cerniera della gonna, per poi, magistralmente, riuscire a sollevarla e raggiungere la meta più ambita. La dolcezza si univa all"™istinto primordiale, al bisogno fisico dell"™unione delle membra, a quella carnalità* animale che dà* sfogo all"™eccitazione. Lui, allora, si adagiava sopra di lei, premendo ancor di più le sue labbra, che erano fuoco intenso, sulle labbra di lei. Sophie sentiva il desiderio di lui accrescere e nella sua mente avrebbe voluto ribaltare la situazione, sfogare quel senso di frustrazione e tensione, al di là* di ogni moralismo, di ogni freno inibitorio e di ogni timidezza. "Dy, forse dovremmo tornare a casa, sarà* tardi ormai" lo interrompeva lei. Il lungo tacito dialogo tra i loro corpi veniva così fermato. Lui, diligentemente, si alzava in piedi e porgeva la mano per aiutare lei.
"Sophie non per essere assillante ma"¦ quando lo faremo? Sono quasi tre mesi che stiamo assieme"¦" le domandò timidamente il ragazzo. "Non l"™abbiamo neanche detto a mia madre"¦ io voglio che sia tutto alla luce del sole prima"rispose decisamente lei. "Ok ok non t"™arrabbiare ma"¦ a me sa tanto di scusa. Dillo che non lo vuoi fare perché non ti fidi ancora di me"¦ inoltre, ti ho già* detto come stanno le cose: è meglio aspettare a dirlo a tua madre, almeno fammi trovare la forza di dirlo prima a mio padre, così se Helen mi vorrà* cacciare a calci in c da casa, saprò di non avere l"™odio e la delusione del mio vecchio" aveva sentenziato lui.
"Io mi fido di te Dy" lo accarezzò Sophie, "solo che ho bisogno di tempo"¦ io"¦ lo faremo tra poco te lo prometto". "No, tu non devi farlo solo perché io faccio i capricci, io voglio che tu sia sicura, aspetterò davvero, sono assillante perché al momento c"™è poco sangue che affluisce al cervello" rise lui. "Ho notato monello" rispose lei baciandolo. In fondo, gli ormoni stavano ancora facendo il loro lavoro anche in Sophie. "Piccola entra in macchina, io nel frattempo levo la coperta" ordinò scherzosamente lui. "Piccola". All"™inizio le aveva dato fastidio ma poi le aveva fatto piacere quel nomignolo. "Agli ordini capitano!" sorrise lei facendo il saluto militare. Salita in macchina notò che il tramonto ormai già* colorava di arancione l"™orizzonte e che presto sarebbe scesa la sera. Anche il sentiero che conduceva a casa si era ormai acceso dei colori che preannunciavano il crepuscolo e scintillavano i riflessi sulla bici di Amy. Aveva il fiatone, non era abituata a pedalare così tanto.
"Sono a casa! Mamma"¦" esclamò Amy una volta entrata in casa. "Oh tesoro sei a casa"¦ ascolta"¦ ho appena ricevuto una telefonata da parte di Brad, mi ha chiesto di raggiungerlo in ospedale"¦" disse ansiosamente la donna, in evidente stato di agitazione.
"Sophie ha avuto un incidente e ora è lì "¦ sta bene, mi ha detto che si é solo spaventata, non è stato niente di grave"¦ tesoro vieni con me?" aggiunse la donna. "Certo mamma, ovvio che vengo" fu la risposta della ragazza. Tutte le parole che si era studiata lungo il tragitto, tutto il rancore e la delusione erano impalliditi davanti a quella notizia. Ora le interessava solo riabbracciare sua sorella, il resto non contava.
Il parco l'ho fatto in fretta e furia quindi ha proprio l'essenziale (ovvero ha tutto roscia) si chiama la scogliera dei baci e non ci crederete ma i miei simmi l'hanno presa in parola,tutti quelli che lo visitano vanno per baciarsi Ho controllato la parte "discutibile" molte volte e non ci ho trovato nulla di troppo audace, anche perchè mi sono trattenuta moltissimo. Inoltre a livello grafico non si vede nulla quindi ho la coscienza pulita
bello sto capitolo !!!! hot hot... eh eh... !!! brava mary....!!!! e poi il cuore sul prato... che dolci...
Ho l'anima romantica Il prossimo però come si intuisce dal finale non sarà* molto romantico Me ha in mente una foto diabolica (nel senso che ci vorrà* l'abilità* di un demone per farla decente)
beh dai mi sembra che con il fotoritocco vai benissimo!!!
Tu dici? sto imparando adesso e ci sono tante cose da tenere in considerazione...mi impegnerò a fare sempre meglio
Bel capitolo mary! Certo mi aspettavo di peggio da come ce la raccontavi!! Sei bravissima ad esprimere le situazioni, magari scrivessi io come scrivi te!!!
Macchè,nei dialoghi diretti mi impappino e mi ripeto sempre Grazie Ale,son contenta che ti sia piaciuto Quando torni ti faccio trovare un altro capito te lo prometto (forse anche due,c'ho l'ispirazione in questo periodo e poi ho capito che ocn quel programma tutto è possibile! )