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  1. #1
    sim §§ L'avatar di lalla4321
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    [LoD] - I resti di Euni -

    Ciao a tuttiii!
    Questa è la mia prima LoD (Legacy on Demand), in questo tipo di legacy sarete VOI a decidere come andrà avanti la storia, attraverso le scelte che vi proporrò. La storia è, e sarà, in continua evoluzione, quindi mi raccomando con la scelta!
    Le varie votazioni dureranno una settimana o poco piu' al termine continuerò con la storia seguendo, appunto, l'esito dei vostri voti.
    Per avere una situazione il piu' semplice possibile ho deciso che per ogni scelta ci saranno solo due opzioni (non vorrei incasinare troppo con la fantasia ). Per cui...vi lascio all'introduzione e sarei contentissima se faceste parte di questa storia anche voi!
    P.s. Sono ben accetti consigli, idee, suggerimenti e critiche (quelle costruttive) per realizzare un'ambientazione il piu' realistico possibile.
    Grazie!





    Anticipazione:

    Vi era un castello una volta, circondato dalle colline in fiore, il suo aspetto ora è logoro e ridotto a ruderi di pietra, la gente dall'autostrada ci sfreccia accanto ogni giorno ignorando le pietre accatastate l'una sull'altra.
    Sebbene famoso come "I resti di Euni" per via di un'antica incisione, nessuno in città conosceva la sua storia.
    Una storia che ruota attorno ad una donna, ad un sovrano tiranno e corrotto, al suo manipolo di cavalieri altrettanto avidi, alle loro storie, alle loro leggende e ai racconti che nel tempo via via andarono perduti.


    Miniatura:


    Indice:

    Prima generazione:
    Capitolo I: Cambio di rotta
    Capitolo II: L'amore ci farà a pezzi
    Capitolo III: Il tempo non aspetta
    Capitolo IV: Tutto può amore

    Seconda generazione:
    Capitolo I: Il suo nome era...


    Ultima modifica di lalla4321; 24th February 2014 alle 18:20

  2. #2
    sim §§ L'avatar di lalla4321
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Era da poco giorno, dagli squarci delle nubi parevano fievoli i raggi del sole che cominciavano a ricoprire di luce le morbide colline in fiore. Sulla testa di una delle colline, al limitar del bosco, sorgeva un castello. Le sue mura erano alte e circondate da un profondo fossato, gli stendardi sfoggiavano uno sfondo rosso con particolari ricamati d'oro e il portone di ingresso seguiva un cancello di ferro scuro.



    Fuori dal castello vi era il paese, gli artigiani e i carri che portavano il pane ancora fresco in giro per le strade, il fabbro che cominciava a forgiare le armi battendo sull'incudine, il suono dei primi uccelli mattutini. I cani si rincorrevano emettendo guaiti e i bambini giocavano rumorosi senza addosso altro che una misera pezza di stoffa che copriva a malapena le parti intime ma nessuno pareva farci caso. Il traffico rigurgitava nuovi odori e nuovi rumori ma addentrati nel cortile del castello, regnava il silenzio; da qui un viale portava all'entrata principale. Il soffito era alto e le finestre piuttosto piccole, ci si poteva a malapena sporgere. I muri di pietra presentavano qua e la degli arazzi e dei miseri candelabri di ferro battuto regalavano all'ingresso un po' di luce.
    Dalla parte opposta stava, proprio sopra un piccolo rialzamento, una massiccia sedia di legno, imbottita di una stoffa rossa. Sovra di essa sedeva un sovrano arguto e corrotto la cui gloria viene ricondotta ad atti di saccheggio e violenza.



    Rakard era il suo nome, cavaliere e signore del castello, un uomo sulla trentina dai tratti scuri, i suoi ordini erano impartiti ad una decina di cavalieri tra questi: Sir Alexandros, Leor, Bewir, Adain, Athelstan e Richard; loro erano parte integrante delle scorribande e della corruzione del paese, ovviamente non avevano scelta.
    Tra tutti i rumori che il paese conosceva, per il re, il piu' sublime era quello del passo veloce dei cavalli sulla strada d'ingresso, lo confortava sapere che dopo le scorrerie nelle terre vicine i suoi cavalieri facevano ritorno. Spronando i cavalli, gli uomini del re solcavano quei cancelli di ferro lasciandosi alle spalle un mondo ogni volta sempre piu' povero.



    Nonostante il crescente malcontento della gente il sovrano continuava la sua politica.
    Non vi era morale nè sentimento in ciò che faceva, era il re, incoronato dal sacerdote e quindi scelto da Dio, questo bastava a circondare di sacro la sua figura e piu' la gente si lamentava, piu' il re caricava la sua immagine di simboli sacri. La gente sopportava con fatica, piu' ci si allontanava dal castello piu' il degrado aumentava.
    Uomini? No, non vi erano parole per descrive tali mostri, saccheggiavano, stupravano e uccidevano chi si opponeva, si parlava di predoni, di assassini, non di cavalieri.
    Passavano la maggior parte della giornata a bere nella taverna, gustandosi vino e belle donne. Il pupillo del re era Sir Adain, un uomo giovane, non aveva piu' di 25 anni, dai capelli biondi e dai grandi ed espressivi occhi verdi. Generalmente silenzioso, soprattutto in taverna dove se ne stava sempre in disparte come non curante di tutto quel divertimento, al contrario Alexandros e Leor si divertivano intonando canzoni e sorseggiando vino mentre il Re incitava una delle fanciulle a danzare per lui.



    Sbronzi e stanchi pian piano si accingevano a tornare nelle proprie stanze, brancolando nei bui corridoi del castello; si appisolavano poi sui propri letti, i piu' fortunati al fianco di una donna.
    Non vi erano altri castelli in zona; vi erano paesi, monasteri, vecchi casolari, non vi erano principesse da sposare o sovrani da combattere.Sempre le solite persone e sempre i soliti giorni, tutti diversi, tutti ugualmente noiosi.
    Il regno aveva bisogno di un successore, il Re non avrebbe mai permesso che finisse nelle mani di qualche saccente Re dalle oneste abitudini.
    "Il mio castello non avrà altro sovrano che un mio discendente ed io solo saprò quando è il momento..." diceva spesso, la frase però terminava ogni volta nello stesso modo : "... ora mi aspetta la locandiera! "
    Si limitava a prenderle con forza il braccio e portarsela a letto dove avrebbe potuto dar sfogo alla sua sete di lussuria.



    "Dite ad Adain di prepararsi, presto usciremo per la caccia" Era appena mattina ma il valletto dovette comunque abbandonare le sue faccende per riferire il messaggio. Entrò notando i vestiti sparsi sul pavimento, Adain stava steso sul letto vuoto, non vi era una donna al suo fianco, forse non vi era mai stata. Alle parole dell'uomo Adain si alzò strofinandosi i capelli, prese la sua cotta di pelle e si vestì.
    Il sentiero di caccia non era poi tanto lontano, i cavalli procedevano al trotto su per la collina, la brezza mattutina era leggermente pungente e la luna stava lentamente cedendo il posto al sole.
    "Avete sentito di Alexandros? Pare si sia portato a letto due donne l'altra sera" Ridacchiò il re frenando il cavallo per farlo rallentare.
    "Alexandros dovrebbe essere dedito al dovere tanto quanto lo è con le donne"
    Una grossa risata del Re spezzò il silenzio circostante
    "Voi non siete abbastanza simile a lui per poterlo giudicare!"
    Adain rimase in silenzio, avrebbe preferito troncare la conversazione ma il Re non lo permise.
    "Non vi ispira la domestica?...Mmmh la folta chioma bionda, il seno lussurioso e quelle cosce dove potrei affogare ogni giorno ..."
    "Le donne portano guai" Fu la risposta secca di Adain. Era rinomato per il suo carattere poco socievole, non vi era romanticismo in lui, solo doveri.
    "Dovete portarvele nel letto, non sposarle!"
    Adain annuì spronando il cavallo.
    Arrivarono al limitare del bosco ma Adain tirò con fermezza le redini.
    "Cosa vi succede?" Il Re sembrava allarmato.
    Adain richiamò l'attenzione del Re indicandogli una sagoma a cavallo. All'avvicinarsi di questa entrambi si fecero muti.



    Era una fanciulla, indossava una tunica verdastra, i lunghi capelli rossi le cadevano lungo il petto coprendone le forme; il volto pareva di un angelo, la pelle d'alabastro punteggiata da qualche lentiggine, gli occhi cerulei e grandi. La sua figura esile stava perfettamente composta sulla cavalcatura con le gambe entrambe da un lato.
    Il Re fermò con fermezza il cavallo.
    "Chi va la? " Gridò il Re.
    La fanciulla si avvicinò al passo..
    "Il vostro nome? " Chiese il Re, mentre Adain rimase del tutto in silenzio pronto a sguainare la spada
    "Eunice" rispose la ragazza timorosa.
    Il Re si girò verso Adain, gli sorrise, poi voltò lo sguardo verso la giovane donna.
    "Sono Rakard, il Re, sarei lieto di scortarvi al mio castello"
    Eunice alzò gli occhi verso Adain che con uno sguardo freddo la fece rabbrividire.



    "Veramente io sono solo di passaggio, non intendevo offendervi passando sulle vostre terre" disse la ragazza spaventata.
    "Nessuna offesa" rispose prontamente il re
    "Siamo felici di avere una dama a farci compagnia" disse guardando Adain
    La ragazza ingenuamente accettò l'invito e prese parte al ritorno verso il castello, per il re la caccia era stata piu' che fruttuosa.
    Adain fece strada passandole davanti mentre Rakard le rimase al fianco per tutto il viaggio, parlando ed elogiando le proprie virtù.
    Arrivarono al castello nel primo pomeriggio, nell'atrio di ingresso si precipitarono prontamente tutti i cavalieri per accogliere il re sperando in una proficua caccia, lo stupore maggiore però fu vedere una donna al posto di un ricco bottino.
    Si radunarono intorno alla dama quasi timorati dalla sua bellezza ma la giovane donna stupì ancora di piu' con la sua curiosità, tempestò tutti di domande, tutti tranne Adain che ovviamente aveva di meglio da fare; salì le scale e si mise a riposare nella propria stanza.
    Piu' tardi il re si mostrò generoso con Eunice, le fece fare un giro del castello e del paese circostante, parlarono per tutto il tempo ma la fanciulla non intravide ciò che voleva realmente il re.
    La accompagnò nelle sue stanze dove avrebbe potuto cambiarsi.
    "Bene, piu' tardi nel pomeriggio prenderete parte al nostro divertimento, vi scorterò io stesso"
    "Vi ringrazio... posso chiedervi perchè fate tutto questo per me sprecando del tempo a voi prezioso? Mi conoscete appena" Eunice cominciava a sospettare qualcosa nei modi gentili del re.
    Si sedette sul divanetto e si mise a guardarlo in attesa di una risposta.



    "Sprecherei piu' volentieri il tempo con voi che con qualunque altro divertimento" disse
    "Sire io.. mi dispiace ma non vi posso corrispondere, per favore, vorrei tornare al mio viaggio" La ragazza si sentì impotente e cominciò ad allarmarsi.
    Il re la guardò per un istante poi si voltò, e come se nulla fosse uscì dalla stanza.
    Eunice rimase immobile, non le piacevano le risposte del re, non le piaceva come la guardava nè come evitava le sue domande. Avrebbe aspettato quella sera e poi avrebbe ripreso il suo cammino indisturbata.
    Le domestiche le prepararono un abito pulito da indossare, le fecero il bagno, le spazzolarono e le raccolsero i lunghi capelli, la ragazza si aprì e raccontò loro della giornata, le donne non osarono sminuire il sovrano ma mosse dal desiderio di aiutarla la esortarono a proseguire il suo viaggio. Eunice si rese conto del timore che incuteva il re sul suo popolo e seppur ingenuamente non provò a fuggire. Poco piu' tardi il Rakard bussò alla sua porta.
    "Siete presentabile?"
    Eunice non rispose e aprì direttamente la porta, il re rimase estasiato dalla sua bellezza, le offrì il braccio e la accompagnò attraverso il corridoio.
    "Adain!" gridò non appena lo vide
    "Sire" Adain si fermò a guardare la giovane poi voltò lo sguardo sul re
    "Eunice non penso di avervi presentato il mio pupillo, Ser Adain"



    "Molto piacere" la voce parve tremolante
    Adain inchinò il capo ma non disse nulla.
    "Ser Adain esaudirà ogni vostro desiderio, vi terrà alla larga dalla marmaglia e si occuperà della vostra incolumità, non avete da temere"
    Eunice accennò un sorriso.
    "Poso la cotta e arrivo, Adain tienila d'occhio, non vorrei che qualcuno me la porti via" sghignazzò il Re
    I due rimasero in silenzio, Eunice si sistemava il vestito evitando lo sguardo di Adain e lui, impettito nella sua divisa, la guardava arrossire.
    "Temete la mia persona? " finalmente Adain spezzò quel silenzio insopportabile.
    Eunice alzò lo sguardo scuotendo il viso.
    "No, non vi temo" disse spavalda
    "Dite questo perchè non mi conoscete"
    "Se il re si fida di voi, potrò farlo anche io"
    "State attenta, qui non durereste senza una scorta, statemi vicina in taverna"
    La ragazza lo guardò cercando di decifrare il significato di quella frase e quando il re li raggiunse e la portò nella taverna capì di cosa parlasse.
    Gli uomini erano del tutto ubriachi e le donne venivano toccate da capo a piedi mentre servivano boccali di vino tra i tavoli; il re si limitava a toccare le cosce della locandiera ma Eunice non era così ingenua, vedeva ogni cosa e inorridita dalle scene se ne stava in disparte, dietro Adain.



    Nonostante ciò i cavalieri la guardavano come se volessero saltarle addosso ma non osavano nè avvicinarsi nè parlarle, il re l'avrebbe fatta pagare a chiunque non le prestasse rispetto in sua presenza.
    L'aria cominciava ad essere pesante e il re non faceva altro che palpare ogni donna che lo sfiorasse mentre un cavaliere si approfittava in un angolo di una povera ragazza. Adain si voltò un momento, Eunice era in piedi dietro di lui, si stringeva nella spalle cercando di non guardare l'ambiente che la circondava,sembrava impaurita e per niente a suo agio. Adain sfruttando lo scompiglio del momento e la disattenzione del re le prese la mano e la accompagnò fuori.
    "State bene?"
    "Volevate dirmi questo oggi pomeriggio,vero? "
    Adain annuì rimanendo fisso sui suoi occhi
    "Non ho mai visto nulla di simile..mi fate ribrezzo! Voglio andare via!" gridò infine, senza rendersi conto che il re era proprio alle sue spalle.
    "Cosa succede qui?" disse serio e visibilmente seccato che la giovane non fosse in taverna.
    "Sire" Adain chinò il capò poi guardò la ragazza "la fanciulla ha bisogno di un po' d'aria"
    "Vorrei tanto fare una passeggiata a cavallo..." disse intimorita "sempre che sua maestà me lo permetta"
    "Essia" il re guardò Adain incrociando le braccia "accontentatela, io ritorno in taverna..." disse infastidito.



    Adain rimase serio, senza dire nulla si avviò verso le stalle "preparatemi due cavalli"
    "Adain...va tutto bene?"
    "State zitta ragazza! Voi non avete nemmeno la piu' vaga immaginazione riguardo a quello che potrebbe fare il re se viene contraddetto!"
    Eunice rimase in silenzio, un brivido le percosse la schiena, lo stesso brivido che ebbe la prima volta che lo guardò negli occhi.
    "Forza andiamo" Adain non la guardava, non le parlava, avrebbe voluto porgerle le sue scuse ma non era da lui.
    Raggiunsero la cima di una collina e si fermarono ad ammirare il paesaggio, le stelle erano l'unica fonte di luce, era una di quelle notti in cui la luna celava il suo volto.
    Adain la guardava mentre i suoi occhi si muovevano per osservare il cielo, il silenzio ormai non le faceva piu' timore, non pensava nemmeno a ciò che aveva visto nella taverna.



    Ad un tratto Eunice spronò il cavallo che si lanciò in un allungo.
    "Ehi!" Adain incitò il cavallo a partire "fermatevi!"
    Eunice cavalcava perfettamente, Adain faticava a starle dietro ma con agilità le scattò davanti e con prontezza afferrò le redini fermandole la cavalcatura.
    "Sieta pazza?" Adain si era spaventato mentre Eunice scoppiò a ridere divertita dalla scena.
    "Cosa avete da ridere?"
    Eunice lo guardò ma il riso svanì per lasciare posto ad un'espressione piu' seria, fu il momento in cui si rese conto della bellezza del giovane, i capelli un po' arruffati, il rossore sulle guance, le labbra semi aperte.
    "Scusate..." Eunice scese dal cavallo e si sdraiò sotto una grande quercia attorniata da cespugli e fiori selvatici.
    Adain la guardò allontanarsi pensando di essere stato troppo brusco, smontò dall'animale e si sdraiò su un fianco, proprio accanto a lei.



    "Avrei preferito badare a dei bambini che ad una ragazza folle" per un attimo parve sorridere.
    Eunice gli sorrise.
    "Avete famiglia?" si accorse subito di essere stata un po' invadente
    Adain tornò serio e fissò la pianura davanti a sè.
    "Perchè avere una famiglia? Per farsela distruggere dal re e dai suoi predoni?"
    "Voi siete un cavaliere non dovete temere"
    "Lo era anche il fratello del re, il primogenito, finchè questi non intralciò i suoi piani di salire al trono, gli fu tesa una trappola, lo fecero a brandelli e sparsero la voce che i <predatori di morti> lo aveva divorato" scosse la testa e si appoggiò sul gomito.
    "Qui la gente preferisce credere alle leggende piuttosto che opporsi a un Re tiranno "
    "Chi sono i <predatori di morti>?"
    "I Talkir...Secondo la leggenda sono dei mostri, uccidono e mangiano gli uomini...si racconta che il nonno di Rakard deciso a sterminarli poichè decimavano la sua popolazione, si mise a dar loro la caccia, una notte ne intravide uno...aveva il pelo folto del lupo e si muoveva a quattro zampe, dalla bocca uscivano delle zanne e dalle labbra grondava il sangue" Eunice lo guardò inorridita
    "Non vi preoccupate sono solo delle storie" la rassicurò Adain.
    "La verità è che noi siamo i mostri...molto piu' crudeli di ogni altra creatura su questa terra "
    "Voi non siete come loro, avete l'animo buono"
    Adain annuì apprezzando il complimento.
    "Ho paura di diventarlo col tempo" sospirò infine.
    "Eunice...andate via da qui, scappate o il castello diventerà la vostra prigione! Vi si pietrificherà l'animo e il vostro fervore perirà. Il re non vi permetterà di andare via, sapete che sta cercando moglie? Non esitate, vi prego, non fate la mia stessa fine." La guardò attraverso gli occhi e pensò di non aver mai parlato così apertamente con nessuno, sapeva che in un altro luogo e in un altro tempo si sarebbero incontrati di nuovo.


    SCELTA A: Tenta la Fuga

    Adain ha ragione, non puo' aspettare, il tempo di tornare al castello ed Eunice sarebbe scappata dal corridoio posteriore, avrebbe aspettato che Adain riferisse del suo ritorno al re e ripreso il suo cavallo avrebbe cavalcato fino ad essere esausta, nessuno incolperà Adain di non averla tenuta sott'occhio.

    SCELTA B: Rimane al castello

    L'indecisione ha fatto sì che Eunice rimanesse un'altra sera, in fondo Adain sopravvalutava il problema, probabilmente il Re si sarebbe stancato e senza troppi convenevoli l'avrebbe lasciata andare.
    Ultima modifica di lalla4321; 9th August 2013 alle 19:25
    I resti di Euni [LoD]

    Carpitur adclivis per muta silentia trames, arduus, obscurus caligine densus opaca.
    [ Si inerpicarono per un arduo sentiero, denso di opaca caligine e circondato da un muto silenzio.]


  3. #3
    sim audace L'avatar di SamyF
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Ciao Lalla, anche io ho aperto da poco una Lod quindi non potevo non passare a dare una sbirciatina Per prima cosa voglio farti i complimenti per le foto, mi piacciono tanto...la storia mi ha colpito e scrivi molto bene..continuerò a segurti...ma passiamo ai voti...voto B, voglio vedere cosa succede se Eunice rimane ancora al castello, mi sembra già di vedere del tenero con Adain...certo non vorrei che poi le toccasse finire con il re ma credo che sia presto per andarsene..aggiorna presto!
    La mia Lod (Legacy On Demand) : Questione di scelte





  4. #4
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Una LoD in stile Game of Thrones, che bello! *_* Innanzitutto mi complimento per scritto, foto e locations! Sei davvero molto brava!
    Poi, non so se è voluto, ma Eunice somiglia molto a Sansa Stark! XD Passando al voto...umm io opterei per la B! Forse la A sarebbe quella più logica...ma sono proprio curiosa di sapere cosa le succede! Spero quello che penso.....


  5. #5
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Una nuova LoD!
    Questo stile mi fa molto incrocio tra "I Tudors" e il film "La Maschera di Ferro", forse per via del Re tiranno e odiato dal popolo. Per non parlare poi dei fidati cavalieri che mi ricordano i tre moschettieri (E anche un po' i cavalieri della tavola rotonda di Re Artù, ma non vale perché Artù era un buono!)
    Comunque le foto mi piacciono molto, e poi è difficilissimo ricreare lo stile di epoche passate...
    Passo subito al voto va'! U_U Anche io come scary sono curiosa di vedere cosa accade se rimane nel castello... e poi magari c'è Adain a proteggerla... e se il Re riesce a non farla fuggire poi....? Uhm...
    Dico B! (E ho anche la sensazioni che sia la sbagliata, chissà come mai...)

  6. #6
    L'avatar di mary24781
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Non ho visto il trono di spade, però mi ha ricordato molto la leggende di Camelot, di Lancillotto e Ginevra <3 Le foto sono davvero curate e belle e anche le ambientazioni *_* Io voto A, qualsiasi persona di buon senso fuggirebbe, sono certa che si troverebbe il modo per ricongiungerla al biondazzo U_U

  7. #7
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Spettacolare**
    Dalle ambientazioni alla trama, mi piace moltissimo come scrivi... leggerti è un piacere ^^
    Voto la A, più lontana riesce a stare dal re meglio sarà in fondo!



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  8. #8
    sim dio L'avatar di Acqua&Sapone
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Che belle foto che hai fatto lalla! Hai curato i minimi particolari, tra l'altro i personaggi sono anche belli, ma non banali. Bravissima!
    Anche io dico A, che poi la fuga riesca o meno, non importa... Ma un briciolo di carattere dovrebbe averlo la bella Eunice
    Che poi strano nome, Eunice... I resti di Euni... Profezia? Staremo a vedere..
    Ultima modifica di Acqua&Sapone; 9th August 2013 alle 08:13

  9. #9
    sim §§ L'avatar di lalla4321
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    Visto che mi sono persa un po' di commenti vi rispondo una

    Samy: Graziee!! Segnata la B! Qui sul forum? Devo assolutamente leggerla e vedere di cosa si tratta allora!

    Scary: Grazie! *.* A dir la verità non sapevo chi fosse Sansa Starks fino ad oggi (ho seguito pochi episodi della prima serie e di lei non mi ricordavo affatto) ma in effetti è davvero somigliante!! Segnata la B!

    Daniela
    : Ahahah è vero! Gentilissima!! Guarda, essendo una grande amante del genere ho voluto ricrere un'ambientazione il piu' simile possibile e quindi cercavo sempre di perfezionare la "scenografia" ma ho dovuto limitarmi perchè la mole download cominciava a spaventarmi . B segnataaa!
    Mary: Grazie anche a te *.* Mi ha fatto morire la tua definizione di Adain: IL BIONDAZZO ...Ok!Voto segnato!

    DamnedGirl: Grazieeee! Mi sto commuovendo con tutti questi commenti A segnata!

    Acqua&Sapone
    : Oh God! GRAZIE Essia la A! Credo che Eunice non abbia ancora avuto modo di tirarlo fuori e spero che oltre alla bellezza sia anche abbastanza saggia! Eheheh, una profezia? Chi lo sa!


    Ragazze mi avete commossa
    P.s. Per ora c'è parità!
    Ultima modifica di lalla4321; 9th August 2013 alle 11:50
    I resti di Euni [LoD]

    Carpitur adclivis per muta silentia trames, arduus, obscurus caligine densus opaca.
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  10. #10
    sim dio L'avatar di Adanay
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    Re: [LoD] - I resti di Euni - Capitolo I: Cambio di rotta

    molto bella questa lod! ben scritta e le foto sono curatissime... già so che la amerò *__*
    Eunice è davvero bellissima e Adain secono me potrebbe innamorarsene.
    Sebbene sia curiosa di sapere che succederebbe se lei restasse al castello... temo per la sua incolumità e quindi voto A sperando che riveda Adain e che questa fuga non sia un addio col bel cavaliere.
    continua presto e spero di aver azzeccato la risposta
    ♣ Le mie storie ♣




 

 
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