tra breve posterò la nuova storiella!!!!Come promesso sarà* una love story che tra l'altro mi ha ispirato per un prossimo diario quando avrò terminato questo in corso.
Volevo postare una storia romantica, ma prima mi è venuta questa!!! E' un esperimento. Io la catalogo come Fantasy, ma è più una questione riflessivo-psicologica della protagonista. Spero vi piaccia, buona lettura.
Storia fantasy =
CUORE DI TENEBRA
Il sole come ogni giorno è tramontato portando con se tutti i colori dell’iride lasciando solo una scia blu violacea, l’ultimo residuo del giorno prima dell’arrivo della scura signora.
Leggeri passi quasi sussurri ,si susseguono lungo l’argentea strada che conduce alla cima della dimora di colei che eterna, insegue il giorno nel suo peregrinare per i cieli. Lunghe vesti ammantate di tenebra e punteggiate di stelle seguono con i loro lenti fruscii l’intercalare dei suoi passi. Bianca è la luna splendente negli strali del cielo , pura è la sua luce che al calar del giorno illumina nella sua pienezza tutta la dimensione onirica.
Una dolce signora nel cuore dell’oscurità parlò:
“ eccomi qua come ogni sera allo sparire del sole, puntuale, a coprire con il mio manto di Tenebra la Terra e i mondi circostanti. Chissà perché nonostante io protegga i sogni, le speranze, il sonno, tutti mi giudicano cattiva e oscura, io non sono ne cattiva ne oscura, sono gli altri a giudicarmi tale senza conoscermi realmente sin nel profondo. Io sono colei che è nata dal cielo primordiale e in me ho il potere degli astri stellari…in me ho luce…
…sono colei che scandisce i giorni non rendendoli tutti uguali, l’eterna compagna che segue il giorno…sono colei che coperta dal mistero da protezione ai ladri e ai briganti, ai criminali e, ai mercenari, questo è il mio lato più cupo ma non per mia volontà. Il mio colore è il nero; l’oscurità, l’eterna contrapposizione al bianco; la luce. Io posseggo tutti i colori, ma è solo la mia anima nera che li assorbe non lasciandoli trapelare. I criminali, coloro che io identifico come i viaggiatori solitari della notte; hanno scelto me come esigua custode, ma solo perché nel mio manto è più facile nascondersi e mimetizzarsi, io non ho tutte le sfumature del giorno , anche perché per loro assumere ogni volta le mille tonalità del verde, del blu o del marrone, sarebbe centomila volte più impossibile che indossare un abito nero, oscuro, come me, come la mia anima, il mio cuore di tenebra. Io non sono cattiva eppure tutti, anche i più grandi registi cinematografici danno di me un’immagine negativa solo per il mio oscuro manto e per il mio adattarsi bene al mistero e al misticismo, solo perché altri hanno scelto di nascondersi nelle pieghe e nelle ombre della mia veste. Io però non porto ne timore ne terrore, quelli sono Phobos e Deimos, i figli di Marte, il dio delle guerre…Ma qualcuno si è mai chiesto se questa etichetta mi si addica veramente? Eppure io do protezione anche ai cuori romantici, agli amanti, agli innamorati che non vogliono esporsi alla luce caotica del giorno ma, vogliono isolarsi da soli a contemplarsi nel silenzio della mia riservata oscurità. Io domino il sonno, il pensiero, le emozioni e la dimensione onirica di chi come me crede ancora ai sogni, ditemi dunque o voi esseri laggiù che ogni volta che guardate il cielo di notte senza le luci del giorno e vedete cadere una stella, una mia lacrima; ed esprimete un desiderio sperando che si avveri, o meglio…sperando che io lo realizzi..ditemi voi se davvero io sono cattiva oppure è solo una delle tante interpretazioni che si danno di me…anche io sono nata da qualcosa che sia essere umano, spirituale o quant’altro, eppure io non giudico chi o cosa non conosco, sono solo una designata dal destino a ricoprire un ruolo che non è nella mia indole, ma che è stato scritto e definito da altri per me…
...io sono solo colei che chiamate Notte…”
Che bella Deltag *o* mi piace davvero tanto
Wow, è davvero bellissima e la simma mi piace un sacco, complimenti Deltag!
Help me believe it's not the real me
Bellissima,fa piangereDico la storia drammatica
Ultima modifica di SaturnaStella; 10th November 2011 alle 23:46 Motivo: Per errori di posizione
La mia presentazione avanzata hai già letto?Vabbò... Se non conosci l'universo...Sei nuovo:benvenuto.IL MIO TOPIC PRIVATO
BioPrincipesca
Questa è una storia che ho creato per il concorso Location Horror, mi piace e ora la riporto.
Storie thriller o horror =
HOTEL ROSES OF BLOOD
Le foglie secche frustate dal vento planavano come neri corvi ubriachi cozzando le une contro le altre imboccando improvvisi mulinelli d'aria. Verso ovest il cielo era di un meraviglioso color cenere, una cenere sotto la quale andava morendo all'imboccare del crepuscolo, una palla di fuoco tremolante. Verso est invece, nella leggera nebbia nell'umidità dell'autunno ormai inoltrato si scorgeva il lento avanzare della notte guardinga con il suo manto di tenebra...una macchina nera si fermò in prossimità di una costruzione decadente e logorata dal tempo e dalle intemperie. Il pavimento lastricato che un tempo doveva essere bellissimo e che dava sul cortile d"™accesso che conduceva all"™ingresso attraverso un sentiero e ad una piccola scala in pietra incassata nella roccia, ora era solo una massa informe di erba secca bruciata dal sole con qua e la lastre sconnesse di grigia arenaria consumata dall'incedere degli anni, forse addirittura decenni. Una bella donna bionda accompagnata da un affascinante uomo dall"™aria aristocratica scese dalla vettura dopo che lui cavallerescamente le aprì la portiera.
" Alan è questo l'edificio da restaurare? Ma è pressoché inguardabile e..logoro."" hai ragione ma restaurato e trasformato in un hotel non sarebbe male, la posizione è buona e tranquilla secondo me potrebbe essere un investimento. "
" anche inquietante aggiungerei ma è tutto da rifare! Va be, entriamo a vedere, magari dentro non è poi così squallido"
I due si avviarono all'entrata attraversando il cortile, ma non immaginavano cosa avrebbero trovato una volta all"™interno. Giunsero all"™ingresso coperto da un sudicio portichetto, qua e la ragnatele scendevano lungo le travi in legno ormai marcescente, rovi spinosi ne avvolgevano il basamento. Alan giunto dinanzi alla porta la spinse con forza, questa si aprì subito senza nemmeno bisogno della chiave con un sinistro cigolio:"Oddio Alan,non puoi sradicare tutto, manca poco che ci caschi addosso la porta !guarda che squallore"
Ad accoglierli inizialmente il buio ,interrotto qua e la da alcune flebili luci tremolanti.
"L' impianto elettrico è andato"costatò Alan, poi continuò "effettivamente è messo proprio male guarda i muri e i pavimenti..non pensavo fosse così decadente"
Vagarono un po' per la hall, scansando qua e la casse di legno abbandonate e alcune piante rinsecchite che un tempo dovevano essere rigogliose. Pile di giornali abbandonati su vecchi e fragili tavoli ora erano solo il rifugio di topi e ragni a giudicare dallo stato. Un caminetto in pietra come un guardiano silente giaceva semi-abbandonato a ridosso di una parete gettando starne ed inquietanti ombre nella penombra di quel luogo. I vetri delle finestre erano ancora intatti seppur opachi e sporchi, le ringhiere poste a protezione delle finestre non sembravano invece così tanto malmesse, forse erano state pitturate oppure non si erano mai rovinate.
" Alan guarda la fuori! cosa ti sembra quell'isolotto la in fondo sul retro?"
" sembrerebbe un giardino abbandonato e ricoperto di rovi ed erbacce" "quello strano arco all'entrata è simile a quello del cimitero.."
"su dai non perdiamoci in queste piccolezze, avremmo tutto il tempo per guardarci in giro non appena ristruttureremo.. saliamo a vedere sopra come sono messe le stanze"
" Non credo sia una buona idea, questo posto ha un che di macabro sento strani rumori e strani lamenti"
" sarà solo il vento che penetra da alcune fessure nei muri o negli infissi oppure il rumore di alcune perdite d'acqua, non mi stupirebbe se anche le tubature fossero fuori uso.."
I due avanzando nel corridoio mal illuminato, giunsero ad un ascensore in parte alla quale c'erano delle scale sconnesse.
" funzionerà? "Chiese ironico
Fu Jennifer a notare delle striature rosse simili a sangue sulle pareti ricoperte di scuro legno sul fondo dell'ascensore:
" Alan quelle macchie! sembrano impronte di mani !"
" smettila di vedere cose inesistenti, c'è buio, saranno solo incrostazioni di vernice, un tempo magari queste pareti erano rosse.. forza saliamo su per la scala. "
" forse hai ragione, mi lascio troppo suggestionare" ma di questo Jennifer non ne era convinta.
Appena messo piede sulle tavole in legno del pavimento superiore, un odore metallico misto a candeggina solleticò le loro narici. Mentre erano assorti a contemplare quegli spazi angusti, notarono due lunghi corridoi che si dipanavano lungo la superficie del piano, ne imboccarono uno stretto e scuro alla loro destra. Ai suoi lati si aprivano delle porte, alcune mezze rotte altre ancora intatte seppur non più lucide e laccate non ancor intaccate dall'inutilizzo, ovunque polvere e strani segni sul pavimento, striature aranciate e rosse si confondevano con le tavole traballanti di un rudimentale parche. Sul fondo del corridoio una finestra coperta da una leggera tenda lacerata e cotta sull'orlo si muoveva scossa dal vento che fuori spirava. Lateralmente alla finestra videro una porta spalancata. Raggiunsero cautamente quella stanza oltrepassando pezzi di legno e cocci di quelli che in antichità dovevano essere dei vasi posti ad adornare le mensole che ogni tanto correvano lungo le pareti del corridoio, senza effettivamente sapere cosa si nascondesse al suo interno;i due si accostarono all'arco della porta. La timida luce di quella notte che stava sopraggiungendo che filtrava dalla finestra del corridoio e da quella all'interno della camera, non bastava ad illuminare l'angusto spazio.
Strani giochi di luce ed ombra avevano preso forma su quei vecchi muri. Uno strano presentimento si appropriò della donna
" Non voglio entrare qui, scendiamo questo posto mi mette i brividi"
" va bene Jennifer, ho visto abbastanza, usciamo che è meglio, se ci tratteniamo oltre rischiamo di passare qui la notte e la cosa non è per niente allettante ,non ci saranno luci a guidarci."
Detto ciò ridiscesero silenziosamente senza spiaccicar parola, ascoltando solo il rumore dei loro passi su quei pavimenti rovinati. Loro non si accorsero ma qualcuno nascosto nell'ombra aveva seguito ogni loro movimento ed ora li seguiva confondendosi con le ombre. Lungo la loro strada le loro impronte lasciavano segni del loro passaggio, uno strano liquido vischioso e a tratti fresco era disseminato lungo quei corridoi. Appena raggiunsero l'entrata, al sopraggiungere della notte, udirono un rumore provenire dal retro dell'edificio, questa cosa inaspettata li turbò non poco, presero quindi a grandi passi a raggiungere la macchina parcheggiata ai piedi della collinetta. Senza voltarsi indietro come spinti da un senso di innata sopravvivenza montarono in macchina e si allontanarono velocemente dopo aver chiuso le sicure della vettura, lungo la strada che scendeva dalla collina. Nel cielo la luna splendeva bianca e minacciosa.
Un ombra sinistra apparve in cima alla collinetta sulla quale giaceva il vecchio edificio abbandonato.
" Dopo la gradita visita venite pure cari signori vi aspetto, so che non tarderete, l'hotel Roses of Blood vi darà il benvenuto! ...ovviamente a suo modo"
Deltag che belle storie... quella della Notte è molto riflessiva, ti fa pensare
invece quella horror hai reso bene l'idea...
aspetto le nuove storielle... bravissima
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
ti ringrazio, ho visto ora il commento. ne ho molte altre in cantiere e anche un diario nuovo in concomitanza con quello già presente da aprire, l'unico problema è il tempo per scrivere e giocare con sim che è sempre per me troppo poco. grazie mille per il commento spero quanto prima di riuscire ad aggiornare anche qua.