Ed è così che la sua vita avventurosa iniziò, in un modo decisamente fin troppo avventuroso per i suoi gusti.
Per prima cosa, era necessario un lavoro. Assolutamente.
Solo così avrebbe potuto guadagnarsi qualcosa.
Le sue qualità caratteriali le avevano fatto capire fin da subito che lei aveva il fiuto per gli affari.
Fu così che si avviò a chiedere un colloquio.
La cara Sandra, come dicevamo, sapeva davvero il fatto suo,
perché con le sue abilità oratorie e la sua determinazione nel fare la differenza
riuscì ad ottenere un posto come Portatrice di caffè!
Beh, non era la vetta, ma a quella ci sarebbe arrivata passo dopo passo.
La seconda e ultima cosa da fare era molto più delicata e complessa:
non c’erano dubbi, aveva bisogno di un marito che le portasse nelle tasche
una discreta quantità di denaro. Da sola non avrebbe potuto andare avanti per molto,
così doveva assolutamente trovare un uomo che la sposasse.
In realtà, la povera Sandra non aveva intenzioni malvagie.
Non voleva trovare un povero individuo da sfruttare e trattare male, no.
Seppure non avesse tempo di trovare l’amore, cercava almeno qualcuno
con cui condividere la propria esistenza, che almeno in parte la capisse e
con cui andare magari d’accordo. E non doveva essere necessariamente
ricchissimo… ma certo, non uno squattrinato.
Fu così che Sandra iniziò a esplorare la città.
Come prima tappa scelse la piazza del centro, il luogo d’incontro per eccellenza.
Beh, in realtà non c’era poi chissà quanta
gente, ma riuscì a scovare un uomo.
Ora, non si poteva certo dire un adone:
i capelli stavano inesorabilmente per finire,
ma almeno il fisico sembrava reggere alle intemperie della vita
e lo sguardo sembrava intelligente.
Sandra decise di adottare una tattica ben precisa.
Prima di ogni altra informazione, gliene servivano due ben precise:
lavoro e situazione sentimentale.
Alla prima domanda, l’uomo – che si scoprì chiamarsi
Shamus (
) – rispose in maniera abbastanza soddisfacente.
Shamus: Beh, ho iniziato da poco la carriera medica.
Non posso ancora chiamarmi un dottore, ma spero di realizzare presto questo mio sogno.
La cara Sandra era molto soddisfatta, ma non finiva qui.
Pose presto il secondo quesito.
Shamus: Beh, sì, sono sposato. Mia moglie è quella laggiù.
L’uomo indicò una donna che li stava guardando in cagnesco.
A Sandra non rimaneva che battere in ritirata.
Mentre si allontanava dalla piazza, scorse un altro uomo.
Era uno spettacolo semplicemente atroce.
Naso e orecchie facevano a gara a chi spuntasse più prepotentemente verso l’esterno,
lo sguardo era vagamente stupido e i capelli – per quanto
avesse potuto scoprire il segreto dello swish – assolutamente disastrosi.
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