La turnazione libera è prolungata fino al giorno 12 alle ore 23:59
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Yuriko Kiyomizu
Gruppo 1 - Sotterranei
Il soldato risponde alle nostre domande, ma ciò che ci dice non mi rincuora affatto. Non ne sa più di noi, anzi, forse, con le carte che abbiamo trovato nel laboratorio, abbiamo più conoscenze di lui, anche se il motivo di tutta questa follia ancora mi sfugge. Sono stati condotti degli esperimenti in questo ospedale e delle persone sono morte, altre sono diventate dei mostri. Ma qual'è lo scopo di tutto questo? Qual è l'obiettivo dei ricercatori che si sono così accaniti da mettere in pericolo vite innocenti?
<<...armatevi di coraggio, ce la faremo>>, conclude l'uomo.
Le porte dell'ascensore si chiudono e per un pelo la poliziotta ci si infila dentro. Non ho ben capito perché abbia aspettato tanto a salire, ma non importa: ormai stiamo scendendo verso i sotterranei. Ancora non sappiamo cosa ci aspetta, se la salvezza o altri orrori e la cosa non mi rende affatto tranquilla.
<<Lo crede davvero? Crede davvero che ce la faremo?>> chiedo al soldato. Una rassicurazione in questo mare d'incertezza non farebbe male.
Prima che possa rispondere, sempre se mi ha sentito, l'ascensore si ferma e le porte si aprono. Non mi aspettavo di vedere ciò che mi sta di fronte, o meglio "chi". Dopo tutto quello che abbiamo passato, mi era del tutto passato per la testa che non siamo soli qui dentro e scoprire ora che ci sono anche altri sopravvissuti mi fa tirare un sospiro di sollievo!
Gli agenti in borghese, la piccola Theresa, la ragazza in manette -che ora non è più in manette-, ci sono tutti!
Olivia e Byron sono i primi ad uscire dall'ascensore ed il sollievo è evidente nelle loro voci. Salutano con calore i loro colleghi e uno degli altri poliziotti snocciola una sere di fatti inquietanti tanto quanto abbiamo scoperto noi. Parla di un dottor Reynfield, che mezzo morto ha cercato di morderli... Che sia lo stesso dottore di cui abbiamo trovato le note poco... No, non poco fa... Due giorni fa? Dice anche che hanno rapito la dottoressa Bertinelli! Hanno rapito l'unica persona che forse sapeva come portarci fuori di qui, l'unica che avrebbe potuto conoscere questi passaggi... O forse sapeva anche altro? Per esempio, gli esperimenti che venivano condotti qua sotto?
Mi sposto nell'angusto spazio dell'ascensore ed esco anch'io, mi sento leggermente soffocare.
Ci troviamo in un sotterraneo dall'aspetto tetro, decisamente in disuso. Le pareti hanno un'aria malridotta, come tutto ciò che ho visto finora al di sotto del piano terra.
Inspiro ed espiro cercando di mantenere il controllo. <<Un'altra ragazza è morta>>, informo gli altri presenti. <<Un mostro, un tentacolo, qualcosa l'ha afferrata dal pavimento e l'ha trascinata via... Poi siamo svenuti tutti e poco dopo il nostro risveglio abbiamo incontrato il soldato Ryan, che ci ha suggerito di scendere qui nei sotterranei. Nessuno sa cosa stia succedendo, a parte il fatto che ci sono mostri ovunque che ammazzano le persone, che la dottoressa Bertinelli è stata rapita e che qui sono stati condotti esperimenti tramite elettroshock sui pazienti...>> Ho parlato a macchinetta, mi manca il respiro. Mi fermo e cerco di spostare la mia attenzione su qualcos'altro. <<Theresa, per fortuna sei sana e salva anche tu>> le dico con un sorriso. Ecco, sì. Devo vedere il lato positivo delle cose se non voglio diventare matta.
Josephine Marshall
sotterranei
Lentamente le immagini e le voci nella mia mente si affievoliscono fino a svanire del tutto così mi accorgo della presenza di altre persone: sono i colleghi dei piedipiatti, la tizia dagli occhi a mandorla e i superstiti dell’altro gruppetto.
Isaac spiega loro del gas soporifero, del rapimento della dottoressina, del missionario, di morti-non morti e la cinesina, in risposta, spara a raffica le sue peripezie.
Da quello che riesco a capire anche loro sono stati addormentati dal gas, una ragazza è stata catturata da un polpo gigante e sono riusciti ad arrivare fino a qui grazie all'aiuto di un soldato. Poi accenna a degli esperimenti su pazienti tramite elettroshock: <<Scu-scusa… Hai parlato di esperimenti… di elettroshock…? Ho visto, cioè u-una bambina mi ha fatto vedere…>> “Come posso spiegare che è stato un fantasma o roba simile?” <<…Insomma credo che in questo ospedale facciano esperimenti su bambini e persone con doti speciali. Queste cose le so perché… Perché…>> Il borbottare rumoroso del mio stomaco interrompe il mio discorso <<Non so come dirvelo ma credo che dietro tutto ciò ci sia un dottore biondo, con due occhi di ghiaccio…>> raggelo al pensiero di quella immagine <<…con uno sguardo cattivo… Ora però sto morendo di fame... E pensare che su ci sono le macchinette piene di snack!>>.
Mi massaggio la pancia brontolante e valuto l’opzione di tornare a lottare con quei manichini pur di addentare un panino.
Turnazione libera conclusa
Saltano il turno Darcy Samantha Reaver e Greta Coli
Ultima modifica di Eclisse84; 13th May 2014 alle 10:17
parte otto
SotterraneiE’ giunta l’ora di fuggire da quel maledetto ospedale ed il soldato Ryan ha tutte le intenzioni di portarvi in salvo. Siete ora tutti riuniti, Josephine, seppur molto scossa, hai nominato un dottore biondo dagli occhi gelidi, associandolo a degli esperimenti su alcuni pazienti dalle doti particolari, a quelle parole il missionario Swift sgrana gli occhi e si porta una mano alle testa “E’ lui… è uno dei medici che mi iniettavano i sieri e facevano i prelievi… alto, molto robusto come me e dagli occhi azzurri cristallini, ma vuoti… come se dietro quello sguardo non vi fosse un’anima, credo fosse il capo di tutto ciò, ho visto come impartiva gli ordini al dottor Renfield” Poi si rivolge a Yuriko “Esperimenti con l’elettroshock… non mi è toccato per fortuna, ma ho sentito spesso persone urlare e a quelle voci, era sempre accompagnato uno stridio, come quello delle scariche elettriche”
piano -2
“Avremo tempo per parlare, ora dobbiamo darci una mossa ed alla svelta. Organizziamoci: Io vi farò da guida, avanzerò per primo, dietro di me la poliziotta (ndt. Olivia) ed in coda il poliziotto (ndt. Byron), coloro i quali sono sprovvisti di armi o qualcosa per difendersi, si mettano al centro del gruppo, mentre i restanti si disporranno equamente tra il capo e la coda del gruppo, in modo da essere coperti da ambo le parti”
Vi disponete secondo il seguente ordine:
Ryan“Seguitemi” Il soldato avanza sicuro per il corridoio, probabilmente avrà studiato le planimetrie dell’ospedale. Camminate solo pochi minuti prima di raggiungere una porta a strisce gialle e nere, oltre quella di trova la vostra unica via di salvezza “Siete pronti?”
Olivia – Isaac – Josephine
Samantha – Liam -Theresa
Greta – Swift - Yuriko
Byron – Andrew – Manuel
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Cunicoli
L’uomo apre la porta, la quale, con sua sorpresa non era chiusa a chiave, era già pronto a dover far fuoco o cercare di manomettere la serratura, resta dunque spiazzato per qualche istante, esitando prima di entrare. Non si volta, né vi dice qualcosa, imbraccia il suo fucile ed inizia ad avanzare in questo labirinto sotterraneo.
“Dobbiamo avanzate per qualche centinaio di metri, prima di raggiungere l’accesso al piano superiore, una volta giunti lì, il gioco è fatto” Con queste parole cerca di rassicurarvi, infondo… la distanza tra i due edifici è breve.
Attraversate le griglie con titubanza, alcuni di voi le associano ad un certo tentacolo sbucato dal nulla che ha afferrato una vostra compagna per le gambe, ma questa volta non accade nulla. L’acqua stagnante, le muffe ed i vecchi tubi incrostati di ruggine, rendono l’odore dell’ambiente intenso e pungente, le pareti sono pregne di umidità, le fioche e rade luci rendono l’ambiente lugubre e spettale. Notate alcune pozze abbondanti color cremisi, estendersi in terra, è del sangue e sembra essere fresco, qualcuno o qualcosa deve essere passato per quel cunicolo prima di voi. Il silenzio è tombale, avvertite solo il riecheggiare dei vostri passi ed il gocciolare ad intervalli regolari, dell’acqua dai grandi tubi che fuoriescono dai muri.
Girate l’angolo e sulla destra notate delle celle, probabilmente sono quelle dove venivano rinchiusi i casi sui quali svolgere gli esperimenti.
Ad un certo punto avvertite uno strano verso, un rantolio profondo che indirizza i vostri occhi alla fine del corridoio, lì in un angolo c’è un essere che vi sta osservando, i suoi occhi sono rossi e ardenti come il fuoco, ma la scarsa luminosità non vi permette di distinguerne le forme del corpo, intravedete solo quei due piccoli fari puntarvi.
Quel verso s’intensifica e diventa più profondo, fino a quando scoppia in un urlo terrificante che riecheggia per i cunicoli. Un urlo bestiale che non può di certo appartenere ad un essere umano. Non vi attacca, si gira e corre velocemente via, fino a scomparire dalla vostra vista.
“Siate pronti in caso di necessità, potrebbe essersi spaventato vedendoci in tanti” fa un passo in avanti per proseguire verso la destinazione, ma il cigolio di una porta alle vostre spalle vi mette in allerta
Qualcosa di strano si trova sulla soglia di quella porta, muove un passo verso di voi e si mette sotto la luce…
Non avete il tempo di rendervi conto di cosa stia accadendo, che anche la porta avanti alla testa del gruppo si apre, dal suo interno sentite uno strano suono, simile a quello delle lame quando di affilano i coltelli.
Anche questo essere vi è ormai visibile, un ragno enorme che ha tutta l’aria di puntarvi.
Siete accerchiati, reagite velocemente!
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Turnazione stabilita
Isaac Norwood Samantha Reaver Manuel Russel Josephine Marshall Olivia Walsh Byron Biscardi Greta Coli Andrew Davis Yuriko Kyomizu
Il nuovo scenario è scaricabile alla prima pagina del topic
Ultima modifica di Eclisse84; 27th May 2014 alle 22:50
Spostata Olivia a metà turnazione
tocca ad Isaac
Isaac NorwoodCi ritroviamo finalmente riuniti con l'altro gruppo, i quali ci raccontano della loro disavventura. Josephine risponde di getto, alludendo che dietro a tutto questo ci sia un dottore biondo. Il missionario conferma quanto detto dalla ladra.
Cunicoli
“Avremo tempo per parlare, ora dobbiamo darci una mossa ed alla svelta. Organizziamoci: Io vi farò da guida, avanzerò per primo, dietro di me la poliziotta (ndt. Olivia) ed in coda il poliziotto (ndt: Byron) coloro i quali sono sprovvisti di armi o qualcosa per difendersi, si mettano al centro del gruppo, mentre i restanti si disporranno equamente tra il capo e la coda del gruppo, in modo da essere coperti da ambo le parti” il soldato, così detto, ci dispone secondo un ordine preciso. Io non obietto, ascolto attentamente il piano del ragazzo, anche perché mi sembra una persona affidabile e sapere di avere Theresa alle mie spalle e la ladra alla mia destra mi fa tenere -quel poco- la situazione sotto controllo... e il sapere di avere la Walsh qui vicino mi rasserena. Mi fido di questa ragazza, ho sempre apprezzato la sua professionalità. Il soldato consiglia di seguirci, e a fine corridoio ci troviamo dinanzi ad una porta gialla, non proprio rassicurante. “Siete pronti?” chiede, per poi aprire la porta, la quale ci "catapulta" nei famosi cunicoli di Bellavista. L'aria è pesante, pungente... odore di ruggine è mischiato all'acqua stagnante e alla muffa... da far venire il volta stomaco. Attraversiamo le griglie, l'ambiente tetro non è del tutto piacevole. Ci sono anche delle pozze di sangue fresco, e questo dettaglio rende il tutto ancora più spettrale.
Girando l'angolo, sulla destra, ci sono delle celle... che siano quelle il posto dove venivano analizzati i casi sui quali svolgere questi spietati esperimenti? ancora mi chiedo se questo virus (sempre se lo sia) è virale o è proprio una cosa nata in provetta in laboratorio.
Avanziamo ancora un pochino, stringo saldamente la Beretta fra le mani, le quali sembrano cominciare a sudare. Ad un tratto, un rantolio attira l'attenzione di tutti. Aguzzo la vista, cercando la fonte di questo suono, e noto degli occhi rossi, simili a dei fanali, in fondo al buio corridoio che ci fissano incessantemente. Il suono continua ad intensificarsi, gli occhi puntano ancora verso di noi, ma dopo poco il rantolio di poco prima si trasforma in uno straziante urlo disumano. Mi porto involontariamente le mani tremanti alle orecchie. Quella "cosa" si gira di scatto, correndo via fuggendo anche dalla nostra visuale. “Siate pronti in caso di necessità, potrebbe essersi spaventato vedendoci in tanti” ci dice il soldato, facendo un passo in avanti per proseguire, ma un cigolio di una porta si fa sentire dietro di noi. Mi volto, sperando di trovare qualcuno, o magari Helena, ma la scena che ci si para davanti è a dir poco terrificante. Non faccio in tempo a capire chi o cosa sia uscito dalla porta, che anche la porta di fronte a me si apre, facendo uscire un qualcosa non di certo umano: Un ragno, a quanto pare, dalle sembianze umane e delle lame affilate al posto delle zampe. Tiro fuori con calma la pistola, cercando di fare il meno rumore possibile. "Al mio tre, miriamo alla testa" dico a bassa voce agli altri, sperando di essermi fatto sentire a sufficienza. Non saprei proprio dove mettere le mani, ma questa esperienza mi ha fatto capire che -molte volte- colpire in fronte è il metodo più efficace. "Uno, due, tre" detto ciò, mi sposto un po' verso la mia destra, così da avere più visuale e non avere il soldato come "ostacolo". Sparo un colpo mirando alla testa di quell'orripilante essere.
Quasi non mi riconosco più, e io che in passato a malapena la usavo questa benedetta Beretta...
Ultima modifica di mettiu; 25th May 2014 alle 00:19 Motivo: Piccola aggiunta, spero non sia un problema.
Spostata a metà turnazione Josephine
tocca a Samantha
Ultima modifica di Eclisse84; 24th May 2014 alle 12:07
Samatha salta il turno per la seconda volta consecutiva, è quindi fuori dai giochi
Tocca a Manuel
Ultima modifica di Eclisse84; 24th May 2014 alle 12:05
Manuel Russell
Una volta riuniti con l'altro gruppo, veniamo a sapere della loro esperienza e del loro tragico incontro con una sorta di polipo gigante. Il numero delle vittime è aumentato, e temo sempre di più che non riusciremo ad uscire tutti vivi da questo posto.
"Scu-scusa… Hai parlato di esperimenti… di elettroshock…? Ho visto, cioè u-una bambina mi ha fatto vedere…>> “ chiede di getto Josephine, ” <<…Insomma credo che in questo ospedale facciano esperimenti su bambini e persone con doti speciali. Queste cose le so perché… Perché…Non so come dirvelo ma credo che dietro tutto ciò ci sia un dottore biondo, con due occhi di ghiaccio…con uno sguardo cattivo… Ora però sto morendo di fame... E pensare che su ci sono le macchinette piene di snack!"
“E’ lui… è uno dei medici che mi iniettavano i sieri e facevano i prelievi… alto, molto robusto come me e dagli occhi azzurri cristallini, ma vuoti… come se dietro quello sguardo non vi fosse un’anima, credo fosse il capo di tutto ciò, ho visto come impartiva gli ordini al dottor Renfield” spiega il missionario “Esperimenti con l’elettroshock… non mi è toccato per fortuna, ma ho sentito spesso persone urlare e a quelle voci, era sempre accompagnato uno stridio, come quello delle scariche elettriche”
Un medico biondo, muscoloso, con occhi azzurri cristallini. Non ce ne sono molti, e ricordando i sospetti che avevo fin dall'inizio non ho più dubbi. Tutto questo è opera sua. Il responsabile di tutto è quel farabutto di Talbot.
“Avremo tempo per parlare, ora dobbiamo darci una mossa ed alla svelta. Organizziamoci: Io vi farò da guida, avanzerò per primo, dietro di me la poliziotta ed in coda il poliziotto. Coloro i quali sono sprovvisti di armi o qualcosa per difendersi, si mettano al centro del gruppo, mentre i restanti si disporranno equamente tra il capo e la coda del gruppo, in modo da essere coperti da ambo le parti” ordina il soldato, e ubbidisco velocemente, affidandomi alla sua competenza in questo genere di situazioni.
Entriamo così nei cunicoli, raggiungendo una porta a strisce gialle e nere. Tengo saldamente in mano la mia pistola, pronto a sparare al minimo segno di pericolo.
Il soldato apre la porta, ed entriamo in questa sorta di labirinto sotterraneo.
“Dobbiamo avanzate per qualche centinaio di metri, prima di raggiungere l’accesso al piano superiore, una volta giunti lì, il gioco è fatto”
Detta così sembra facile, la nostra salvezza a soli cento metri. E' tutto troppo bello e facile, sento che sta per succedere qualcosa.
L'ambiente non è per nulla rassicurante, nel silenzio totale si percepisce soltanto l'odore di muffa e sangue, sangue che abbonda anche sul pavimento e che sembra anche relativamente fresco. Pessimo segno.
Avanziamo lentamente e restando in guardia, a destra vediamo le celle dove probabilmente questi poveri innocenti venivano torturati, ero completamente all'oscuro dell'esistenza di queste zone.
D'un tratto sentiamo un rumore provenire dalla fine del corridoio, ma non facciamo in tempo a distinguere i due occhi rossi che ci fissano che subito quell'essere emette un urlo straziante e fugge via, probabilmente spaventato.
“Siate pronti in caso di necessità, potrebbe essersi spaventato vedendoci in tanti”
Lo spero, ma quell'urlo potrebbe attirare altre creature e a quel punto saremmo veramente in guai seri.
Ed infatti, subito dopo un altro essere compare alle nostre spalle. In pochi secondi si sposta sotto la luce e riusciamo a distinguerlo, anche se forse sarebbe stato meglio non farlo. Ma non finisce qui, anche davanti a noi compare un altro essere, una sorta di ragno enorme, non so quale delle due creature sia più terrificante. E ora?
"Al mio tre, miriamo alla testa"
E' fortunatamente il poliziotto a ridestarmi, e seguo immediatamente il suo consiglio.
Quindi istantaneamente lo seguo, mi posiziono dietro di lui in modo tale da coprirgli le spalle e allo stesso tempo coprire le mie e punto alla testa della creatura nella direzione opposta a quella a cui punta lui.
"Chiunque abbia un'arma, spari!" dico agli altri velocemente.
"Uno, due, tre"
Sparo.