Greta Coli
-corridoio-
Byron:
Oh, buon Dio! Greta! Sei proprio tu!
Il ragazzo mi corre incontro abbracciandomi.
Mentre il calore del suo corpo mi avvolge, mi tornano in mente alcuni momenti trascorsi insieme. È incredibile come la nostra amicizia sia rimasta intatta nel corso degli anni, sembra non essere cambiato nulla dai tempi del liceo! Beh, la parola “nulla” non è forse tra le più attendibili… visto che da ragazzina ero innamorata persa di lui, mentre ora il mio “amore” per
Byron non è altro che amore fraterno.
Byron:
Mi sembrava di aver riconosciuto la tua bella chioma!
Ero qui di pattuglia e ti avevo intravista al di là di quell'acquario...
Le sue guance rosse mi fanno sorridere. Probabilmente è imbarazzato per non avermi riconosciuta subito. Mentre
Byron conferma la mia teoria sul suo turno di servizio, la mia attenzione è momentaneamente catturata da una strana ragazza dai capelli rossi (
Hope). Si guarda intorno con aria circospetta, i suoi movimenti sono rigidi e il suo viso poco tranquillo.. Chissà perché si comporta così...
Byron:
Ma, dimmi un po', com'è che lavori qui? Pensavo fossi tornata a Moonlight Falls!
Greta:
Oh, sono stata chiamata per un’importante ricerca su una nuova malattia.
L’Hospital Brookheaven si sta occupando di alcuni casi piuttosto insoliti…
Non faccio in tempo a finire la frase che ripenso velocemente a quanto letto poco prima sulle pratiche mediche.
“S
tanza 102”
Uno dei pazienti affetti da quella strana patologia è lì dentro. Se quella curiosa ragazza è una sua familiare, potrebbe rivelarmi delle preziose informazioni... tipo i posti frequentati dal parente, la manifestazione di comportamenti/sintomi insoliti nei giorni precedenti il suo ricovero in ospedale o la partenza per un lungo viaggio in una remota località del globo.
Greta:
Byron, puoi perdonarmi un attimo? Arrivo subitissimo…
Mi dispiace lasciare così il mio amico, ma la ragazza dai capelli rossi si appresta così velocemente ad aprire la porta, che non ho altro tempo da perdere! Devo parlarle.