Isaac Norwood
Waiting room
Eh beh...pur se scomodi, questi divanetti sono lo stesso confortevoli. Sarà pure una palla dover attendere...ma cavoli, ci voleva proprio una "pausa"!
«Ho la gola secca.» è la voce di Josephine ad irrompere bruscamente in questo momento "paradisiaco".
Controllo la situazione con la coda dell'occhio, e la vedo "scivolare" giù, stanca...così da poggiare la testa sullo schienale del divano. «Acqua» aggiunge con un flebile sussurro.
Diavolo, neanche due minuti di riposo che la ladra ora ha bisogno di bere... confido in Andrew, magari ci pensa lui a prendergli qualcosa in caffetteria, così che io possa rimanere qui per controllarla e tenerla sott'occhio.
Ma non faccio in tempo a sperare (almeno per questa volta) che sia il mio collega ad alzare le chiappe, che quest'ultimo fa capolino dal divano, dandomi una pacca amichevole sulla spalla e chiedendomi di andare in caffetteria così da prendergli l'acqua...ammiccandomi, e indicando in direzione...o meglio, in direzione di una ragazza orientale intenta a sorseggiare una bevanda. Però, carina...
«Ok amico...» faccio io, stiracchiandomi ed alzandomi intorpidito dal divanetto. Inizialmente i miei passi si muovono in direzione della caffetteria...ma poi mi rendo conto che allontanarsi sarebbe poco professionale, e anche poco sicuro.
Perciò, guardandomi intorno, noto dei distributori nella hall, proprio vicino ai divanetti (e quindi, neanche tanto lontano da Andrew e la ladra).
Non che non mi fidi del mio collega, ma lo vedo troppo preso e distratto dalle tette di quella ragazza "vestita" di pelle...prevenire è meglio che curare, no?
Sicuramente mi prenderà per un noioso, lo so, ma d'altronde devo fare il mio dovere!
Intanto dietro di me sento arrivare qualcuno, in direzione del mio collega.
Mi dirigo verso il distributore ed inserisco una moneta digitando l'apposito codice...